<Anche se ne avessimo parlato allora non credo sarebbe cambiato qualcosa: ero talmente delusa e frustrata che non credo avrei mai superato quello che è successo se non fossi tornata a casa...> considerò Korinna, stiracchiandosi un momento sulla sedia <certo, la decisione di mollare tutto, sposarmi ed avere un figlio sono state un tantino affrettate con il senno di poi... e ogni tanto c'è una fastidiosa vena di ambizione che mi punzecchia più di quanto vorrei... ma anche se a volte è difficile accettare che avrei potuto fare di meglio credo di essere finalmente riuscita a farci i conti e andare avanti> disse, sapendo che solo il tempo poteva dire se si trattava semplicemente di ottimismo o era davvero riuscita nel suo intento.
Ad ogni modo, scoprire che la Vulcaniana aspirava semplicemente a fare il proprio lavoro non la sorprese. A sentir parlare T'Dal sembrava fosse facile allontanare ogni desiderio, ogni ambizione e presunzione di poter lasciare un segno e migliorare la vita di chi aveva attorno... ma per quanto allettante a parole, Korinna sapeva che a parlare erano i risultati di una dura disciplina... senza contare che non era nemmeno sicura che l'idea le piacesse. Si trovò a pensare che forse le motivazioni che la spingevano non erano particolarmente nobili, ma in fondo i risultati erano gratificanti per tutti... o quasi. A quel pensiero ridacchiò. <Lasciamo stare la mia liaison con il Comando di Flotta... posso farti le mie congratulazioni per aver selezionato in modo accurato il momento più logico per riprodurti?> chiese, sapendo di parlare con una Vulcaniana. Prima o poi T'Dal avrebbe trovato una spiegazione perfettamente razionale per giustificare il fatto che sia lei che il marito volevano un figlio e avrebbe trovato illogico ricevere congratulazioni per qualcosa che secondo il suo modo di ragionare non era merito suo, ma in un modo o nell'altro Korinna non era disposta a rinunciare agli auguri... e ad assillare l'amica per scoprire come procedevano le cose.
<Comunque... a proposito di figli... tra poco devo tornare dal mio. Chiamami appena hai novità... e ricordati che mi hai promesso che ti prenderai una licenza! Porta anche Mestral stavolta, io e Nat ci stiamo organizzando per passare qualche giorno al lago Cataria con Tomi, se volete unirvi a noi siete più che benvenuti.> concluse, lanciando un'occhiata svogliata ai documenti che la attendevano ancora sulla scrivania prima di poter finalmente chiudere per la giornata.
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Alle sue parole, riguardo a quanto successo dieci anni prima, non risposi. Capivo, o credevo almeno di capire, cosa provasse e mi chiesi nuovamente nuovamente, quale fosse stata la scelta più logica da fare: fuggire da una situazione traumatica - la distruzione di Vulcano e da un matrimonio che temevo segretamente mi intrappolasse su un pianeta che non riconoscevo come proprio e che dentro di me, pensiero molto ben nascosto, non volevo riconoscere - lavorando come non mai e accettando senza discutere tutte le missioni da parte del comando, oppure semplicemente lasciare andare una carriera insoddisfacente in un punto della propria vita, decidendo che sarebbe stato meglio ricominciare altrove cercando di ricostruirsi una vita che… tutto sommato non corrispondeva ad una totale soddisfazione personale. Certo, anche se avessi scelto un’altra vita, la Flotta mi avrebbe riaccolto e i miei gradi sarebbero stati riattivati, ma… era una cosa che volevo davvero fare? Scendere su Vulcano, magari per i primi anni di un possibile bambino e poi tornare a comandare una nave stellare? Cosa avrei mai potuto fare? L’insegnante come Mestral?
«Grazie.» disse semplicemente a Korinna.
Stavo per salutare l’amica, quando il campanello del mio appartamento trillò. Alzai le sopracciglia.
«Avanti»
«Capitano.»
«Numero uno, come posso aiutarla?» chiesi, lasciando lo schermo acceso, non c'erano allarmi ed ero abbastanza tranquilla che quell'evento era semplicemente un'idea del mio primo ufficiale, anche se credevo che il medico di bordo avesse deciso di tirarmi quello che gli esseri umani dicevano "tiro mancino".
«Avevamo appuntamento per cenare insieme.» disse il primo ufficiale, guardandomi.
«Se non erro, sono ancora in perfetto orario. Dovevamo incontrarci tra dieci minuti e cinquanta secondi. Sono in comunicazione con il console di Betazed.»
«Allora io andrei in...»
«Numero uno.»
«Sissignore. Ho capito, attendo.» disse lui entrando in visibile imbarazzo.
«Come vedi, amica mia, il dottore ha trovato un nuovo emissario per controllare che io mangi correttamente e non salti nuovamente un pasto.» dissi guardandola, decisa a prendere in giro il mio povero, primo ufficiale.
«Non è corretto, capitano. Mi fa piacere cenare con lei.»
«Certamente. Sicuro che il dottore non c'entri proprio nulla? Non è da lei presentarsi così in anticipo nei miei alloggi, se non c'è qualche motivo ufficiale, per quanto non mi dispiaccia avere compagnia.»
Il primo ufficiale avvampò.
«Molto bene, numero uno. Il suo segreto è al sicuro con me. Korinna, ora devo andare, meglio non far attendere i primi ufficiali affamati e i documenti che vanno compilati. Sicuramente io Mestral vi verremo a trovare, non temere per la licenza e ti terrò aggiornata su quanto abbiamo parlato. Magari, se volete prendervi anche voi una vacanza, New Vulcano potrebbe essere un’alternativa.» dissi guardandola.
Korinna non riuscì a trattenere un sorriso nell'assistere alla scena tra T'Dal e il suo comandante <Se sono di troppo, avvisate> si intromise, per poi rivolgersi direttamente a T'Dal <di chiunque sia stata l'idea la condivido in pieno... buona cena... e aspetto di sentirti con un po' più di calma per organizzare il resto: non sono ancora stata su New Vulcano e devo ammettere che mi manca viaggiare.> disse, muovendo un ultimo cenno di saluto e chiudendo la comunicazione. Sul suo schermo riapparve il documento sul quale stava lavorando, quasi come se il computer avesse deciso di ricordarle che aveveva altro da fare e Korinna sospirò, provando un sottile senso di invidia per T'Dal e la sua cena mentre si rimetteva al lavoro.
Saltiamo a te che vieni a trovarmi, a io che vengo a trovare te o continuiamo a chattare a random? Tra l'altro forse è il caso di decidere come si incastra questa con quella dei Klingon: prima, dopo o durante? Io direi prima così non interferiamo.
Come preferisci, per me questa role nello specifico possiamo volendo chiuderla qui e aprirne un'altra in un altro momento se volessimo davvero fare una role di vacanze per quanto riguardo i klingon sicuramente prima, loro ancora non sospettano nulla.