RE: Tornare in missione, non mi mancava -
T'Dal - 28-12-2023
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus Vulcaniana
Dopo che la chiamata si interruppe, rimase un silenzio pesante nella stanza. Tamara aveva finalmente spezzato il suo silenzio per condividere una domanda che tutti stavamo ponderando: c'era una connessione tra quella chiamata misteriosa e la sparizione di Korinna?
Sal sembrava altrettanto perplesso, e la sua risposta rifletteva la confusione generale che ci circondava. Era evidente che, sebbene sembrasse improbabile, non potevamo escludere alcuna possibilità in questa strana situazione e mentre Tamara e Sal parlavano, ero ancora concentrata sulla registrazione della chiamata. Dopo una prima analisi, le voci che avevo catturato sembravano parlare in un dialetto cardassiano comune, ma le loro conversazioni sembravano ordinarie, affrontando argomenti di rotte e questioni di equipaggio. Non riuscivo a estrarre alcun indizio utile da ciò che avevo sentito finora. Era frustrante.
Poco dopo, conclusi di analizzare la registrazione e ho iniziato a tracciare la chiamata. Era curioso che la chiamata provenisse dallo spazio cardassiano, fuori dalla giurisdizione federale. Questa casualità era troppo strana per essere solo una coincidenza. Avevamo bisogno di ulteriori informazioni per comprendere appieno cosa stesse succedendo.
«Questa chiamata non sembra essere un semplice errore o una coincidenza casuale» dissi loro mentre continuavo a lavorare con il mio PADD, cercando di pensare a qualcosa relativo al braccialetto, ma mi sembrava molto strano che ci fossero i cardassiani. "E se...?" pensai per un istante, mentre dicevo ai due «È venuta dallo spazio cardassiano, fuori dalla giurisdizione federale. Potrebbe essere un pezzo del puzzle.»
Nonostante non avessi ancora informazioni chiare, sapevo che dovevamo seguire qualsiasi pista che avesse il potenziale per condurci a Korinna... se non avessi una soluzione avrei contattato mio fratello, ma non era una cosa che volevo fare.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
@Les - 30-12-2023
Sal attese che T'Dal avesse terminato le sue analisi. I Cardassiani non gli erano mai piaciuti e sapeva bene che la signora Suder non era solita intrattenere relazioni di alcun genere con loro: una chiamata dallo spazio cardassiano non aveva alcun senso ed era arrivata in un brutto momento, che fosse uno scherzo, un errore, un indizio o chissà che altro. L'unica cosa che sapevano, è che si trovavano ancora al punto di partenza e ogni momento di attesa poteva essere un momento in più in cui l'anziana rischiava la vita.
Adesso basta decise, chiedendo telepaticamente a Tamara di lasciargli il posto al terminale. Tamara, che poteva percepire chiaramente cosa gli stava passando per la testa in quel momento, non era del tutto convinta che fosse una buona idea, ma la determinazione che percepiva da parte dell'uomo quasi la spaventò, tanto che non osò ostacolarlo e si fece da parte, lasciando che inoltrasse una chiamata all'abitazione del figlio della signora Suder.
Fu Tomi in persona a rispondere, dopo un lungo istante di silenzio. Sal, tutto bene? chiese, riconoscendo all'istante l'uomo e l'espressione insolita sul suo volto: da quando lo conosceva Sal era sempre stato un uomo tranquillo, in grado di mantenere la calma anche di fronte alla cocciutaggine di sua madre. Qualunque cosa capace di far comparire un'espressione di rabbia mista a preoccupazione sul suo volto non poteva essere qualcosa di buono. Dovrebbe venire qui il prima possibile. tagliò corto il betazoide. Sapeva che non era la comunicazione migliore da dare e che probabilmente l'altro avrebbe intuito che doveva essere successo qualcosa a sua madre, ma non sapendo se le comunicazioni erano controllate non potevano permettersi di correre rischi e, in fondo, la preoccupazione sarebbe stata giustificata. Ma ti sembra il modo di dare una notizia? protestò debolmente Tamara, appena l'altro chiuse la comunicazione.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
T'Dal - 30-12-2023
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T'Dal Zayrus Vulcaniana
Capivo la frustrazione di Sal, il suo desiderio di agire prontamente per cercare Korinna era palpabile. La situazione stava diventando sempre più critica, e c'era poco tempo da perdere.
