La U.S.S. Enterprise. Non so cosa pensare. Essere una passeggera su questa astronave dovrebbe rendermi emozionata, invece sono soltanto preoccupata. Io sono giovane per essere un'insegnante nell'Accademia della Flotta, ma l'equipaggio dell'Enterprise è troppo giovane per essere al comando della nave ammiraglia. L'unico che ritengo adatto al compito (e questo non significa che io mi fida di lui) è il vulcaniano Spock, che è di sicuro quello con più esperienza. Ma devo anche considerare che se Kirk non fosse riuscito a togliergli il comando, non so se la Terra si sarebbe salvata.
Ma questa è la solita fortuna del principiante. James T. Kirk è per me un principiante e dovrà impegnarsi per riuscire a dimostrarmi il contrario.

C'è anche un altro pensiero che mi gira per la testa.
Mi sono stupita quando mi hanno detto che sarebbe stata l'Enterprise a portare me e i miei studenti fino ad Andoria. Che ci sia lo zampino dell'ammiraglio Sheppard? No, non credo: se così fosse avrei ricevuto delle istruzioni. Sabotare la nave, entrare in contatto con qualcuno, recuperare dati riservati, o qualcosa di simile. No, deve essere stato il semplice caso. Chissà, potrei anche riuscire a scoprire qualcosa di utile per la Sezione 31!
No, non devo espormi, almeno per adesso.
Oggi sono Claire Mayfair, professoressa di Xenoantropologia Culturale nell'Accademia della Flotta stellare e sto portando i cadetti che seguono il mio corso a una visita di istruzione ad Andoria. Quindi, per oggi niente Quetesh, niente missioni segrete, niente Sezione 31. Sempre che qualche informazione non mi venga offerta sul piatto d'argento, ovviamente!

Sorrido, osservando un gruppo di cadetti chiacchierare allegramente. E' stupefacente vedere come una gita che interessava a pochi ha subito avuto fin troppi iscritti appena si è saputo che si sarebbe viaggiato sull'Enterprise. Addirittura son stata costretta a rifiutare iscrizioni di cadetti che non seguivano il corso!

Oggi l'Enterprise ha una missione che posso definire solo particolare...Quella che gli umani chiamerebbero una gita. Gli studenti saranno portati fino ad Andoria. Ancora non capisco perchè affidare un simile compito, interessante ma non certo una priorità, proprio alla nave ammiraglia... ma non sta a me decidere. A me sta solo rispettare gli ordini. La nave è piena di cadetti e a quanto pare seguiti da una sola insegnante umana, scelta illogica direi. Mi auguro solo che sia capace di gestirli. Preferirei dedicarmi ai miei rilevamenti, ma il capitato ha deciso di affidare a me l'accoglienza. Scelta altrettanto illogica, sono Vulcaniano e non sono certo il più adatto per far sentire a proprio agio una donna umana. In questo direi che il capitano Kirk è decisamente più abile di me.
Mi reco in sala teletrasporto dove è stato fatto salire anche il nostro ultimo passeggero extra, Claire Mayfair, professoressa di Xenoantropologia Culturale nell'Accademia della Flotta stellare.... Materia interessante direi.
La accolgo con il saluto vulcaniano e un tono il più cortese e diplomatico possibile
"professoressa Mayfair, benvenuta sull' Enterprise, a nome del capitanto Kirk e di tutto il suo equipaggio"

"La ringrazio comandante Spock." Rispondo, al benvenuto del vulcaniano. "E' un onore essere su questa nave." Sorrido leggermente, un po' dispiaciuta che non sia giunto il capitano Kirk in persona. Avrei tanto voluto scambiare due parole con quel ragazzo che non dovrebbe avere tutto questo potere.
Kirk, Penso. non so se la Sezione 31 ti lascerà comandare ancora a lungo l'Enterprise... goditi questi momenti, mio caro, perché potrebbero non riproporsi più.
Ma d'altra parte, son felice che sia venuto a darmi il benvenuto l'unico ufficiale dell'astronave che considero adatto al suo compito... o almeno, abbastanza adatto. Ai vulcaniani manca quell'umanità indispensabile in certe missioni. Un vero peccato.
"E' affascinante pensare che qui ci sono gli ufficiali più giovani della Flotta, son sicura che ai cadetti farà bene passare un po' di tempo su questa astronave."
Sempre che non si ingelosiscano a causa del fatto che, probabilmente, per loro non sarà così semplice arrivare a quei livelli in così breve tempo. Completo nella mia mente.

