Entro dalla porta d'ingresso del Quartier Generale della Flotta Stellare, con l'andatura decisa e l'aria sicura di chi sa perfettamente dove deve andare. Qualcuno mi riconosce, ma nessuno cerca di fermarmi. Anche se perplessi di vedere entrare nel quartier generale una semplice insegnante dell'Accademia della Flotta, il mio comportamento sembra averli convinti che io ho il diritto di entrare, che qualcuno mi ha mandato a chiamare. Poi... non è la prima volta che faccio un giretto da queste parti. Ormai so come comportarmi.

E io HO il diritto di entrare... beh, più o meno. Non mi ha certamente invitato la federazione, ma non mi interessa. Sono un agente della Sezione 31 e ho il diritto di entrare nella sede del reparto terrestre. Perché sì, la sezione 31 è proprio sotto il naso di quegli ammiragli che si credono chissà chi e che fanno finta di non vedere, di non sapere, di non credere neppure nell'esistenza della nostra associazione segreta. Mi fanno ridere. Son tutti degli sciocchi, degli sciocchi che non cercheranno mai di metterci i bastoni fra le ruote. E nel caso lo facessero... oh, mi occuperei io di loro, e con gran piacere. Se non sei con la sezione 31 sei un nemico della Federazione.

In effetti l'unico ammiraglio (anzi: l'unica persona) a cui porto rispetto - almeno il più delle volte - è l'Ammiraglio Sheppard. Il mio capo. L'unico e inimitabile capo supremo della Sezione 31. Uhm... però se lo eliminassi potrei prendere il suo posto. Beh, ci penserò.

Entro in uno dei turboascensori secondari, poco usati e più piccoli di quello principale. Entro, senza che nessuno mi segua. Appena si chiudono le porte pronuncio a voce chiara il mio nome in codice.
"Qetesh!"
Il turboascensore si riempe di una luce rossastra, poi - dopo che il computer ha controllato il mio dna e ha confermato la mia identità - comincia a scendere. Scende sempre di più fino a raggiungere il piano più interrato dell'edificio, quello che non dovrebbe nemmeno esistere.

Arrivata in uno dei principali centri operativi della Sezione 31, sorrido, mentre ripenso a quello che devo fare.
La babysitter.
Devo controllare un marmocchio.
Un marmocchio di nome Sasuke Uchiha.
E il fatto che sia il Comandante di questo reparto non mi fa né caldo né freddo.
Per me rimane un marmocchio. Un marmocchio che tende a non ubbidire agli ordini quando si parla di suo fratello. E io sono qui - su richiesta dell'ammiraglio Sheppard - per assicurarmi che non parta in quinta per ammazzare Itachi.

la macchina in cui si stava allenando si spegne, ma guardando fuori nota che non è saltata la luce...

si guarda intorno, qualcuno lo chiama, lui esce dalla macchina seccato e vede che era claire a chiamarlo...

una sua assistente gli dice: sasuke abbiamo fermato il tuo allenamento perchè emil ha mandato claire per discutere della faccenda di tu sai chi.

allora sasuke disse con tono seccatissimo (sasuke non nutre una grande simpatia per claire, non si sa il perchè): "ecco la cameriera del vecchietto guida-navette, che vuoi? devo allenarmi per andare ad uccidere una certa persona sulla luna, percui fai veloce."

Mi tocca rompere le scatole a più di una persona per riuscire a trovare il giovane comandante. A quanto pare non sono molto felici di disturbare il proprio superiore, ma io sono irremovibile: mi devono portare da Sasuke altrimenti ne pagheranno le conseguenze. Son già pronta a tirare fuori il phaser se necessario.

Quando finalmente riesco ad ottenere di vedere quel marmocchio lo trovo mentre si allena. Le sue parole di 'benvenuto' non mi piacciono per niente.
"Cameriera?" Esclamo, già furibonda. Va bene che sono un'insegnante, ma lavoro con persone adulte (o almeno semi-adulte) non con marmocchi che osano chiamarmi 'cameriera'. "Mi va benissimo se chiami l'ammiraglio 'vecchietto guida-navette', anche se la sua non è una navetta ma un gioiellino di astronave, ma non osare mai più chiamarmi cameriera!"
Dopo questo sfogo mi riprendo subito, diventando di colpo gentile e affettuosa.
"Tua babysitter mi sembra più corretto." Affermo dolcemente. Ovviamente questo dovrebbe bastargli per capire che gli appena dato del moccioso. "Oh... son sicura che la missione è di fondamentale importanza, in effetti è un seclar 9, ma se fosse per me tu non parteciperesti. Il tuo desiderio di vendetta potrebbe comprometterne il buon esito. Ma, visto che non ho l'autorità di fermarti, ti chiedo almeno di aspettare l'arrivo dell'ammiraglio Sheppard con i rinforzi. Muoversi adesso potrebbe risultare pericoloso." Sottolineo il 'chiedo' con un leggero velo di scherno. Non glielo sto chiedendo: glielo sto ordinando.

