TFB Cosa darei per della birra romulana
#1

Role per @T'Dal

Challenge your preconceptions, or they will challenge you.

Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Uzh-Shikahr, Ristorante L'Oasi

Il ristorante era brulicante di vita come suo solito. Syvar era tornato da qualche giorno su New Vulcano, approfittando del breve periodo di riposo che gli era stato concesso per riprendere l'allenamento col suo maestro di Suus Mahna. I suoi piani per la giornata avevano inizialmente previsto di passare qualche ora in palestra in modo da sfogare le sue emozioni represse, mangiare qualcosa alla veloce da qualche parte e tornare alla sua abitazione. Non si sarebbe mai aspettato di finire a vagare senza meta con la sua moto attraverso le strade della città per poi fermarsi nella sua periferia, di fronte al suo locale preferito.

Per quanto lontano dal centro di Uzh-Shikahr, praticamente ad un passo dal punto in cui e luci della città lasciavano il posto alle dune del deserto, L'Oasi era molto frequentato. Il ristorante era carino, il cibo era buono e poco costoso, ma ciò che più colpiva era la sua clientela. Poteva essere considerato il luogo più multietnico della capitale vulcaniana, ottimo sia per gli alieni in visita che per i vulcaniani desiderosi di staccare un po' dalla vita quotidiana. Come xenoantropologo, Syvar vedeva quel locale come un vero e proprio gioiello in cui poter interagire con le culture più diverse senza lasciare la zona di spazio in cui il movimento gli era concesso. Status di rifugiato politico o meno, la Federazione non sembrava ancora pronta a dare carta bianca ad un ex-agente della Tal'Shiar la cui lealtà era ancora incerta. Era già un miracolo che gli lasciassero insegnare all'Accademia della Flotta Stellare, ma quello era probabilmente imputabile all'influenza dell'Ambasciatore Spock e all'assenza di esperti sulla cultura e sulla società romulana. Non che Syvar avesse qualche dubbio che, tra i suoi studenti, ci fosse almeno un agente dell'Intelligence di Flotta incaricato di tenerlo d'occhio e assicurarsi che non approfittasse del suo posto per influenzare negativamente il futuro personale della flotta stellare.

Entrato nel ristorante, Syvar si fermò un istante per guardarsi attorno. Profumi deliziosi si diffondevano dalla cucina, stuzzicando il suo appetito, ed un leggero chiacchierio riempiva l'aria. Visto l'orario, era difficile trovare un tavolo libero: normalmente non sarebbe stato un problema, in quanto il mezzo vulcaniano avrebbe condiviso volentieri il tavolo con degli alieni, ma quel giorno non era esattamente dell'umore giusto per chiacchierare. Ultimamente diversi dubbi lo stavano tormentando e l'incidente in palestra di oggi aveva dimostrato chiaramente quanto aveva bisogno di mettere in ordine i suoi pensieri e prendere delle decisioni. Se l'ambasciatore fosse stato sul pianeta probabilmente lo avrebbe costretto a meditare ma, essendo cresciuto nell'Impero, Syvar era leggermente 'allergico' a quel tipo di auto-riflessione. Molto meglio sfogarsi con l'esercizio fisico... o con l'alcol.

Un tavolo da quattro si rivelò libero. Syvar si sedette ad una delle sue sedie, afferrando uno dei menù e cominciando a sfogliarlo. Per quanto L'Oasi offrisse soprattutto cucina vulcaniana, nel suo menù erano presenti anche piatti e bevande provenienti da altri pianeti federali. Nulla di romulano, per sua gran disperazione. Ah, cosa darei per della birra romulana! Si lamentò tra sé e sé mentre lanciava un'occhiata alla lista degli alcolici. La birra romulana poteva essere illegale nella Federazione, ma Syvar avrebbe dato un occhio della testa pur di mettere le mani su qualche sua bottiglia.

E ce l'ho fatta! LOL Spero che vada bene il luogo, non ho specificato l'orario così che tu possa decidere se è pranzo o cena (per me va bene uguale). Se lo desideri, sentiti libera di portare anche Mestral. ^^ Ovviamente, rispondi con tutta calma.
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#2

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Avevo ancora qualche giorno di licenza, presto sarei ripartita da Vulcano e mi sarei ricongiunta alla Saratoga, nonché al dottore. Dentro di me i miei sentimenti umani erano ancora in tumulto e sapevo che avrei dovuto fare... meditazione più approfondita per capire che cosa dovessi fare.