Annusico leggermente alle parole dell'umana
" Dovere professoressa Mayfair. Mi auguro che il vostro breve soggiorno su questa nave sarà il più piacevole possibile. In questo arco di tempo, secondo preciso ordine del comandante Kirk, io sarò a vostra completa disposizione sia per quanto riguarda necessità pratiche sia riguardo a delucidazioni sulla nave o su qualsiasi altro argomento io sia adeguatamente preparato."
dico in tono cortese, senza aggiungere che, a causa di questo ordine insolito, sono stato costretto ad interrompere e mettere momentaneamente da parte molti lavori che ritenevo decisamente prioritari.
" Le assicuro che, malgrado la giovane età, gli ufficiali di questa astronave sono tutti perfettamente qualificati."
anche se ho ancora qualche riserva verso Kirk... penso fra me.
" Mi auguro che i suoi cadetti decidano di trarre più profitto possibile da questa esperienza... Spesso gli esseri umani tendono a perdersi troppo nel lato più ludico di ogni cosa"

"Lo spero anch'io." Dico, in risposta alle sue ultime parole. "Questa occasione è perfetta perché i cadetti si rendano conto di come funziona un'astronave... anzi, LA astronave. Credo che si rendano conto che questa potrebbe essere un'occasione unica. E' difficile che tra i compiti dell'Enterprise rientri accompagnare degli studenti a una visita di istruzione."
Già, spero proprio che ne approfittino per farsi qualche esperienza, possibilmente senza ficcanasare in luoghi riservati. Anche se non mi dispiacerebbe troppo farli chiudere - se il capitano me lo permetterà, ovviamente - in una cella... anche quella sarebbe un'esperienza importante. Magari non entusiasmante, ma importante sì.
Poi... c'è già una mezza spia a bordo, no!? Credo proprio che approfitterò della disponibilità di Spock, se ce ne sarà l'occasione.

"Personalmente sono convinta che l'equipaggio di questa nave sia ben qualificato, ma sono anche sicura che ci sia anche chi non lo crede." Continuo, abbastanza sincera... almeno nella seconda parte della frase. Su quanto sono qualificati devo farmi ancora un'idea... e non credo che basterà questo viaggio perché io mi possa fidare di loro.
Fidare... una parolona. Di chi mi fido io? Se avessi l'ammiraglio Sheppard a coprirmi le spalle non mi sentirei per niente al sicuro. E se non mi fido di lui... come potrei fidarmi del capitano Kirk o del comandante Spock?

Annuisco.
" In effetti l'Enterprise non si è mai occupata di viaggi di istruzione... ha avuto in diversi occasioni il privilegio di scortare diplomatici ed alti dignitari, ma questo tipo di occupazioni più... futili in genere non vengono delegate all'ammiraglia. E con questo non voglio assolutamente sminuire l'importanza del suo ruolo, professoressa, nè della sua gita"
dico in tono cortese e diplomatico, come sempre.
"desidera che le mostri il suo alloggio?"
So che è mio compito renderle il viaggio gradevole, so che è un ordine diretto del capitano, ma negare che non so come trattare con un essere umano... sarebbe illogico.

Occupazione futile? Sorrido a queste sue parole. Ha ragione, questo non è certo un compito adatto all'ammiraglia... allora perché è stato dato proprio all'Enterprise? Che la sezione 31 voglia qualcosa da me? O magari qualcuno aspetta solamente che io metta un piede in fallo?

Ma sarebbe inutile preoccuparsene adesso... meglio pensare agli alloggi.
"Sì, sarebbe perfetto. Però credo che sia meglio che io dia solo un'occhiata agli alloggi. Son qui anche per controllare i cadetti e, anche se dovrebbero essere abbastanza adulti da rendersi conto cosa è meglio non toccare, c'è sempre qualcuno troppo curioso o disattento. Son sicura che anche i vostri colleghi li controlleranno, ma mi sento più tranquilla se ci sono anch'io che lo faccio. Dopotutto, se qualcosa in questa gita andasse storto è sicuro che non verrebbe più data un'occasione simile ai cadetti."

