Un androide sulla nave... -
L'Enterprise. E' la prima volta che ci metto piede. E se non fosse per Michael Midway, probabilmente non l'avrei fatto per molto tempo. Michael ha deciso, in accordo con il padre, di testare le mie reazioni lontano dalla stazione stellare. Così lontano da non poter connettermi in alcun modo con i suoi sistemi. Se dovessi definire con un'emozione questa situazione la potrei definire stressante, per quanto non sia sicura di poter comprendere esattamente il significato del termine 'stress'. Ma sento un grande vuoto. Senza la voce del computer centrale della stazione che mi risuona nella mente mi sento incompleta. Sono stata creata per interfacciarmi con la stazione, non per stare sola soletta su una nave stellare a centinaia di anni luce da New Vulcano.
In questo momento sto girando per i corridoi da sola. Michael è nel suo alloggio a chiacchierare con 'papà'. Non che il professor Midway sia a bordo: è sulla Terra, nel suo laboratorio, ma sta usando le comunicazioni interstellari per parlare col figlio. Se non me lo avessero proibito, le userei anch'io per contattare la mia stazione. Ma l'intenzione è quella di capire come si comporta il mio programma se scollegato da essa, quindi non mi sembra il caso di rovinare tutto - e disubbidire ad un ordine diretto! - perché mi sento sola.