Yen-tor - jenny penny - 04-03-2013
Stavo meditando.
Anche sulla Terra, il mio Pieta natale, è conosciuta la meditazione, ma non è intensa come quella vulcaniana.
I vulcaniani hanno un completo controllo sulla loro mente mentre noi umani non possiamo mai riuscirci completamente...ed io lo sapevo bene...io la mia mente l'avevo persa...l'avevo dimenticata.
Non so chi sono, che cosa sia successo nella storia, che cosa sta succedendo e che cosa dovrà succedere.
Ho dimenticato anche come si suona il pianoforte, ma soprattutto ho dimenticato la mia lingua d'origine: il giapponese.
La lingua d'origine determina il paese natale, la casa, la famiglia...ma io mi ero dimenticata anche della mia famiglia...dei miei amici.
Tutto.
Per questo non riuscivo mai a meditare veramente, i vulcaniani però sono pazienti e brave persone, meticolosamente cercano di insegnarmi cose che dovrei già sapere e tecniche vulcaniane per il recupero della memoria.
Innanzitutto per recuperare la memoria bisogna avere una mente ordinata e la mia mente non lo è per niente quindi per ordinare la mente bisogna svuotarla e rimettere ogni cosa a suo posto.
I vulcaniani usano la meditazione per tenere sotto controllo qualsiasi cosa nella loro mente, per tenerla ordinata e logica...la meditazione fa parte di loro...praticamente è nella loro natura.
Ma io non sono una vulcaniana, non sono una telepate, io sono una umana, io sono illogica.
Per questo adesso ero in seiza, tenendo gli occhi chiusi, ma senza riuscire a concentrarmi, praticamente avevo solo la posizione, ma non meditavo....anche se ripetevo a me stessa che meditare è essenziale per riordinare la mente...i vulcaniani hanno anche provato a farmi meditare all'aperto per entrare in contatto con la natura...ma questa è la natura di vulcano...e il pianeta mi ricorda in tutti i modi che non sono una vulcaniana: l'aria è rarefatta e difficile da respirare per un umano, fa molto caldo e nonostante ci fossero più soli di giorno durante la notte non c'è neanche una luna....non ci riesco...forse la mia natura umana me lo impedisce.
RE: Yen-tor -
Dagachan - 04-03-2013
Erza Scarlett si trovava su vulcano in licenza.
Consigliere della Flotta Stellare, assegnata alla USS Voyager A subito dopo il diploma in Accademia. Dopo qualche tempo dalla partenza della Voyager, aveva però avvertito il desiderio di imparare ad utilizzare la meditazione vulcaniana per imparare a resistere alla gran quantità di segnali empatici che riceveva suo malgrado, essendo una betazoide.
Era piuttosto sensibile ai flussi empatici, sebbene avesse imparato a controllarli grazie all'istruzione impartitale su Betazed. Nonostante questo, ogni volta che si trovava nelle vicinanze di qualcuno che soffriva terribilmente, provava lei stessa la medesima sofferenza fino a quasi sentire il cervello scoppiare e senza riuscire a poter fare quindi nulla di utile.
Doveva quindi mitigare questa cosa. Imparare a percepire la sofferenza e le altre emozioni altrui, senza però lasciarsi soffocare. Essendo lei stessa il consigliere, non ebbe nessun altro a cui chiedere consiglio se non al capitano della nave, che le consigliò di prendersi un periodo di licenza e stare su Vulcano dove i vulcaniani avrebbero potuto aiutarla. Sarebbe poi tornata a bordo il prima possibile.
Era appena arrivata sul pianeta a bordo di un cargo passeggeri ed indossava ancora la divisa della Flotta Stellare, impugnando nella mano sinistra un borsone con i pochi effetti personali che si era portata dietro: qualche abito civile, una foto dei suoi genitori e il ciondolo che le aveva regalato il padre anni prima.
Si incamminò quindi verso il centro di meditazione che aveva precedentemente contattato e in cui avrebbe alloggiato nei giorni successivi.
RE: Yen-tor - jenny penny - 04-03-2013
I vulcaniani si sono resti conto che neanche oggi riesco a meditare quindi mi hanno detto che posso smettere e mi hanno offerto del tea.
Ogni volta che vedo il tea vulcaniano, mi ritorna in mente l'Inghilterra e il suo tea....e anche il Cappellaio Matto.
Queste cose le so perché i vulcaniani me le hanno raccontate.
