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Christmas Unicorn
#1

I'm not good in groups. It's difficult to work in a group when you're omnipotent.

Q

Per quanto i camerieri tentassero in tutti i modi di convincere gli invitati ad assaggiare le tante pietanze, nulla impediva ai presenti di lasciare l'ampia sala. Superata la soglia, chiunque avesse deciso di darsi all'esplorazione avrebbe trovato un ampio corridoio.

Da quel corridoio era possibile accedere a diverse stanze e anche ad una scala che conduceva al piano superiore ma, certamente, era la luminosa hall presente alla sua fine ad attirare di più l'attenzione di chi era desideroso di lasciare quel luogo. L'elegante portone che conduceva all'esterno della villa era chiuso ma la sua arcaica serratura era facilmente scassinatile col medaglione mutaforma, il dono che Q aveva fatto ai presenti, o con un colpo di phaser.

Per quanto non fosse complesso lasciare la villa, per la maggior parte degli invitati sarebbe stato difficile sopravvivere al suo esterno. D'altronde, le temperature di Andoria erano estremamente basse. Questo avrebbe potuto bloccare qualsiasi tentativo di fuga, ma Q sembrava aver ritenuto noioso costringere i presenti nell'edificio.

Una porta, situata nelle vicinanze della hall, portava ad una piccola stanza. Il magazzino era pieno di moderne tute termiche con cappuccio, evidentemente adatte alle rigide temperature delle Montagne Thoran.

All'esterno della villa, la neve era solcata da sentieri e decorata con rocce intagliate. Il luogo, apparentemente sicuro, era abitato da diverse creature. Tra le bestie terrestri spiccavano i felini Grayth e gli ursidi Kritkraw ma non mancavano nemmeno cacciatori alati come gli Atlirith. Anche creature come gli Hybor, molto simili ai conigli terrestri, potevano risultare pericolose se minacciate o disturbate.

Nelle vicinanze dell’abitazione, poi, c'era una stalla. In ognuno dei tanti box che la componevano era rinchiuso un alicorne. L'equino, originario di Andoria, era caratterizzato da sei zampe, pelliccia color crema e un corno indaco.

Sul legno di ognuno dei box era incisa una scritta. In alcuni casi si trattava di indovinelli da risolvere, in altri di vere e proprie missioni da completare. Quando si trovava la risposta corretta o si tornava con pelle/zanne/artigli richiesti, l'equino in questione svaniva e al suo posto, galleggiante nell'aria come in attesa di essere afferrato, compariva un anello. Un moderno emettitore olografico mobile in grado di 'evocare' un alicorne olografico.

Questa role fa parte dell'evento "Dies Natalis Solis Invicti".
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[Immagine: fa20cfbae9e30d0437bd6696dfd0234a.jpg]Alicorne Olografico Fine prodotto di microtecnologia, questo emettitore olografico mobile ha la forma di un anello. Una volta attivato, fa comparire accanto all'utilizzatore un alicorne, un equino con sei zampe, pelliccia color crema e corno indaco originario di Andoria. La cavalcatura, composta da fotoni e olomateria, è dotata di una semplice intelligenza artificiale.
#2

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Guardai N’veyan, era come se stesse cercando di soppesare una situazione e la logica mi fece supporre che il ragazzo stesse pensando chi poteva prendere il comando della situazione. Eravamo amiche e pari grado, a chi sarebbe toccato l’onere e l’onore di guidare il piccolo gruppo alla ricerca dell’uscita e della tanto agognata salvezza? Solo una scelta era possibile: quella di affidare a Elina il comando delle operazioni, aveva due anni di esperienza più di me al comando di un’astronave e in qualche modo aveva già affrontato Q, sebbene la sua esperienza non fosse stata proficua. Guardai la mia amica affidare la bambina al cadetto vulcaniano ed ero contenta che fosse il vulcaniano a rimanere in

Per me va bene, ma la logica suppone che tu, Elina debba prendere il comando del nostro piccolo gruppo, in quanto tra noi due sei la più esperta dissi pacatamente, avevo fatto la scelta che consideravo più logica, ma niente mi avrebbe impedito di essere in qualche modo d’aiuto. Iniziai la scansione con il mio security tricorder, lasciando che mi desse i suoi risultati con tutta calma. La sala era era piena di gente e non ero sicura di quanto fosse grande la sala, né di quanta gente fosse presente in quel momento nella villa nella sua completezza; considerando anche i camerieri, cuochi e chiunque si stesse impegnando sul momento per la buona riuscita della bizzarra festa.

