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TFB I klingon non si drogano - Versione stampabile

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I klingon non si drogano - Neris - 01-12-2022

Role per @@Les

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon

Darona, il sesto pianeta del Sistema Betazoide, si mostrò in tutto il suo splendore mentre la navetta klingon gli si avvicinava. Seduta sul sedile del copilota, Seeth osservò con interesse le tante macchie verdi che costellavano la sua superficie. Era troppo lontana per poter comprendere esattamente cosa fossero ma, trattandosi di un pianeta agricolo, poteva teorizzare che almeno alcune di esse fossero composte da serie di campi. Campi che erano il motivo per cui aveva lasciato lo spazio dell'Impero Klingon per quell'imprevista gita turistica.

Mettere piede nella Federazione Unita dei Pianeti era un rischio, Seeth lo sapeva bene. I trill non erano degli idioti e la Commissione Simbiosi sicuramente sospettava dove fosse finito un certo simbionte. Eppure, la klingon dubitava che sarebbero arrivati a rapire un diplomatico straniero durante una delicata trattativa. Non se volevano evitare lo scoppio di una guerra, almeno. Una guerra a cui i guerrieri klingon avrebbero dato volentieri il benvenuto.

Alle volte Seeth si chiedeva per quale ragione fosse diventata una diplomatica: il klingon standard trattava a calci e pugni, non con le parole. Che fosse tutta colpa del DNA trill ereditato dalla madre? O del simbionte Sef? Qualunque fosse la ragione, non si era mai veramente pentita di essere diventata un ufficiale diplomatico. C'erano stati momenti di crisi, non poteva negarlo. Momenti, come l'attuale, in cui era stata quasi tentata di iniziare quello che la sua defunta madre avrebbe definito un "combattivo negoziato". Si tratta di una citazione da un qualche vecchio film terrestre ma le era rimasta impressa: come klingon, l'idea di un negoziato con la bat'leth (la spada laser non sarebbe stata culturalmente accettabile) non le dispiaceva troppo. Soprattutto quando il suo stesso padre era stato ricoverato a causa di quella dannata droga betazoide!

Il ricovero del padre era stato uno dei motivi per cui si era interessata a quel caso. Come ufficiale diplomatico della IKS Kal'Ruq, non sarebbe stato suo dovere occuparsi del circolo di una nuova droga all'interno dello spazio imperiale quindi si era cominciata ad informare solo quando il caso l'aveva colpita personalmente. Scoprire che uno degli arrestati, il corriere che si occupava del trasporto delle materie prime, era un trill l'aveva portata ad offrirsi volontaria. Un trill era coinvolto e suo padre era tra i colpiti? Ora sapeva che era stata solo paranoica, ma in quel momento era arrivata a sospettare che l'obiettivo fosse lei. Invece dell'ennesima interferenza della Commissione Simbiosi, la droga si era rivelata opera dei betazoidi. Era ironico che proprio il sistema solare che vantava criminalità zero fosse il fulcro di un cartello della droga.

Betazoidi. Chissà che scuse si inventeranno. Pensò mentre l'uomo di fianco a lei, ricevute le necessarie autorizzazioni, cominciava le manovre di atterraggio. Sotto la sua esperta guida, la navetta sorvolò le Montagne Jarkana per poi atterrare nello spazioporto appena fuori l'omonima capitale.