"Anche se la tua eventuale morte non mi farebbe certo piangere come una disperata." Aggiungo, fregandomene del fatto che ormai ho superato ogni limite. So perfettamente che Sasuke - come umano potenziato - è pericoloso, ma in questo momento non mi interessa questo particolare. So difendermi se necessario, e - in effetti - il modo migliore per ritardare la sua partenza è proprio farlo arrabbiare e combattere.

l'atmosfera si fa molto calda... delle fiamme avvolgono claire e me.
io ero arrabbiato a tal punto che distruggerei l'intero edificio solo se lo volessi e dissi: "chi credi che sia, un marmocchio!?!"

a questo punto vidi claire puntarmi il phaser alla minima potenza per calmarmi, ma attivo il mio bracciale per creare uno scudo, che disattivo dopo aver parato il colpo(per non sprecare la batteria del bracciale)

misi la mano sulla katana, mi misi velocemente le lenti termiche (il fumo non faceva vedere niente) e minacciai di farle male, aggiungendo: "posso partire anche dopo l'arrivo del nonetto e di qualunque altra astronave, ma non chiamarmi mai più(o non intenderlo) marmocchio. Sai quando sono arrabbiato non faccio distinzioni tra donna e uomo, superiore o assistente, hai capito!?!"

Devo ammettere che non mi fa molto piacere essere avvolta dalle fiamme. Fa caldo, molto caldo, e il fumo sta già cominciando ad oscurare la visuale. Trattengo il fiato, in modo da evitare di respirare fumo e quindi iniziare a tossire come una matta.

Ad un tratto suona un allarme.
No! Faccio appena in tempo a pensare, prima che il sistema antincendio cominci a far scendere una specie di pioggia piuttosto forte. "Dannazione!" Esclamo, maledicendo mentalmente me stessa, Sasuke e il sistema di sicurezza del Quartier Generale. "Sono appena andata dalla parrucchiera! La mia piega è tutta rovinata!"

Le fiamme, colpite dall'acqua, stanno già diminuendo e l'aria si sta facendo un po' più respirabile. Non sono un'esperta sui poteri di Sasuke - in effetti mi sarebbe piaciuto vederli in azione - ma ritengo che l'acqua gli impedisca di usare il fuoco... o almeno gli rendi più difficile farlo.
"Ok." Affermo, d'un tratto di buonumore (i miei repentini cambi di umore hanno fatto impazzire più di una persona in passato). "Se tu sei disponibile ad aspettare l'arrivo del nonnetto io posso evitare di chiamarti moccioso, marmocchio e simili. Ma a una sola condizione: tu non devi più chiamarmi cameriera." Ritiro il phaser, guardando la katana con grande interesse.
"Che peccato, non ho portato il fioretto. Non che servirebbe molto contro una katana... uhm... conosci qualche negozio dove posso comprarne una? Così la prossima volta che litighiamo ci giochiamo."

appena sentii "la prossima volta che litighiamo ci giochiamo", nel palmo della mia mano scatta una scintilla elettrica che avvolge la katana, che l'acqua potenzia.

aggiunsi: "questa katana non è un giocattolo, è la famosa e leggendaria katana acqua autunnale capace di catturare la forza dei fulmini, che usero per ammazzare itachi"

visto che disse anche "non ti chiamerò piu moccioso,..." mi calmai e aggiunsi: "vado a prepararmi per incontrare il "grande" emil" (naturalmente quel "grande" era sarcasmo). e me ne andai nella mia stanza

Lo osservo mentre si allontana, chiedendomi se dovrei fermarlo.
Ma no, questa volta sembra voler eseguire gli ordini.

"Comandante!" Lo richiamo, prima che esca dalla palestra della base. "Ci potrebbe volere un po' perché la Constellation arrivi sulla Terra. In questo momento è alla Stazione Midway. Ah..." Aggiungo, ricordandomi una cosa. "Ovviamente attraccherà alla piattaforma in orbita. Spero che non dovrai aspettare molto."

Sospiro, dispiaciuta di non poter andare con lui. Ma anche alla sezione 31 risulterebbe difficile spiegare perché una semplice insegnante dovrebbe intrufolarsi in una missione di così grande importanza. Anzi... la Sezione 31 potrebbe spiegarlo. Penso, un po' depressa. Il problema è che io non sono utile in questa missione. Fa niente, per adesso continuerò a far la 'cameriera' del nonnino... ma presto le cose cambieranno, te lo prometto Ammiraglio Sheppard!

sensazionale e commuovente (sarcasticamente) penso e se ne andò