TFB Se son rose fioriranno
#31

Where I come from, if someone
saves your life, you don't stab them in the back.

James T. Kirk | Human

Jim abbassò lo sguardo lasciandosi rimbrottare con fare vagametne imbarazzato perché in fondo sapeva che Carol aveva ragione: a volte si lasciava prendere dalla situazione e forse correva qualche rischio più del necessario. Non era tanto un problema per sé, perché sapeva che, in un modo o nell'altro, alla fine ne sarebbe uscito... ma si rendeva conto che quel suo modo di fare faceva preoccupare i suoi amici e le persone a cui voleva bene. Non c'era rabbia nelle parole della donna, quanto piuttosto preoccupazione ed un affetto che non era del tutto certo di meritare. Fu quindi felice quando l'argomento tornò su questioni più leggere, come il dolce che avevano appena terminato.

Lo so rispose compiaciuto nello scoprire che era riuscito ad azzeccare i gusti di Carol ... ha quel gusto che è un misto tra qualcosa di esotico e curiosamente familiare che cattura l'attenzione senza rovinarne il sapore. E' piacevole per cambiare. disse, impilando i piatti che erano rimasti sul tavolo tra loro per fare un po' di spazio. Avrebbe pensato più tardi a riporli nuovamente nel replicatore.

Per qualche istante tra loro cadde il silenzio, poi, revisionando mentalmente tutto ciò che era accaduto nei giorni precedenti, Jim si ricordò di qualcosa: Hai sentito della serata che sta organizzando il guardiamarina Richardson? si informò, sapendo che difficilmente la cosa le era sfuggita: Richardson si era fatto personalmente il giro di tutti i dipartimenti per reclutare partecipanti per quell'occasione. L'idea era mettere in mostra i talenti dei membri dell'equipaggio che, nel corso della vita a bordo, rischiavano di non trovare spazio. Musicisti, ballerini, attori e artisti avrebbero avuto un momento per dare sfoggio delle proprie abilità in una serata informale, aperta all'intero equipaggio, e da alcuni giorni era un argomento di tendenza nelle discussioni in sala mensa. Parteciperai con qualcosa? si informò curioso.
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#32

It's nice to have a family.

Carol Marcus Umana

Mentre Jim abbassava lo sguardo, notai un vago senso di imbarazzo in lui. Sapevo che le sue azioni, spesso avventate, non erano dettate da mancanza di considerazione, ma piuttosto da una profonda passione e un innato desiderio di affrontare le sfide a testa alta. Era una delle cose che amavo di lui, anche se a volte mi faceva preoccupare. Non c'era rabbia nelle mie parole, solo affetto e una sincera preoccupazione per il suo benessere.

La nostra conversazione tornò su argomenti più leggeri, e apprezzai il commento di Jim sul dolce che avevamo appena terminato, sorrisi notando il sorriso compiaciuto nello scoprire che era riuscito ad azzeccare i miei gusti. «Concordo su tutta la linea» ammisi, apprezzando il fatto che avesse colto perfettamente ciò che intendevo. Mentre Jim impilava i piatti sul tavolo, tra di noi cadde un silenzio confortevole.

Quando Jim menzionò la serata organizzata dal guardiamarina Richardson, il mio interesse si accese. Da alcuni giorni era un argomento di tendenza nelle discussioni in sala mensa e persino nel laboratorio, non potevo lavorare senza sentire idee o opinioni su quale fosse il numero migliore da proporre.

«Sì, ho sentito» risposi, riflettendo sul mio coinvolgimento. «In realtà, non avevo intenzione di fare nulla e pensavo di approfittarne per lavorare ancora un po'. Il laboratorio sarà probabilmente vuoto, e sarebbe stata l'occasione perfetta per controllare alcuni dati senza essere interrotta; ma forse è il caso che mi faccia aiutare da Eleanor... e, forse farei bene anch'io a prendere del tempo per me stessa. Una serata di svago potrebbe aiutarmi a rilassarmi un po'» aggiunsi, considerando che potevo bilanciare il lavoro con un po' di socializzazione.

