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USS Saratoga Io non sono una spia klingon - Versione stampabile

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RE: Io non sono una spia klingon - Neris - 09-07-2023

Victory is not achieved if an Empire is destroyed in order to win a war, and it is not failure if a battle is backed away from in order to preserve an Empire.

Seeth Rahnaz Mezza Klingon

Seeth non fece alcun commento quando la betazoide stordì l'ufficiale della sicurezza, approvando silenziosamente la sua azione. Quindi c'è un'alta probabilità che Erulen sia coinvolto... Commentò poi, appena la sua improbabile compagna-cospiratrice ebbe controllato che l'umano fosse solo incosciente. Se Erulen era veramente coinvolto, la situazione non si metteva bene. Seeth non sapeva nemmeno se portarlo sulla Kal'Ruq fosse l'opzione migliore. La giustizia klingon non poteva dirsi meno letale della giustizia federale, anzi tutt'altro. Eppure, una spia klingon difficilmente avrebbe avuto vita facile nelle mani della flotta federale... e Seeth avrebbe comunque voluto che Erulen pagasse se fosse stato veramente coinvolto con la San. Un passo alla volta, per ora raggiungiamo la Kal'Ruq. Si disse silenziosamente. Non aveva tempo per riflettere sulla questione: per il momento si sarebbe occupata del problema più urgente. Gli altri potevano aspettare.

QI'yaH! L'imprecazione le sfuggì dalle labbra al nominare il teletrasporto. Odiava quell'aggeggio, per più di un motivo, ma Suder aveva ragione: doveva usarlo se voleva uscire da lì con un ufficiale federale non consenziente al seguito. E sia. Disse dunque, storcendo il naso come indicare che, per quanto fosse disposta a lasciarsi teletrasportare, la cosa non le piaceva per niente. Si ricordi soltanto di disabilitare il biofiltro, preferirei non diventare la causa del decesso di Sef. L'ideale sarebbe stato teletrasportarsi direttamente sulla Kal'Ruq ma, in tal caso, sarebbero stati due i biofiltri da disattivare e lei non aveva modo di disattivare quello della sua nave mentre si trovava sulla Saratoga. Quell'odiosa tecnologia, il cui scopo era evitare l'ingresso di virus e parassiti sulle navi stellari, non solo avrebbe rivelato il suo simbionte all'addetto al teletrasporto klingon ma gli avrebbe dato anche la possibilità di rimuoverlo. Uccidendo così sia lei che Sef.

Un attimo di esitazione poi aggiunse, mentre saliva sulla pedana del teletrasporto: Non ho ancora prove certe sul coinvolgimento del comandante con la San, farò in modo che venga trattato come un ospite. Si trattava di una promessa non da poco, considerando che significava non riferire ai superiori i loro sospetti o quantomeno ritardare il suo rapporto. Non le piaceva quella linea d'azione ma era anche consapevole che doveva gestire la situazione coi guanti se voleva giungere alla verità senza far scoppiare una guerra. Aspetterò sue notizie e... stia attenta. Aggiunse, un attimo prima che il teletrasporto venisse attivato.

Causing people to suffer because you hate them... is terrible. But causing people to suffer because you have forgotten how to care... that's really hard to understand.

Dakona Raal Rigeliano

Nel frattempo, in infermeria, Dakona era furibondo. Non solo la dottoressa Roc ma anche il suo paziente erano stati teletrasportati davanti ai suoi occhi e decisamente senza il suo consenso. Computer, localizza il Comandante Erulen. Ordinò, sforzandosi a mantenere il sangue freddo e a non sfogare la sua frustrazione su qualche delicata attrezzatura medica. All'assenza di una risposta, si avvicinò al terminale più vicino per scoprire il computer bloccato. Provò ad inserire il suo codice di sicurezza ma senza risultato. Cosa stava succedendo? Il teletrasporto della dottoressa Roc gli faceva teorizzare che i klingon avessero rapito Jor, ma difficilmente i klingon avrebbero avuto modo di bloccare il computer della nave, non in così poco tempo. Allora chi era stato? La risposta giunse rapida: come Ufficiale Medico Capo magari non poteva sbloccare il computer, ma rientrava nelle sue autorizzazioni scoprire chi l'aveva bloccato. Più difficile capire perché Korinna avesse bloccato il computer della nave in concomitanza col teletrasporto di Jor e Roc. Difficile ritenerla una coincidenza. Se per qualche ragione assurda Korinna fosse stata in combutta coi klingon, poteva immaginare che Jor fosse stato teletrasportato a bordo della navetta della diplomatica Rahnaz. Quello o un teletrasporto diretto sulla Kal'Ruq.