RE: I klingon non si drogano - @Les - 01-12-2022

Korinna Suder

Betazoid

Era la prima volta in quasi dieci anni che Korinna si allontanava dal suo pianeta natale. Certo, quel viaggio non le aveva richiesto di allontanarsi molto, ma era stato comunque insolito vedere il pianeta farsi sempre più piccolo oltre i finestrini della navetta che l'aveva accompagnata fino su Darona, mentre lo spazio pieno di stelle la avvolgeva. Si concesse qualche istante per valutare se quella sensazione le piaceva, ma al momento "strana" era l'unica parola che trovasse per descriverla... come strana le appariva l'intera questione per cui era stato richiesto il suo intervento: da quanto le era dato sapere, l'Impero Klingon era caduto vittima di una nuova insidiosa droga che stava flagellando le fila dei suoi guerrieri e le indagini che erano seguite sembravano portare a Darona. Lunghe contrattazioni avevano avuto luogo tra il governo di Betazed e l'Impero, con la Federazione che sembrava fingere di non sentire e non vedere cosa stava accadendo. Alla fine era stato acconsentito affinché i Klingon mandassero uno dei loro diplomatici a verificare di persona la situazione sul pianeta, ma era facile prevedere che non avrebbero scoperto nulla. 

Nei giorni precedenti l'arrivo dei Klingon, Korinna aveva parlato con diverse persone su Darona, senza trovare alcuna traccia della fantomatica droga, né tantomeno qualcuno che ne sapesse qualcosa. Il sospetto che fossero stati i Klingon ad inventarsi l'intera storia per mettere piede nello spazio Federale non era del tutto azzardato, ma quali fossero le loro reali intenzioni restava un mistero sia per lei che per i suoi superiori. Incontrarli di persona, comunque, era sicuramente un modo rapido per far luce sull'intera questione e il fatto di aver avuto qualche fugace incontro con dei Klingon in passato sembrava averla resa il candidato ideale per accogliere il loro delegato.

Quando le annunciarono che i loro ospiti stavano per atterrare, Korinna si congedò dal direttore dell'Istituto di Biotecnologia Agraria per raggiungere lo spazioporto poco distante. Avanzò a passo tranquillo: non c'erano rischi per la sicurezza considerando che si trattava di un'unica nave Klingon, tra l'altro tenuta sotto stretto controllo. Per quanto potessero essere folli era certa che i loro ospiti non avessero alcuna intenzione di agire in modo da causare una guerra, soprattutto considerando che fino a quel momento avevano cercato di comportarsi in modo curiosamente diplomatico. Benvenuti a Jarkana li accolse cordiale. Sono il console Korinna Suder e sarò la vostra accompagnatrice finché rimarrete nel sistema. Sono autorizzata a mostrarvi ciò che desiderate, avete la più completa disponibilità del nostro governo a fare tutto il necessario per chiarire quanto prima questa incresciosa situazione. promise, studiando pacatamente la reazione dei suoi interlocutori.


PS: sottotitolo "... e i betazoidi non commerciano stupefacenti"


RE: I klingon non si drogano - Neris - 03-12-2022

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon

La discesa avvenne senza incidenti. Quando i propulsori di manovra vennero spenti, Seeth scese dalla navetta con un klingon al seguito. I suoi primi passi su Dalaria vennero accolti da un benvenuto cordiale. qaleghneS1, Console Suder. Fu la sua risposta, seguita dal tipico saluto del suo popolo: stretta la mano destra in un pugno, si colpì la spalla sinistra. Gesto e saluto erano prettamente klingon, il loro utilizzo non del tutto. I klingon andavano dritti sul punto, non perdevano tempo in saluti. Soprattutto, non usavano un'espressione di quel tipo con un non klingon. qaleghneS era destinata ai superiori, non ai betazoidi, eppure Seeth era convinta che un po' di cortesia non avrebbe ucciso nessuno. Considerando la differenza di grado tra lei e Suder, quell'espressione non era poi così sbagliata. L'Impero non avrebbe dovuto inviare lei ma un diplomatico più esperto, eppure "klingon" e "diplomazia" non erano parole che convivessero bene nella stessa frase. Era già tanto che l'Alto Consiglio avesse inviato lei al posto di dichiarare direttamente guerra.