Ai vulcaniani piace molto il tea e non li vedo mai bere alcolici anche se esistono alcolici vulcaniani, come il vino vulcaniano, di solito rosso e sembra esattamente come un vino rosso terrestre, con la semplice distinzione però che il vino vulcaniano ha molti gradi per un umano, io ho provato anche a berlo, ma dopo tre bicchieri mi sentivo già sbronza...e per un secondo pensai che sicuramente ai miei amici sarebbe piaciuto il vino vulcaniano proprio perché ha molti gradi per noi umani.
Per un secondo forse avevo ricordato i miei amici, o forse era solo una supposizione.
Andai al mio album di foto e guardai quella di alcuni miei amici mentre eravamo in un locale terrestre a divertirci un po', sorrisi guardando la foto, ma purtroppo non riuscivo a ricordare niente.
Abbassai lo sguardo sulla tazza fumante che tenevo in mano, a me però il tea non piaceva per niente, io preferivo del buon caffè nero senza zucchero.
Però mi costringevo a berlo visto che i vulcaniani me lo offrivano, effettivamente facevano tutto per me, interessati alla mia perdita di memoria.
Anche se nei molti anni in cui sto su Vulcano ho conosciuto un vulcaniano che non è esattamente freddo e logico come gli altri, ma forse era solo una mia impressione, però è stato proprio lui a farmi conoscere il vino vulcaniano.
Mi portai il bicchiere alle labbra e bevvi un sorso del tea rimanendo dentro la struttura, purtroppo fuori faceva troppo caldo e l'aria era rarefatta.
RE: Yen-tor -
Dagachan - 04-03-2013
Raggiunse il centro che era il tardo pomeriggio.
Si trattava di un grande edificio circondato da alcuni edifici più piccoli. Il paesaggio attorno a questi edifici era desertico, la vegetazione era abbastanza scarsa in quella zona.
Poggiò a terra il borsone per un attimo e si asciugò la fronte imperlata di sudore, quando le si avvicinò un vulcaniano con passo calmo. L'uomo indossava una lunga tonaca marrone e sembrava non essere nè eccessivamente giovane nè anziano.
Scarlett si fermò vedendolo camminare verso di lei. Lui si fermò a pochi passi e disse con voce atona "Lei deve essere Erza Scarlett.". Erza annuì senza aggiungere altro, un po' sorpresa.
"S'Keth mi ha annunciato del suo arrivo. Mi segua.". Quindi voltò le spalle ad Erza e si iniziò ad incamminare all'interno dell'edificio. Lei riprese in mano il borsone e iniziò a seguirlo cercando di tenere il passo.
L'interno dell'edificio aveva diversi corridoi, ognuno con numerose stanze. Venne condotta nel terzo corridoio a destra rispetto all'ingresso. Poi il vulcaniano bussò alla porta di una delle stanze.
Una voce femminile dall'interno disse "Avanti." e il vulcaniano aprì la porta.
Erza fu stupita di trovarsi davanti non una vulcaniana, ma una ragazza apparentemente umana. Anche la ragazza stessa fissava Erza e il vulcaniano con aria interrogativa, mentre reggeva tra le mani una tazza di the e teneva sulle ginocchia un album di fotografie aperto.
Fu il vulcaniano a parlare "Il direttore S'Keth del centro ha deciso di assegnarvi la stessa camera. Sarete compagne di stanza. Buona meditazione.". Quindi si voltò nuovamente allontanandosi, lasciando Erza sulla porta con il borsone in mano a fissare Yamaoka seduta sul letto.
RE: Yen-tor - jenny penny - 04-03-2013
Una cosa la sapevo dovendo rimanere qui per tanto tempo, ed era che il centro aveva sempre delle stanze libere, non che non ci fossero persone interessate a venire qui, anzi, molte persone e di specie diverse volevano venire su Vulcano per meditare, e siccome i vulcaniani sono persone ospitali accettavano di buon grado le visite di turisti per la meditazione, ma il centro era sempre visitato, sia da persone che partivano sia da persone che arrivavano e quindi i vulcaniani, logici come sono, sapevano gestire il numero delle stanze.
Quindi mi chiesi come mai il direttore abbia voluto metterci nella stessa stanza quando ce n'erano moltissime altre disponibili.
Il vulcaniano che aveva portato qui la donna se ne andò subito, sicuramente preso da altre faccende che lo attendevano.