Quella linea di pensiero fu interrotta dalla voce di T'Dal che risuonò nella sua mente attraverso il loro legame. T'Dal, ho bisogno che blocchi l'hangar, subi...! Rispose, prima che il suo cervello interpretasse correttamente quello che l'amata gli aveva appena trasmesso. Sei stata isolata nel tuo ufficio? Stai bene? Una certa preoccupazione si fece strada in lui e Dakona fece del suo meglio per evitare che trapelasse attraverso il legame. Aspetta un attimo, qui ho un'emergenza. Aggiunse poi, cercando di mettere in ordine le sue priorità. Da quel che poteva percepire, T'Dal non era in pericolo immediato. Jor... forse sì. Infermeria a plancia. Disse quindi, attivato il suo comunicatore. Qui è il tenente Raal. Abbiamo un tentativo di rapimento in corso, bloccate immediatamente l'hangar nave... Proseguì, giusto in tempo per vedere una certa navetta klingon passare davanti all'oblo dell'infermeria mentre si allontanava dalla Saratoga. Mer*a! Esclamò, improvvisamente dimentico della chiamata in corso. T'Dal, credo che i klingon abbiano rapito Jor. È stato teletrasportato via dall'infermeria, insieme alla dottoressa Roc. Riprese la comunicazione telepatica. La navetta klingon ha appena lasciato la Saratoga. Magari siamo ancora in tempo ad intercettarla ma potrebbe essere considerata un'azione di guerra. Immaginava che i klingon non sarebbero rimasti fermi a guardarli mentre agganciavano una loro navetta col raggio traente. La cosa più assurda è che è stata Korinna a bloccare il computer. Sono in contatto con la plancia, cosa devo fare?



RE: Io non sono una spia klingon - @Les - 09-07-2023

Korinna Suder

Betazoid

I rumori provenienti dall'esterno dell'ufficio confermarono a Balint che effettivamente qualcuno stava facendo qualcosa, ma che stessero cercando di liberarli era tutto da vedere. Balint a Yorktown chiamò nel suo comunicatore, senza ricevere alcun segno di risposta. Il capitano scoccò un'occhiata sospettosa nei confronti della collega non potete trattenermi qui. Ho degli ordini della massima importanza da portare a termine. La avverto che il Comando non prenderà bene questa storia, le consiglio di liberarci immediatamente e potrei considerare di non fare rapporto sull'accaduto. la minacciò l'uomo: per lui era evidente che si trattasse di un qualche scherzetto per cercare di guadagnare tempo. I suoi ufficiali erano lì fuori e prima o poi si sarebbero resi conto dell'accaduto. Quando fossero riusciti a liberarli, la sua pazienza nei confronti dell'equipaggio della Saratoga non sarebbe durata a lungo.

Fu proprio in quell'istante che Merzenich si vide sparire da sotto al naso il suo paziente. Ma... protestò il dottore, che era appena riuscito a mettere le mani sugli strumenti che gli sarebbero serviti per portare a termine le analisi ed ora si ritrovava con un lettino vuoto. Lanciò un'occhiata in direzione dell'ufficiale medico capo, senza riuscire a mettere insieme due parole ma con uno sguardo che trasmetteva contemporaneamente il suo fastidio ed il suo sconcerto per essersi visto sparire il paziente in quel modo.