Sono Seeth Rahnaz, ufficiale diplomatico della IKS Kal'Ruq. Si presentò, decisa ad andare subito al sodo. Se il trill in lei le faceva apprezzare la cortesia, il klingon in lei pretendeva risposte dai betazoidi. Sono stata assegnata a questa incresciosa situazione nella speranza di risolverla senza l'ausilio di metodi militari. Proseguì, copiando l'espressione della betazoide che, per quanto non proprio esatta, era certamente migliore di 'tentativo di suicidio di massa betazoide'. Dalle sue parole posso supporre che la vostra indagine non abbia portato a risultati. O che abbiate intenzione di nasconderli. Franchezza probabilmente eccessiva per una diplomatica ma lei era una klingon e come tale si sarebbe comportata. Seeth non avrebbe usato concetti o metodi ambigui in stile romulano ma avrebbe tentato di fermare questa guerra prima del nascere col metodo dei diplomatici klingon, lievemente corretto in stile Sef. Le nostre indagini hanno individuato Darona come la fonte della materia prima della droga San2. Una pianta da fiore originaria di Telemarius IV e comunemente conosciuta come 'Crystilia', modificata geneticamente dai vostri botanici per influenzare la psiche klingon.

1 qaleghneS: Piacere di conoscerla (lett. Sono onorato di vederla)
2 San: Fato, Destino



RE: I klingon non si drogano - @Les - 03-12-2022

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì in risposta: sapeva che la tradizione Klingon avrebbe richiesto metodi molto più brutali di un incontro diplomatico e che stavano già chiedendo loro un grande sacrificio nell'affrontare una situazione tanto delicata in un modo per loro così inusuale. Siamo onorati per lo sforzo compiuto dall'Impero del perseguire la via diplomatica, e apprezzo la sua franchezza: i vostri sospetti sono comprensibili, da parte nostra ci impegneremo per meritare la vostra fiducia convenne, consapevole che per una specie non telepatica l'idea di non sapere cosa passasse per la mente altrui poteva facilmente portare ad immaginare sotterfugi di ogni tipo, come pensare che potessero avere qualche interesse nel nascondere la verità. Tra i Betazoidi la questione era molto diversa per ragioni culturali, ma dubitava che sarebbe riuscita a convincerne la Klingon in tempi utili. L'unica cosa che poteva fare in quel momento era cercare di assecondarli e scoprire quanto più possibile nel mentre.

... non abbiamo un servizio di intelligence, né veri e propri investigatori. rispose, ricambiando la franchezza della donna senza tergiversare troppo. Con le nostre abilità telepatiche sarebbe impossibile nascondere simili informazioni ed è proprio ciò che ci sta creando difficoltà in questo caso. La pianta di cui parla viene coltivata qui su Darona, ma le nostre indagini riguardo alla droga si sono concluse con nulla di utile: sembra che nessuno ne abbia mai sentito parlare, né abbia partecipato alla sua sintesi. spiegò con tranquillità.

Poteva affermare con certezza che Rahnaz era sinceramente convinta delle sue accuse, tuttavia non si era aspettata niente di diverso. Era evidente che, chiunque fosse dietro a quell'intera questione, non avrebbe mandato in mezzo a loro qualcuno dei veri responsabili, con il rischio di farsi scoprire. Ciò nonostante era apparso evidente già dalle prime ricerche che in realtà il colpevole fosse da ricercare tra i Klingon, non lì. Ora il vero problema era far capire ed accettare ai loro ospiti che stavano cercando nel posto sbagliato, oltre a scoprire chi stava cercando di scatenare una guerra tra loro e l'Impero. Praticamente una passeggiata...

Posso farle visitare le coltivazioni o parlare con i nostri esperti in biotecnologie anche ora... ma sarebbe più utile se avessimo una traccia precisa invece che vagare a caso per il pianeta. Vogliamo provare a confrontare le nostre informazioni prima di iniziare? suggerì, invitando la Klingon a seguirla verso uno degli edifici amministrativi nei pressi dello spazioporto, dove le avevano messo a disposizione una sala riunioni.