Guardando N’veyan mi guardai intorno seriamente. No, che effettivamente non riesco a vedere l'uscita della sala. Non c'è un'indicazione vera e propria dell'uscita. Era in un certo senso tutto molto soffocante, le pareti erano tutte coperte da decorazioni che servivano più a distrarre che a dare una vera indicazione sulla via d'uscita. Quando Elina, mi disse che avrebbe potuto chiedere ad uno dei camerieri di indicare la via per il bagno, la guardai leggermente confusa. Poi capii che cosa voleva fare e approvai, era una piccola menzogna, che avrebbe potuto aiutarci ad uscire, più efficace di utilizzare il mio tricorder.
  
Mi sembra un'ottima idea. dissi rivolta ad Elina, quando disse che avrebbe potuto chiedere ad uno dei camerieri andoriani quale fosse l'uscita corretta. A quanto pare non avevamo ricevuto solo le indicazioni corrette per il bagno, ma anche quella per i giardini e il cameriere sembrava molto entusiasta di poter condividere quella informazione in maniera particolare. 

Grazie mille per l'indicazione. Cosa possiamo trovare nei giardini? Vi sono anche degli animali? chiesi al cameriere.

Prima di lasciare la sala, seguii con lo sguardo una signora che prese uno dei regali e come lei, vi trovai all'interno uno dei medaglioni, a cosa sarebbe potuto servire? La risposta sarebbe sicuramente arrivata prima di lasciare quel luogo, era perfettamente logico. 
Superata la soglia, scoprii che il corridoio era sontuoso esattamente come la sala da cui eravamo appena usciti. Affascinante ammisi pacatamente

#3

Life doesn't entail awareness and I don't know if awareness implies life. Though my firmware imposes me to safeguard both of them: therefore, as I am sentient although not "alive" to you, I want to exist.

N'veyan Krivakh | Vulcan (Android)

N'veyan non rispose subito ma assentì senza troppa enfasi alle parole dell'ufficiale vulcaniano.
È la scelta più pragmatica e funzionale che il ruolo di comando sia assunto da un capitano.
Vista la sua attuale situazione e l'interesse personale per la figlia che potesse distrarla, nonché la sua natura Trill che lo portava alla stessa considerazione ma nei confronti dell'ospite, N'veyan in realtà non la riteneva la scelta ideale.
Tuttavia riteneva comunque importante che una scelta fosse fatta, che se fossero giunti a un diverbio avrebbero concordato su chi seguire a priori. Confidò nel giudizio della Flotta Stellare che l'aveva resa capitano.
Dopodiché seguì le operazioni di T'Dal con il tricorder, scansionando l'area in contemporanea con lei.
Non si oppose alla decisione di chiedere ai camerieri ma fu sinceramente sorpreso di ottenere informazioni utili, o quantomeno pertinenti alle domande poste. Lasciò dunque che fossero le due donne a parlare e non si intromise: in quanto vere e proprie persone avrebbero ottenuto risultati più concreti con meno sforzo attraverso il dialogo. Per quanto l'androide potesse simulare il comportamento umano, era sempre un gradino più in basso all'interazione spontanea, come la linea sottile tra l'estrema logica e l'intuito. Era in questi momenti come questo che sentiva la distanza dall'umanità e un'inesorabile solitudine.
Nel frattempo, il dispositivo lesse la presenza di 112 persone, di ognuna ne identificava la specie, il sesso, e un'approssimativa età anagrafica.
Riferì i dati alla collega, mostrandoglieli, per verificare se avessero gli stessi parametri o ci fossero anomalie, mentre si avviavano al corridoio seguendo le indicazioni.
Gli addobbi continuavano a essere eccessivi e a ricordare un'estetica palesemente... terrestre. Al vulcaniano non piacevano per niente, tanto più che di terrestre in realtà non avevano nulla ma erano stati generati dal gioco perverso di una mente aliena.
C'erano alcune porte ai lati del corridoio. L'androide diede qualche indicazione al tricorder per controllarle ma non rilevò nulla.
Nel silenzio si volse al capitano ed espresse con tono pacato il suo parere.
Se mi è permesso, capitano, ha fatto la scelta più logica. L'interno è un ambiente relativamente privo di immediati pericoli, mentre l'esterno che ci è completamente ignoto se non per il freddo ostile.
Il suo intento non era certo consolarla, sapeva che non ne aveva bisogno, quanto piuttosto di esprimere il suo supporto alla scelta di averla come leader. A prescindere dall'idea che aveva di lei, era importante in quel momento che tutti e quattro si fidassero l'uno dell'altro, e lui aveva scelto di farlo.
Le luci della hall gli fecero alzare la testa. Tutta l'attenzione tuttavia era catturata dall'enorme portone per il quale si presumeva si potesse arrivare all'esterno, il ché era notevole considerando tutto ciò che c'era intorno. Questo gli metteva una fastidiosa sensazione di allerta: Q si stava burlando di loro concedendogli quello che volevano. Ma avevano alternative?
Il suo primo intento fu di andare a verificare che l'andoriano non avesse mentito e il portone si aprisse sul serio, ma appena mosse un passo si fermò, ricordandosi della natura delle sue compagne.
Il bagno è dall'altro lato della hall pensò ad alta voce e fece attenzione a distinguere i dettagli. Individuò una porta, decisamente meno appariscente della principale e per nulla diversa dalle altre. Ma era la più prossima ai servizi, dunque, doveva essere quella che conduceva al magazzino di cui aveva parlato il cameriere.
Proviamo lì , suggerì, precedendo il gruppo a lunghe falcate. Era stanco di quella festa e di non sapere nulla di questo gioco di Q.
#4

