17-08-2024, 12:42 PM
Where I come from, if someone saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk Umano
Jim non era riuscito a percorrere che qualche decina di metri prima che il suo comunicatore cominciasse a trillare Kirk... rispose, fermandosi un istante per guardarsi attorno, certo di una cosa: se gli alieni avevano costruito un ponte, significava che da quelle parti si trovava una strada... e le strade avevano la tendenza a portare da qualche parte. Doveva esserci qualcosa nei dintorni, presumibilmente molto più interessante di un paio di colonne mezze collassate. ... velenoso concluse l'ufficiale, riportando il messaggio di Haruka. Un serpente velenoso e in grado di mimetizzarsi con l'ambiente circostante non era esattamente l'animale più simpatico che si potesse trovare in giro, ma tutto sommato nemmeno il più pericoloso. Ricevuto. Tenete d'occhio gli archeologi: non hanno avuto molte occasioni di partecipare a missioni sul campo di recente, e quelle rovine rischiano di distrarli... meglio che qualcuno ricordi loro di fare attenzione a dove mettono le mani. Kirk chiudo. rispose, agganciando il comunicatore alla cintura prima di tornare a scandagliare i dintorni con il tricorder.
Dovevano essere passate migliaia di anni da quando quella civiltà prosperava sul pianeta e qualunque cosa avessero costruito, ora era interamente ricoperta dalla vegetazione. Rintracciare segni di possibili strutture, distinguendole dalla naturale conformazione del terreno, non era semplice nemmeno con la tecnologia che avevano a disposizione. Jim riprese ad addentrarsi tra la boscaglia, arrampicandosi sopra ad un tronco caduto che gli sbarrava la strada. Un groviglio di piante, dalla curiosa conformazione ad arco, aveva attirato l'attenzione del capitano: si trattava di una serie di rampicanti, ma qualunque cosa fosse quella su cui avevano deciso di arrampicarsi, non sembrava essere una pianta. Jim raggiunse la strana struttura con un balzo e posò a terra il tricorder, lanciando un'occhiata all'alto arco che lo sovrastava. Senza esitare afferrò saldamente una delle piante con l'intenzione di strapparla dal suo sostegno, e se qualcuno fosse stato presente avrebbe probabilmente notato l'ironia del fatto che stava completamente ignorando l'indicazione che aveva appena dato al resto della squadra sul fare attenzione a dove mettessero le mani.
Il filologo raggiunse Haruka, osservando con sguardo attento i simboli che lei gli aveva mostrato mmmh... borbottò tra sé e sé, studiando con attenzione ciò che aveva di fronte per compararlo mentalmente con quei simboli che lo avevano tenuto sveglio per giorni. Non saprei: così su due piedi potrebbe essere una variante allografica, ma questo ridurrebbe l'alfabeto di questa specie a soli otto caratteri. Preferirei non emettere alcun giudizio per il momento. disse, analizzando i simboli vicini tra l'altro non salterei nemmeno alla conclusione che si tratti di caratteri alfabetici: il fatto che si trovino su un ponte mi fa chiedere se non ci siamo sbagliati nel ritenere che lo fossero quando abbiamo studiato l'artefatto. Credo dovremmo tenere in considerazione l'idea che possa trattarsi di semplici motivi ornamentali. fece notare l'uomo, sebbene fosse parzialmente deluso dall'idea che forse si era lasciato ingannare per quanto riguardava l'artefatto.
Dovevano essere passate migliaia di anni da quando quella civiltà prosperava sul pianeta e qualunque cosa avessero costruito, ora era interamente ricoperta dalla vegetazione. Rintracciare segni di possibili strutture, distinguendole dalla naturale conformazione del terreno, non era semplice nemmeno con la tecnologia che avevano a disposizione. Jim riprese ad addentrarsi tra la boscaglia, arrampicandosi sopra ad un tronco caduto che gli sbarrava la strada. Un groviglio di piante, dalla curiosa conformazione ad arco, aveva attirato l'attenzione del capitano: si trattava di una serie di rampicanti, ma qualunque cosa fosse quella su cui avevano deciso di arrampicarsi, non sembrava essere una pianta. Jim raggiunse la strana struttura con un balzo e posò a terra il tricorder, lanciando un'occhiata all'alto arco che lo sovrastava. Senza esitare afferrò saldamente una delle piante con l'intenzione di strapparla dal suo sostegno, e se qualcuno fosse stato presente avrebbe probabilmente notato l'ironia del fatto che stava completamente ignorando l'indicazione che aveva appena dato al resto della squadra sul fare attenzione a dove mettessero le mani.
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Il filologo raggiunse Haruka, osservando con sguardo attento i simboli che lei gli aveva mostrato mmmh... borbottò tra sé e sé, studiando con attenzione ciò che aveva di fronte per compararlo mentalmente con quei simboli che lo avevano tenuto sveglio per giorni. Non saprei: così su due piedi potrebbe essere una variante allografica, ma questo ridurrebbe l'alfabeto di questa specie a soli otto caratteri. Preferirei non emettere alcun giudizio per il momento. disse, analizzando i simboli vicini tra l'altro non salterei nemmeno alla conclusione che si tratti di caratteri alfabetici: il fatto che si trovino su un ponte mi fa chiedere se non ci siamo sbagliati nel ritenere che lo fossero quando abbiamo studiato l'artefatto. Credo dovremmo tenere in considerazione l'idea che possa trattarsi di semplici motivi ornamentali. fece notare l'uomo, sebbene fosse parzialmente deluso dall'idea che forse si era lasciato ingannare per quanto riguardava l'artefatto.