RE: Una bevuta - @Les - 22-08-2010
Scoprire che l'IA ha accesso ai file con il mio stato di servizio non mi entusiasma. A quanto ne so sono classificati come quelli di tutti gli altri ufficiali, e l'idea che un computer si metta a frugare liberamente negli archivi, trasmettendo in modo non troppo chiaro i dati a un androide mi lascia qualche dubbio sulle misure di sicurezza adottate.
Sapere, invece, che l'IA è programmata per eseguire gli ordini allenta un po' quel senso di disagio, spontaneo, all'idea che qualche macchina si metta a giocare con la mia vita, anche se c'è qualcosa in lei che continua a non convincermi. Le sue reazioni sono sicuramente più complesse di quelle di un normale computer, quel suo strano errore nel riferirsi a se stessa al plurale non sarebbe mai stato possibile per una macchina nel senso tradizionale del termine... è quasi come se avessero tentato di darle una personalità. "Perché ti sei riferita a te stessa usando "noi"?" chiedo, incuriosita: non so bene nemmeno io dove voglio andare a parare con quella domanda, eppure ho la sensazione che sia qualcosa di importante.
RE: Una bevuta -
Neris - 23-08-2010
"Controllare una stazione spaziale è complicato." Rispondo, cercando di trovare le parole più adatte per spiegare il mio funzionamento alla betazoide. "Inizialmente il mio programma era stato creato in modo unitario, una sola entità informatica che controllava tutto, ma il sistema reagiva a rilento: i dati erano troppi per una sola intelligenza artificiale." Mi fermo un attimo, consapevole che quello che posso rivelare sul mio funzionamento è molto poco. "Si potrebbe dire che ora non c'è una sola A.I. che controlla questa stazione, ce ne sono diverse, interagenti tra di loro, ognuna con una propria serie di compiti."
Più di così non credo di potermi spiegare. Non so nemmeno io se siamo più vicini ad un unica entità o a più entità. Potrei dire che siamo entrambe le cose: siamo unitarie ma molteplici. E' difficile capire dove finisco io e inizia una delle mie sosia.
RE: Una bevuta - @Les - 24-08-2010
E' più che evidente che una seconda, più attenta, lettura a quel manuale tecnico non può farmi che bene. "E non vi capita mai di essere in disaccordo?" chiedo, sorpresa... ma subito mi rendo conto del mio errore: forse per il suo aspetto, forse per la sua scelta di parole... ma sto cominciando a considerarla un essere umano. La risposta in realtà è abbastanza ovvia, "no". Le macchine non si trovano in disaccordo nel senso comune del termine; possono essere in conflitto, ma sono programmate per avere priorità una sull'altra, e per quanto possano essere intelligenti ci sarà un cervello centrale a decidere a quale parte del programma spetta la priorità decisionale. Sarei ingenua se pensassi altrimenti, ma non mi correggo lasciando che sia l'androide a rispondermi, curiosa di vedere come reagirà.
Sarà sempre colpa di quella mia difficoltà a sopportare quello che non riesco a sentire? Eppure è programmata per eseguire gli ordini, è certamente più affidabile di un qualunque essere umano. Paura per le nuove tecnologie? Non ne ho mai avuta, perché con questa intelligenza artificiale è tanto diverso? O forse è solo un'innocente curiosità scientifica che mi spinge a cercare una nota stonata in questa meraviglia della tecnologia? Difficile dirlo, eppure vorrei tanto togliermi di dosso questa fastidiosa sensazione di disagio nel parlare con lei.
RE: Una bevuta -
Neris - 26-08-2010
"Non esattamente." E' la mia risposta. Purtroppo, non sono stata programmata per spiegare per filo e per segno il mio funzionamento per quanto riguarda le doppie personalità e la mia 'emotività'. Mio padre sembra aver pensato che è meglio che io trovi da sola le parole migliori per far capire agli esseri biologici quanto sono diversa da loro ma nel contempo affine. Il problema è che io non riesco a capirli. Non mi è facile essere come loro, quando - sotto, sotto - so perfettamente che non è possibile. E se nemmeno io credo a questa possibilità, perché dovrei convincere gli altri?