Io osservai la donna per qualche secondo, vidi del sudore scendergli dalla fronte, segno che anche lei soffriva il caldo di Vulcano, e sembrava una giapponese come me. Ma l'apparenza inganna, giusto? Oppure il direttore ci aveva messo nella stessa stanza proprio perché era una gipponese come me...lasciai perdere, era inutile chiederselo, tanto valeva chiedere spiegazioni.
Chiusi l'album posandolo sul mio letto e le sorrisi educatamente Salve, io mi chiamo Dharma Yamaoka... per un secondo avevo avuto paura di non ricordare il mio nome ...a quanto pare mediteremo nella stessa stanza... annuii, e questo mi sembrava ancora più strano, io non riuscivo a meditare e poi i vulcaniani mi hanno detto più volte che la meditazionera era privata, personale, di solito la meditazione tra due persone avveniva se c'era un legame tra loro ed io non avevo mai avuto un legame in vita mia e sicuramente non avevo un legame con questa donna ...io glielo devo dire... sospirai ...non so meditare, non so perché ci abbiano messo nella stessa stanza per la meditazione, io la disturberò quando lei cercherà di meditare quindi... aggrottai la fronte ...quando vuole meditare me lo dica, andrò a fare una passeggiata.... posai il bicchiere col tea sopra al tavolo ...davvero strano che S'Ke...mhh.... non riuscivo ancora a pronunciare il suo nome correttamente ...che il direttore ci abbia messo nella stanza, lei è venuta qui per meditare e io la disturberò sicuramente scossi la testa con un sospiro.
Io non volevo dar fastidio a nessuno, soprattutto nella meditazione.
RE: Yen-tor -
Dagachan - 05-03-2013
"Buongiorno." disse infine facendo qualche passo all'interno della stanza e poggiando il borsone sul letto vuoto sorridendo alla donna. "Stia tranquilla. Penso che starò in questa stanza solo nel tempo libero. Preferisco meditare a contatto con la natura. Il mio nome è Erza..Erza Scarlett. Come forse avrà notato dal mio attuale abbigliamento, lavoro nella Flotta Stellare." annunciò sedendosi sul letto vuoto.
Squadrò la donna da capo a piedi qualche istante, cogliendone empaticamente l'imbarazzo. Decise infine di rispondere alla sua domanda retorica. "Quando ho parlato con il signor S'Keth del mio arrivo, mi aveva chiesto se potevo provare ad aiutare una persona con problemi di amnesia in questo posto dal momento che sono un consigliere, anche se non posseggo la capacità di compiere la fusione mentale come invece possono fare di certo i vulcaniani. Devo presupporre che sia lei quella donna."
Fa una breve pausa "Anche se ad essere onesti pensavo che sarei stata portata prima a definire un programma per la mia meditazione.". Sospirò per un attimo. Poi rimase un attimo in silenzio guardando il vuoto. Iniziò a pensare che forse la donna stava meditando prima del suo arrivo e le sue chiacchiere la disturbavano.
RE: Yen-tor - jenny penny - 05-03-2013
Oh...fantastico! sospirai Mi dispiace, non volevo disturbare la sua pausa di meditazione...i vulcaniani cercano di aiutarmi in tutti i modi osservai la sua divisa...Flotta Stellare...consigliere...aggrottai la fronte Conosco la Flotta Stellare annuii poi disse che voleva meditare fuori all'aperto a contatto con la natura Anche i vulcaniani hanno cercato di farmi meditare all'aperto, ma... sospirai ...questa è la natura di Vulacano mi sedetti sul mio letto.
Mi sentivo un peso per i vulcaniani e per qualsiasi persona che cercava di aiutarmi.
Anche se i vulcaniani si erano offerti di aiutarmi, io però mi sentivo comunque un peso.
Improvvisamente mi venne voglia di bere vino vulcaniano rosso.
Scossi la testa con un sospiro e ripresi il mio album di fotografie Se ha accettato di aiutarmi, la ringrazio dissi sinceramente e poi aggiunsi Non c'è nessun programma, può scegliere lei quando e come meditare la informai.
RE: Yen-tor -
Dagachan - 06-03-2013
Si lasciò sfuggire un "Oh" di sorpresa. In realtà aveva sperato che ci fosse un programma specifico da seguire per imparare a limitare la percezione delle emozioni. Non voleva bloccarle completamente come erano soliti fare i vulcaniani, ma voleva semplicemente imparare a controllarle.