Guardai Jim con un sorriso malizioso. «E tu? Hai intenzione di partecipare? Magari con Bones?» Mi chiesi se avessero qualche talento nascosto che non avevo ancora scoperto. Jim aveva sempre una sorpresa in serbo, e l'idea di vederlo esibirsi in qualcosa di diverso mi incuriosiva
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#33

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James T. Kirk | Human

L'idea di McCoy impegnato in qualcosa che non fosse il suo ruolo di medico aveva qualcosa di paradossale e strappò a Jim un sorriso divertito beh... no... in realtà non l'ho visto molto in questi giorni, non ho idea di cosa intenda fare o anche solo se abbia intenzione di partecipare ma, detto tra noi... non riesco ad immaginarlo a fare il ballerino disse, nascondendo malamente il proprio sorriso dietro una mano chiusa a pugno. Quanto a me... temo di non avere alcun talento artistico. disse accartocciando distrattamente il suo tovagliolo mentre qualcosa iniziava a ronzargli per la testa.

Però... sai, adesso che mi ci fai pensare... mi ha sempre affascinato il teatro. ragionò. In passato aveva assistito con piacere a diversi spettacoli, anche se volendo essere del tutto sinceri più che la forma d'arte all'epoca ad affascinarlo era stata una delle attrici. Quando quella storia era finita, aveva smesso di seguire gli spettacoli, ma ne conservava comunque un buon ricordo e, nonostante non avesse mai provato a cimentarvisi in prima persona, era qualcosa che si sentiva in grado di fare. Potrei portare un monologo ragionò su due piedi, per poi spostare nuovamente il proprio sguardo su Carol e osservarla con aria interrogativa ... o potremmo portare qualcosa assieme. propose, sapendo che avrebbe richiesto diverse prove e sarebbe stata una buona scusa per passare del tempo assieme, indipendentemente dal risultato.
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#34

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Carol Marcus Umana

La risata di Jim riguardo a McCoy mi fece sorridere. «Sì, l'idea di Bones che fa il ballerino è davvero divertente» ammisi, immaginando per un attimo la scena. Ascoltai la sua proposta, sorrisi, apprezzando il suo entusiasmo e la sua volontà di coinvolgermi. Tuttavia, sentii un leggero disagio all'idea di stare al centro dell'attenzione. «Mi piacerebbe, davvero, ma non mi sento molto a mio agio a stare al centro dell'attenzione» aggiunsi un istante dopo, cercando di esprimere la mia gratitudine senza sembrare ingrata.

Ripensai a quando ero arrivata sulla nave, alle circostanze che mi avevano portato lì. Un tempo avrei detto che non ero affatto portata per il teatro, ma sapevo di aver mentito e "recitato" in un certo senso durante il mio arrivo. Avevo dovuto nascondere la mia vera identità, fingendo di essere qualcun altro per ottenere il mio posto sull'Enterprise. Era stata una performance necessaria, ma non qualcosa che avrei voluto ripetere in un contesto più frivolo.

«Se devo essere onesta, un tempo avrei pensato che non ero affatto portata per il teatro, ma so di aver mentito e 'recitato' durante il mio arrivo sulla nave. Fingere di essere qualcun altro per ottenere il mio posto qui è stato difficile, ma necessario.» ammisi, guardando Jim negli occhi.

