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RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - Neris - 27-03-2023
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
QI'-1 Seeth riuscì a fermarsi appena in tempo prima di pronunciare una delle peggiori imprecazioni klingon. Non poteva dire di essere un'esperta di tecniche mediche, soprattutto non quando si trattava di operazioni usate dai servizi segreti, ma qualche voce sulla choH'a' l'aveva comunque sentita. Dopotutto, era grazie a quella orripilante tecnica chirurgica che l'Impero poteva permettersi di inviare spie klingon in giro per la galassia conosciuta. Su questo non posso far altro che concordare: se il suo primo ufficiale si rivelasse un klingon, si potrebbe sfociare in un secondo grave incidente diplomatico. Confermò, cercando di riprendere il controllo delle sue emozioni e mantenere un'espressione neutra, quando invece avrebbe voluto distruggere qualcosa per sfogarsi. Non aveva ancora risolto l'incidente diplomatico con Betazed, né scoperto una vera e propria pista sulla San, e ne sorgeva un secondo con la flotta federale. Era come se gli dèi avessero deciso di giocare con lei, rendendo la sua ricerca della verità sempre più complessa e la guerra con la Federazione inevitabile. Dèi stranieri, considerando che i klingon avevano da tempo assassinato i propri.
Sforzandosi di non prendersela col terminale davanti a sé e ripromettendosi di sfogare le emozioni represse più tardi in palestra, la mezza klingon si affrettò a scrivere uno stringato messaggio di testo: "Comandante Jor Erulen, primo ufficiale della USS Saratoga. Probabile operativo klingon sotto ChoH'a'. Identità compromessa a causa di comportamenti erratici. Indagare, rischio incidente diplomatico." Inviò il messaggio al Dipartimento d'Intelligence della nave, e in copia al suo diretto superiore. Ho fatto partire un'indagine interna. Farò il possibile per tenerla informata di eventuali sviluppi, capitano T'Dal. Non era sicura che l'indagine avrebbe portato a qualche risultato, in quanto non era detto che quel "Kaas" fosse un membro dell'Intelligence Imperiale: se fosse stato la spia di qualche Grande Casa, sarebbe stato infatti difficile risalire ad informazioni utili. E, anche se fosse appartenuto all'Intelligence, c'era il rischio che l'indagine venisse segretata.
Per il momento le posso solamente consigliare di tenere sotto stretta sorveglianza il suo primo ufficiale. Se, in via del tutto ipotetica, fosse stato sottoposto alla ChoH'a' e qualcosa fosse andato storto, è possibile che al momento non sia in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Si arrischiò ad un avviso, per quanto non le piacesse l'idea di parlare in via ipotetica: qualsiasi sua affermazione in proposito, avrebbe infatti potuto essere successivamente utilizzata contro l'Impero. Posso chiederle se, nella sua indagine telepatica, ha trovato qualche indizio che possa collegare il suo primo ufficiale con l'incidente diplomatico in corso con Betazed? Considerando la sua probabile identità klingon, Seeth era dell'idea che anche quella pista fosse da scartare ma, arrivati a quel punto, una domanda in proposito non avrebbe peggiorato la situazione.
1QI'yaH: imprecazione piuttosto volgare
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - @Les - 28-03-2023
Korinna Suder
Betazoid
L'esplosione di rabbia da parte della Klingon sarebbe stata difficile da non percepire, nonostante il ferreo autocontrollo dimostrato dalla donna. D'altra parte era del tutto giustificata dalla situazione: pensavano di trovare un betazoide colpevole di aver consegnato una pericolosa droga all'interno dell'Impero e finivano per far saltare la copertura di un agente che non avrebbe dovuto trovarsi lì, come se dal punto di vista diplomatico la situazione non fosse stata già abbastanza complessa. D'altra parte c'era anche una seconda opzione più felice: se l'operativo klingon fosse stato realmente coinvolto nell'intera vicenda, c'erano possibilità concrete di scagionare Betazed dalle accuse dell'Impero e per quanto questo non migliorasse la situazione con la droga, avrebbe semplificato il lavro diplomatico.
Dalle sue parole, comunque, parve che anche la Klingon avesse intuito quella via e fosse disposta a prendere in considerazione quell'eventualità. Perdonate l'ignoranza, ma sto faticando a seguire: cosa significa esattamente ChoH'a'? si informò, preoccupata a sua volta all'idea che T'Dal dovesse fare affidamento su un primo ufficiale klingon dai comportamenti erratici. ... e soprattutto, vista la situazione, non pensate sia il caso di coinvolgere il comando in via ufficiale? chiese, facendo segno a T'Dal di attendere un istante e disattivando un momento l'audio della chiamata per rivolgersi alla klingon. Ormai sono due le navi federali potenzialmente coinvolte: rischiamo un incidente diplomatico con la Flotta Stellare se continuiamo ad agire in via non ufficiale con una situazione di questa gravità. le ricordò.