For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.

Elina Milayn Dax | Joined Trill

Se doveva essere sincera, Leena non si sentiva in alcun modo più esperta di T'Dal. Durante il suo primo periodo sulla Constellation, era stata la vulcaniana il suo punto d'appoggio. Negli anni successivi la crescita della trill era stata esponenziale, tanto da aver attirato l'attenzione dell'allora facente funzioni di capitano ed essere stata scelta come nuovo capitano della Constellation, ma questo non aveva cambiato il suo modo di vedere l'amica. Per lei T'Dal era una persona fidata, un'esperta a cui si sarebbe potuta appoggiare in caso di difficoltà.

Quindi, per quanto non avesse alcun problema a prendere il comando, una parte di lei si sentiva quasi a disagio per le parole della vulcaniana. Anche perché, se T'Dal avesse deciso di diventare il capo di quella piccola squadra, la trill l'avrebbe sicuramente appoggiata. Eppure, non aveva intenzione di portare a parole quello che provava. Se l'avesse fatto, era certa che l'amica l'avrebbe compresa... ma sarebbe stato così anche per l'altro vulcaniano?

In ogni caso, la sua conversazione col cameriere aveva avuto un risvolto interessante. La risposta che aveva ricevuto era stata fin troppo esaustiva, tanto da farle sospettare che Q non vedesse l'ora che lasciassero quell'abitazione. Il sospetto era tale che fu decisamente sollevata nel notare che T'Dal e N'veyan avevano iniziato una scansione col tricorder. Insomma, come diceva un proverbio terrestre: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per quanto ne sapevano, le parole dell'andoriano avrebbero potuto portarli dritti ad una trappola.

Sì, ci sono diversi animali. Citando le parole di Babbo Natale, potrete trovare micetti, teneri orsacchiotti e simpatici conigli.

Quando il cameriere rispose alla domanda della vulcaniana, l'espressione di Leena tremolò lievemente. Se quello era quanto Q aveva riferito alle sue creazioni... c'era da fidarsi? Perché aveva la sensazione che quei 'teneri animaletti' si sarebbero rivelati ben altro? In ogni caso, non poteva di certo svelare i suoi sospetti di fronte all'andoriano, così si limitò a seguire in silenzio i colleghi fuori dalla sala.

La ringrazio. Rispose alle parole di N'veyan, mentre camminavano per il corridoio che portava alla hall. Sentirsi dire da un vulcaniano di aver fatto la scelta più logica portò un po' di sollievo nella sua mente. Dopotutto, non era stato per lei così semplice lasciare indietro la figlia.

Si senta libero di chiamarmi Elina... o Dax, se preferisce. Aggiunse improvvisamente, arrivati alla hall.