... che sia coinvolto o che Balint abbia ricevuto informazioni errate. Stiamo un po' rischiando, qui... ma in ogni caso non intendono restituirlo alla Saratoga. Se lo prendono non lo rivedremo più, di questo sono sicura rispose Korinna, armeggiando con le impostazioni del teletrasporto in cerca di quelle relative al biofiltro: erano passati diversi anni dall'ultima volta che aveva messo mano sui computer di una nave stellare e sebbene la struttura generale dei comandi fosse più o meno la stessa, non aveva mai messo piede su una nave di classe Miranda. Niente per cui la klingon avrebbe dovuto allarmarsi, ma accedere al biofiltro e disattivarlo le richiese comunque qualche istante più di quanto avrebbe voluto. Ci sono... confermò, mentre un sorriso spuntava sul suo volto.

Korinna poteva percepire la preoccupazione di T'Dal, ma aveva troppe cose cui pensare in quel momento per cercare di tranquillizzarla. Non si preoccupi rispose alla Klingon ... i diplomatici godono di ampie libertà nella Federazione, rischio alla peggio una sospensione dall'incarico. disse, prima di attivare il teletrasporto. Si accertò che i loro ospiti avessero raggiunto in sicurezza la navetta e fossero riusciti ad allontanarsi prima di fare quanto promesso e cancellare dal computer la traccia del teletrasporto, poi si avvicinò nuovamente alla porta e tolse il blocco. Un giovane guardiamarina con l'uniforme rossa stava attraversando rapidamente il corridoio. Ehi! Ehi, lei! lo richiamò Korinna con un cenno ... mi dia una mano! disse, indicando Owens steso a terra mentre l'altro si avvicinava. Che è successo? chiese l'ufficiale, aiutando Korinna a sollevare il compagno un colpo di phaser, lo porti in infermeria. rispose la betazoide, affidandogli l'ufficiale privo di sensi per poi avviarsi in direzione dell'ufficio di T'Dal.

Un andoriano con l'uniforme rossa della sezione ingegneria stava cercando, aiutato da alcuni colleghi, di aprire le porte della stanza, ma dall'espressione sul suo volto quell'operazione avrebbe richiesto diversi minuti dato che stavano cercando di aprirle meccanicamente senza grande successo. Permette? chiese Korinna, avvicinandosi al terminale del computer. Non funziona, siamo stati esclusi da un codice di sicurezza... brontolò lui, ma Korinna lo ignorò, sbloccando prima il campo di forza, poi i computer ed infine le comunicazioni. Ma come...? chiese lui, incredulo, mentre la porta dell'ufficio si apriva.

Signori... salutò Korinna, rivolgendo un cenno di scuse in direzione di T'Dal. Balint era intento a contattare la sua nave ed aveva appena appreso della navetta quando la betazoide proseguì ... questo è il mio negoziato, capitano Balint. Se vuole Erulen deve convincere me... e di sicuro non lo avrà finché non abbiamo terminato di visitarlo e ci saremo accertati che stia bene, ci volessero anche settimane. puntualizzò, entrando nell'ufficio e prendendo posto su una delle sedie. Prego... disse, invitando con un cenno i due capitani a raggiungerla mentre aspettava da Balint le dovute spiegazioni.



RE: Io non sono una spia klingon - T'Dal - 10-07-2023

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Sentire la voce di Dakona mi tranquillizzarono, sebbene le notizie che mi arrivarono poco dopo mi agitarono. Non gli risposi subito, ma decisi di raccogliere un istante i pensieri.
//Si, sto bene, sono al sicuro nel mio ufficio e non ho subito alcun danno. Tuttavia, la situazione è delicata, in quanto il capitano Balint è bloccato con me.// ammisi, per poi ascoltare le sue parole riguardo Jor e Korinna. //Dannazione, la situazione non mi piace. Sebbene io non capisca i motivi di Korinna per bloccare il computer e temo che lei abbia qualcosa a che fare con la situazione della navetta, devo assumere che abbia avuto delle ragioni valide per farlo. Chiedi di monitorare le funzionalità dei computer e fammi sapere quando sono tornati operativi. Per quanto riguarda l'intercettazione della navetta klingon, bisogna agire con cautela, perché come hai fatto notare tu, potrebbe essere considerato un'azione di guerra dai klingon e non conosco gli ordini della Yorktown. Manteniamo un profilo basso nel possibile e manteniamo l'allarme giallo. Chiedi di pianificare una possibile intercettazione, cercare informazioni sul percorso della navetta klingon e sulla sua destinazione prevista. Questi dettagli potrebbero aiutarci a pianificare un'operazione di recupero, ma non agire fino al mio ritorno in plancia. Fai si che in mia assenza vengano prese tutte le precauzioni necessarie per evitare escalation indesiderate.//

Guardai il capitano con aria pacata, ma la mia mente era in costante analisi della situazione. "Cosa dovevo fare? Qual era la cosa più logica da fare?" mi chiedevo, mentre poi guardai l'uomo davanti a me, molto nervoso.

