TSE Natale Betazoide
#71

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Se l'era andata a cercare, lo sapeva. Aveva cercato il modo per coinvolgere la sua bisnonna nella ricerca e decisamente l'aveva trovato. Ma 'nonna, cos'è questa tua nuova passione di trasformare tutto in esercizio telepatico!? Disse, tra il divertito e l'esasperato. Il sorriso che era spuntato sulle labbra dimostrava però che non se l'era presa. Non poteva negare che la disturbasse un poco l'idea di stravolgere la tecnica d'indagine che le era stata insegnata e con cui aveva lavorato fino a quel momento, ma quanto proposto dalla bisnonna aveva il suo fascino. Però sembra interessante. Potrei anche applicarlo sul lavoro quando ho a che fare con betazoidi o altre specie telepatiche. Aggiunse, pensierosa, mentre si sedeva di fianco all'anziana. Con i non telepatici avrebbe continuato a preferire un approccio non invadente, come leggere di tanto in tanto i loro pensieri superficiali.

Lorelei trasse qualche profondo respiro, per calmarsi e raggiungere lo stato di quiete ottimale per quel tipo di lavoro telepatico a cui non era per niente abituata. Quando vuoi, Sal, io sono pronta. Disse per poi attendere la sua conferma prima di allungare la sua mente verso quella dell'uomo. Il suo VISOR era ancora attivo ma si trattava di una scelta consapevole: se i suoi input si fossero rivelati eccessivamente disturbanti, avrebbe fatto sempre in tempo a disattivarlo.
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#72

Korinna Suder

Betazoid

Korinna rivolse un sorriso in direzione della nipote nessuno è mai riuscito a perfezionare le proprie abilità senza utilizzarle, piccola mia. Correggimi se sbaglio, ma sospetto che sulla tua bella nave non solo non ti prendi del tempo per gli esercizi di meditazione, ma non usi la telepatia nemmeno per comunicare: incontrare nuove culture, scoprire le loro tradizioni, è sicuramente un esercizio prezioso e interessante... ma non dimenticare mai chi sei. La nostra telepatia è parte di noi: questo non è un esercizio... o almeno non più di quanto non lo sia chiacchierare. le ricordò cortese. Piuttosto... mi preoccupa un po' che cerchi di svolgere il tuo lavoro anche durante la tua licenza... non riuscì a trattenersi dal puntualizzare.

Sal decise di rimanere in piedi, osservando in silenzio le due donne, ma all'incoraggiamento della giovane non riuscì a trattenere un sorriso temo dovrà fare lei tutto il lavoro, la signora ha chiesto di non aiutarla. ricordò, abbassando le proprie difese mentali senza tuttavia concentrarsi sulla risposta che la giovane cercava, in modo da non farla emergere tra i suoi pensieri superficiali.

Ner, inventa pure qualcosa, non è che ho in mente vita, morte e miracoli della backstory di Sal, una cosa o l'altra è indifferente. Se non vuoi approfondire salta avanti a quando si torna a casa. Tongue
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#73

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Annuì alle parole della bisnonna. Doveva imparare ad usare le sue abilità, integrandole nella sua vita sia privata che lavorativa, al posto di limitarsi a lamentarsi del rumore di fondo che esse le procuravano. Non era semplice in quanto significava lasciare la sicurezza di ciò che era abituata per intraprendere una strada più accidentata. In effetti non è l'ideale. Ammise poi, all'ultimo commento di Korinna, considerando come si stava facendo prendere dai suoi interessi quando in realtà avrebbe dovuto riposare. Normalmente non sarebbe stato un problema ma, quando le proprie passioni combaciavano col proprio lavoro, si correva il rischio di perdere di vista lo scopo del periodo di licenza. Vedrò di non esagerare: sono in vacanza, dopotutto.

Dopo aver fatto quella promessa sia alla sua bisnonna che a sé stessa, Lorelei si concentrò sul suo attuale compito. Sfiorata la mente di Sal, fece del suo meglio per ignorare i suoi pensieri superficiali e andare alla ricerca di ciò che più le interessava. Immagini, emozioni e sensazioni la portarono fuori strada più di una volta, portandola ad esempio a rivivere sprazzi della ricerca di erbe commestibili e asparagi selvatici che l'uomo aveva da poco completato. Ci fu anche un momento in cui, quasi raggiunto il suo obiettivo, si fece distrarre dagli input sensoriali del suo VISOR: la tentazione di spegnerlo e proseguire il suo test indisturbata fu grande, ma Lorelei si costrinse a non farlo. Quell'apparecchio faceva ormai parte di lei, doveva imparare a conviverci anche durante la pratica telepatica.