Tuttavia, anch'io ero preoccupata per l'approccio precipitoso che stava prendendo. La sua chiamata a Tomi, sebbene necessaria, poteva rivelarsi rischiosa se le comunicazioni erano monitorate. Dovevamo mantenere la calma e la cautela.
«Sal, so che hai agito con urgenza perché ti preoccupi per Korinna » dissi con serenità, cercando di calmare la situazione. « Ma ora che abbiamo contattato Tomi, dobbiamo prepararci per le eventuali conseguenze. Potremmo essere monitorati, e il nostro prossimo passo deve essere pianificato con attenzione»
Ero consapevole dell'importanza di mantenere Tomi informato, ma dovevamo farlo nel modo giusto, senza metterci in pericolo ulteriormente. La mia esperienza mi aveva insegnato che la pazienza e la logica erano spesso le armi più potenti in situazioni complesse.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
@Les - 31-12-2023
Non è solo la signora Suder... rispose Sal, prendendosi un momento per osservare la vulcaniana prima di continuare ... è che quest'intera situazione... non spetta a noi. Come pensate si sarebbe sentito il signor Tomi se fosse successo qualcosa e poi avesse scoperto che gli abbiamo tenuto nascosto che sua madre era in pericolo? Che magari avrebbe potuto fare qualcosa, ma semplicemente abbiamo deciso di non coinvolgerlo? Se c'è qualcuno che ha il diritto, e il dovere, di decidere cosa fare, è lui. spiegò Sal.
Se anche avesse voluto rispondere, la Vulcaniana non avrebbe avuto il tempo per farlo, perché proprio in quel momento qualcuno suonò alla porta. Vado io. disse Tamara, alzandosi dal divanetto del soggiorno per andare ad aprire alla porta. Fuori, Tomi attendeva con impazienza: la chiamata di Sal era stata già abbastanza strana da metterlo in allerta, ma ora che era lì non riusciva a percepire da nessuna parte la presenza familiare di sua madre e senza bisogno che nessuno dicesse niente, sapeva che qualcosa non andava. Dov'è? chiese telepaticamente a Tamara. Fu solo quando tra i pensieri della donna scorse la presenza di T'Dal che si rese conto che la vulcaniana si trovava lì con loro.
Oh. Perdonami T'Dal, non ti avevo vista... si scusò, passando a verbalizzare il resto del suo discorso poiché immaginava che per la vulcaniana non fosse altrettanto semplice seguire una conversazione telepatica. Sal e Tamara mi stavano aggiornando... ma continuo a non capire cosa c'entri mio fratello con la scomparsa di mia madre. disse, cercando di estrapolare un senso tra tutte le informazioni che aveva ricevuto in pochi istanti.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
T'Dal - 31-12-2023
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T'Dal Zayrus Vulcaniana
La risposta di Sal aveva senso, e comprendevo la sua preoccupazione. Era fondamentale coinvolgere Tomi nella situazione, ma dovevamo farlo nel modo giusto, senza metterci in pericolo o causare panico ingiustificato. Tuttavia, la situazione stava rapidamente cambiando. Mentre Sal spiegava la necessità di coinvolgere il signor Tomi, qualcuno suonò alla porta, e Tamara si precipitò ad aprirla. Era Tomi, evidentemente preoccupato e desideroso di sapere cosa stesse accadendo.
