USS Saratoga Ho sempre pensato che la speranza fosse un sentimento tipicamente umano
#1

Role per @Neris

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Oggi è stata una giornata straordinaria nel ponte ologrammi della Saratoga. Dopo l'allenamento intensivo di Suus Mahna, una forma di combattimento vulcaniana concepita per lo scontro a lunga distanza, ho finalmente avuto l'opportunità di confrontarmi con il dottor Dakona. Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dai progressi che ha fatto. Ero certo che avrei mantenuto il mio titolo di maestro indiscusso, ma la realtà è stata diversa.

Durante il nostro incontro, Dakona ha dimostrato una notevole abilità nel Suus Mahna, superando le mie aspettative. In particolare, ha perfezionato la tecnica del Navorkot, una mossa fondamentale in questa forma di combattimento. Il Navorkot consiste nel saltare di lato e rotolare per eludere una lama in arrivo, consentendo al praticante di leggere i movimenti dell'avversario e prevedere dove intende colpire. Devo ammettere che Dakona ha eseguito questa mossa con una maestria e una fluidità che non avrei mai immaginato e dovevo ammettere che non avevo mai potuto fare a meno di essere colpita dalla sua dedizione e impegno nell'apprendere questa arte vulcaniana. È evidente che ha investito tempo ed energia considerevoli per raggiungere questo livello di competenza. Ho sempre creduto che l'allievo debba aspirare a superare il maestro, e oggi ho visto questo principio in azione.
«Devo dire che oggi hai dimostrato un notevole miglioramento nel Suus Mahna, e sono veramente impressionato dalla tua abilità nel Navorkot. Hai fatto onore a questa antica arte vulcaniana. La tua dedizione e la tua volontà di apprendere sono veramente ammirabili, Dakona. Devo dire che sono fiera di averti insegnato tutto ciò che so.» ammisi. Il mio orgoglio è stato leggermente ferito, ma la mia ammirazione per il suo impegno e la sua determinazione era cresciuta notevolmente nel tempo. Non vedo l'ora di continuare ad allenarci insieme e imparare ancora di più da questo eccezionale allievo che, evidentemente, iniziava a superare il maestro.
per poi pensare che fosse il momento giusto per condividere alcune novità importanti con lui, quali il divorzio da Mestral. Ho atteso un momento appropriato, poi gli ho detto: «Dakona, prima di proseguire, ci sono alcune novità di cui vorrei parlarti in privato. Preferisci fare una doccia e poi rivederci qui nella sala ologrammi, oppure potremmo discutere altrove, magari nel tuo ufficio o nel mio?»
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#2

Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.

Dakona Raal Rigeliano

L'allenamento era stato intenso ma soddisfacente. I muscoli di Dakona potevano essere stanchi e quasi doloranti, la sua pelle cosparsa di sudore appiccicoso, ma la sua mente era calma. Sì, poteva ancora sentire l'adrenalina scorrere nelle sue vene e provava una certa soddisfazione per essere riuscito finalmente a fronteggiare alla pari T'Dal, ma l'esercizio l'aveva aiutato ad allontanare tutte quelle preoccupazioni (e quelle emozioni) che lo attanagliavano giorno dopo giorno. Lo stress lavorativo sarebbe certamente tornato a presentarsi... e le problematiche d'amore erano difficili da ignorare quando il suo interesse sentimentale era di fronte a lui, resa ancor più sexy dall'allenamento, ma tutto sommato le sue emozioni erano sotto controllo.

Il Navorkot si è rivelata una tecnica sorprendentemente problematica. Ammise, sorridendo gentilmente al complimento di T'Dal. All'apparenza può sembrare semplice - schivi il colpo con una rotolata, per poi tornare in posizione eretta - ma implementarla in un combattimento senza farsi atterrare dall'avversario è tutt'altro che semplice. Si trattava di quel tipo di tecnica che solo un master poteva utilizzare in un reale combattimento senza farsi ammazzare. Dakona non si riteneva un master - non del Suus Mahna, quantomeno - ma dopo mesi d'impegno era finalmente riuscito ad utilizzare quella tecnica su T'Dal senza finire al tappeto. Se sono riuscito a raggiungere questo livello, è solo grazie a te. Continuiamo a migliorarci assieme.