Le ci volle un po', ma infine raggiunse i ricordi suo obiettivo. Immagini della casa del nonno di Sal, frammenti dei suoi racconti... non tutto poteva essere veramente considerato utile, ma per Lorelei si trattava comunque di preziosissime storie di vita. Grazie ad esse, non solo era riuscita a scoprire qualcosa sul vecchio insediamento ma anche stava cominciando a comprendere meglio Sal. Ti ringrazio. Disse infine, lasciando la sua mente. È stato... affascinante. Recuperare le informazioni in questo modo permette sicuramente di scoprire di più rispetto ad un semplice racconto. Proverò ad applicarlo sul lavoro, quantomeno quando avrò a che fare con culture telepatiche. Prima però devo fare più pratica... Completò, lanciando uno sguardo di scusa a Sal. La sua precisione era stata abissale ma sperava almeno di essere riuscita ad essere sufficientemente delicata mentre frugava tra i ricordi dell'uomo.
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#74

Korinna Suder

Betazoid

... e vedrai che con il tempo ti verrà naturale la incoraggiò Korinna, realizzando solo in quel momento quanto la nipote si fosse adattata alle altre culture, al punto tale da dimenticare quasi l'esistenza delle proprie abilità, se non per il disturbo che le fornivano ogni volta che cercava di ignorarle. Chissà quanti altri erano rimasti lontani dal pianeta tanto a lungo da finire per fare la stessa cosa ed adattarsi ad un universo dove la telepatia non era qualcosa di assolutamente normale. L'anziana si perse qualche istante ad inseguire quel pensiero, lasciando che Lorelei si concentrasse su quel suo lavoro di ricerca che tanto sembrava appassionarla. Dal canto suo, Korinna spostò nuovamente lo sguardo verso l'orizzonte, studiando il cielo: era passato tanto tempo dall'ultima volta in cui, anche lei, aveva messo piede tra le stelle. Non fosse stato per il fatto che non pensava di poter reggere un lungo viaggio, le sarebbe tanto piaciuto tornare a vedere lo spazio.

Sal sorrise in direzione della giovane donna: quel breve contatto gli aveva dato modo di percepire chiaramente l'entusiasmo della giovane per il proprio lavoro e di cogliere di sfuggita alcuni dei ricordi di quei mondi lontani che aveva visitato deve essere interessante viaggiare su una nave stellare concluse, ora altrettanto curioso riguardo alla vita nello spazio. ... e come dice la sua bisnonna sono certo che con il tempo riuscirà a perfezionare la sua tecnica promise.

Le chiacchiere dei due avevano allontanato Korinna dai propri pensieri credo che comincerò ad avviarmi per ritornare verso casa: la discesa per me è lunga e mi servirà del tempo... ma se voi due volete rimanere ad esplorare le rovine fate pure, in caso ci vediamo più tardi. decise, poggiandosi al bastone per tirarsi in piedi e poi iniziando ad incamminarsi, con passo incerto, sulla via del ritorno.
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#75

Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente.

Lorelei Deanna Sherazi Betazoide

Sì, è affascinante. Rispose a Sal per quando lui commentò la vita nello spazio. Non dico che sia tutto rose e fiori: viaggiare nello spazio può essere pericoloso, ma io credo che ne valga la pena. "Lo spazio è malattia e pericolo, nell'oscurità e nel silenzio", diceva una frase celebre di Leonard McCoy. La veridicità di quella frase era innegabile, ma non teneva conto di tutto il bello a cui si poteva assistere negli angoli più improbabili della galassia. Sei vuoi più tardi posso farti 'vedere' qualche mia esperienza. Questo vale anche per te, 'nonna. Un po' di esercizio telepatico mi fa solo bene. Sì, ci sarebbe voluto tempo per perfezionare la sua tecnica telepatica, probabilmente più di quanto avrebbe voluto, ma avrebbe compiuto un passo alla volta. Senza fretta.

All'intervento della sua bisnonna, Lorelei si ritrovò a tentennare. Un'altra occhiata alle rovine non le sarebbe dispiaciuta, eppure non le piaceva l'idea di lasciare l'anziana tornare a casa da sola. Mm... quasi quasi rimango ancora per qualche minuto. Disse infine. Controllo due cose e arrivo, voi cominciate pure ad incamminarvi verso casa. Non aveva bisogno di Sal per quello che aveva in mente, e si sarebbe sicuramente più tranquilla se il maggiordomo avesse accompagnato la sua bisnonna all'abitazione. Analisi più accurate le avrebbe fatte il giorno successivo, una volta che avesse messo le mani su una olocamera. Quello che aveva in mente ora era cominciare a delineare i punti dove posizionarla per le scansioni e cercare di capire se avrebbe avuto bisogno di qualche altra attrezzatura per liberare le rovine dalla vegetazione o riportare alla luce eventuali parti interrate. Vedo di tornare prima che cali il sole. Aggiunse, lanciando una veloce occhiata all'astro in questione e chiedendosi quanto tempo aveva ancora. Vi aiuto volentieri per la cena. Non solo per la cena, in effetti. Se la visita fosse andata come le precedenti, con ogni probabilità Lorelei sarebbe finita per aiutare in giardino, probabilmente nella serra quasi completata. L'idea non la disturbava, anzi trovava piacevole passare il tempo in quel modo assieme alla sua bisnonna. Chissà se il nonno riuscirà a trovare qualche foto dei quadri del bisnonno prima che io torni alla Voyager. Si domandò vagamente mentre si dirigeva nuovamente verso le rovine.
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