Korinna considerò un istante la domanda della nipote: nel corso della sua vita Nat aveva prodotto diverse opere, molte delle quali si trovavano nel loro appartamento a Rixx quando la città era stata attaccata ed erano molto probabilmente andate distrutte. Anche gran parte degli archivi digitali erano andati perduti durante la conquista del pianeta e Korinna non aveva mai realmente cercato di recuperare qualcuno dei file, perché avrebbe significato passare ore se non giorni a chiedere autorizzazioni e rovistare in vecchi archivi, magari per poi scoprire che non era rimasto nulla e non era sicura che sarebbe riuscita ad affrontare la delusione. Per anni aveva preferito non sapere che fine avessero fatto, ma ora che la nipote sembrava incuriosita, forse per contagio emotivo, forse perché era ormai riuscita a rielaborare quanto accaduto durante l'attacco a Betazed, quella domanda suscitò la sua curiosità.

Quando il nostro vecchio appartamento andò distrutto non provai a recuperare niente, all'epoca il solo pensiero era troppo difficile... ma sai, adesso mi dispiace non averlo fatto. Chissà, forse nonno Tomi è riuscito a ritrovare qualcosa. Quanto alla musica... non amava esibirsi in pubblico, credo avrai più fortuna nel cercare i suoi oloromanzi in qualche vecchio archivio. suggerì. Se mai riuscissi a recuperare qualcosa, però... mi piacerebbe vederlo. disse con una nota di curiosità velata di nostalgia.

Lo sguardo di Korinna si illuminò al pensiero che qualcosa potesse essere rimasta negli archivi della flotta ah! C'è un'altra cosa che potresti voler cercare... penso che i parenti ti abbiano già raccontato fino allo sfinimento che prima che tu nascessi lavoravo come ambasciatrice per conto di Betazed. Ho girato quasi mezza galassia e quando la situazione lo consentiva il tuo bisnonno amava accompagnarmi. Dato che io ero spesso impegnata in incontri riservati, gli piaceva prendersi quei momenti per esplorare il pianeta su cui ci trovavamo, o scambiare due chiacchiere con chiunque gli capitasse di incontrare. Da buon cronista raccolse pagine e pagine di appunti, che riassunse in una serie di resoconti di viaggio con aneddoti e impressioni su tutti i pianeti che visitammo. Furono molto apprezzati all'epoca e gli valsero alcuni premi... adesso probabilmente leggere non si usa più, ma dovrebbero essere rimasti nelle biblioteche federali. suggerì prima di sporgersi verso il tavolino per attivare il terminale che lì si trovava.

Proviamo a sentire se nonno Tomi ha qualcosa disse, inoltrando una chiamata. Il volto che apparve sullo schermo, tuttavia, non fu quello di Tomi. Allana, mia cara! Come stai? la salutò Korinna con un sorriso cordiale. L'altra ricambiò il saluto con un cenno Korinna, che sorpresa! Qui tutto bene. Sai, qualche giorno fa stavamo pensando di organizzarci per passare a trovarti, poi abbiamo avuto qualche contrattempo... ma ti anticipo che se per te non è un problema pensavamo di farci sentire nelle prossime settimane. promise la donna, accorgendosi solo in quel momento che Korinna non era sola Oh. Ciao Lore! Non sapevo fossi ancora su Cyndriel. Stai passando bene le ferie? chiese, salutando la nipote.

La risposta di Lorelei strappò un sorriso ad Allana, la quale non era affatto sorpresa di scoprire che Korinna era riuscita a mettere al lavoro la nipote anche durante il suo periodo di licenza Lore, a rischio di scatenare l'ira di mia suocera, cerca di riposare. Ti hanno dato la licenza per quel motivo. disse l'anziana dallo schermo del computer. Tranquilla Allana, le ho promesso che con un po' di esercizio potrà tornare in servizio più in forma di prima puntualizzò Korinna, per poi aggiungere ... avrei una cosa da chiedere a Tomi, è lì con te?

Allana sospirò è da questa mattina che si è chiuso nella rimessa a fare solo le Dee sanno cosa, non penso si sia nemmeno accorto della tua chiamata. Se mi dai un attimo provo a farlo riemergere rispose, prendendosi un momento per contattare telepaticamente il marito. Non ci volle molto prima che il volto di Tomi apparisse sullo schermo accanto a quello di Allana. I capelli grigi dell'uomo erano scompigliati ed il volto accaldato. Da quel poco che si poteva vedere, gli abiti da lavoro che indossava erano macchiati di una sostanza scura. Si può sapere che stai combinando lì sotto? E' da stamattina che ti sento trivellare! esclamò Allana, non appena lo vide comparire sullo schermo. ... e hai chiamato mia madre per questo? chiese Tomi confuso.