«Capitano Balint, devo ricordarle che i Vulcaniani non bluffano mai: sono stata confinata qui con lei e non per mia volontà, stanno cercando di farci uscire. Non posso comunicare con l'esterno per un blocco del computer, non dipeso da me. Per sbloccarlo dovrei essere in plancia, come credo lei sappia. Capisco che ha degli ordini, li ho anche io, ma le devo chiedere di spiegare dettagliatamente i suoi ordini e la natura di questo negoziato per poter prendere una decisione adeguata; in quanto dobbiamo essere sicuri che non vi sia alcuna minaccia per la sicurezza della mia nave.» dissi con voce calma e misurata, cercando anche di prendere tempo, sebbene io non fossi esente dal menzogne negli anni, ma in quel caso era la verità... beh, non avrei detto che potevo parlare con Dakona grazie al legame.

All'arrivo di Korinna la guardai, accogliendo il suo suggerimento e andare a sedermi sulla mia poltrona, mantenendo la mia espressione seria. Ero pronta ad ascoltare attentamente le spiegazioni dei due che erano presenti nel mio ufficio, ma sarei stata rigorosa nel prendere decisioni che potessero garantire la sicurezza dell'equipaggio, che era la mia priorità al momento.



RE: Io non sono una spia klingon - @Les - 11-07-2023

Korinna Suder

Betazoid

Se T'Dal non diede segni di essere infastidita dalla situazione, per Balint la situazione fu ben diversa: guardò le due andarsi a sedere, senza accennare a voler fare altrettanto. Ci saranno delle conseguenze per questa storia la minacciò, valutando silenziosamente se ordinare un attacco al vascello klingon. Con l'aiuto della Saratoga avrebbero vinto facilmente lo scontro, ma non era certo di poter contare sul capitano T'Dal e in ogni caso sarebbe stat divvicile spiegare percé una nave in missione diplomatica fosse stata fatta sparire in territorio federale: per farlo passare come un incidente avrebbe dovuto eliminare tutti i testimoni anche sulla Saratoga e non c'era modo di farlo senza rinforzi.

Lo sguardo dell'uomo si abbassò con disprezzo in direzione della betazoide. Korinna, dal canto suo, si limitò a sorridere nel cogliere quel pensiero. Se vuole le lascio qualche altro minuto per valutare come ucciderci tutti e giustificare la cosa con il comando, ma mi permetta di suggerirle un'opzione migliore... disse la betazoide posso provare a convincere i Klingon a lasciarle il comandante Erulen, ma al momento ci sono due questioni che mi rendono difficile collaborare con lei. La prima è che sto lavorando ad un caso piuttosto complesso e Erulen sembra essere la chiave del mistero. Il fatto che il Comando sia tanto infastidito all'idea che possiamo svolgere qualche indagine sul suo conto, mi porta a chiedermi se non ci sia qualcun altro coinvolto a San Francisco. disse, invitando nuovamente il capitano a sedersi con loro.

Seconda questione: ha mosso delle accuse nei confronti del comandante Erulen, ma ci ha mostrato le armi, non delle prove. Se prima di venire qui avesse letto le informazioni sul mio stato di servizio saprebbe che ho la spiacevole abitudine di non prendere bene le minacce. fece notare. Erulen è al sicuro con i klingon per il momento aggiunse telepaticamente in direzione di T'Dal ... ma non so fino a che punto posso fidarmi di loro, specialmente se è davvero coinvolto. Puoi verificare con il Comando gli ordini di Balint? Se riusciamo a dimostrare che non ha ricevuto ordini ufficiali possiamo liberarcene e riprendere da dove abbiamo interrotto prima di rischiare qualche incidente. fece notare.