Mi fermai un attimo, cercando di raccogliere i miei pensieri. «Quindi, anche se mi piacerebbe partecipare, non credo di essere pronta a mettermi di nuovo in quella posizione, anche se questa volta sarebbe per divertimento. Preferirei sostenere gli altri che partecipano.»
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#35

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James T. Kirk | Human

La spiegazione di Carol sul perché si sentiva costretta a rifiutare quella proposta fu molto più lunga e dettagliata di quanto Jim si sarebbe aspettato ehi! Ehi... la bloccò, facendole segno di rallentare non volevo metterti in difficoltà. Era solo una scusa per passare del tempo insieme confessò candidamente ... ne troveremo un'altra. E se invece preferisci lavorare al tuo progetto lo capisco. aggiunse con quello che sperava fosse un tono sufficientemente rassicurante ... ad ogni modo sarò piuttosto impegnato nelle prossime settimane se dovrò imparare a suonare qualche strumento in tempo per riuscire a duettare con Spock scherzò, perfettamente consapevole che il vulcaniano non avrebbe trovato quella proposta divertente quanto la trovava lui, il che costituiva una ragione sufficiente per provare a fargliela davvero.

Comunque, Dottoressa Wallace, non si sottovaluti: ha un talento naturale sia per il teatro, sia per catturare l'attenzione. ribatté sornione. Per quanto all'epoca fosse molto più giovane e inesperto, non aveva dubitato un solo istante dell'identità di Carol e se non fosse stato per Spock probabilmente non l'avrebbe mai scoperta. Si era lasciato distrarre... e nutriva il forte sospetto che, se Carol avesse voluto, ci sarebbe riuscita di nuovo: per ciò che la riguardava non sembrava in grado di ragionare con la giusta dose di razionalità e anche se di norma la cosa non lo disturbava, sapeva che se si fosse presentata l'occasione si sarebbe lasciato ingannare ancora, e ancora...
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#36

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Carol Marcus Umana

La spiegazione che avevo dato a Jim suonava più come una confessione, rivelando più di quanto avrei voluto; la sua reazione fu dolce e comprensiva. La sua sincerità mi toccò e sotto quel punto di vista, il pensiero di passare del tempo insieme mi sembrava decisamente allettante. Sorrisi. «Solo perché mi hai detto così, potrei pensarci davvero» dissi, un sorriso incerto ma affettuoso sulle labbra. «Devo ammettere che l'idea di te che impari a suonare uno strumento per duettare con Spock è irresistibile, anche se... forse Spock potrebbe essere interessato a fare qualcosa con Uhura... sempre se non lo troviamo anche lui a lavorare.»

Il ricordo del mio arrivo sull'Enterprise era ancora vivo nella mia mente. Avevo dovuto "recitare" per nascondere la mia vera identità e ottenere il mio posto sulla nave. Nonostante le difficoltà, era stata un'esperienza che mi aveva insegnato molto su me stessa... come la promessa a me stessa che non lo avrei più rifatto. Avrei semplicemente lavorato a testa bassa.

«Ti ringrazio per il complimento» dissi, guardandolo con affetto. «Forse ho un po' di talento nascosto. Ti prometto che ci penserò davvero, se non altro per passare del tempo insieme e per divertirmi un po'. Avresti in caso qualche idea?» chiesi con un sorriso
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#37

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James T. Kirk | Human

Uhura, dici? chiese Jim, che in realtà non solo aveva considerato quell'eventualità, ma la considerava più che plausibile beh... non sa cosa si perde. scherzò, fingendosi sorpreso e risentito per quel rifiuto che non aveva realmente ricevuto. Non passò più di qualche frazione di secondo prima che sul suo volto apparisse di nuovo un sorriso, che si riempì rapidamente di affetto nel sentire come Carol fosse disposta a provare quell'idea per lo spettacolo, anche se era evidente che si trattava di una dimostrazione di ciò che provava per lui più che di un desiderio sincero. A quelle parole, Jim si limitò a scuotere la testa non è necessario. la rassicurò: per quanto stare al centro dell'attenzione gli piacesse, nella sua vita aveva già un numero sufficiente di situazioni con qui placare quel desiderio. Partecipare o meno allo spettacolo per lui non faceva gran differenza, mentre per lei sembrava essere una decisione difficile, da ponderare attentamente, una decisione che non aveva la minima intenzione di costringerla a prendere.

