TFB Chiacchiere al timeless bar a San Francisco
#71

The reason I'm asking is because I don't know the answer. And I'm me.

Nikola El-Auriano

La spiegazione di Korinna sulla complessità delle norme sociali tra i non telepati rispecchiava seppur marginalmente le sfide che avevo incontrato nel comunicare con persone di altre culture e esperienze; così mi ritrovai a riflettere sul mio passato: come el-auriano cresciuto su un mondo lontano, avevo sempre sentito che le emozioni fossero una parte importante della nostra esistenza, ma la mia cultura, aveva imposto regole chiare sul come esprimerle. Il mio arrivo sulla Terra e lentamente l'incontro con la Federazione avevano aperto un mondo di sfide e di opportunità. Avevo dovuto apprendere a navigare tra culture e specie diverse, capire le differenze nelle norme sociali e comunicative, e, forse più importante, imparare ad aprirmi alle relazioni in un modo che mai avrei immaginato.
Ascoltando Korinna, mi resi conto di quanto fossi cresciuto in termini di comprensione e adattamento alle dinamiche sociali della Federazione. Avevo iniziato come un estraneo a una cultura complessa, e ora ero qui, conversando apertamente con una betazoide sulle complessità dell'interazione umana: quanto ancora c'era da scoprire? Ogni incontro, come quello con Korinna, mi spingeva a vedere il mondo da prospettive nuove e a evolvermi come individuo.
//Capisco meglio ora, ma sì, le relazioni umane possono essere davvero complesse, specialmente quando coinvolgono emozioni come l'attrazione. Tuttavia, le nostre esperienze sono molto diverse ed è interessante sentire le tue esperienze riguardo a questo. Gli esseri umani però, si sono molto privati sull'attrazione sessuale. Ora meno di tanto tempo fa, ma i giovani tendono sempre ad essere molto... privati.// dissi con un sorriso.
La proposta di partecipare alle attività in palestra era allettante, ma la mia mancanza di predisposizione al fitness era sempre stata evidente. //Mi dispiace, ma credo che la palestra sia un po' al di fuori dalla mia zona di comfort, rimarrò volentieri con il dubbio; ma sono aperto a scoprire la sala mensa, la fame inizia a farsi sentire. Effettivamente si, anche io ho il brutto vizio di mangiare.// ammisi, sorridendo mentalmente.

Continuai a seguirla lungo il percorso che aveva in mente, curioso di vedere cosa aveva in serbo per me nella sala mensa.[/role2]
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#72

Korinna Suder

Betazoid

Korinna mosse un leggero cenno di assenso in direzione dell'el-auriano. "Privati" era certamente un efemismo per quanto riguardava la sua esperienza, ma probabilmente il suo punto di vista era viziato, considerando che quella betazoide sembrava essere una delle poche culture del quadrante a discostarsi da quella ritrosia che circondava non solo qualunque cosa riguardasse la sfera sessuale, ma anche il semplice rapporto con il corpo proprio ed altrui. La cosa più curiosa... aggiunse, non percependo alcun segno di fasidio che potesse indicarle che quell'argomento era sgradito all'el-auriano almeno quanto lo era per gran parte dei non telepati che avesse mai incontrato ... è che, ad esempio, nessuno si vergogna o è tanto infastidito nel guardare gli altri mangiare o... ci sono tantissimi gesti d'affetto che possono essere tranquillamente esibiti in pubblico, ma la nudità e il sesso sono tabù. E se chiedi il perché, nessuno te lo sa dire veramente. Prova... lo incoraggiò con un sorrisetto malizioso: sapeva bene che genere di reazioni avrebbe causato se avesse provato ad affrontare quell'argomento nel suo bar, prima che l'interlocutore avesse accesso ad una discreta dose di alcol.

Nel frattempo avevano raggiunto la sala mensa: a differenza del resto dell'Accademia, qui sembrava esserci un po' di vita: già lungo il corridoio si poteva cogliere il vociare allegro dei presenti: diversi cadetti riempivano i numerosi tavoli, ricoperti di piatti dai più familiari ai più esotici. Non erano presenti molti ufficiali e, i pochi presenti, erano probabilmente poco più grandi dei cadetti stessi, appena ritornati da qualche missione per passare qualche momento assieme ai compagni con cui avevano seguito qualche corso. Una grande parete vetrata consentiva di vedere l'esterno mentre, sulla parete opposta, una serie di replicatori erano a disposizione dei presenti e Korinna fece strada verso uno di essi. Si soffermò a riflettere per una frazione di secondo prima di ordinare un profumato piatto simile a riso bollito, condito con vedure dai colori allegri e aromi tipici del suo pianeta. Ci mettiamo lì? chiese telepaticamente, indicando con un cenno della testa un tavolino libero a pochi passi di distanza.
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