Ner dice che Dakona fa come gli hai ordinato. Muovi pure tu gli ufficiali di plancia se ti servono.



RE: Io non sono una spia klingon - T'Dal - 11-07-2023

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Alzai un sopracciglio guardando il capitano Balint.
«Non ne dubito.» risposi guardando l'uomo. Probabilmente la sua era una minaccia vuota, ma credevo davvero che la sedia dove mi sedevo mi sarebbe stata tolta: tutto quello che stava succedendo era talmente fuori dall'ordinario che era difficile che il comando di flotta mi lasciasse il comando della Saratoga.
Immaginando che Dakona avesse passato gli ordini alla plancia, ascoltai attentamente le parole dei due; ma sentendo le parole di Korinna mi fermai un istante a riflettere.
//Non apprezzo la situazione in cui mi hai messo, ma capisco le tue riserve. Verificherò immediatamente la situazione con il Comando per accertare l'autenticità degli ordini di Balint e concordo con te, sul fatto che se possiamo dimostrare che non ha ricevuto ordini ufficiali, saremo in una posizione migliore per agire di conseguenza. Nel frattempo, facciamo del nostro meglio per mantenere la calma e lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica a questa situazione delicata.// le dissi mentalmente, per poi avvicinarmi al terminale per contattare la plancia.
«Tenente May, vorrei richiedere un controllo degli ordini di Balint tramite i canali ufficiali del Comando. È fondamentale ottenere una conferma sulla validità e l'autorità dei suoi comandi prima di prendere qualsiasi decisione.» 
«Sissignore» disse l'ufficiale addetto delle comunicazioni e dopo qualche attimo la voce del tenente mi richiamarono «Capitano, ho ottenuto accesso agli ordini di Balint: confermano gli ordini riguardante il primo ufficiale Erulen.»
"Dannazione" mi ritrovai a pensare.



RE: Io non sono una spia klingon - @Les - 12-07-2023

Korinna Suder

Betazoid

Korinna conosceva perfettamente la vulcaniana ed era più che sicura che non avrebbe apprezzato la sua idea. Era l'esatta ragione per cui aveva deciso di rinchiuderla momentaneamente assieme a Balint: aveva la netta impressione che T'Dal avrebbe fatto di tutto per cercare di fermarla e seguire le regole. Regole su cui contava anche Balint, ed era la ragione stessa per cui l'umano pensava di potersi semplicemente presentare lì ed ottenere ciò che voleva. Non devi preoccuparti per la Saratoga rispose Korinna, sfiorando i pensieri dell'amica intendo assumermi la responsabilità dell'accaduto e ci sono le registrazioni di bordo a scagionarti: nessuno sano di mente potrà accusarti di aver collaborato con me. Rilassati. la rimproverò, seccata che in una situazione di quella gravità il primo pensiero della Vulcaniana fosse assecondare Balint e il suo evidente tentativo di raggirarle a chiacchiere, invece che preoccuparsi per Erulen e per il fatto che gente che agiva in base a motivazioni quantomeno dubbie sembrava potersi permettere di presentarsi a quel modo a bordo di una nave della Flotta.

Queste accuse sono del tutto infondate protestò Balint, senza lasciarsi prendere dall'ira che sentiva crescere dentro di sè nel rendersi conto che quella situazione gli stava rapidamente sfuggendo di mano la Federazione è una società civile, console Suder. Ha consegnato un ufficiale della Flotta Stellare nelle mani di una potenza nemica, spero si renderà conto che ci saranno delle conseguenze. In quanto rappresentante di Betazed agisce per conto del suo pianeta sarà un miracolo se la Federazione non la prenderà come un'esplicita dichiarazione di guerra. protestò l'uomo. Lieta che la Federazione si sia ricordata della nostra esistenza: non sembrava così pronta ad intervenire quando l'Impero Klingon ci ha dichiarato guerra. rispose Korinna con una vena polemica.

