TSE Tornare in missione, non mi mancava
#11

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Tamara esitò davanti al computer, mentre la delicatezza della situazione si faceva sempre più tangibile. La sua decisione di procedere con la consultazione dei messaggi era motivata dalla consapevolezza che, in questo momento, l'importanza della missione superava il rispetto per la privacy. Quando notò il messaggio senza mittente, un brivido di preoccupazione attraversò la stanza. La tensione nell'aria aumentava, anticipando la rivelazione che seguirebbe.

Guardai con serietà il contenuto del messaggio, riconoscendo immediatamente la gravità della situazione. «È una minaccia diretta e specifica» commentai, con la calma tipica vulcaniana, cercando di trasmettere un senso di controllo nella circostanza che stava emergendo.

Tamara, preoccupata e ansiosa, esplose con la conferma della rapida intuizione. La tentazione di agire impulsivamente era forte, ma Sal, con saggezza, suggerì di procedere con cautela, analizzando la situazione. La richiesta di non allertare le autorità aggiungeva un elemento di complessità.

La proposta di Tamara di coinvolgere le autorità, esponendoci a potenziali rischi, era comprensibile ma avventata. «Non possiamo rischiare di agire senza prove concrete. Dobbiamo trattare con intelligenza e pianificazione. Investigare sulla provenienza del messaggio è la nostra priorità» suggerii, rivolgendomi principalmente a Sal «Possiamo trovare informazioni sulla sua origine, ma dobbiamo farlo in modo discreto.»

La domanda di Tamara sulla possibilità di identificare la fonte del messaggio era valida. «Posso cercare di tracciare l'origine del messaggio, ma dobbiamo farlo con attenzione. Se agiamo con precipitazione, rischiamo di mettere a repentaglio la sicurezza di Korinna. Dobbiamo essere metodici e calcolati in ogni passo che compiamo.»

La paura di trattare con criminali era tangibile nell'espressione di Tamara. «La nostra priorità è la sicurezza di Korinna. Dobbiamo fare tutto il possibile per ritrovarla. Tamara, se posso utilizzare il computer, cercherò di tracciare l'origine di questo messaggio senza rivelare la nostra posizione. Sal, continua a cercare indizi nella stanza di Korinna. Ogni dettaglio può essere cruciale.»

In quei momenti, avrei voluto che Pavel fosse con me. Il suo supporto sarebbe stato inestimabile. Decisi di attendere prima di accendere il dispositivo, poiché volevo saperne di più prima di prendere azioni che potessero compromettere la nostra posizione. Contattai immediatamente mio fratello maggiore, Elieth, comunicandogli tramite il comunicatore la situazione in vulcaniano. Mi rivolsi poi a Sal e Tamara, informandoli che avevo comunicato a mio fratello ciò che stavo facendo, anche se immaginavo che lo sapessero già. Nel peggiore dei casi, mio fratello sapeva dove trovarmi, e i due avrebbero avuto aiuto dall'ambasciata di Vulcano se ne avessero avuto necessità. La logica e la cooperazione erano ora le chiavi per risolvere questa intricata situazione.

Quanto a Tomi, ritenevo che, almeno per il momento, fosse prematuro avvisarlo della situazione. Prima di partire, avrebbe forse avuto senso, ma ora era essenziale raccogliere informazioni prima di coinvolgere ulteriormente altre persone..
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#12

Korinna Suder

Betazoid

Tamara dovette controllarsi non poco per non sbottare in risposta al tono indifferente della vulcaniana: sapeva che Korinna considerava quella donna un'amica, ma era evidente come la cosa non fosse reciproca! Quali prove?! chiese la betazoide, evidentemente infastidita se crede che la signora farebbe uno scherzo del genere si vede che non la conosce affatto! protestò Tamara. Sal, che aveva osservato il dipanarsi dell'intera scena dalla soglia della stanza di Korinna, decise che fosse arrivato il momento di abbandonare la propria ricerca e si infilò silenziosamente nella cucina, riemergendo qualche istante dopo con un bicchiere d'acqua che offrì a Tamara quello che sta dicendo è che non abbiamo alcuna prova che questa gente abbia davvero tra le mani la signora Suder. Sappiamo solo che è scomparsa e che questa gente dice che si trova in mano loro. precisò l'uomo, prima che la collega saltasse metaforicamente al collo della loro ospite.

E' libera di utilizzare il computer rispose poi in direzione della vulcaniana ma ho già controllato e ricontrollato quella stanza: nessun segno, nessun messaggio, nessun indizio che possa far pensare che qualcuno sia entrato o l'abbia portata via con la forza. fu costretto ad ammettere. Di certo non poteva immaginare che quel bracciale che Korinna aveva ricevuto in regalo alcuni giorni prima, e che ora si trovava assieme ad altri fermagli e gioielli in una scatola sopra alla cassettiera, conteneva un tracciatore che aveva consentito ai rapitori di farla sparire agganciandola con un semplice teletrasporto.
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#13

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus Vulcaniana

Mentre Tamara reagiva al mio tono apparentemente indifferente, mantenni la mia calma tipica, consapevole che in situazioni di stress, le emozioni umane possono emergere in modo intenso e non me la prendevo affatto, anzi. Ero abituata a lavorare a stretto contatto con specie emotive e mio marito era un uomo piuttosto emotivo, per quanto non capissi - o fingessi di non voler capire - i suoi sentimenti, ero abituata ad esternazioni di quel tipo. Prima che dicessi qualsiasi cosa, intervenne Sal, cercando di porre un freno alle emozioni crescenti nella stanza. L'acqua che offrì a Tamara sembrava un gesto di pacificazione, ma non ero sicura che fosse realmente servito. Ringraziai con un cenno l'uomo.

