TSE [2379] I racconti del Vecchio: a Rekon's true story: solo un nuovo viaggio
#61

Rekon

Tellarite

La donna osservò un momento Sai, indecisa su come agire. Le informazioni che trattava erano ovviamente riservate e protete dai regolamenti sulla Privacy della Federazione ma - si chiese - quanto valevano quei regolamenti se tutti i tuoi passeggeri rischiavano concretamente di finire disintegrati da un Falco da Guerra Romulano?

Non molto, in realtà dovette pensare, mentre girava lo schermo affinché l'asiatico potesse interagirvi con più facilità.

Anche con il pieno accesso al database, per l'Agente della Sezione 31 non fu facile trovare qualcosa di interessante. Non c'erano transazioni sospette e tutti i biglietti erano stati acquistati tramite tour operator piuttosto rinomati e difficilmente riconducibili a Romulus o qualunque mondo non allineato.

Sconfortato, l'asiatico stava quasi per rinunciare, quando notò uno strano simbolo relativamente ad uno dei nomi dell'elenco dei passeggeri, un Centauriano di nome Jhon Kaine.

Alla sua richiesta di chiarimenti, l'addetta della Compagnia rispose Nulla di che, significa solo che il passeggero ha cambiato prenotazione...

Effettivamente, seguendo il link esistente sul simbolo, Sai vide che il passeggero aveva originariamente prenotato il volo precedente - quello della nave distrutta dai Romulani - per poi cambiare prenotazione poco prima della partenza.
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#62

Let's make a deal: I'll spare you the 'ends justify the means'-speech and you spare me the 'we must do what's right'-speech. You and I are not going to see eye to eye on this subject, so I suggest we stop discussing it.

Sai Fujiwara | Human

Certamente la decisione della donna di collaborare portò un poco di sollievo nel cuore di Sai. La sua era una vera e propria lotta contro il tempo, quindi poter contare sulla collaborazione della risiana gli avrebbe permesso di risparmiare preziosissimi minuti.

Chinato sullo schermo, il ragazzo lesse con attenzione le informazioni contenute nel database. Più i secondi passavano, più la sua depressione aumentava. Era possibile che non ci fosse assolutamente nulla di sospetto? Se solo avesse potuto accedere alle risorse della Sezione 31, di sicuro sarebbe stato molto più semplice per lui analizzare quei dati, in quanto avrebbe potuto controllare le identità di passeggeri e membri dell'equipaggio tramite il database federale. Ma quello era qualcosa che, in quel momento, non aveva la facoltà di fare.

Dannazione, qui non c'è nulla...

Quel desolato pensiero aveva appena attraversato la sua mente quando il suo sguardo cadde su di uno strano simbolo presente di fianco al nome di uno dei passeggeri, un centauriano di nome Jhon Kaine. Perplesso, interrogò la direttrice sul suo significato e la risposta che ricevette portò il suo volto ad illuminarsi.

L'aveva trovato! Ecco l'indizio che cercava! Non poteva essere un caso che la nave distrutta dai romulani fosse la stessa in cui sarebbe dovuto salire il signor Kaine. Chiunque egli fosse, qualunque fosse il suo mestiere o la sua affiliazione, era di certo il motivo per cui quei sangue verde sembravano così decisi ad abbordare la nave ed eliminare tutti i testimoni.

Entrato nella scheda del passeggero, Sai cercò tutte le informazioni che avrebbero potuto essergli utili per localizzarlo, come la sua foto e il numero dell'alloggio a lui assegnato. Se queste informazioni non fossero state accessibili con le credenziali della risiana, aveva già in mente di provare a chiedere alla faccia di pesce dalla testa blu, ossia colui che attualmente si stava occupando di governare la nave mentre né lui né Rekon si trovavano in plancia.

La ringrazio, direttrice Sandara. Il suo aiuto è stato estremamente prezioso. Affermò, una volta che ebbe memorizzato tutte le informazioni disponibili.

