TFB Una vulcaniana al Silver Latinuum - Versione stampabile
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RE: Una vulcaniana al Silver Latinuum -
T'Dal - 13-09-2010
La musichetta che veniva canticchiata dal ferengi rompeva quel silenzio che si era creato nel grande locale. Una canzoncina simile ad un'opera terrestre, che narrava le vicende di Enea. Ovviamente ascoltai solo qualche verso, ma non potei fare a meno di cercare le varie somiglianze tra le due opere. Almeno c'era qualcosa che, seppur indirettamente, faceva un pò di sottofondo. Apprezzavo il silenzio, ma stranamente quel giorno, era come se attendevo qualcuno che non sarebbe arrivato. Anzi, era davvero così.
Perchè attendevo Surak? Non dovevo dirgli assolutamente niente di nuovo. Sentii i due parlare e non potei far a meno di pensare a come poteva davvero alterarsi per una questione del genere.
"Ottimo tempismo" affermai al ferengi, in effetti avevo appena posato la forchetta sul tavolo.
RE: Una vulcaniana al Silver Latinuum - Aidan - 13-09-2010
Imprecando contro quella catastrofe finanziaria che era il mio dipendente mi ero avvicinato alla vulcaniana, che osservò con che tempismo l'avessi servita.
Era ovvio, ero il miglior ristoratore della Midway, e anche il futuro Imperatore dei Nagus! Potevo essere pessimo in qualcosa?
Sorrisi, dicendo, mentre tenevo tra le mani il vassoio
"Modestamente il servizio nel mio locale è impeccabile."
dissi con immensa soddisfazione. Chiesi guardandola
"Gli antipasti erano di suo gradimento?"
avrei impiccato l'ologramma del cuoco, se fosse stato una negazione la risposta della cliente. Ero di pessimo umore, che combinava il cameriere? Doveva finire di LUCIDARE i bicchieri.
RE: Una vulcaniana al Silver Latinuum -
T'Dal - 15-09-2010
Dovevo ammetterlo, non avevo mai sentito tante colorite metafore in tutta la mia esistenza rivolte verso un'altra persona. In un certo senso ne rimasi stranita, anche se cercavo come al mio solito di non darlo a vedere, forse per cercare di essere degna di essere chiamata Vulcaniana. Anche Surak se ne era accorto, ma non sapevo se era un bene che io avessi fatto bene a lasciare amalgamare i sentimenti con il resto di me stessa. La risposta più logica e forse più umana era che avevo fatto decisamente bene.
Alzai un sopracciglio sentendo del locale e abbozzai un mezzo sorriso "Si, vero." dissi piatta, si sapeva quanto noi vulcaniani amassimo cucinare, e fare un complimento seppur velato, non era decisamente da me. Se mi avessero sentito, non avrebbero creduto alle loro orecchie!
"Si, decisamente. Vi ringrazio." lo guardai ancora per poi posare gli occhi sul mio piatto.
RE: Una vulcaniana al Silver Latinuum - Aidan - 17-09-2010
Si, vero.
Non mi aspettavo grandi complimenti da una vulcaniana, ma sorrisi comunque soddisfatto. I vulcaniani comunque non erano mai così loquaci, qualità che apprezzavo. Sopratutto se mi facevano fare ottimi affari.
Mi inchinai appena e tornai dal mio "disastroso" dipendente, notando con la coda dell'occhio che non aveva ancora toccato l'acqua.
Mi voltai solo quando sentì chiaramente lo schianto di un bicchiere sul pavimento.
Mi portai il vassoio contro la fronte, maledicendomi.
E pensare che era il quarto della giornata!
RE: Una vulcaniana al Silver Latinuum -
T'Dal - 21-09-2010
Lo guardai allontanarsi e presi a mangiare in silenzio. Era vero, non avevo ancora toccato l'acqua, ma una parte di me, abituata alla carenza di acqua con cui spesso avevo a che fare che avevo preso l'abitudine di razionalizzarla al meglio. Ne bevvi un lungo sorso e mi concentrai, facendo in modo che i miei pensieri si concentrassero nuovamente su alcuni dati. Erano passati tre anni dalla distruzione del mio pianeta natale e un certo senso la mia mente giocava brutti scherzi a tal riguardo, ma avevo imparato a gestire la situazione decorosamente. Rilettei con una lieve ironia per un solo istante, la strana associazione che la mia mente aveva fatto con l'acqua di Altair, ovvero il mio pianeta. sentii che cadde un altro bicchiere. Non mi srei affatto stupida di sentire per una seconda volta delle colorite metafore rivolgersi al cameriere sin troppo maldrestro.