«Non devi scusarti, Tomi. Stiamo cercando di capire cosa sta succedendo, ma i dettagli sono ancora sfumati e per questo motivo avrei atteso a contattarti. Korinna è scomparsa in circostanze misteriose, e abbiamo ricevuto una chiamata sospetta da uno spazio cardassiano. Non sappiamo ancora se c'è un legame, ma sto cercando di scoprirlo.» dissi, guardandolo negli occhi, cercando di trasmettere un senso di solidarietà e determinazione, per poi riassumere brevemente quanto scoperto fino a quel momento. «Sto facendo tutto il possibile per aiutare a risolvere questa situazione e con cautela per evitare di attirare l'attenzione indesiderata, tuttavia non è semplice.»
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
@Les - 01-01-2024
Ma chi potrebbe avercela con mia madre? Voglio dire... sono anni che non lavora più all'Ambasciata. Probabilmente non conosce nemmeno più nessuno lì. Che interesse può avere questa gente? chiese Tomi, cercando di mettere assieme i pezzi di un lungo discorso del quale, fino a pochi istanti prima, non sospettava nemmeno l'esistenza. E' per l'artefatto, credo. disse Tamara, infilandosi rispettosamente nel discorso abbiamo ricevuto un messaggio che chiedeva di riattivare il tracciatore su questo strano artefatto che conteneva dei dati cercò di spiegare la domestica. Ci hanno intimato di non contattare nessuno, ma ho pensato che dovesse saperlo immediatamente precisò Sal. Credo dovremmo fare come chiedono. Questa storia non ci riguarda, non ha senso fare gli eroi e mettere in pericolo la signora. insistette.
Tomi sospirò, prendendosi un istante per valutare la situazione: conosceva bene sua madre e sapeva che se erano riusciti a catturarla dovevano essere o molto abili, o averla presa di sorpresa. Nel secondo caso, la sorpresa non sarebbe durata a lungo. Se c'era qualcuno in grado di tirarsi fuori da situazioni apparentemente disperate, quella era lei. D'altra parte, era anche anziana. T'Dal, tu cosa ne pensi? Credi che se accontentiamo le loro richieste la restituiranno davvero? chiese, con una nota di scetticismo e forse una vena di disprezzo: non gli piacevano i Cardassiani e se erano coinvolti con la sparizione di sua madre gli piacevano ancora meno.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
T'Dal - 02-01-2024
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T'Dal Zayrus Vulcaniana
Guardai Tomi con serietà, comprensibile il suo scetticismo verso i Cardassiani, una razza spesso associata a comportamenti brutali e manipolativi e quando mi chiese cosa ne pensassi, cercando di esporre una prospettiva logica. «Sebbene siano Cardassiani, non dobbiamo automaticamente presumere il peggio. La richiesta di riattivare il tracciatore potrebbe indicare che sono interessati all'artefatto più che a tua madre e ciò mi riporta al contenuto dell'oggetto che aveva trovato tua madre e la visita a sorpresa di Gabor avuta qui l'ultima volta che sono stata qui con Pavel. I video al suo interno scagionerebbero sia lui che tuo fratello da un intrigo, ma continuo a non trovare una logica in tutto questo.» Mi fermai un momento, cercando le parole giuste e cercando di riordinare le idee.
«In condizioni normali, consiglierei la procedura corretta per affrontare una situazione simile, ovvero il nostro primo passo dovrebbe essere informare le autorità competenti, sia all'interno della Federazione che sul pianeta cardassiano e potrei chiedere aiuto a mio fratello maggiore che è presente sul pianeta. Questo potrebbe richiedere del tempo e la burocrazia talvolta non è rapida.» dissi pensosa.