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - T'Dal - 02-04-2023
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Mentre le due done parlavano, pensai che avrei dovuto confrontarmi con Dakona e cercare una via logica a tutto quello che stavo assistendo... o comunque scoprendo. Non sapevo se il dottore aveva notato qualcosa in particolare nelle analisi che facevamo regolarmente, ma a questo punto era meglio essere più scrupolosi di quanto non fossimo stati fino a quel momento e gli avrei chiesto un aiuto.
«La ringrazio.» dissi pacatamente rivolta a Seeth quando disse che mi avrebbe tenuta aggiornata, per poi annuire riguardo il consiglio, per poi aggiungere, guardando brevemente Korinna quando ammisi «Sarà fatto, parlerò anche con il mio ufficiale medico, potrebbe essere utile. Per quanto riguarda il comando, lo avrei fatto prima, ma dopo quanto abbiamo scoperto... è meglio essere prudenti ed evitare situazioni affrettate. Vorrei comunque sapere chi è il mio primo ufficiale.»
Per quanto non mi piacesse quella situazione e avessi voluto lasciare la patata bollente nelle mani del comando di flotta, ora c'era qualcosa che mi turbava e mi consigliava di fare attenzione. Avrei voluto parlare con Elieth, ma era meglio anche in quel caso, non mettere in mezzo il governo vulcaniano per quanto possibile.
«Per la domanda riguardo il ChoH'a', lascio la parola alla diplomatica Rahnaz. Tutto quello che so, è il nome che ho trovato nei ricordi frammentati del mio primo ufficiale e non sono certa di aver compreso di cosa si tratta.» dissi pacatamente. Avevo un dubbio che si trattasse di una pratica chirurgica, ma sapevo fosse dolorosa, dal nome appunto klingon ma niente di più.
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - Neris - 02-04-2023
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Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Sembrava che, almeno per il momento, non ci fosse nulla che collegasse la probabile spia klingon con la droga San. Se fosse stato altrimenti, quasi certamente il capitano T'Dal ne avrebbe parlato. Di questo Seeth era decisamente sollevata: se Erulen era veramente un agente imperiale, poteva essere considerato un eroe. Rinunciare all'aspetto e alla biologia klingon non era un sacrificio da poco, significava rinunciare ad uno status privilegiato in quanto, nell'Impero, i non-klingon erano considerati inferiori. Non voleva nemmeno immaginarselo correlato alla crisi provocata dalla droga. D'altra parte, la mezza klingon si sentiva in colpa: era stata la sua indagine a compromettere definitivamente la copertura dell'uomo. Era possibile che non sarebbe durata a lungo lo stesso, considerando i problemi comportamentali evidenziati dalla vulcaniana, ma questo non diminuiva le sue colpe.
La domanda del console Suder non arrivò totalmente inattesa. Seeth aveva cercato di girare intorno alla questione, non sapendo quanto fosse autorizzata a dire in proposito, ma evidentemente non se la sarebbe cavata così facilmente. Notando che la betazoide aveva disabilitato l'audio, la klingon si prese un attimo di tempo per riflettere, dando la precedenza alla seconda domanda. Ulteriori indagini sul primo ufficiale della Saratoga richiederanno certamente un coinvolgimento ufficiale del Comando della Flotta Stellare federale, oltre che dell'Alto Comando klingon. Disse, rivolta a Suder. Una parte di lei avrebbe voluto approfittare della disponibilità di T'Dal per insabbiare tutto, ma... Non è qualcosa che possiamo evitare, soprattutto se - in via del tutto ipotetica - i sospetti sul comandante Erulen si rivelassero fondati. Considerando quanto il capitano T'Dal aveva percepito dalla mente del sospettato, Seeth aveva pochi dubbi che il primo ufficiale fosse una spia klingon ma, fin tanto non fosse stata autorizzata altrimenti, non avrebbe potuto ammetterlo apertamente. Anche la franchezza klingon aveva dei limiti quando c'erano di mezzo dei segreti di stato. Ciò ha però una limitata correlazione con l'incidente diplomatico con Betazed e l'indagine sulla San, in quanto al momento non ci sono indicazioni che il comandante Erulen sia coinvolto. Si tratta di due incidenti separati. D'altra parte, è sicuramente vero che avvisare il Comando della situazione del fratello del Capitano Dax sia ormai un passo necessario. Arrivati a quel punto, nasconderlo sarebbe stato controproducente: con una spia klingon tra le mani, il governo federale avrebbe di certo intrapreso una politica più attiva nell'incidente diplomatico tra Betazed e l'Impero. Si trattava di due incidenti separati, ma correlati da un preciso elemento: l'Impero Klingon. Posso solo sperare il Comando di Flotta non usi Kela Idrasis come scusa per infiltrarsi nelle trattative e complicare ancor di più questa faccenda.