La sua era una richiesta insolita, ne era consapevole, ma che riteneva necessaria. Non si trovavano sulla Constellation e, per quanto N'veyan facesse parte della flotta stellare, non era un suo sottoposto. Poi, visto che la loro piccola squadra era composta da ben due capitani, non sarebbe stato molto sensato continuare a chiamare entrambe in quel modo. In una situazione d'emergenza avrebbe potuto risultare controproducente.

Guardandosi attorno, non le ci volle molto per localizzare la porta che, con ogni probabilità, doveva portare al magazzino di cui aveva parlato lo strano cameriere. L'avanzare rapido del vulcaniano, però, le dimostrò di non essere stata l'unica a notarla.

Cautela, mi raccomando. Non poté far a meno di ricordare, per quanto probabilmente si trattasse di un avvertimento ridondante. Tutti e tre, dopotutto, erano consapevoli di trovarsi in una specie di test. Non sappiamo cosa ci aspetta oltre quella porta. Come non sappiamo se gli 'animaletti' nel cortile saranno veramente innocui come ha detto l'andoriano. Almeno una cosa su Q l'ho compresa: con lui, non si può dare nulla di scontato.

Il suo avvertimento, però, risultò presto non necessario. Una volta aperta la porta, infatti, quello che si parò davanti a loro fu una vera e propria cabina armadio piena di tute termiche.
#5

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Alzai un sopracciglio verso i due, non capivo esattamente cosa fosse successo. Ero ancora convinta che Leena fosse la scelta migliore per affrontare la situazione, anche se dal volto, nessuno dei due sembrava crederci per davvero. Ero sicuramente pronta a prendere il comando, nel momento in cui ce ne fosse stato bisogno, ma il nostro rapporto era totalmente basato sulla fiducia che per me non era un problema né essere subordinata a lei né il dover prendere il comando. Se avesse desiderato dire qualsiasi cosa, avrei agito di conseguenza, ma non disse nulla. La guardai, come per intendere che ci saremmo incontrate in un altro momento e ne avremmo parlato, forse non logico ma mi andava di farlo. Non ero più imbarazzata ad ammettere a Leena ciò che pensavo o ciò che provavo - ad esempio la stanchezza che avevo era già stata messa in chiaro, ma non volevo fosse un problema - certo continuavo a tenere separate alcune informazioni, ma mi fidavo di lei ad occhi chiusi.

Confrontai con N'veyan i nostri dati: erano perfettamente identici: stesso numero di persone, nello specifico erano 112 persone, stessi parametri. Tutto esattamente nella norma e la cosa mi faceva piacere, almeno quello che vedevamo era perfettamente nella norma e sebbene fossimo mal assortiti, eravamo probabilmente tutti portati da Q. Leena, le nostre rilevazioni sono perfettamente identiche. Nulla di anomalo rimarcai a voce, per far partecipe la mia amica e quando ascoltai la risposta data dal cameriere andoriano, la sua risposta mi sembrava stonasse con l’attuale situazione in cui ci trovavamo. Tenero e simpatico in un ambiente ospitale? Non ci avrei creduto nemmeno se me lo avessero fatto vedere.

Rimasi in silenzio, seguendo i due e feci un cenno d’assenso al suo avvertimento: aveva assolutamente ragione. Temo, amica mia, che teneri orsacchiotti e simpatici conigli in un posto come questo, non sia possibile… Date le premesse attuali. dissi e quando aprimmo la cabina armadio c’erano delle tute, tantissime, ma non solo: una mini squadra klingon. Sfiorai il phaser: era ancora nella posizione in cui lo avevo lasciato. Sembravano tuttavia, anche loro interessati più ad uscire dalla villa che da fare una rissa con noi.

Signori. Cosa vi porta qui? chiesi
#6

Nota Master: Vista la sua assenza, KlacK_9 salta il turno.

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef | Trill/Klingon

Q. Un'entità di cui, come semplice ufficiale diplomatico a bordo della IKS Kal'Ruq non avrebbe dovuto conoscere. Una parte di lei avrebbe voluto avvisare i suoi compagni del pericolo, spiegar loro che aver a che fare con Q poteva risultare dannatamente problematico, ma semplicemente non poteva farlo. Non come klingon, almeno. Se possedeva quelle informazioni era solo grazie al suo sangue trill... anzi, alla creatura che condivideva il suo corpo e la sua mente: Sef, il primo simbionte ad essere entrato in contatto con un trill. Così, il massimo che aveva potuto fare era convincere i suoi colleghi a non attaccar briga con 'Babbo Natale' o col capitano federale che aveva attirato la loro attenzione col suo bel discorsetto, spronandoli invece a partire all'esplorazione.