No, Tomi, è stata tua madre a chiamare si intromise Korinna ... e non esattamente per questo. Non vorrei interrompere la vostra discussione, ma sono qui con Lore e ci chiedevamo se, quando sei andato a sistemare quello che restava del mio vecchio appartamento a Rixx, sei per caso riuscito a recuperare qualcuno dei quadri di papà. O qualunque altra cosa... azzardò Korinna, senza grandi speranze. Oh. fu la risposta di Tomi, colto del tutto alla sprovvista da quella richiesta, sia perché non era esattamente il discorso che si aspettava, sia perché sua madre non aveva voluto sentir parlare di quell'appartamento per anni e quel cambio di atteggiamento era quantomeno imprevisto. Eh... sì... qualcosa siamo riusciti a recuperare, ma è stato anni fa e non ricordo dove li ho messi... se ti interessano dovrei cercarli. Vi servono subito?

Non è urgente confermò Korinna in direzione del figlio, mentre con sguardo sospettoso studiava il modo in cui era abbigliato. Nonostante fossero passati decenni da quando era un bambino sempre impegnato a cacciarsi in qualche guaio, il modo in cui aveva schivato le curiosità della moglie era lo stesso con cui un tempo era solito evadere le sue domande. Per quanto fosse cresciuto, sembrava che in quello non sarebbe mai cambiato. ... però mi farebbe piacere rivederlo. Ricordi cosa sei riuscito a recuperare? si informò Korinna.

Tomi si ascugò la fronte con la manica della tunica, cercando di rendersi vagamente presentabile mentre si affrettava a rispondere ... beh... di roba ce n'era abbastanza, ma all'epoca dicesti che non ti interessava e di farne quello che volevamo. Insomma... qui in casa non ci stava molto e gran parte delle vostre cose erano danneggiate. Quadri... i quadri erano quasi tutti rovinati. Se n'erano salvati un paio, ma uno l'abbiamo regalato al museo dedicato alle vittime, l'altro all'editore di papà. spiegò Tomi, con la netta impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato.

Korinna gli rivolse un'occhiata comprensiva: sapeva che difficilmente Nat avrebbe accettato di esporre le proprie opere se fosse stato ancora in vita, ma il pensiero che potessero dare sollievo a tutti coloro che avevano letto i suoi resoconti e che da lontano avevano seguito la sua carriera, la confortava. Non preoccuparti, non sarei riuscita a farli entrare in casa mia. Preferisco siano esposti che chiusi in qualche armadio. lo rassicurò. In effetti era vero: ogni spazio disponibile della piccola abitazione di campagna era già occupato e non era nemmeno sicura di voler ripensare al marito ogni volta che attraversava il soggiorno.

Però dicevi che hai ancora qualcosa? chiese Korinna, incuriosita. Sì... in realtà non so se fossero tuoi o di papà... il computer ha salvato diversi file dall'archivio che non ho mai aperto... alcuni dei miei vecchi giocattoli, l'handpan di papà, qualcuno dei ricordi dei vostri viaggi... oh! E hai presente i mini-robot con cui Lon terrorizzava il gatto dei vicini? Ero convinto li aveste buttati, invece ne ho trovato uno... ridacchiò ero convinta di averli fatti sparire tutti... grugnì Korinna, allontanando seccata il pensiero quel coso non voglio vederlo, ma se riesci appena hai un attimo mi piacerebbe dare un'occhiata ai file. disse, prima di congedarsi e chiudere la comunicazione.

Ripensare al vecchio appartamento e alla vita intera che aveva vissuto nella capitale era stato più difficile di quanto lei stessa avesse previsto e Korinna rimase in silenzio un lungo istante, cercando di rielaborare quel senso di vuoto che l'aveva presa all'improvviso.

La voce di Lorelei riscosse Korinna dai suoi pensieri. La donna inspirò a fondo, asciugando distrattamente una lacrima con la manica della tunica. Pensavo di essere ormai riuscita a superare quello che è successo... ma sto faticando ad allontanare il pensiero che, se avessi insistito un po' di più perché il tuo bisnonno venisse con me in quel maledetto viaggio, adesso sarebbe ancora con noi. Mi aveva sempre accompagnata ovunque, ma cominciava a sentire di stare invecchiando. Mi disse che era troppo stanco, che voleva riposare... pensai che sarebbe stata questione di un paio di giorni, poi avrei trovato un modo per risollevargli il morale. Gli amici nella Flotta mi avevano avvertita delle operazioni militari nel nostro settore... ho sottovalutato la situazione. ammise con un sospiro mentre allungava una mano per stringere quella della nipote, in cerca di un contatto che la trattenesse lì e impedisse alla sua mente di tornare ancora una volta al vecchio appartamento nella capitale, alle immagini del pianeta distrutto, alle notizie delle torture che molti di loro avevano subito, alle pesanti perdite per porre fine al conflitto e poi al difficile processo per tornare alla vita normale. Ti va di fare due passi con me? Ho bisogno di un po' d'aria. propose alla nipote.