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TFB I klingon non si drogano - Versione stampabile

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RE: I klingon non si drogano - Neris - 08-01-2023

For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.

Elina Milayn Dax Trill Unita

Avrebbe potuto trattarsi di semplice predilezione betazoide per la verità, considerando le caratteristiche di una società telepate, ma Elina aveva avuto a che fare coi klingon quindi sapeva che concetti ambigui e malintesi era ciò che più odiavano. Se avessero mantenuto segreto il suo collegamento con Kela e in qualche modo i klingon lo fossero venuti a sapere, le trattative con ogni probabilità sarebbero saltate. Credo abbia ragione. Ho avuto anch'io a che fare con loro, e ho avuto l'impressione che i klingon vedano le cose o bianche o nere. Meglio essere sinceri e non dar loro altri motivi per vedere Betazed e la Federazione come inaffidabili e quindi colpevoli. Pronunciare quelle parole non fu semplice, in quanto la parte più emotiva di Elina temeva che quell'informazione potesse influenzare negativamente la situazione di Kela. Da una parte, dimostrare che era il parente di un ufficiale avrebbe potuto alzare il suo valore, migliorando quindi le sue attuali condizioni di vita e le sue possibilità di sopravvivenza. Dall'altra, avrebbe potuto renderlo una pedina da usare in ambito politico. Sono klingon, non romulani. Si consolò. Già, la situazione era brutta ma avrebbe potuto essere peggio. Molto peggio.

Ehm.. La risposta alla sua domanda fu ben diversa da quella che si era aspettata. Difficile che Suder non si fosse resa conto del rischio che le stava chiedendo di prendere, era stata il Primo Ufficiale della stessa nave che ora lei comandava. Se si fosse venuto a sapere che aveva passato informazioni riservate ad un governo federato senza la dovuta autorizzazione, la sua carriera sarebbe stata a rischio. Anzi, c'era anche un'altra possibilità, ben peggiore di essere degradata o espulsa: non ricevere rimproveri o provvedimenti. Questo avrebbe significato l'interferenza di una certa organizzazione che, da quando aveva preso il comando della Constellation, le stava ronzando intorno. Dar loro ulteriori punti deboli su cui lavorare non sarebbe stata una buona idea. Eppure...

Non è un problema per me fare una ricerca ma, se ci fossero risultati, non potrò rivelarglieli. Non senza richiesta ufficiale. Sa come funziona. Disse dunque, cercando di trovare un compromesso. Non poteva fornire informazioni riservate a Suder, ma di certo poteva dirle se valeva la pena o meno di fare richiesta per accedere a quei dati. Ricevuto nominativi e parametri di ricerca, la trill accedette al database della flotta. Brevi istanti in cui non seppe se sperare o meno che ci fossero risultati, poi disse: C'è un risultato che corrisponde ai parametri di ricerca ma... questo è tutto quello che posso dirle, mi dispiace.



RE: I klingon non si drogano - @Les - 08-01-2023

Korinna Suder

Betazoid

Alla precisazione del capitano Korinna non rispose, limitandosi ad inviarle i dati: sapeva fin troppo bene come funzionassero i regolamenti della Flotta ed i Klingon non erano gli unici a non amare particolarmente il modo in cui tutte quelle informazioni non fossero liberamente accessibili. Allo stesso tempo sapeva di stare chiedendo molto a un capitano che era costretto ad operare in quel regime, ma era anche perfettamente consapevole della situazione e di quanto fosse importante fare il possibile per tenere la Federazione fuori dall'intera storia.
Elina, tuttavia, le diede quella risposta che avrebbe preferito non sentire. La betazoide si stropicciò gli occhi un istante, tentando di allontanare il peso di quell'informazione. D'accordo disse con voce stanca, più a se stessa che alla sua interlocutrice. La ringrazio per la disponibilità. Appena avrò maggiori informazioni mi metterò in contatto con lei. Nel frattempo, se le dovesse venire in mente qualunque cosa possa essere d'aiuto per scagionare suo fratello, la prego di contattarmi personalmente. concluse, chiudendo poi la comunicazione.

Si alzò dalla propria scrivania per raggiungere il replicatore. Una tazza di cioccolata bianca al limone, calda. ordinò. L'aveva provata la prima volta ai tempi dell'Accademia, dietro consiglio di una compagna di corso terrestre e l'aveva amata fin da subito con quel gusto dolce ed aromatico che le ricordava un tempo in cui le cose erano molto più semplici. In pochi istanti l'ordine fu pronto e Korinna tornò alla sua scrivania, prendendo un piccolo sorso prima di digitare qualcosa al suo terminale. Quella era una notizia che preferiva dare di persona alla Rahnaz ed era già in programma un incontro per il giorno seguente, quindi decise di portarsi avanti e inoltrare ai vari istituti di ricerca le informazioni che aveva promesso, oltre a contattare l'investigatore di cui avevano discusso. Uno degli addetti dello spazioporto di Darona sarebbe dovuto andare bene: aveva una formazione riguardo alla sicurezza, conosceva bene l'area e con buona probabilità era in rapporti tali con i lavoratori da poter scoprire qualunque cosa servisse senza troppe difficoltà, così inoltrò una nuova chiamata verso il pianeta agricolo. 

Salta pure all'incontro successivo se vuoi. Stavolta vengo io sulla tua nave per par condicio?