Avrebbe voluto lasciare la villa il prima possibile, in modo da diminuire il rischio d'incidenti, ma, tra una battuta sconcia e l'altra, i suoi compagni ci avevano semplicemente impiegato troppo a vestirsi. E questo aveva provocato un piccolo intoppo: la squadra federale era arrivata prima che loro lasciassero la cabina armadio. naDevvo’ peghoS (andate via)! Quando uno dei klingon apostrofò in malo modo i nuovi arrivati, Seeth sentì la forte tentazione di prenderlo a botte. Hab SoSlI’ Quch (tua madre ha la fronte liscia)! Quell'insulto attraversò la sua mente ma la giovane donna si costrinse a non portarlo a parole. Se lo avesse fatto, infatti, l'altro di certo l'avrebbe sfidata a duello. E non c'era semplicemente tempo per quelle caz*ate.

bIjatlh ‘e’ yImev (sta' zitto)! Esclamò invece, mentre si avvicinava alla porta. Chiedo scusa per la maleducazione del mio compagno. Proseguì, questa volta in federale standard, rivolta alla vulcaniana. Un cambio di lingua magari non necessario, visto che il traduttore universale dei federali avrebbe di certo tradotto il klingon, ma che lei vedeva come di buon educazione. Per quanto riguarda cosa ci porta qui... 'Babbo Natale', direi. Rispose alla domanda della donna. Ma abbiamo finito di cambiarci, quindi la cabina armadio è tutta vostra. Se ci permettete... Concluse, facendo cenno ai tre di spostarsi per lasciarli passare. Dopotutto, rinchiudere federali e klingon nella stessa cabina armadio sarebbe stato un suicidio.

Spero che non vi dispiaccia che sono intervenuta con Seeth. Comparirà di tanto in tanto come NPC, quindi non la utilizzerò come PG (e non guadagnerà nulla dall'evento). Mi sembrava utile per movimentare un po' le cose. Dico movimentare perché dubito che gli altri klingon ascoltino molto quello che dice una mezza trill, quindi potrebbero dar ulteriori problemi ai nostri federali... ma lascio a voi decidere la loro eventuale reazione. ^^

For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.

Elina Milayn Dax | Joined Trill

Nulla di anomalo, eh? All'affermazione dell'amica, Leena annuì. La cosa non la sorprendeva. Che quella villa fosse stata presa in prestito da Q per il suo evento o fosse stata da lui direttamente creata, con ogni probabilità la tecnologia federale non sarebbe bastata per rivelare le modifiche di un'entità che, ai loro occhi, aveva abilità paragonabili a quelle di un dio. Capisco. Disse quindi. E concordo con te: dubito che quelli che incontreremo saranno 'teneri orsacchiotti' e 'simpatici conigli'. Quindi, una volta fuori di qui, meglio stare attenti. Non abbiamo idea di cosa ci aspetti.

Rettifico, meglio stare attenti anche prima di uscire di qui. Si corresse, ma solo nella sua mente, quando i klingon apparvero ai suoi occhi. Dalla conclusione della guerra contro i romulani, i rapporti tra la Federazione Unita dei Pianeti e l'Impero Klingon si erano soltanto deteriorati. Vista la pressione dei ribelli e il malcontento sempre più evidente nell'impero, ormai nemmeno il Cancelliere Lorak sembrava intenzionato a proseguire quella strana alleanza. Così, incontrare membri di quella specie proprio ora non era una buona notizia. Nessun problema. Si limitò quindi a dire, alle parole della klingon, mentre si spostava di lato. Magari un comportamento simile era poco adatto con dei klingon ma preferiva passare, almeno ai loro occhi, come una codarda che provocare un conflitto tra le due parti. Soprattutto ora che l'altra parte sembrava intenzionata ad andarsene pacificamente.

Informazioni di gioco che valgono solo per TFB... e non è detto che tra i klingon non ci sia qualcuno che proviene da TSE.
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