RE: I klingon non si drogano - Neris - 04-12-2022

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon

La ringrazio per la sua disponibilità, Console. Rispose, sincera, alle prime parole della betazoide. Non poteva ancora escludere che i betazoidi stessero cercando di celare il traffico per mantenere la loro fama di sistema a criminalità zero ma la disponibilità offerta era decisamente promettente. Ascoltò il resto della spiegazione mantenendo un'espressione il più possibile neutra, riflettendo su quanto le stava venendo detto. Per quanto la klingon non fosse esperta di betazoidi, le informazioni corrispondevano a sufficienza con le conoscenze che aveva ereditato dalla madre tramite Sef. Probabilmente è difficile, se non impossibile, mantenere un segreto tra telepatici. Pensò. Eppure, se quanto mi dice è vero, i betazoidi non sanno nulla sulla droga. Omertà? O c'è qualcosa che mi sfugge?

Sarebbe l'ideale. Disse, quando Suder propose di confrontare le loro informazioni. Riuscire a restringere l'area di ricerca sarebbe un grosso passo avanti nella risoluzione di questo incidente. Per quanto l'Intelligence Imperiale avesse supportato la Guardia Imperiale durante le indagini, nessuna delle due organizzazioni aveva giurisdizione all'interno della Federazione. Seeth poteva immaginare che l'Intelligence avesse degli agenti in spazio federale ma, per quanto le fosse dato di sapere, nessuno era stato assegnato a quel caso.

La seguì mentre le faceva strada, evidentemente conducendola verso uno degli edifici dello spazioporto. Anog Fulmori, il klingon che era stato assegnato alla sua protezione, le accompagnò fino alla sala riunioni, fermandosi però appena varcata la sua soglia. Era lì per proteggerla, non per partecipare al dibattito. Seeth aveva avuto da ridire su quell'assegnazione: avrebbe preferito essere seguita da un investigatore o da un botanico, non da un guerriero le cui uniche competenze erano la bat'leth e il disgregatore, ma non aveva avuto molta voce in capitolo.

Posso dirle che la droga viene sintetizzata in territorio klingon. Seeth riprese immediatamente la conversazione una volta giunta nella sala riunioni, senza perdersi in convenevoli. La Guardia Imperiale ha scoperto e fermato diversi piccoli laboratori sparsi per il nostro territorio. Non siamo stati consapevoli del legame tra la San e Darona fino all'arresto di un contrabbandiere. Grazie al suo interrogatorio, siamo risaliti a questo pianeta come fonte della materia prima. Estratto un PADD di chiara fattura klingon, lo porse verso la betazoide. Come può vedere da quest'analisi biologica, i fiori che state commerciando hanno un effetto specifico sulla psiche klingon. Considerando che sono innocui per tutte le specie tranne la nostra, è difficile credere che i betazoidi non siano coinvolti in questo traffico.



RE: I klingon non si drogano - @Les - 04-12-2022

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì in silenzio: non c'era alcun modo in cui qualcuno potesse sintetizzare una simile sostanza lì nel sistema senza che la notizia si diffondesse rapidamente. Il territorio klingon era invece perfetto per celare una simile attività. Prese il PADD che l'altra le porgeva, studiando attentamente i dati contenuti: non era una biologa, ma ricordava ancora qualcosa della fisiologia Klingon dai corsi seguiti in Accademia, abbastanza per sapere che quei dati erano plausibili.
Questo invece è quanto siamo riusciti a scoprire noi... rispose, accedendo ad uno dei computer presenti nella sala. Questi sono tutti i dati sperimentali dell'Istituto di Biotecnologia Agraria: ricerche sulla crystilia, la mappatura genetica, tutti i dati relativi alle sperimentazioni e... questo probabilmente è ciò che vi interessa di più... disse, fermandosi su un file e lasciando che l'altra avesse modo di visionarlo con la calma necessaria ... si tratta del brevetto delle piante attualmente in commercio, con le modifiche attuate nelle varie fasi di sperimentazione ed i nomi dei ricercatori che lavorarono al progetto disse, attendendo eventuali perplessità della sua ospite prima di passare al file successivo Le piante vengono acquistate in tutto il territorio federale e gli acquirenti non vengono registrati, tuttavia per quanto riguarda l'Impero Klingon le cose sono leggermente diverse, date le attuali normative di accesso: siamo riusciti a ricostruire una lista dei distributori locali e abbiamo individuato un unico corriere che si occupa delle consegne, abbiamo il codice di riconoscimento della nave che effettua il trasporto, ma non siamo riusciti a contattare l'intermediario: la nave non è stata vista su Darona per settimane ormai... posso presumere si tratti del vostro "contrabbandiere"? chiese la donna, intuendo che l'improvvisa scomparsa del corriere era coerente con un suo arresto da parte dei Klingon.