Dal mio ritorno da Betazed parlai con Mestral. Parlammo a lungo, sviscerando il problema ed entrambi eravamo arrivati alla conclusione che avremmo dato un'ultima occasione al nostro matrimonio... poi avremmo eventualmente dato il via al divorzio. Gli spiegai quanto successo con il dottore sul pianeta, di quanto io abbia pensato a lui negli ultimi periodi di quanto le mie emozioni umane avessero dato una brutta prova di sé su Betazed.

Ero stata dai miei fratelli maggiori, Tolaris ed Elieth, trovandoli entrambi in buona salute e se il primo finalmente aveva dei figli dandomi quella volta una nipote femmina, il secondo aveva finalmente trovato l'amore dopo la morte dell'adorata moglie venuta a mancare prematuramente per colpa dell'esplosione di Vulcano. Parlai con entrambi di quanto successo, entrambi mi dissero che avrei dovuto valutare logicamente la situazione e che tutto si sarebbe risolto, ma di non preoccuparmi ed entrambi erano certi che sarei riuscita a trovare una soluzione. Tornai a casa e trovai l'abitazione vuota, a quanto pare mio marito non era ancora tornato a casa. Decisi di non rimanere a casa e replicare qualcosa da mangiare in solitaria, così andare da sola al ristorante L'oasi e lasciai un messaggio a Mestral dicendo che sapeva dove trovarmi se voleva pranzare in mia compagnia. Certo, avrei mangiato in solitaria, ma circondata da altra gente. Illogico? Forse, ma almeno non rimanevo in una casa vuota. In quel momento mi mancava da morire la Saratoga e il suo medico di bordo. Scacciai il pensiero, dirigendomi al ristorante, che mi era stato altamente consigliato dai miei fratelli e da Mestral. Era la prima volta che entravo in quel locale, ma sapevo dai tre uomini che era rinomato e il cibo era ottimo. Volevo dargli un'occasione prima di ripartire.

Purtroppo tutti i tavoli erano occupati e c'era un tavolo da quattro occupato da un solo ragazzo. Avevo l'impressione di averlo già incontrato, ma probabilmente era in un periodo in cui era tutto sconvolgente e la mia vita alla federazione agli inizi della mia carriera. 

«Mi è stato assegnato questo posto, non la disturberò più del dovuto» dissi al ragazzo biondo, dopo poco essermi seduta.

Presi da sopra il tavolo il menù che era a disposizione dei clienti e scelsi le portate che avrei desiderato mangiare, piatti totalmente diversi dai soliti che ordinavo sulla Saratoga, quando il ragazzo disse che avrebbe desiderato della birra romulana. Sorrisi tra me, pensando che addirittura io ne avrei bevuta se l'avessi avuta tra le mani.

«Mi sarebbe piaciuto fornirgliela, ma anche per me è difficile averne un po'.» dissi io pacatamente riguardo alla birra romulana.


Grazie per aver aperto Heart ho pensato di lasciare per ora T'Dal da sola, se poi dovesse succedere qualcosa di sconvolgente... faccio intervenire Mestral Big Grin 
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#3

Challenge your preconceptions, or they will challenge you.

Syvar S'chn R'xun Vulcaniano

Syvar non era sicuro di essere dell'umore giusto per apprezzare la compagnia altrui, ma non fece nulla per impedire alla vulcaniana di sedersi. Erano in un ristorante nell'ora di punta, sarebbe stato assurdo desiderare di tenere per sé un intero tavolo. Prego, si sieda pure. Disse invece, osservando per un breve istante la nuova arrivata. La donna gli sembrava vagamente famigliare, come se l'avesse incontrata da qualche parte. Considerando però il numero di persone che incontrava per il suo lavoro, difficile dire se quella sensazione fosse corretta o meno.

Ah, il fascino del proibito. Aggiunse poi, in risposta al commento della donna sulla birra romulana. Non era troppo preoccupato di essere stato sentito, in quanto non erano solo i romulani ad apprezzare quell'alcolico. Dalle voci che giravano per l'accademia, anche certi capitani federali di tanto in tanto cedevano alla tentazione. È però un peccato che il governo federale l'abbia dichiarata una bevanda illegale, consumata con la dovuta moderazione non fa male. Ho sentito che nell'Impero Romulano viene usata anche a scopo terapeutico. Proseguì, sondando un po' il terreno. I romulani, quelli che nonostante tutto lui vedeva ancora come il suo popolo, non venivano visti di buon occhio dai vulcaniani. Una diffidenza che era sorta nel Tempo del Risveglio, quando vulcaniani e romulani avevano presto strade opposte, e che si era solo intensificata dopo gli avvenimenti del 2258. Nero e l'equipaggio della Narada non rispondevano all'Impero quando avevano distrutto il pianeta Vulcano, ma ciò non cambiava che si fosse trattato di un deliberato attacco romulano. Molti romulani avevano gongolato a quella notizia, Syvar compreso. Cosa di cui, col passare degli anni, si era decisamente pentito.