Aspettò l'eventuale risposta della betazoide prima di riattivare l'audio nella chiamata con la Saratoga. Per quanto riguarda la ChoH'a', temo di non potervi rivelare molto senza le dovute autorizzazioni. Posso però dirvi che c'è stato un caso simile sulla USS Discovery, circa quindici anni fa. Che io sappia, l'ex-klingon Voq è ancora oggi un cittadino federale. Non erano molte informazioni ma probabilmente sufficienti per dare alla vulcaniana un punto di partenza per una ricerca in proposito. Poteva immaginare che i rapporti su quegli avvenimenti fossero stati segretati, ma probabilmente un capitano della Flotta Stellare avrebbe avuto sufficienti autorizzazioni per accedervi.
Se vi servisse, la scheda di Voq/Tyler la trovate QUI. Yeah, dopo Sheppard avevo bisogno di un capo serio per la Sezione 31. Con lui non dovremo temere genocidi, forse.
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - @Les - 03-04-2023
Korinna Suder
Betazoid
Korinna ricambiò l'occhiata della vulcaniana con un cenno di assenso: avere un ufficiale di plancia che con buone probabilità era un agente sotto copertura dalle intenzioni sconosciute non era qualcosa che avrebbe augurato a nessuno, né qualcosa che potesse essere preso alla leggera: da quel poco che sapeva del dottore, era certa che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutare T'Dal a venire a capo di quella spinosa situazione ed era felice che l'amica avesse al suo fianco qualcuno su cui contare in una simile situazione.
Arrivati a questo punto non possiamo che confidare che i nostri governi siano più lungimiranti di quanto siamo disposte a dare loro credito convenne Korinna, rivolta alla klingon, sebbene concordasse in misura maggiore con quel pensiero fugace che aveva colto riguardo all'eventualità che il Comando potesse utilizzare l'incidente per i suoi scopi. Nonostante sperasse che con l'abbandono di Sheppard le cose fossero cambiate, la convinzione che ci fosse del marcio al cuore della Flotta non l'aveva mai realmente abbandonata ed era pronta a fare quanto in suo potere per evitare che quella situazione venisse strumentalizzata... tuttavia si trattenne dall'esternare i propri pensieri con la diplomatica klingon: la situazione era già sufficientemente complessa anche senza che iniziasse a dubitare dell'organizzazione stesse della quale stavano per chiedere l'intervento. I sospetti di una delle due sarebbero stati abbastanza per evitare di incorrere in ulteriori problemi.
Mi occuperò personalmente di indagare cosa la Flotta sappia su questa ChoH'a' disse rivolta a T'Dal. Il mio nulla osta diplomatico dovrebbe essere sufficiente ad ottenere l'accesso a questo genere di informazioni valutò ... nel frattempo ti rinnovo l'invito a prestare attenzione. Non ci è possibile condividere i dettagli al momento, ma se Erulen fosse effettivamente coinvolto nel caso a cui stiamo lavorando potrebbe essere pericoloso.
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - T'Dal - 03-04-2023
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Ascoltai attentamente la risposta di Seeth, annuendo in accordo con la logica linea d'azione nei confronti del comandante Erulen e del primo ufficiale della Saratoga. C'erano momenti in cui mi chiedevo se la Klingon avesse studiato logica o ero io a sentirmi tremendamente stanca: la seconda era l'opzione più probabile, sebbene la donna essendo una diplomatica, cercava probabilmente di... trovare una via di mezzo più adeguata. In ogni caso, avrei parlato con Dakona non appena chiusa la conversazione con le due donne e a quanto pare, anche Korinna pensava fosse una buona idea. La parte umana mi suggeriva che quella collaborazione particolare e di conservarla, se avesse avuto dei figli probabilmente sarebbe stata una delle sue storie preferite.
«Dopo aver ascoltato entrambe, devo concordare con le vostre valutazioni a questo punto, il coinvolgimento ufficiale sia del Comando della Flotta Stellare che dell'Alto Comando Klingon sarebbe necessario per affrontare adeguatamente la situazione.» e annuii quando Korinna disse che speravano che Federazione e Impero Klingon fossero più lungimiranti.