E qui le nostre indagini sono arrivate ad un punto morto. Non posso escludere che ci siano dei betazoidi dietro all'accaduto, ma dovrebbero aver operato al di fuori del sistema e non aver fatto ritorno almeno per tutto il periodo intercorso tra l'inizio della diffusione della droga ed oggi. Se avesse dei dati precisi riguardo alla diffusione temporale, potremmo provare ad incrociarli con i nostri database anagrafici e vedere se riusciamo ad ottenere qualche nominativo. suggerì. Tuttavia, le chiedo di prendere in considerazione anche l'ipotesi che chiunque sia dietro a questa faccenda possa non essere un betazoide: i nostri studi sono ad accesso pubblico. Chiunque avrebbe potuto recuperare le informazioni sulle piante di crystilia dai database ed utilizzarle a proprio piacimento.

Per quanto riguarda la vostra analisi biologica, vorrei chiederle il permesso di inoltrarla al professor Talrun del dipartimento di psicologia dell'Università di Betazed. Si tratta di uno dei maggiori esperti di neurobiologia del territorio federale: indipendentemente da chi abbia creato questa droga, arrivati a questo punto è evidente che le nostre ricerche sono state parte del problema, vorremmo fare il possibile per cercare di sviluppare un antidoto efficace e queste informazioni sarebbero preziose per poter cominciare il lavoro. spiegò, ritenendo che non fosse il momento adatto per chiedere di concedere loro di studiare direttamente alcuni dei soggetti colpiti.



RE: I klingon non si drogano - Neris - 05-12-2022

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon

Seeth seguì Suder fino al computer, osservando con interesse i documenti che le vennero mostrati. Il brevetto sembrava in regola, più difficile era comprendere la veridicità della mappatura biologica e dei dati sulle fasi di sperimentazione. Le sue competenze scientifiche non erano semplicemente sufficienti e non aveva un biologo al seguito. Per fortuna la IKS Kal'Ruq si trovava nel settore, sorvegliata a vista dalle navi federali, quindi non sarebbe dovuto essere troppo difficile reclutare a forza un ufficiale scientifico. Un esperto sarebbe stato meglio, ma la klingon sapeva accontentarsi.

È possibile. Rispose, quando la betazoide passò a parlare del contrabbandiere. Se desidera posso controllare se il vostro codice di riconoscimento corrisponde a quello della nIyma'1. Si bloccò per un brevissimo istante, rendendosi conto di aver usato il nickname non ufficiale della nave in una conversazione ufficiale. È così che la Guardia Imperiale ha ribattezzato la nave. Fantasma. Spiegò. Ci ha dato problemi per diversi anni, entrando e uscendo dal nostro territorio senza autorizzazione. Transponder disattivato, evasione ad ogni tipo di contatto e sistema di occultamento illegale. Ottima nave per operazioni di contrabbando, probabilmente non l'ideale per un commercio legale.

