Ero in attesa di ordini operativi, in quanto non sapevo se scendere sulla Terra o finalmente poter tornare sulla mia nave, la Constellation. Tuttavia, mi sono resa conto di essermi imbattuta in un'esperienza non propriamente canonica, quale l'avventura seppur spiacevole con i Klingon e i romulani, ed era notevolmente difficile dire come la questione si potesse evolvere.
Ero passata davanti al negozio dell'andoriano Shras, il Federation Shuttlecraft Shop e avevo ammirato le navette al loro interno. Dopo un certo tempo a vivere con gli umani e tutti gli umanoidi avevo capito una cosa importante: "avere" non era, dopo tutto, una cosa così piacevole come "volere". Beh non era logico, ma era vero, avrei voluto uno di quei mezzi per poter viaggiare ed essere indipendente nelle poche visite concesse dalla federazione.
Avevo saputo che c'era un capitano giovane alle guida di Earth Spacedock, avevo sentito tante chiacchiere positive su di lui a cui non avevo dato peso. Le chiacchiere non sono interessanti alle orecchie vulcaniane, sebbene le ascoltassimo con attenzione.
Cercai su una delle piantine il salotto o il bar più vicino per riposare un istante per poi concludere la mia visita.

Camminavo lungo la passeggiata di Earth Spacedock, non ci credevo ancora, io ero al comando di quella gigantesca base... Bastava alzare un dito perchè tutti facessero cosa dicevo.
Era quasi irritante quando aprivo bocca e un neo-ufficiale mi urlava "si signore" prima ancora che io parlassi.
Avevo visto una donna, vulcaniana, guardare la mappa della passeggiata e poi dirigersi verso il bar, questo mi aveva convinto ad andare a dare un'occhiata al bar, uno dei tanti. . . Infondo l'anima da donnaiolo di Enomis aumentava con i suoi gradi.
Avevo l'impressione che il mio grado desse nell'occhio troppo nell'occhio e di sicuro era cosi. . .
Mi ero avvicinato al bancone e avevo ordinato un thè speziato vulcaniano, la mia bevanda preferita.

Dalla cartina c'era un bar poco distante da dove mi trovavo e mi ero diretta a passi abbastanza veloci, seppur cadenzati verso il bar.
Avevo preso il menù per assicurarmi cosa avevano di vulcaniano e rimasi sorpresa nel notare che potevo ordinare qualsiasi cosa.
Ordinai un Vulcan Mocha, una sorta di caffè vulcaniano, quando un istante dopo, un uomo con i gradi da capitano, aveva ordinato un thè speziato vulcaniano. Ne rimasi piacevolmente colpita.
E' la prima volta che un non vulcaniano ordina un thè speziato vulcaniano. ammisi tranquillamente, in effetti era la prima volta, per lo meno davanti a me.

Era appena arrivata la mia ordinazione quando, quando proprio la donna che avevo osservato prima commentò sul mio gustosissimo thè.
A dire la verità mi ero sempre chiesto se fosse realmente un'invenzione vulcaniana, era troppo gustosa per le loro papille gustative prive di emozioni.
Prima volta? Nah, è la mia bevanda preferita da quando frequento l'accademia... Sorridevo alla vulcaniana.
Come si chiama? Sempre sorridendo, sorseggiando il thè

Lo ascoltai con attenzione guardandolo con attenzione, non era umano piuttosto sembrava un Trill. Lo avevo riconosciuto come tale, in quanto il timoniere della Constellation, Elina era della stessa specie.
Beh, per me è vedere un non vulcaniano ordinare una bibita del mio pianeta natale, è una novità. ammisi tranquillamente bevendo un pò del mio Vulcan Mocha.
Alzai lo sguardo su di lui quando mi chiese come mi chiamavo. T'Dal, lei signore? chiesi curiosamente guardandolo

Mi ero accomodato sullo sgabello del bancone, e mi ero rivolto con il busto verso la vulcaniana, bevendo un poco del mio thè.
Enomis Curzon, e, si. Sono il "famoso"-Virgolettando con le mani il termine-Capitano al comando della stazione... Sembra che ormai tutti lo sappiano
Avevo detto questa frase quasi come fosse una cosa brutta, ma non mi dispiaceva affatto essere l'anima della festa nella flotta stellare...

Lo guardai con tranquillità, il mio non mostrare emozioni e non provarne se non a brevi tratti risultava utile soprattuttto per me, per pensare lucidamente.
Enomis, è un nome interessante. E' tipico del suo pianeta?
chiesi tranquillamente per poi ammettere poco dopo Ero curiosa, sebbene non fosse logico, nel conoscere il capitano di questa stazione. Non mi era ancora stato concesso l'onore, ma è stato un periodo abbastanza... complicato come dite voi.

Guardavo i suoi occhi, erano vulcaniani... Per me l'essere un vulcaniano non implica non avere sentimenti. Lo sapevo bene che loro li nascondevano solo...
I suoi erano proprio i tipici occhi vulcaniani, a un primo sguardo parevano privi di emozioni, spenti... Ma più li guardavo e più mi accorgevo delle emozioni che venivano fuori. Non ero e non sono un betazioide, ma posso dire che ero empatico.
-No, non è esattamente tipico di Trill, piaceva molto a mia madre...
Dopo aver riposto alla domanda, avevo preso un altro sorso di thè, senza distogliere lo sguardo dal suo viso -all'apparenza- privo di emozioni e dai suoi occhi.
-Onore è una parola grossa, infondo io comando solo, ma il lavoro vero lo fanno tutti i sottoufficiali, tecnci e ufficiali qui sulla stazione...
Dalla sua ultima frase avevo ricevuto un ulteriore conferma, se i vulcaniani avevano dei periodi complicati allora avevano anche loro emozioni, e questo mi aveva fatto sorridere.
- Periodo complicato eh? Cosa è successo? Se posso permettermi la domanda...

Lo guardai mentre bevevo un altro pò della mia bibita. Io ero soggetta ai sentimenti, ma cercavo di essere più dedita alla logica così da poter dire che ero vulcaniana. Già, cercavo di essere più vulcaniana degli altri vulcaniani. Contraddizione in termini? Si, forse, ma la mia infanzia non era stata facile, ero stata considerata praticamente una vulcaniana non pura, solo per dei miei.. antentati. E io odiavo questa situazione. Annuii alle sue parole. Capisco. fu il mio unico commento, in effetti era logico, se era una bevanda apprezzata dalla madre, era stata trasmessa al figlio. Capitava e non di rado ovviamente.
Parole molto belle che le danno onore capitano. Molti capitani e ammiragli dovrebbero prendere esempio da lei. ammisi tranquilla e poi annuii alla sua domanda.
Certamente, la sua domanda è pertinente. Semplicemente dopo l'inconveniente con la constellation ho dovuto presentarmi comunque all'accademia delle scienze vulcaniane per presentare un mio progetto. Ovviamente ho potuto usare i computer della federazione che mi erano stati dati in dotazione, ma ho dovuto ricalibrarli nuovamente e ciò ha portato via del tempo alla mia causa, ma come dite voi.. è andato bene. ci avevo lavorato molto, era normale nel modo in cui avevo condotto l'esperimento.

Quindi è in attesa di ordini? Pensi che prima di avere questo comando ho aspettato due settimane... Due settimane d'inferno, pensavo che mi avrebbero assegnato a una nave vicino al confine con i klingon...
Sorrisi, ero felice. Che ordini si aspetta?
Intanto ogni tanto prendevo un sorso di thè, ero arrivato a metà tazza.