Poi... se mi concentro nel controllare loro, forse mi trattengo dal cercare di accedere al computer centrale dell'Enterprise. Trovarsi su questa nave e non essere in missione potrebbe risultare molto stressante.

"Sono perfettamente d'accordo con lei, ma sono convinto che il resto dell'equipaggio saprà controllare i suoi ragazzi per pochi minuti e poi... mostrarle il suo alloggio fa parte dei mie compiti di oggi. Mi auguro che la sistemazione sarà di suo gusto."
Le faccio segno di seguirmi. Un lieve cenno cortese.
Nel mio tono non lascio trasparire niente che non sia cortesia o professionalità... non lascio che si possa intendere se questo compito sia per me un peso oppure un piacere...
" Questo viaggio lo passerà principalmente in mia compagnia. Spero che non le dispiaccia eccessivamente che non le sia stato assegnato un accompagnatore umano. A volte le scelte del capitano Kirk sono oscure anche a me. ma del resto cercera di capire le scelte illogiche di un illogico umano è di per sè illogico, non crede professoressa?"
Mi è stato ordinato di non lasciarla sola e di occuparmi di ogni sua necessità, sua e dei cadetti... Non posso fare ameno di pensare che mi sento più un cameriere che un'ufficiale della flotta... ma gli ordini non si discutono...

Forse dovrei offendermi, dopotutto anch'io sono una di quegli illogici umani, ma non sono ci certo una di quelle persone che si offendono così facilmente. Non mi arrabbio di certo per una cosa che pensano tutti i vulcaniani... che, in effetti, non hanno nemmeno torto. Noi umani siamo illogici, questo è certo, e io forse lo sono ancora di più degli altri, anche se cerco di non farlo notare.
Basta pensare a quello che ha passato il dottore della Sezione 31 quando ha osato dire che ho qualche problema mentale... dopo che ho finito di fargli volare addosso gli oggetti della stanza (alcuni dei quali appuntiti) non ha più osato dire una cosa del genere. E io ho passato quasi una settimana in isolamento, ma questo è un dettaglio.

"Alle volte mi dispiace che noi umani non abbiamo le capacità di controllo dei vulcaniani. In molte occasioni sarebbero utili. Ma credo che la maggioranza degli umani preferisca tenersi le proprie emozioni e i propri difetti. Sì, siamo piuttosto illogici, ma il bello sta nella differenza. Se l'universo fosse tutto uguale potrebbe diventare una noia."
Detto questo, però, non posso non pensare a come la diversità può diventare anche una minaccia. Romulani, klingon, cardassiani... anche i ferengi. Tutti questi potrebbero diventare una seria minaccia per la federazione, e alcuni dei quali lo sono già.

"Allora mi affiderò alle capacità dei suoi colleghi, anche perché mi piacerebbe molto fare un giro della nave. Sempre se è possibile, comandante. Altrimenti mi limiterò ad osservare il mio alloggio e le zone ricreative."

Mi concedo un mezzo sorriso
" sì, maggiore autocontrollo sarebbe di grande giovamento alla razza umana. Senza alcun dubbio. La logica ripaga sempre se stessa. ma questo non significa che non sappia apprezzare le vostre qualità, noi vulcaniani sappiamo essere estremamente tolleranti nei confronti degli altrui difetti"
Non so quanto potrò mostrare della nave, quindi opto per una risposta cortese ed estremamente diplomatica
" Farò il possibile per renderle piacevole la permanenza qui con noi"
La accompagno alla zona dedicata agli alloggi. Apro il suo e le faccio cenno di entrare. è un alloggio standard abbellito però con alcune cose che dovrebbero rallegrare una donna umana:
Una trapunta meno anonima di quelle fornite all'equipaggio rossa chiaro con petali di rosa, fiori ed un cesto di frutta fresca. Ho insistito per aggiungere, oltre ai molti e vari fiori anche una piccola pianta nana di arancio, almeno in quel caso i frutti si possono mangiare. è utile e ciò che è utile non è illogico. Sopra la scrivania vi erano stati sistemati con cura alcuni referti medici e testi che probabilmente sarebbero interessati alla professoressa.
"Spero che la sistemazione sia di suo gradimento"