Per colpa di quel disgraziato di Ruthven ho avuto una marea di problemi. Dopo tutto quello che la Sezione 31 fa per la Federazione, c'è ancora chi cerca di metterci i bastoni fra le ruote. L'Ammiraglio di Flotta John Ruthven è, appunto, tra questi nostri nemici... e, per di più, si tratta di una persona abbastanza influente. Ma, anche se conosce di persona il rappresentante della Terra nel Consiglio Federale, questo non gli basterà a salvare la sua carriera. Non solo ha tentato - e in parte ci è riuscito - di sabotare una missione della Sezione 31, ma ha pure osato mettere agli arresti il mio capo, l'ammiraglio Emil Sheppard, mentre si trovava su Earth Spacedock. Per non parlare del fatto che ha arrestato anche me, visto che - per puro caso - mi trovavo anch'io sulla stazione. Ok, forse l'espressione 'per puro caso' non è la più adatta. Sheppard era bloccato sulla stazione, visto che la U.S.S. Constellation era stata gravemente danneggiata in missione... cosa di cui non mi sento in colpa, visto che il danno è stato causato ANCHE dal sistema di occultamento danneggiato che ci ha fornito Bok, quello scemo di un ferengi, e non solo dal mio sabotaggio alla sua intelligenza artificiale. Per di più, l'ammiraglio aveva avuto problemi col suo equipaggio (beh... di sicuro col suo primo ufficiale), quindi ho pensato che fosse una buona idea dargli una mano. Così, facendomi passare per un'agente dell'intelligence di Flotta, ho preso le redini della missione... almeno fino a quando una dannata dottoressa dalle orecchie a punta ha dichiarato temporaneamente inabili al servizio sia me che Sheppard. E, a questo punto, è intervenuto Ruthven, impedendoci di attuare il nostro piano B, ossia tentare di far schiantare un'astronave in costruzione su quella dannata base lunare dove, teoricamente, i klingon stavano allegramente campeggiando.

Non è mica colpa nostra se i Klingon non c'erano! Penso un po' incollerita, mentre cammino per un corridoio dell'Enterprise. Come potevamo sapere di avere una talpa tra di noi? Poi... i klingon c'erano eccome... non nella base, ma su una nave occultata nel settore 001. E, per di più, erano in compagnia di una nave romulana! E siamo noi quelli pericolosi, eh!? Come cavolo ci si fa a fidare dei klingon in questa situazione? Mah... scommetto che il capo, dopo aver spazzato via i romulani, volgerà la sua attenzione sui klingon, i nostri attuali quasi-alleati.

Nonostante, a quanto sembra, i romulani abbiano sparso false voci nella Sezione 31 e nel comando Klingon per mettere Impero e Federazione uno contro l'altra, non mi sembra neanche il caso di allearci con i klingon, il nostro nemico storico, per combattere i romulani. Ah! In questo momento un klingon si trova a Parigi, davanti al Consiglio Federale! È assurdo! Mi dico, furibonda. E, cavolo, quella riunione è off-limits... non posso andarci! Ok, calma Claire... non sei qui per fare un giro turistico. Non ti avranno voluto al briefing ma hai comunque un compito importante.

Il mio compito è, infatti, dare un'occhiata agli ufficiali della U.S.S. Enterprise, soprattutto quelli col grado più basso, per stendere una lista di possibili acquisti. Ho già analizzato i file personali di tutti i membri dell'equipaggio di questa nave, e ho così ristretto un po' il campo, ma solo osservandoli al lavoro e chiacchierando con loro potrò farmi un'idea più chiara di quanto tengano alla Federazione... e di cosa farebbero pur di proteggerla. Anche perché non è accettabile che proprio nell'ammiraglia di flotta non ci sia nessun membro della Sezione 31!

Ovviamente, sarebbe improponibile per me presentarmi come un'agente di un'organizzazione ufficialmente inesistente e, secondo alcuni, quasi illegale, quindi la Sezione 31 mi ha fornito di una falsa identità. In questo momento io sono il tenente comandante Zhang Ziyi, ufficiale addetto ad un'ispezione dei sistemi di sicurezza della U.S.S. Enterprise.