"Ci capita alle volte di avere opinioni contrastanti, ma non risulta essere un problema. Anzi, ci permette di analizzare in modo completo tutte le possibilità. Ovviamente, nel caso di un grave errore di sistema..." Continuo, trovando ovvio paragonare a un diverbio di grande dimensioni con un errore di sistema. "...è il nucleo centrale a prendere la decisione. E, nel caso sia necessario, a cancellare la personalità difettosa."
RE: Una bevuta - @Les - 27-08-2010
"A me non piacerebbe essere cancellata solo perché sono in disaccordo con qualcuno più importante di me... ma immagino sia un problema che abbiamo solo noi esseri biologici" commento, un po' perplessa dall'idea di rimuovere intere parti di programma, ma in fondo non sono un'esperta in materia, ci sarà una ragione se è stata programmata così. Continuo a non capire appieno il motivo di installare una cosa del genere su un'astronave, ma se non altro è una cosa meno rischiosa di quanto sembrasse all'inizio: esegue gli ordini, si cancella, e interviene solo in caso di problemi... male che vada si può tenere spenta.
La balaustra sta cominciando a scavare un bel segno nella mia povera schiena e mi raddrizzo, riprendendo a camminare lungo la passeggiata. "Cosa fate di solito per svagarvi su questa stazione?" chiedo, meditando di procrastinare ancora un po' il mio dovere.
RE: Una bevuta -
Neris - 28-08-2010
In effetti, nemmeno a me piacerebbe, ma non c'è molto da fare. Un ufficiale di flotta che va fuori di testa è pericoloso, ma una stazione stellare che lo fa è inconcepibile. Se io diventassi un problema - un grave problema - sarebbe giusto per la sicurezza dell'equipaggio che io venga cancellata. Non per la mia, ovviamente, ma le A.I. non sono considerate come gli esseri biologici, almeno per adesso. Il Professor Midway sembra deciso a far cambiare la situazione, ma non so quanto tempo ci vorrà perché accada. A quanto ne so, viene considerato sì un genio, ma come tutti i geni della storia passa anche un po' per pazzo, soprattutto a causa del suo attaccamento verso di me e i vari prototipi.
La domanda di Korinna, in un certo senso, mi fa piacere. Anche se devo ammettere che io non sono proprio brava a passare per umana, questa non è certo una domanda che normalmente si farebbe a un computer, di conseguenza in parte sto eseguendo il compito che mi ha dato mio padre. Imparare, migliorarmi, diventare più umana possibile... il tutto senza compromettere il mio obbiettivo primario, ossia il mio compito su questa stazione.
"Le sale ologrammi sono molto usate." Affermo, tralasciando il fatto che io stessa ci ho passato un po' di tempo, anche se il nucleo centrale non sembrava molto contento della situazione. Il fatto è che non riesco proprio ad accettare che quegli ologrammi non siano come me... non abbiano una intelligenza vera e propria. "Come le palestre." Aggiungo. "Ma ci sono anche parecchi negozi. Lo shopping sembra essere divertente, anche se dispendioso."
RE: Una bevuta - NikLoc - 28-08-2010
Regal ci mise poco a liquidare il consiglio dell' ammiragliato anche perchè bastavano poche parole ben piazzate ossia "Io sto lavorando e voi non fate niente, quindi affrettatevi!". Aveva rintracciato l' avatar della stazione tramite il terminale della sua scrivania e si precipitò da loro.
Arrivò in tempo per sentire la domanda di Korinna al quale non resistette a rispondere
"Le sale ologramma sono molto carine" sentenziò avvicinandosi
"ma l' hobby che molti su questa stazione hanno preso è inondare la mia casella di messaggi con domande e reclami idioti." concluse con un sorriso per poi rivolgersi all' avatar
"Ho parlato con l' ammiragliato e comandano lì installazione di apparati di difesa interni" continuò mettendo le mani dietro la schiena così da rizzarsi in una posa più consona al rango che ricopre
"Il software di configurazione è stato trasferito sul mio terminale quindi lo potrete prendere automaticamente... per quanto riguarda l' hardware dovrete aspettare, il mercantile è partito ieri ed aveva altre fermate prioritarie quindi sarà qua tra 1 o 2 giorni massimo" concluse attendendo una risposta positiva dall' avatar.