Quell'allegra discussione fu interrotta dal suono del comunicatore Capitano, il Comando conferma gli ordini del capitano Balint. Chiedono di consegnargli il comandante Erulen e riprendere la nostra missione. riferì il tenente May, lasciando Korinna interdetta: sapeva perfettamente cosa aveva percepito, conosceva i pensieri di Balint e la fine che avrebbe fatto il comandante se lo avessero consegnato... ma la sua posizione si era improvvisamente fatta molto più difficile da sostenere. Non complichiamo ulteriormente questa situazione, console. Dica ai Klingon di consegnarci Erulen. insistette il capitano della Yorktown. La sicurezza che l'aveva accompagnata fino a quel momento sparì per un istante dal volto di Korinna. Non è una decisione che posso prendere a cuor leggero... né da sola. valutò la donna ... non prendiamo ordini dalla Flotta Stellare, ma posso assicurarvi che Betazed terrà conto della vostra richiesta quale leale membro della Federazione. Tuttavia... una simile decisione, specialmente alla luce della complessa situazione diplomatica nei confronti dell'Impero, richiede che la questione venga sottoposta al governo planetario. rispose Korinna, sapendo che era una richiesta perfettamente legittima, cui non avrebbero potuto obiettare, e che allo stesso tempo avrebbe richiesto diverso tempo che avrebbe potuto utilizzare per trovare una scappatoia che non contemplasse consegnare il comandante e le scarse tracce che avevano raccolto.

Gradirei fare ritorno sul mio pianeta al fine di poter chiarire al più presto la questione disse rivolgendo uno sguardo severo ai due capitani. Balint sembrò voler agiungere qualcosa, ma subito decise che non fosse quello il momento migliore. Verrò con lei. decise l'umano. Korinna gli rifilò un'occhiata di traverso: per quanto la riguardava non era il benvenuto e non servivano certo i suoi poteri per capire che l'intento dell'umano fosse tenerla d'occhio... d'altra parte la sua presenza, in una società in grado di leggere nell'altrui pensiero, non avrebbe fatto che confermare la sua versione, quantomeno di fronte alle autorità del suo pianeta. Le faccio strada. rispose cordiale, mentre si alzava per dirigersi verso la sala teletrasporto.



RE: Io non sono una spia klingon - T'Dal - 14-07-2023

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Dopo aver ascoltato attentamente le argomentazioni di Korinna e Balint, mi trovavo di fronte a una situazione complessa: riconoscevo la legittimità delle parole di Korinna, ma allo stesso tempo ero consapevole della necessità di seguire le procedure diplomatiche e rispettare gli ordini del Comando. Era necessario prendere una decisione ponderata e gestire la situazione in modo diplomatico, tenendo conto delle conseguenze a lungo termine: così cercai di prendere una decisione basata sulle circostanze attuali e sul rispetto delle procedure.
«Console, capitano, comprendo le vostre posizioni: come capitano della Saratoga, devo tenere conto sia delle leggi della Federazione che delle direttive del Comando. L'ordine confermato dal Comando è di consegnare il comandante Erulen e riprendere la nostra missione; tuttavia, comprendo anche che una decisione così significativa richiede una valutazione accurata e la considerazione degli interessi di Betazed e della complessa situazione diplomatica con l'Impero Klingon. Pertanto, accetto la richiesta di Korinna di sottoporre la questione al governo planetario di Betazed. Faremo il possibile per agevolare questa procedura.» dissi guardando i due seriamente
//Non è logico, ma non sono tanto interessata alla mia sorte, ma voglio proteggere il mio equipaggio e la mia nave. Sarei stata pronta a prendermi ogni responsabilità. Credo che sarò più tranquilla quando sarà tutto finito: pensiero illogico ma è la verità.//ammisi telepaticamente a Korinna.
«Vi accompagnerò nella sala teletrasporto. È importante che manteniamo la comunicazione aperta e lavoriamo insieme per risolvere questa situazione in modo appropriato. Riconosco che le circostanze attuali sono complesse, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra il rispetto delle regole della Flotta Stellare e la tutela degli interessi di Betazed, nonché quella del mio primo ufficiale. Vi prego di procedere.»
T'Dal guidò il gruppo verso la sala teletrasporto, pronta ad affrontare le sfide che si sarebbero presentate durante il processo di negoziazione e decisione con il governo di Betazed. Mantenendo la sua compostezza vulcaniana, si impegnò a cercare una soluzione pacifica e ragionevole che soddisfacesse le diverse parti coinvolte.
Mi alzai e feci strada ai due verso la sala teletrasporto.
«Desidera che vi accompagni?» chiesi rivolta a Korinna: di lei mi fidavo, nonostante il piano che non era stato concordato e mi aveva irritato, non mi fidavo invece del capitano Balint.