Dodici giorni. Ero sull'Enterprise da dodici giorni e ancora stentavo a crederci. Certo, quando ho fatto domanda ero sicura di avere tutte le carte in regola per farcela. A metà strada, però, i dubbi erano finalmente riusciti a fare breccia e, anche se non lo davo a vedere, stavo.. Beh, non stavo per niente bene, punto. Ero fatta così. Nessuno doveva mai sapere che avevo avuto dei dubbi. Mai mostrarsi deboli, questo era il mio motto. Nel mondo in cui viviamo sarebbe la fine. Sospirai, continuando il mio giro di ricognizione. Come Ufficiale di Sicurezza mi toccava. Ufficiale di Sicurezza. Altra novità a cui abituarsi. Altro sogno che si era realizzato. In genere, facevo solo quattro ronde, a distanza di quattro ore l'una dall'altra. In quell'ultima settimana, tuttavia, c'erano stati significativi cambiamenti a bordo dell'Enterprise. In altre parole, avevamo ospiti, motivo per cui avevo dovuto raddoppiare le mie passeggiate. Troppo.. Zelante? Paranoica? Forse, ma la prudenza non è mai troppa. Non mi fidavo nemmeno di mio padre, figuriamoci se potevo fidarmi di estranei! Se aggiungiamo il fatto che, nel caso in cui qualcosa fosse andato storto, mi sarei giocata grado e posto di lavoro.. Potevo essere giustificata, in qualche modo? In fondo, stavo soltanto facendo quello che ci si aspettava da me. Continuai a camminare, riflettendo sugli ultimi avvenimenti. Non era per niente un bel periodo per la Federazione, considerando che i rapporti con l'Impero erano tesi oltre il limite. Presto o tardi sarebbe scoppiata una guerra, poco ma sicuro. Passi. Il suono, quasi impercettibile sul linoleum, catturò la mia attenzione. Non ero sola. Continuai la mia marcia, benchè avessi i sensi all'erta. Ok, forse stavo esagerando. D'altronde, quanti ufficiali c'erano su quell'Astronave? Ma, come ho già detto, la prudenza non è mai troppa.

Mentre continuo a camminare nel corridoio praticamente deserto, non posso fare a meno di chiedermi se ho fatto bene ad insistere che mi assegnassero questo incarico. In effetti, a pensarci bene, qui c'è un po' di gente che potrebbe riconoscermi, visto che - nemmeno molto tempo fa - ho mosso mari e venti per fare in modo che fosse proprio questa astronave a condurre la mia classe in viaggio d'istruzione ad Andoria. Teoricamente non dovrei avere problemi, visto che quello scemo del capitano Kirk è stato avvisato che io, sotto falso nome, avrei fatto un'ispezione. Farmi passare per un'agente dell'Intelligence di Flotta è qualcosa che semplicemente adoro, ma - forse, forse - non sarà qualcosa che potrò fare a lungo. Nonostante qui al comando ci siano solo mocciosi, è possibile che il comandante Spock, l'unico intelligente della nave, si sia informato di quello che è successo su Earth Spacedock e, quindi, potrebbe aver avvisato il capitano che sono un'agente della sezione 31. Teoricamente, questo non dovrebbe compromettere troppo la mia missione... credo che, al massimo, mi terranno d'occhio per tutta la mia permanenza. La cosa potrebbe risultare un po' stressante, visto che significherebbe che io dovrei stare attenta a non mostrare nessun particolare interesse nei confronti di un nostro possibile acquisto, per non mettere in allerta Kirk e compagnia bella... quindi non posso fare a meno di sperare che Spock sia stato infettato dalla stupidità umana di Kirk e amici. Cosa possibilissima, visto che è per metà umano anche lui.

Le mie riflessioni su come evitare che qualche ufficiale di basso livello mi riconosca e mi saluti con un poco opportuno 'salve professoressa' vengono interrotte da un rumore di passi. Continuo a camminare, rendendomi conto che i passi provengono da davanti a me e che si stanno avvicinando. Non ci vuole molto perché colei che mi si sta avvicinando sia visibile. È evidentemente giovane e, altrettanto evidentemente, un ufficiale della sicurezza della nave. Il mio sguardo cade sul grado segnato sulla sua uniforme. Tenente. Niente male per la sua età. Penso. Quanti anni avrà? Una ventina?
Tento di ricordarmi il suo nome, ma non ci riesco. La sua faccia è vagamente familiare, quindi ho sicuramente dato un'occhiata ai suoi dati personali prima di venire qui. Per il resto... beh... sull'Enterprise ci sono ben 43 ufficiali e - ciliegina sulla torta - 287 sottufficiali. Sarebbe impossibile anche per me ricordarli tutti.

"Salve." Affermo, avvicinandomi a lei con passo deciso. "Sono il tenente comandante Zhang Ziyi. Mi trovo su questa nave per un controllo dei sistemi di sicurezza. Posso farle qualche domanda?"