«Apprezzo la tua preoccupazione, Tamara, ma Sal ha compreso ciò che intendevo, dobbiamo agire basandoci su fatti verificabili. La tua preoccupazione è giustificata, ma dobbiamo trovare un approccio che ci fornisca informazioni attendibili.» dissi, mentre pensai a cosa avrei fatto come capitano in una situazione del genere. Iniziai a far partire una ricerca ampliando le ricerche sul computer, con alcune specifiche mirando a rintracciare qualsiasi informazione che potesse offrire ulteriori indizi sulla scomparsa della padrona di casa. La possibilità che qualcosa di significativo fosse sfuggito alle prime ricerche era sempre presente, e ora era essenziale esplorare ogni possibile pista.

Mi rivolsi ai due con tono calmo e domandai con attenzione: «Tamara, Sal, ho una domanda. Negli ultimi tempi Korinna ha ricevuto regali da parte di qualcuno che non sia la mia famiglia, la sua famiglia o altri stretti parenti, come Tomi o sua nipote? Potrebbero essere stati doni che, in apparenza innocui, potrebbero nascondere qualcosa di più.»

La mia attenzione era incentrata sull'identificazione di elementi sospetti o inconsueti che potessero avere qualche collegamento con la situazione attuale.
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#14

Korinna Suder

Betazoid

L'occhiata che Tamara lanciò a Sal fu estremamente indicativa di ciò che pensava dell'intera situazione e, anche se così non fosse stato, il betazoide avrebbe certamente percepito ciò che Tamara si stava impegnando non poco per trattenersi dall'esternare. Per quanto la riguardava la signora Suder non si trovava in casa, se era sparita a quel modo senza avvertire era evidente che fosse successo qualcosa e la comunicazione ricevuta era la prova di cui tutti loro avevano bisogno no, per favore, ascoltatemi voi. Se non fossero stati realmente loro a rapirla, come avrebbero potuto sapere che è scomparsa? Non possiamo trattare con dei rapitori, dobbiamo rivolgerci a chi è competente. E il signor Tomi ha il diritto di essere messo immediatamente al corrente di questa storia! E' sua madre, per le Quattro Dee! Ha il diritto di poter decidere cosa fare in merito! insistette la donna, riuscendo ad instillare almeno un istante di dubbio in Sal.

Vediamo prima se riusciamo a venire a capo di che fine ha fatto, quando sarà necessario prendere decisioni informeremo il signor Tomi suggerì Sal, evidentemente contrariato a quel pensiero. Tamara, nel frattempo, si era decisa a prendere un sorso d'acqua, tentando di frenare la propria mente che ripeteva frenetica tutti gli avvenimenti del giorno precedente in cerca di un minimo indizio, un qualcosa che potesse dare qualche indicazione sul come la signora Suder potesse essere scomparsa. Quando la vulcaniana si rivolse a lei, Tamara alzò lo sguardo su T'Dal, senza del tutto riuscire a nascondere il fatto che fosse indipettita dal modo incurante in cui stava affrontando quella situazione. Beh... ieri ha ricevuto la visita di una vicina... ha portato una torta, ma l'abbiamo mangiata tutti. Anche tu, Sal, vero? chiese conferma al collega, che mosse un cenno di assenso.

Ah! E quei fiori... aggiunse, indicando un vaso di orchidee locali posto accanto alla finestra in modo da non ricevere la luce diretta del sole. Poi ieri è passato il nostro vicino a portare altra legna per il forno. L'abbiamo lasciata accanto alla serra precisò. Altri regali in quei giorni non ne aveva ricevuti, almeno che lei sapesse.

Sì, beh... borbottò Sal qualche giorno fa l'ho accompagnata al mercato, ma ci siamo separati. La signora ci tiene alla sua indipendenza e noi la rispettiamo... potrebbe aver avuto un numero infinito di contatti di cui non sappiamo nulla mentre era lì valutò l'uomo, senza riuscire a ricordare nulla di particolarmente insolito. A quelle parole, invece, lo sguardo di Tamara si illuminò all'improvviso. No! Aspetta... aveva un bracciale nuovo l'altro giorno. Ricordo di averlo notato perché non glielo avevo mai visto prima e ha detto di averlo ricevuto in regalo dal fornaio per essere stata la milionesima cliente o qualcosa del genere. Ci abbiamo riso un po' sopra... comunque poi non gliel'ho più visto addosso. Può essere utile? chiese Tamara, senza realmente capire dove volesse andare a parare la vulcaniana con quella domanda.

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