"Per quanto riguarda l' installazione desidero che siano i droidi della manutenzione controllati dal nucleo centrale ad effettuarla. Saranno comunque presenti dei tecnici specializzati della federazione però sarete voi a comandandare l' installazione... prevedo un 100% d' efficienza da quelle armi, posso contare sull' IA?" chiese aspettando nuovamente una risposta positiva dall' androide.
RE: Una bevuta - @Les - 06-09-2010
A quanto pare le sale ologrammi vanno di moda dovunque in questo periodo... ci manca solo che inizino a metterle di serie sulle navi stellari. Sorrido al pensiero, non sarebbe affatto una cattiva idea, magari potrei iniziare a scrivere qualche romanzo olografico, ho proprio un paio di idee che un giorno o l'altro... non faccio in tempo a rispondere all'intelligenza artificiale che l'ammiraglio Dorn ricompare all'improvviso, interrompendo il nostro discorso per ordinare l'installazione di apparati di difesa. La cosa non mi riguarda né mi interessa quindi aspetto silenziosamente che i due finiscano di scambiarsi informazioni prima di prendere la parola.
"Vedo che avete da fare, vi lascio al vostro lavoro. Midway, è stato un piacere chiacchierare con te. Ammiraglio..." mi congedo, accennando un saluto militare. Credo che approfitterò di una delle palestre, un po' di movimento mi farà bene e in ogni caso giocare da sola con gli ologrammi non mi diverte.
RE: Una bevuta -
Neris - 06-09-2010
Il ritorno dell'ammiraglio non mi prende di sprovvista. Per quanto io in questo momento non sia connessa ai sistemi di videosorveglianza della stazione, il nucleo centrale della mia A.I. ha avuto l'accortezza di avvisarmi del suo ritorno.
"Certamente." Rispondo, rivolta al mio comandante. "L'A.I. è a sua completa disposizione. Per quanto riguarda il 100% di efficienza temo che sia abbastanza improbabile. Anche con hardware e software d'avanguardia la perfezione è quasi impossibile. Sarebbe ottimo riuscire a ottenere il 99,7 o il 99,8% di efficienza, a mio parere."
Mi interrompo un attimo, il tempo per rivolgere alla betazoide almeno un "Arrivederci", poi torno a 'chiacchierare' con l'ammiraglio. "Se desidera, l'A.I. potrebbe suddividere i messaggi che le arrivano per gradi di urgenza. Questo, però, significherebbe che dovremmo leggerli."
Per quanto i messaggi personali passino per i nostri sistemi, noi evitiamo di leggerli, se non in casi particolari, come destinazioni anomale. Non ho ancora capito perché per certe specie la privacy è così importante, ma sono programmata per rispettarla il più possibile.
RE: Una bevuta - NikLoc - 06-09-2010
"Stavo solo specificando che il lavoro è di estrema importanza e tutti contano su di te per questo test di configurazione ed armamento, se le armi funzioneranno senza inceppamenti riceveremo diversi finanziamenti dal consiglio della federazione per l' armamento in tutte le infrastrutture di spazio profondo o navi." disse con un leggero sorriso stampato in faccia.
Ascoltò la proposta dell' IA ma non gli piaceva che qualcuno leggesse i suoi messaggi quindi in quel momento studiò un altro modo
"Metti un filtro, leggi tutti i messaggi provenienti dall' interno della stazione se non contengono minaccie o lamentele li metti nelal casella di posta ma se le contengono cestinali invece quelli provenienti da fuori, mettili automaticamente all' interno della casella di posta prioritaria." spiegò. Chissà se era fattibile una cosa del genere.