A quanto aveva capito, non era stato facile bloccarla ma, una volta abbordata, il suo pilota era stato arrestato senza troppi problemi. I problemi erano arrivati dopo... Fratello di un capitano della flotta stellare. Pensò, senza sapere nemmeno lei se sentirsi divertita o esasperata. È andata bene che l'Intelligence non avesse informazioni su un certo 'Capitano Idaris', altrimenti quel trill avrebbe rischiato di far scoppiare una guerra, mettendo così di mezzo la flotta federale. Anche se, se la sorella fosse stata una trill unita, potrebbe essere conosciuta con un differente cognome...

Interruppe quella catena di pensieri prima che finisse in territori pericolosi. Non le piaceva pensare alla Commissione Simbiosi e aveva una betazoide di fianco. Meglio passare a terreni più sicuri, come l'ipotesi suggerita da Suder. Era possibile che quella pianta venisse coltivata anche da altre parti e il contrabbandiere li avesse volutamente indirizzati nella direzione sbagliata? Eppure, se le piante si fossero rivelate le stesse, sarebbe stato impossibile escludere il coinvolgimento di coloro che le avevano geneticamente modificate.

Sono autorizzata a lasciarvi i dati presenti su quel PADD, quindi si senta libera di inviarli a chi di dovere. Rispose. Non era sicura di cosa ne avrebbe pensato un klingon medio sul fatto che sarebbero finiti nelle mani di un esperto di neurobiologia federale ma lei la vedeva come un'opportunità di risolvere quel mistero e magari creare un antidoto. Sempre che i betazoidi fossero sinceramente interessati a collaborare. Sarei però interessata ai dati sulla Crystilia dell'Istituto di Biotecnologia Agraria. Se i nostri esperti potessero paragonare la mappatura genetica del brevetto con quella delle piante utilizzate per la produzione della droga, potremo escludere o confermare il coinvolgimento betazoide.

Per quanto riguarda la diffusione temporale della droga, ci è difficile fornire dei dati precisi. Inizialmente si è diffusa nei ceti più deboli dell'impero, soprattutto tra i klingon disonorati. Un'affermazione che diceva niente e tutto allo stesso tempo. I disonorati non avevano un vero e proprio status sociale nell'Impero, e soprattutto avevano pochi diritti. Erano paria e difficilmente avevano accesso al sistema sanitario imperiale. Ma posso provare a chiedere ulteriori dati.

1nIyma': fantasma, apparizione



RE: I klingon non si drogano - @Les - 05-12-2022

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì, rivolgendo alla sua ospite un sorriso cordiale: sarebbe certamente d'aiuto convenne alla proposta di confrontare i codici identificativi delle navi ... in questo modo potremo accertarci che sia effettivamente solo una la nave coinvolta e restringere ulteriormente il campo delle nostre ricerche decise, incuriosita dalle informazioni successive: come mai, se la nave aveva continuato a fare avanti e indietro illegalmente dallo spazio Klingon, erano i Betazoidi i principali sospettati e non l'autore dei viaggi clandestini? Se qualcuno era riuscito a mettere mano su un sistema di occultamento, non era sicuramente passato per vie ufficiali. Possibile non fosse stato il loro primo pensiero che quegli stessi collaboratori che trafficavano in tecnologia, potessero essere gli autori della diffusione incontrollata di una nuova droga in territorio Klingon?

Sembrerebbe che questo contrabbandiere conosca bene il vostro territorio. Non potrebbe essere più di un semplice contrabbandiere? ragionò a voce alta, fingendo di non aver colto quel pensiero fugace della Klingon al riguardo: sapeva per esperienza che le specie non telepatiche avevano il vizio di non prendere molto bene l'idea che qualcuno potesse conoscere i loro pensieri e aveva l'impressione che se avesse deciso di confrontare Rahnaz al riguardo, quella discussione sarebbe degenerata rapidamente... cosa che intendeva evitare, dato che per il momento sembrava essere riuscita ad evitare qualunque genere di animosità. Siete riusciti a scoprire qualcosa di utile nel corso degli interrogatori? si informò, concedendo alla donna un'occasione per verbalizzare i propri pensieri.