Se la vulcaniana aveva ammesso di avergli insegnato tutto quello che sapeva, significava che da quel momento in poi sarebbe stato più difficile avanzare nel Suus Mahna. Gli oloprogrammi potevano essere adatti ad un neofita ma non certo a loro due, e per trovare un master sarebbero stati costretti a raggiungere New Vulcano. Dakona era certo che c'erano ancora diversi punti che lei avrebbe potuto insegnargli ma, dopo a quello, migliorarsi sarebbe stata una sfida. Una sfida che avrebbe intrapreso più che volentieri insieme a T'Dal.

Direi che possiamo ritrovarci qui. Rispose, incuriosito, alla successiva domanda della vulcaniana. Non aveva idea di cosa T'Dal volesse parlare (per quanto una certa speranza totalmente egoistica si fosse ripresentata in lui a quelle parole) ma era certo che la sala ologrammi sarebbe stata più adatta di un ufficio per parlare in tranquillità. Una passeggiata all'aria aperta, in un tiepido pomeriggio estivo, potrebbe essere un toccasana dopo del duro allenamento. O anche un tè in un salottino privato. Propose, a mo' di spiegazione: perché chiudersi in un ufficio quando letteralmente potevano andare ovunque nell'universo conosciuto?
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#3

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Il mio sangue umano, seppur in piccola parte, si stava facendo sentire perché nonostante la disciplina e la razionalità vulcaniane, c'era qualcosa in Dakona che mi distraeva. La sua determinazione, la sua dedizione all'arte del Suus Mahna, il suo aspetto fisico e il suo sorriso gentile in quel momento, tutto ciò mi rendeva difficile concentrarmi completamente sulle questioni pratiche. Annuii leggermente mentre ascoltavo le sue parole sul Navorkot. «Hai ragione: il Navorkot può sembrare semplice, ma richiede pratica costante per padroneggiarlo completamente. Hai fatto progressi straordinari e sono sicura che continuerai a migliorarti. In ogni caso, credo tu abbia ragione, da questo momento miglioreremo insieme» dissi annuendo appena.
Le sue parole mi colsero di sorpresa quando accettò di ritrovarci nella sala ologrammi. La prospettiva di un po' di relax in sua compagnia post allenamento mi piaceva. «L'idea della passeggiata mi sembra l'ideale post allenamento, eventualmente possiamo tenere in considerazione il tè se lo desideriamo. A tra poco.» dissi, concordandoci di fatto sulla location, così feci una leggera inclinazione del capo per congedarmi da Dakona e così mi diressi verso il mio alloggio. Una doccia rinfrescante avrebbe fatto al caso mio e avrei avuto il tempo per meditare su ciò che doveva comunicare al dottore... o come.
Riflettei sul fatto che la presenza di Dakona aveva un effetto affascinante su di me, nonostante la mia natura essenzialmente vulcaniana. Era un sentimento interessante ed era determinato a gestirlo con calma ed equilibrio.

Dopo una doccia rigenerante, feci ritorno alla sala ologrammi e mi preparai mentalmente ad affrontare le questioni che dovevano essere discusse, stavolta mentre camminavo, non potevo fare a meno di pensare che, sebbene la logica vulcaniana avesse un suo ruolo fondamentale nella mia vita, c'era spazio anche per una piccola dose di emozione e di umanità in tutto questo. Quella giornata si stava rivelando più interessante del previsto, e non vedevo l'ora di scoprire cosa il futuro ci avrebbe riservato.
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#4

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Dakona Raal Rigeliano

Gli fece piacere che T'Dal avesse approvato la sua idea. Una passeggiata non troppo impegnativa sarebbe stata perfetta per favorire il recupero muscolare dopo l'allenamento, e nel contempo avrebbe fornito l'ambientazione ideale per una conversazione. A tra poco. Confermò, arrivato il momento di separarsi. Pensieroso, Dakona raggiunse il suo alloggio e si preparò per una rapida ma decisamente necessaria doccia. Mentre l'acqua scendeva su di lui, una miriade di pensieri attraversò la sua mente. Era difficile dire di cosa esattamente T'Dal volesse parlargli ma una parte di lui sia sperava che temeva si trattasse del rapporto che, nonostante tutto, si era venuto a formare tra di loro. Dakona aveva provato a mantenerlo sul professionale, ci aveva davvero provato, ma sapeva bene che dopo Nova Velloria la situazione era cambiata irrimediabilmente. Nel bene o nel male era ancora tutto da stabilire.