Sapevo che la situazione era delicata, quindi il coinvolgimento della Federazione e dell'Impero Klingon non faceva che aumentare la complessità, ma c'era una parte di me che avrebbe detto che la salvaguardia della Federazione era della massima importanza, a qualunque costo; in quanto anche se è vero che alcuni all'interno della Flotta Stellare potessero avere delle proprie intenzioni non esattamente legittime e relativi tornaconto, credevo che la maggior parte di chi ci lavorava fosse sia dedita a sostenere i principi delle Federazione e aveva intenzione di continuare a lavorare per proteggere il bene superiore.
Per un istante mi chiesi quanto fossi certa di quel mio pensiero, quanto di quello che avevo provato sulla mia pelle rispecchiava la mia idea del "lavorare tutti per il bene superiore"?
Tuttavia, nonostante quei pensieri, fino a che indossavo la divisa ero pronta a garantire la sicurezza della Federazione e lo avrei fatto a qualunque mezzo.
«Vi terrò informate entrambe di eventuali sviluppi. Nel frattempo, procediamo con cautela, ma credo che sarebbe saggio per noi continuare a collaborare e condividere informazioni mentre andiamo avanti. Le implicazioni di questa situazione sono di vasta portata.»
Sapevo che la strada da percorrere non sarebbe stata facile, ma ero fiduciosa delle mie capacità e nel supporto del suo equipaggio. Insieme, avrebbero trovato un modo per risolvere la questione e proteggere gli interessi sia della Federazione che dell'Impero Klingon.
Quando la klingon parlò di Voi e del ChoH'a' guardai di nuovo Seeth e annuii. «Grazie per l'informazione. Farò del mio meglio per approfondire la questione e vedere cosa si può scoprire mentre aspetto tue notizie.» dissi le ultime parole rivolta a Korinna. Sapevo che l'accesso a informazioni riservate sarebbe stato difficile, ma ero intraprendente e determinata, ed era fiduciosa di poter trovare un modo per scoprire almeno qualcosa. Magari il dottore sapeva qualcosina.
Detto questo, rimasi in silenzio, aspettando di vedere se qualcuno avesse ulteriori domande o commenti. Questa situazione era complessa e delicata, ma era fiduciosa che con i loro sforzi combinati sarebbero stati in grado di trovare una via d'uscita.
RE: Sei mai salito a bordo di una nave klingon? - Neris - 11-04-2023
Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.
Seeth Rahnaz Mezza Klingon
Fece un cenno di assenso alle parole della betazoide. Quello klingon era un impero guerriero, basato sulla guerra e sulla continua espansione, ma questo non significava che i suoi capi non fossero lungimiranti. Seeth aveva fiducia nelle decisioni dell'Alto Comando, aveva solo timore che le circostanze o motivazioni politiche portassero i suoi superiori a prendere una decisione radicale. Onore o meno, lei non poteva negare che la storia klingon non fosse priva di guerre nate per un malinteso o per avidità. Se l'Alto Comando avesse considerato una guerra contro la Federazione utile, quanto stava succedendo gli avrebbe dato la giustificazione onorevole per scatenarla. E lo stesso valeva per il Comando di Flotta federale.
..se Erulen fosse effettivamente coinvolto nel caso a cui stiamo lavorando potrebbe essere pericoloso. Non commentò alle ultime parole di Suder, per quanto una parte di lei volesse negare quella possibilità. Non aveva nulla da ridire sulla possibile pericolosità di Erulen, era stata lei stessa a metterla in evidenza, ma continuava a considerare improbabile un suo coinvolgimento con la droga. Se la sua controparte betazoide avesse voluto indagare su quella possibilità, Seeth poteva solo accettarlo.
Farò il possibile per indagare e tenervi informate di eventuali sviluppi. Rispose alle parole del capitano T'Dal, senza però poterle offrire la stessa certezza. Tutto dipendeva dall'identità di Erulen e da chi esattamente prendeva ordini, e non era nemmeno certo che sarebbe stata lei a venir incaricata di gestire l'incidente. Sinceramente, Seeth non era nemmeno sicura di voler venir coinvolta in quella questione. Aveva sperato di riuscire a trovare qualche indizio sulla droga San ma tutto ciò che aveva ottenuto era un gran mal di testa. Non osava nemmeno pensare come la questione avrebbe potuto evolversi e come ciò avrebbe coinvolto lei. Difficilmente i suoi superiori avrebbero sorvolato sul suo ruolo nella scoperta dell'agente dormiente.
Direi che per il momento è tutto, salvo abbiate altri punti di cui vorreste discutere. Aggiunse, consapevole che a quel punto non c'era molto che lei potesse fare oltre che aspettare.