Fece un lieve cenno di ringraziamento con la testa verso la donna, poi si diresse a passi decisi verso la porta. Non c'era semplicemente il tempo di dare spiegazioni, doveva tornare in plancia il prima possibile e, magari, recuperare un comunicatore in modo da poter stare in diretto contatto con Rekon mentre cercava il centauriano. Sempre che non avesse deciso di richiamarlo in plancia o mandare qualcun altro a cercarlo per risparmiare tempo, visto la situazione critica in cui si trovavano. Eppure, non aveva idea se ci fosse qualche nemico a bordo. Cosa sarebbe successo se tra i passeggeri ci fosse stata una spia od un informatore che lavorava per i romulani e lui avesse dimostrato di sapere di Kaine? Con ogni probabilità il centauriano sarebbe stato eliminato.
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#63

Rekon

Tellarite

Sai si diresse rapido in Plancia per recuperare un comunicatore. A differenza dei modelli a spilla della Flotta si trattava di un modello a braccialetto, come quelli usati sulle navi federali parecchio tempo fa.

Già che c'era, l'ufficiale della Sezione 31 ne approfittò per sbirciate cosa facessero i Romulani - per la cronaca stavano sondando uno ad uno i pianeti del sistema, mentre un bello squarcio annerito adombrava lo scafo giallastro della loro nave - e verificare tramite il fido (e un po' perplesso) Resed dove si trovasse il suo bersaglio.

L'uomo che cercava era nel suo alloggio (seconda classe) e secondo i sensori interni era solo.

Aperta la comunicazione con Rekon, il Tellarite rispose sbrigativo =^=Che c'è, hanno già iniziato a spararci addosso?=^=
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#64

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Sai Fujiwara | Human

Arrivato in plancia, non gli fu difficile trovare un comunicatore. Era un modello ben diverso da quello in uso nella flotta stellare ma, lavorando per la Sezione 31, Sai ne aveva visti di tutti i tipi. Mettendoselo al polso, però, non lo attivò immediatamente, preferendo dare un'occhiata a quanto stava succedendo nella zona di spazio che li attorniava. Solo dopo aver controllato i sensori ed essersi assicurato che la nave romulana non li avesse ancora localizzati, il giovane contattò il tellarite.

Quando la voce di Rekon fuoriuscì dal comunicatore, un lieve sorriso gli spuntò sulle labbra. Sorriso che, però, non durò a lungo. Erano semplicemente troppi i pensieri che si agitavano nella sua mente.

Non ancora. Rispose. Però stanno sondando uno ad uno i pianeti di questo sistema. Non ci vorrà ancora molto prima che ci localizzino, purtroppo. Ma dovrei aver scoperto l'identità del nostro 'pericoloso terrorista cardassiano'. Sto per andare a... arrestarlo? Comunque sia, non so se avremo il tempo di interrogarlo. Tu a che punto sei?

Mentre parlava, Sai si diresse verso l'uscita della plancia. Fermandosi un attimo davanti alle porte che conducevano al resto della nave, si girò verso gli ufficiali presenti nel locale e diede l'ordine di contattarlo quando l'astronave nemica fosse giunta nelle vicinanze. Poi attraversò la porta con passo deciso, senza preoccuparsi che la conversazione appena iniziata con Rekon potesse essere sentita da qualche passeggero. D'altronde, il capitano della nave aveva già dato da lungo tempo l'ordine ai passeggeri di recarsi nei loro alloggi fino a nuovo comando. Questo non significava che Sai non rischiava di incontrare nessuna persona lungo il suo tragitto, ma rendeva quella probabilità estremamente bassa.

La sua destinazione, ovviamente, era l'alloggio di Jhon Kaine. Non sapeva se il centuriano avesse seguito gli ordini e vi si fosse rifugiato ma era di certo il punto migliore dove iniziare a cercare. Lo disturbava dover andare personalmente, soprattutto quando il nemico era alle porte e Rekon non si trovava in plancia, ma non sapeva di chi altro fidarsi per quell'incarico. Forse la sua naturale diffidenza era un po' eccessiva ma, come agente della Sezione 31, aveva imparato da tempo a fidarsi solo di sé stesso.
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