Un sospiro sfuggì dalle sue labbra mentre usciva dalla doccia. Qualunque cosa avesse voluto dirgli T'Dal, qualunque fosse stata la sua decisione, l'avrebbe accettata. Se fosse stato necessario, avrebbe chiesto un trasferimento. Era doloroso anche solo pensarlo ma, se era per il bene di T'Dal, si trattava di un sacrificio che sarebbe stato disposto a compiere. Probabilmente non sarebbe stato necessario e la vulcaniana aveva intenzione di parlargli di tutt'altro, ma era una decisione che aveva preso da tempo: il benessere di T'Dal veniva prima di tutto.

Finito di prepararsi, Dakona fece una tappa al replicatore prima di dirigersi verso la sala ologrammi, due bevande post-allenamento tra le mani. La sua poteva considerarsi un'azione ridondante, in quanto avrebbero potuto replicare di reale cibo tramite le funzioni della sala ologrammi, ma lo fece sentire bene.

Sono rimasta apposta sul vago per quanto riguarda le bevande, quindi scegli te cosa contiene quella per T'Dal (immagino che Dakona abbia idee abbastanza chiare sui suoi gusti ^^). Non ho la più pallida idea di come funzioni la questione cibo olografico, sembra ci siano diverse teorie al riguardo, quindi ho lasciato aperte tutte le possibilità.
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#5

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Mi preparai per incontrare Dakona nella sala ologrammi, scegliendo all'ultimo di indossare di nuovo l'uniforme, per quanto non fosse adatto all'idea che avevo per quanto riguardava l'ambientazione. Sapevo che c'era un'ambientazione del mio pianeta natale da qualche parte, che sapevo essere l'ideale per una passeggiata all'aria aperta in un tiepido pomeriggio estivo. Al mio arrivo, essendo arrivata un istante in anticipo a Dakona, avevo avviato di proposito il programma olografico per verificare che fosse coerente a quello che ricordavo di Vulcano. Il programma aveva ricreato un suggestivo parco vulcaniano, con alti alberi verdeggianti e sentieri di ghiaia sottile. La luce solare filtrava tra le foglie verdi, creando giochi d'ombra sul terreno. L'atmosfera era serena e tranquilla, con una leggera brezza che accarezzava il viso.

"Casa" pensai per un istante, per poi uscire dalla sala ologrammi giusto in tempo perché Dakona si avvicinasse a grandi passi verso la sala in cui ci trovavamo prima e dentro di me, mi sentii stranamente nervosa.
Quando si avvicinò, notai dal profumo che aveva replicato due bevande post-allenamento. Una di esse sembrava essere un mocha vulcaniano, una scelta che mi incuriosì. «Interessante scelta di bevanda, Dakona. Hai replicato un mocha vulcaniano?» chiesi, indicando un bicchiere che teneva nella sua mano sinistra, era quello che normalmente ordinavo post allenamento.

«Mentre ti aspettavo, ho scelto l'ambientazione secondo i parametri di cui abbiamo parlato e posso dire che il programma olografico abbia superato le mie aspettative. Quasi quasi mi chiedo se dovremmo proporre una versione per turisti. Passeggiata virtuale sotto il sole vulcaniano, con tanto di bevande post-allenamento incluse. Spero non ti dispiaccia, volevo mostrarti un angolo di Vulcano, sempre se un giorno vorrai mostrarmi dove sei cresciuto tu.» dissi cercando di fare una battuta
La mia voce rimase tranquilla, ma nel mio sguardo c'era un'ombra di leggero umorismo, una rarità per una vulcaniana. Mi ero sforzata di trovare un equilibrio tra il mio lato umano e la mia natura vulcaniana, e quel momento sembrava essere la giusta occasione per rivelare un po' di quel lato più leggero.
«Quando sei pronto, entriamo.» dissi pacatamente.
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