«Se decidiamo di seguire le richieste dei rapitori, dovremmo farlo in modo da proteggere sia te che tua madre. Non sappiamo chi sono e cosa vogliono, quindi la cautela è fondamentale, dato che considerando la situazione, è difficile predire con certezza cosa faranno i rapitori. Tuttavia, c'è un elemento che potremmo sfruttare a nostro vantaggio. Abbiamo il bracciale che tua madre ha ricevuto come regalo dal fornaio, e sembra che sia connesso a questa situazione. Ho avviato delle analisi, ma il computer non mi ha ancora dato delle risposte esaustive. Se si tratta di un dispositivo di tracciamento, potremmo utilizzarlo per determinare la posizione esatta di tua madre. Questo ci darebbe un vantaggio significativo nel trattare con i rapitori. Tuttavia, dovremmo procedere con estrema cautela.» dissi pensosa.
«La mia proposta è questa: cerco di riattivare il tracciamento sul bracciale, dato che sei qui non seguiremo ciecamente le richieste dei rapitori, ma useremo quest'opportunità per scoprire dove si trova Korinna. Nel frattempo, potremmo cercare di capire chi potrebbe essere interessato a questo artefatto e perché. Potrebbe essere importante coinvolgere anche le autorità, ma possiamo farlo in modo che non metta direttamente a rischio la vita di tua madre, ma mio fratello è già informato della situazione, dovrei fargli un riassunto aggiuntivo, ma la decisione finale spetta a te.» dissi pacatamente.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
@Les - 03-01-2024
Tomi incrociò le braccia, ascoltando con fare pensieroso le parole di T'Dal. Doveva sicuramente concederle che chiunque avesse rapito sua madre sembrava essere più interessato al misterioso artefatto che aveva recuperato dalla vecchia abitazione dei suoi, che ad altro: e pensare che, fino a pochi mesi fa, quell'oggetto si trovava nella mia cantina! sbuffò frustrato all'indea di essere in parte responsabile dell'accaduto. Tuttavia, l'idea che in quel caso avrebbe probabilmente messo in pericolo sua moglie non rendeva quella prospettiva molto migliore. Volevo bene a mio fratello, non fraintendermi... ma in fondo è morto. Se scagionarlo, da qualunque sia l'accusa, rischia di mettere in pericolo mia madre... non ne vale la pena. Soprattutto considerando che gli ufficiali di quella nave federale dove era finito si sono tanto premurati di tessere le sue lodi. Abbiamo già dimostrato alle malelingue che era una brava persona. E' morto da eroe. A volte penso che per lui sia stato meglio così... non poté fare a meno di commentare, per poi ritornare rapidamente al punto della questione.
Quanto ci vorrà per terminare queste analisi? Avete già perso del tempo per chiamare me... non sappiamo quanto questa gente sia disposta ad attendere o cosa potrebbero fare a mia madre, nel frattempo. Mi piacerebbe avere alternative, ma non voglio che corra rischi inutili. disse deciso, prendendo posto sul divanetto del soggiorno, nel posto che era solito prendere quando andava a fare visita a sua madre. Era strano essere lì senza poterla avere di fronte.
Le preparò un tè? si premurò Tamara, cercando di distogliere l'uomo da quel pensiero. Grazie. rispose lui con un cenno di assenso per poi rivolgere nuovamente lo sguardo in direzione di T'Dal.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
T'Dal - 18-01-2024
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus Vulcaniana
Tomi sembrava profondamente turbato dalla situazione, e le sue parole riflettevano un mix di frustrazione, dolore e disperazione. Era evidente quanto tenesse a sua madre e quanto fosse disposto a fare per assicurare la sua sicurezza.
«Capisco i tuoi sentimenti. È un momento difficile per tutti noi. Quanto alle analisi, sto già lavorando alacremente per ottenere quante più informazioni possibili sull'artefatto e sulla situazione. Vorrei poter darti una stima precisa del tempo necessario, ma dipende da diversi fattori. Farò del mio meglio per accelerare il processo.» risposi con serietà.
Tamara cercò gentilmente di alleviare la tensione offrendo un tè a Tomi, un gesto che era tipico delle sue premure. La scena nel soggiorno era carica di emozioni, ma tutti sapevano che era necessario rimanere concentrati per affrontare la sfida che avevano di fronte. Guardai Tomi con empatia, pronto ad aiutarlo nel modo migliore possibile mentre continuavo le analisi con il mio PADD.