RE: Io non sono una spia klingon - @Les - 15-07-2023

Korinna Suder

Betazoid

Korinna riservò un'occhiata severa a T'Dal non dire sciocchezze la rimproverò sai bene quanto me che era l'unica opzione logica: non puoi disobbedire a un ordine del Comando di Flotta. Rischi la corte marziale... e la tua nave. Io ho l'immunità diplomatica e non dimenticare che lavoro per l'Ambasciata di Betazed prima che per la Federazione: ci sarà qualche discussione, ma per il nostro sistema giudiziario è lecito agire tenendo in considerazione i pensieri altrui... quindi arrabbiati pure quanto vuoi, ma negli interessi di Erulen sarebbe meglio mettere da parte le discussioni e fare in modo che possa raggiungerlo il prima possibile. rispose senza troppi peli sulla lingua, come d'abitudine.

Contatti l'Ambasciata di Betazed, per favore: devo informarli che abbiamo una visita disse Korinna in direzione dell'addetto al teletrasporto, per poi rivolgere un sorriso a T'Dal La ringrazio, capitano, ma non sarà necessario rispose alla sua domanda piuttosto sarebbe interessante scoprire come ha fatto a farsi confermare quegli ordini. C'è qualcosa che non va al Comando, T'Dal. aggiunse telepaticamente prima che il tecnico del teletrasporto la mettesse in comunicazione con la sua ambasciata. Korinna riassunse rapidamente la situazione, ottenendo il benestare per il teletrasporto del capitano Balint, prima di rivolgersi nuovamente a T'Dal.

Questo non dovrei dirtelo e ti chiedo di trattare quest'informazione con discrezione... sono riuscita a prendere il controllo del computer della tua nave perché sono stata reintegrata in via non ufficiale. Non posso dirti di più senza mettere in una posizione ancora più difficile la tua nave e il tuo equipaggio però credimi: non sarei in grado di hackerare un computer complesso come questi, è stato il Comando di Flotta a richiedere la mia presenza qui... e non vogliono Erulen. Fai attenzione. comunicò all'amica, mentre saliva sulla pedana del teletrasporto. Quando volete... disse, stiracchiando un sorriso cordiale.



RE: Io non sono una spia klingon - T'Dal - 18-07-2023

Logic is the beginning of wisdom, not the end of it

T'Dal Zayrus | Vulcan

Ascoltai attentamente le parole di Korinna, comprendendo la gravità della situazione e l'urgenza di agire. Sebbene fossi consapevole delle implicazioni di disobbedire a un ordine del Comando di Flotta, capii anche che le motivazioni di Korinna erano valide e che la sua esperienza poteva portare a una soluzione migliore per Erulen.
//Capisco la tua preoccupazione, Korinna, e apprezzo il tuo impegno per proteggere Erulen. Le tue argomentazioni sono logiche, sebbene la mia lealtà mi impone di agire in conformità con le leggi e i protocolli della Federazione... seguirò il tuo consiglio.// ammisi pacatamente, per poi rivolgermi al guardiamarina Howard, incaricato del teletrasporto, per avviare i contatti con Betazed e guardai con interesse la mia amica fare il suo lavoro. La rivelazione di Korinna sul suo accesso non ufficiale al computer della Saratoga sollevò interrogativi nella mia mente. Era evidente che il Comando di Flotta aveva ulteriori motivazioni che non stavano emergendo, e questo mi preoccupava. Apprezzai la sincerità di Korinna e capii la delicatezza della sua posizione.
//Terrò queste informazioni con discrezione, Korinna. È chiaro che c'è qualcosa che non va al Comando di Flotta, e dobbiamo stare attenti. Prenderò le precauzioni necessarie.//
Quando Korinna disse "quando volete" dissi «Guardiamarina Howard, energia.», per poi pensare "Che questo teletrasporto sia il primo passo verso una soluzione positiva per tutti noi."