Con un cenno del capo ringraziò la Klingon per i dati messi a disposizione la terrò aggiornata nel caso in cui riuscissimo a scoprire qualcosa di utile. promise sincera ... e posso certamente lasciarvi i dati del brevetto. Mi dica solo dove preferisce che li trasferisca. rispose, attendendo ulteriori istruzioni, per poi ascoltare con fare pensieroso il resto delle informazioni. Fu quando Rahnaz accennò ai Klingon disonorati che si rese conto davvero di quanto poco conoscessero sulla cultura dei loro ospiti. Qualunque informazione potrebbe essere preziosa. Le sarei grata se riuscisse a restringere il nostro campo di ricerca, ponendo qualche limite temporale rispose, e contemporaneamente mosse un cenno in direzione del replicatore presente nella stanza. Posso offrirle qualcosa, prima di continuare? Temo che non siano registrate specialità klingon, ma forse possiamo trovare qualcosa di suo gradimento nel database federale. suggerì da premurosa padrona di casa.



RE: I klingon non si drogano - Neris - 07-12-2022

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Lyrrin Rahnaz/Sef Trill/Klingon

Essere mezza klingon alle volte poteva essere un problema. Fino a quel momento, la sua parte trill era riuscita a reprimere l'istinto culturale di aggredire verbalmente Suder per costringerla ad ammettere il ruolo svolto dai betazoidi in tutta quella faccenda. Era riuscita anche a celare - o almeno così sperava, considerando le abilità telepatiche dell'altra - il poco probabile ma non impossibile collegamento con la flotta federale, timorosa che quell'informazione potesse complicare inutilmente le cose. Ora che la betazoide le stava chiedendo specificatamente del contrabbandiere, il klingon in lei non poteva più accettare quel non dire, quel giocare su incomprensioni e malintesi molto simile al modo di agire romulano. Perché, ora che aveva considerato la possibilità di una differenza in cognomi dovuta ad un simbionte, Seeth non poteva ignorare la possibilità che l'uomo fosse realmente un parente di un alto ufficiale federale. In tal caso, rifiutare di riferire quell'informazione avrebbe fatto più male che bene.

Non molto, purtroppo. Ammise, mentre cercava di mettere ordine ai suoi confusionari pensieri. Ha negato ogni suo coinvolgimento col traffico di droga, affermando che il trasporto di fiori era totalmente legale. Avendo acquistato all'ingrosso la sua merce, da più produttori e distributori di Darona, è difficile capire esattamente da dove questo traffico sia partito. Arrivate a quel punto, Seeth stava considerando la possibilità che la maggior parte dei coltivatori betazoidi coinvolti non sapesse nemmeno cosa stesse esattamente coltivando. Forse il colpevole era da ricercare tra i ricercatori e non tra i produttori.

Tornando al contrabbandiere... Il contrabbandiere è un trill. Il suo nome, o almeno quello con cui si è a noi presentato, è Kela Idaris. Ha riferito di essere il fratello di un capitano della Flotta Stellare federale ma un controllo nel nostro database non ha dato riscontri. Preferì non dilungarsi sulla questione, sapendo che Suder avrebbe fatto i dovuti controlli. Poteva solo sperare che anche il database federale avrebbe confermato l'assenza di collegamento, altrimenti la gravità di quell'incidente diplomatico sarebbe di certo aumentata.

I computer di questa sala sono connessi al sistema di comunicazione dello spazioporto? Domandò poi. Vorrei mettermi in contatto con la mia nave per permettere il trasferimento dei dati: codice di riconoscimento della nIyma' e dati temporali sulla diffusione della droga da parte nostra, e i dati del brevetto da parte vostra.