Perché non ci limitiamo a guardare assieme qualche spettacolo? rilanciò ... forse dal computer riusciamo a recuperare qualche registrazione ipotizzò, anche se in realtà non aveva mai fatto una ricerca del genere. Per quanto riguardava informazioni su ogni ambito dello scibile umano i computer dell'Enterprise erano ben forniti, sulle opere di intrattenimento... non ne era altrettanto sicuro.

Quando si è parlato di teatro mi è scattata questa associazione mentale:
https://www.youtube.com/watch?v=U_CLOowRjqQ
Sorry. Torno seria... U_u ... nei limiti dei miei standard.
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#38

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Carol Marcus Umana

Feci un sospiro, riflettendo sulle sue parole. L'idea di rilassarci insieme e guardare qualche spettacolo mi sembrava un buon compromesso. «Potremmo vedere e magari tu e David potreste convincermi a prendere una decisione diversa» dissi, sorridendo al pensiero di una serata tranquilla insieme, senza pressioni. Jim aveva questa incredibile capacità di farmi sentire a mio agio anche nelle situazioni più inaspettate. Non era solo il suo modo di sdrammatizzare, ma la sua presenza rassicurante che mi dava forza... anche se non ero pronta ad ammetterlo ad alta voce.

«Sai, Jim, mi piace davvero l'idea di passare del tempo insieme a guardare degli spettacoli. Forse potrebbe essere il modo perfetto per rilassarci e per me di esplorare questa mia resistenza a stare al centro dell'attenzione. In ogni caso ti ringrazio. Da che parte incominciamo?» chiesi, per poi guardare Jim negli occhi, cercando di trasmettere quanto apprezzassi il suo sostegno. Il pensiero di condividere quei momenti con lui e con il nostro futuro figlio mi riempiva di calore.

Non c'è motivo di scusarsi, io non mi lamento e Carol la prenderebbe bene... Uhura forse in questa timeline un po' meno LOL
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#39

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James T. Kirk | Human

Jim mosse un cenno di assenso quando Carol acconsentì a dare un'occhiata a qualche spettacolo, ma il fatto che avesse nuovamente menzionato l'idea di mettersi in gioco in prima persona, dopo che le aveva detto che in fondo non gli importava, lo costrinse a fermarsi un istante per riflettere. Ricambiò lo sguardo di lei, allungandosi per raccogliere le mani della donna tra le proprie non devi farlo ci tenne a precisare con quello che sperava fosse un tono comprensivo: se vuoi partecipare con qualcosa alla serata di Richardson io ci sto. Proponi quello che vuoi e avrai il mio supporto promise ... ma non devi farlo per me. Ti amo così come sei, non mi devi dimostrare niente, né tantomeno sentirti in dovere di cambiare qualcosa. Siamo d'accordo? volle accertarsi, dandole qualche istante per rispondere prima di riflettere sull'altra questione che lei aveva sollevato.

In realtà non ho idea se si possa fare: vediamo se c'è qualcosa nella banca dati, prima di fare programmi. disse, dando un'occhiata al terminale accanto a sè: computer, dammi una lista delle opere teatrali delle quali disponi di una registrazione completa ordinò. Subito una breve lista iniziò a scorrere sullo schermo e Jim la sfogliò curioso: alcuni dei titoli li aveva visti rappresentare, altri li conosceva di fama, altri, ancora, non era nemmeno sicuro di averli mai sentiti. Beh... sembra che dopotutto riusciremo a impegnare qualche ora... valutò con fare allegro, per poi lasciare che anche Carol desse un'occhiata ai risultati.