Era trascorso qualche giorno da quel momento, non era prudente affrettare una decisione che potrebbe compromettere la sicurezza di sua madre. Il dilemma tra agire rapidamente o attendere era stato oggetto di riflessione per me e avevo avuto modo di discutere con mio fratello maggiore e continuai a cercare di tracciare ulteriori dettagli sulla chiamata proveniente dallo spazio cardassiano, ma i dati erano scarsi e le informazioni insufficienti. Era un enigma che richiedeva pazienza e dedizione.
Intanto, avviai anche grazie a mio fratello, i contatti con l'Ambasciata Federale, cercando di capire se ci fossero sviluppi sul fronte diplomatico che potessero influenzare la situazione. La Federazione aveva una politica di non interferenza, ma la scomparsa di una cittadina era una questione delicata. I rapporti con i Cardassiani erano sempre stati complessi, ma speravo che potesse emergere qualche dettaglio utile. Tuttavia, nonostante i miei sforzi, non avevo ancora trovato una scusa sufficiente per giustificare una navetta verso lo spazio cardassiano. Le mie analisi, seppur avanzate, non avevano portato a una svolta chiara. Inoltre, le comunicazioni erano ancora limitate a causa della richiesta dei rapitori. La situazione era ancora intricata e sottoposta a una crescente tensione. Mi resi conto che, in questo caso, l'approccio di mio fratello maggiore, che combinava logica, dedizione e pazienza, avrebbe guidato le mie azioni future. Dovevo essere cauta e considerare attentamente ogni mossa; ma allo stesso tempo, non potevo permettere che il tempo scorresse inutilmente mentre Korinna era nelle mani di persone sconosciute. Dovevo trovare un equilibrio tra l'attendere e l'agire.
RE: Tornare in missione, non mi mancava -
@Les - 20-01-2024
Appena ricevuta la notizia, Tomi non aveva perso tempo: era saltato sulla prima nave passeggeri diretta fuori dal sistema senza nemmeno riflettere. Era già in viaggio quando si ricordò che, visto ciò che era accaduto a sua madre, forse era meglio informare qualcuno riguardo a dove fosse diretto. Aveva inoltrato quindi una prima chiamata a sua moglie che, dopo un primo istante di confusione, un secondo di preoccupazione e un terzo di comprensione, si era premurata di rassicurarlo che sì, si sarebbe ricordata lei di dare da mangiare ai pesci dell'acquario.
Poi era stata la volta di Tamara e Sal che in quei giorni, in preda alla preoccupazione, lo avevano tenuto aggiornato su ogni novità nelle loro infruttuose ricerche e dei fallimentari tentativi di venire a capo del mistero che circondava la sparizione di sua madre. Desidera qualcosa? Acqua? Qualcosa da mangiare...? si premurò la hostess che passava in quel momento nel compartimento. Tomi alzò lo sguardo dallo schermo del terminale con aria interrogativa, impiegando qualche secondo a realizzare cosa potesse aver chiesto la donna che lo osservava con un sorriso tanto smagliante da apparire posticcio. Eh? Ah! No... grazie... borbottò, muovendo con la mano un cenno di diniego. L'altra parve squadrarlo con aria sospettosa e il betazoide provò un lieve imbarazzo nel vedersi attraverso i suoi occhi: aveva dormito poco in quei giorni e capiva perfettamente perché la donna si stesse chiedendo se fosse il caso di allertare la sicurezza.
Ho avuto qualche brutta giornata... cercò di rassicurarla con un sorriso ... ora, mi scusi, ma devo proprio fare un'altra chiamata. disse lui, abbozzando la cosa più simile ad un sorriso cordiale di cui era capace in quel momento, mentre inoltrava una chiamata a T'Dal.