Il suggerimento finale della betazoide la prese parzialmente alla sprovvista, facendole venire in mente un preciso liquore trill. Ah, il lidashk... non ho ancora avuto l'opportunità di assaggiarlo, in questa vita. Si ritrovò involontariamente a pensare, per poi scacciare quella tentazione dalla sua mente. Era troppo rischioso chiedere una bevanda tipica di Trill e, in ogni caso, non era il momento opportuno per bere un alcolico. Un caffè terrestre sarà più che adatto, la ringrazio. Il kafei, come veniva chiamato tra i klingon, non era forse al livello del raktajino ma era comunque tra le sue bevande preferite.



RE: I klingon non si drogano - @Les - 07-12-2022

Korinna Suder

Betazoid

Korinna annuì ancora una volta. Anche dalle informazioni che era riuscita a recuperare lei il trasporto di fiori era totalmente legale, tanto che nessuno si immaginava sarebbero potuti uscire simili problemi finché non erano stati proprio i Klingon a contattarli in modo molto meno diplomatico di quanto non stesse facendo ora Rahnaz. Nonostante tutti gli indizi sembrassero puntare a Darona, niente di ciò che aveva ascoltato fino a quel momento era riuscito a distoglierla dalla convinzione che il vero problema fosse nel cuore dell'Impero: qualche fazione che cercava una scusa per attaccare la Federazione, qualcuno che in un disperato tentativo di ascesa sociale aveva deciso di diffondere una nuova droga per indebolire gli avversari o qualche scenario talmente fantasioso da sfuggirle ma che, come gli altri, non coinvolgeva nemmeno da lontano il sistema betazoide.

Idaris... borbottò Korinna nel sentire il nome, con la netta sensazione che avrebbe dovuto dirle qualcosa, senza tuttavia riuscire ad associarvi un volto. Non sono molti i capitani Trill nella flotta, non dovrebbe essere troppo difficile controllare quest'informazione e, se si rivelasse corretta, questo fratello potrebbe sapere qualcosa riguardo all'intera faccenda. ragionò Korinna. Di certo la cosa si sarebbe rivelata interessante: una ricerca del genere avrebbe implicato una richiesta con protocollo diplomatico al Comando della Flotta, che non avrebbe potuto sottrarsi alla discussione come aveva fatto fino a quel momento.

Sì, un momento... rispose Korinna, tamburellando sul terminale per connetterlo al sistema di comunicazione dello spazioporto come richiesto. Ecco: ora è connesso. annunciò, facendosi da parte per permettere alla Klingon di contattare la sua navetta, mentre raggiungeva il replicatore. Caffè, caldo... e tè di jacarine ordinò al replicatore, senza riuscire del tutto ad ignorare le considerazioni della Klingon riguardo al liquore trill: posta la situazione, comprendeva la decisione di evitare gli alcolici, ma non la preoccupazione riguardo al rischio che suonava decisamente eccessiva. Fino a quel momento non le era parso che Rahnaz tendesse a preoccuparsi senza ragione e quel pensiero era quantomeno insolito... ma mise da parte la curiosità. In fondo la Klingon era stata corretta nei suoi confronti e non aveva ragioni per sospettare che stesse cercando di nasconderle qualcosa. Con buona probabilità si trattava di una questione personale.

A lei... disse, porgendo la tazza alla donna e tornando a sedersi. Per quanto riguarda Idaris... la questione è delicata. Se fosse coinvolto un capitano della Flotta, non sarebbe più una questione tra l'Impero e Betazed. Potremmo ottenere informazioni preziose, ma allo stesso tempo c'è il rischio che il Comando decida di prendere in mano la situazione e complicare le nostre indagini. Prima o poi dovranno essere messi al corrente, ma posso contattarli subito o possiamo sondare prima altre strade. Visto che l'informazione viene da voi, ritengo spetti a voi decidere come utilizzarla. suggerì.