Ho reclutato GPT per la parte del computer Laugh

Citazione:1. **"Amleto" di William Shakespeare**: Un capolavoro della letteratura inglese, noto per la complessità psicologica del protagonista.
2. **"Re Lear" di William Shakespeare**: Una tragedia che esplora la follia, l'ingratitudine e il potere.
3. **"Otello" di William Shakespeare**: Un dramma sulla gelosia, il razzismo e il tradimento.
4. **"Il gabbiano" di Anton Čechov**: Un'opera che esamina le aspirazioni artistiche e i fallimenti personali.
5. **"Zio Vanja" di Anton Čechov**: Rappresenta la stagnazione della vita rurale e i sogni infranti.
6. **"Aspettando Godot" di Samuel Beckett**: Un esempio emblematico del teatro dell'assurdo.
7. **"Casa di bambola" di Henrik Ibsen**: Un dramma che affronta temi di emancipazione femminile e critica sociale.
8. **"L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde**: Una commedia che satireggia le convenzioni sociali e l'ipocrisia.
9. **"Morte di un commesso viaggiatore" di Arthur Miller**: Un'opera che esplora il sogno americano e le sue disillusioni.
10. **"Un tram che si chiama Desiderio" di Tennessee Williams**: Un dramma che mette in luce i conflitti interpersonali e la decadenza sociale.

Queste opere sono considerate pietre miliari del teatro per la loro profondità tematica, complessità dei personaggi e rilevanza universale.

Comunque o a scuola ci hanno mentito, o GPT ha un forte bias culturale: dove sono Goldoni, Pirandello e Molière? Thinking
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#40

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Carol Marcus Umana

Feci un sospiro, riflettendo sulle parole di Jim e su ciò che mi avevano ispirato. Arrossii leggermente, sentendomi un po’ come un’adolescente. Era ridicolo che quest’uomo potesse mettermi a disagio nonostante tutto quello che avevamo - e stavamo! - passato insieme.

«Sì, siamo d'accordo. So che non devo farlo per te, ma più ci penso, più penso che devo pur fare delle cose un po' diverse dal solito. Magari potrei pentirmi di non aver fatto qualcosa quando ne avevo l'opportunità! Forse devo trovare un po' di coraggio da qualche parte! Proviamo a vedere se la Carol studiosa e troppo impegnata a lavorare può scoprire un lato diverso di sé stessa, un po' meno rigida. Non sono sicura, ma possiamo provarci» dissi con un sorriso determinato.

Jim richiamò una lista delle opere teatrali disponibili sul computer: Ero sorpresa che il computer potesse fare anche quella cosa, anche se Jim sembrava prenderla con naturalezza. Essendo cresciuta a Londra, Shakespeare era ancora un nome importante e forse avrei dovuto frequentare il teatro quando ne avevo l’occasione. Ora non sapevo cosa aspettarmi, ma almeno per Shakespeare, che continuava ad essere un nome molto noto nel settore nonostante i secoli, mi sentivo in buone mani.

Scorrendo la lista, mi soffermai su un titolo. «Che ne dici di "Amleto"?» proposi. «È un capolavoro della letteratura inglese, noto per la complessità psicologica del protagonista. Penso che potrebbe essere interessante esplorare le emozioni e i temi profondi che questo dramma porta con sé. Devo dire, mi sono un po' eccitata all'idea di provare qualcosa di nuovo con te.» dissi, facendogli un occhiolino, sperando che capisse che intendessi anche qualcosa di meno casto. Tentativo di flirt che non ero sicura che fosse andata a buon fine. Ero la madre di suo figlio, ma avevo mai davvero flirtato con Jim?

Mentre riflettevo su tutto questo, mi resi conto di quanto la mia vita fosse legata solo al lavoro e ora stava girando intorno al lavoro e al bambino. Non mi permettendo mai di allentare la presa, mi chiesi se prima o poi la mia vita sarebbe stata piena di rimpianti. Bastava vedere come pensavo a mio padre. Non ero proprio riuscita a essere la figlia che rispondeva alle sue aspettative. Le avevo sempre messe sempre più alte e non sarei riuscita a fare niente di diverso. Ma forse, se allentassi un po' e cercassi di vivere un po' di più, cosa sarebbe potuto accadere?


Effettivamente credo che ChatGTP sia più legato agli ambienti anglosassoni, mi dispiace un po' non aver trovato Goldoni, anche se sono sorpresa di vedere Čechov! Thinking
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