Il suo sguardo cadde nuovamente sul menù, osservando la lista degli alcolici senza veramente vederla. Probabilmente, se in quel momento avesse avuto di fronte a sé una bottiglia di birra romulana, non l'avrebbe bevuta con moderazione. Come qualsiasi altro alcolico che avrebbe potuto ordinare in quel locale. Ok, forse è meglio evitare l'alcol. Si ritrovò a pensare, tra il divertito e l'esasperato. Sentiva davvero il bisogno di ubriacarsi ma probabilmente non era né il luogo né l'orario per farlo. Non sarebbe stato piacevole venir fermato per disturbo della quiete pubblica, né consono al suo ruolo di professore. Non era poi sicuro di quello che avrebbe potuto rivelare se avesse perso il controllo di sé: ormai non poteva dire di essere in possesso di informazioni riservate, ma rivelare apertamente la sua identità avrebbe potuto suscitare l'odio di qualche vulcaniano che aveva perso la sua famiglia a causa di Nero.

Direi che ho ignorato a sufficienza le buone maniere a causa del mio improprio desiderio di bere alcolici di contrabbando. Riprese a parlare, un lieve sorriso sulle labbra, mentre alzava lo sguardo dal menù per riportarlo sulla vulcaniana. A ripensarci, avere compagnia non era così male. Compagnia non-vulcaniana sarebbe stata ancor meglio, ma non aveva intenzione di lamentarsi. Lunga vita e prosperità, La salutò, facendo il tipico gesto di saluto vulcaniano con la mano destra. sono Syvar. Se non è inopportuno, posso chiederle il suo nome?
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#4

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

C'era qualcosa di strano in Syvar, qualcosa che non quadrava del tutto con l'immagine che io avevo dei vulcaniani, ma decisi di non fare domande, almeno per il momento. Alla fine poteva essere un debrune come Dakona (e ripensando a lui il mio cuore accelerò di qualche battito per un istante e mi sentii leggermente in colpa per Mestral, ma ricordavo l'ultima volta in cui provavo qualcosa di equivalente per lui... e purtroppo erano passati anni da quel momento), il dottore della Saratoga o il ragazzo davanti a me magari era semplicemente più incline a seguire i propri sentimenti come mia madre.

«Riguardo alla birra romulana, la Federazione ha il compito di garantire la sicurezza dei suoi cittadini, e se una sostanza è stata dichiarata illegale, è perché rappresenta un rischio per la salute pubblica. Tuttavia, parlando in maniera non ufficiale, credo che non ci sia nulla di sbagliato nell'apprezzare un alcolico, purché lo si faccia con moderazione, in quanto credo che la moderazione sia sempre la chiave per godere dei piaceri della vita.» dissi pacatamente per poi aggiungere «Personalmente ho sempre trovato interessante come alcune bevande alcoliche siano considerate illegali in alcuni... luoghi della galassia e non in altri.»
Da quando ero diventata così filosofica? Mi chiesi se fosse merito mio o era il dottore che mi stava influenzando in tal senso. Pensai che fosse la seconda.

Si fermò un attimo, osservando Syvar con attenzione. «C'è qualcosa di interessante nel menù che vorrebbe provare? Non sono mai stata in questo ristorante, ma mi era stato consigliato dalla mia famiglia. Forse potrebbero consigliarle qualcosa di particolare, personalmente ho scelto le uniche portate che mi risultano sconosciute.» ammisi.

«Non è inopportuno chiedere il mio nome, è la cosa più logica da fare in una situazione come questa, in quanto condividiamo lo stesso tavolo.» ammisi guardandolo per poi ricambiare il saluto vulcaniano e aggiungere «Lunga vita e prosperità, Syvar. Io sono T'Dal. Mi scusi se mi permetto di chiedere, Syvar, ma abbiamo mai avuto modo di incontrarci prima? Ho l'impressione di averla già visto da qualche parte, ma forse è legato che eravamo pochi sul pianeta

Sapevo di essere un po' più espansiva di quanto fossi solita con le persone con cui non ero in confidenza, ma l'atmosfera del ristorante sembrava favorire una conversazione più informale. E poi, non era sempre facile incontrare qualcuno che riuscisse a farmi sentire a proprio agio, soprattutto dopo quanto successe sulla Saratoga e della crisi che stavo passando con Mestral.
«Cosa la ha portata qui, Syvar?» chiesi, curiosa di conoscere di più sul suo compagno di tavolo. «Sta lavorando all'accademia?»
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