"Forse dovrei iniziare col mettermi un abito adatto." disse. E così si tolse la divisa della Flotta ed indossò un abito civile. Aveva indossato una tunica simile a quella dei vulcaniani, tranne per il fatto che aveva abbinamenti di colori molto sgargianti. Era infatti fatto da rombi di diverse sfumature di viola con strisce gialle all'altezza dei polsi, del collo e delle caviglie e qualche decorazione sparsa sul petto.
"Avranno pensato che se la meditazione non riesce a risolvere il suo problema forse ci sarebbe riuscita la psicologia suppongo." affermò poco convinta. "In ogni caso che ne pensa se iniziamo a darci del tu dal momento che dovremo trascorrere parecchio tempo insieme e sembri essere una coetanea?" domandò alla ragazza sorridendo con dolcezza.
RE: Yen-tor - jenny penny - 06-03-2013
Risposi subito all'Oh di Elza Ma può andare...cioè... sorrisi ...puoi andare sempre a chiederne uno, i vulcaniani sono disponibili, sicuramente possono fare qualcosa per te mi chiesi quale fosse il suo problema, ma ovviamente non lo chiesi, era una questione personale.
Poi la donna indossò una tunica come facevano i vulcaniani, però al contrario la sua tunica era variopinta e c'erano delle decorazioni.
Poi scossi la testa Non è la meditazione il problema specificai subito, la meditazione era utile e i vulcaniani ne erano la prova Sono io il problema, io non riesco a meditare nonostante i vulcaniani abbiano cercato di insegnarmelo più volte... sospirai ...se fossero stati degli umani a quest'ora avrebbero perso la pazienza con me sperai che la donna non la perdesse I vulcaniani sono abili in molte cose, ma la psicologia non è una di queste...le "psicologie" illogiche non le capiscono...e io sono una umana scossi la testa ridacchiando I vulcaniani si offendono se li paragoni ad un umano, ed il bello è che non si rendono conto che facendo così offendono noi... risi ...ma nonostante ciò i vulcaniani e gli umani vanno d'accordo, soprattutto grazie ai vulcaniani che sono pacifici annuii, era una fortuna che i vulcaniani lo fossero, perché loro erano più forti di molte specie, e sicuramente erano più forti degli umani sia mentalmente che fisicamente, se fossero stati un popolo bellicoso forse a quest'ora gli umani sarebbero stati già sottomessi...e poi è proprio grazie alla loro condotta pacifica che non usano i loro poteri mentali a sproposito come invece facevano i romulani...divertente...avevano il nome affine all'Antica Roma...all'Impero Romano...ed erano malvagi. I romulani avevano fatto impazzire o ucciso più di un umano perché avevano usato il loro potere mentale e noi umani non siamo telepatici, non possiamo proteggerci, se lo facessero anche i vulcaniani, di usare contro di noi i poteri mentali, a quest'ora gli umani sarebbero in serio pericolo. Ma dovevo ammettere che questo pensiero mi tormentava sempre, non tutti i vulcaniani erano pacifici e non tutti i vulcaniani riuscivano a non provare emozioni...infondo provare emozioni è anche nella loro natura, per non provarne devono allenarsi e scegliere il cammino della logica.
Allora tu sembri una umana...sei una psicologa? chiesi alzando un sopracciglio.
RE: Yen-tor -
Dagachan - 06-03-2013
Ascoltò con attenzione tutto il discorso di Yamaoka e sulla sua teoria che sosteneva che essi non si intendevano di psicologia. In realtà Scarlett pensava che non era affatto così e che semplicemente avevano deciso di basare la loro società sulla logica. Era solo una psicologia diversa rispetto a quella di altre società. Ma non si trovava lì per filosofare...
Portò la mano davanti alla bocca ridacchiando per qualche secondo all'ultima domanda della ragazza. "Hai indovinato, ma solo per metà!"
Fece una pausa appoggiando la schiena al muro alle sue spalle e incrociando le gambe sul letto.
"Sono laureata in psicologia, ma non sono umana. Guarda bene i miei occhi." e dicendolo si sporse più avanti verso la ragazza mostrando i suoi occhi completamente neri come la pece. "Sono betazoide."
Lasciò alla ragazza il tempo di osservare i suoi occhi per poi tornare ad appoggiare la schiena contro il muro.
"Tu invece? Cosa fai nella vita? A parte meditare intendo..." sorrise curiosa alla ragazza.