25-01-2025, 10:37 AM
Where I come from, if someone saves your life, you don't stab them in the back.
James T. Kirk Umano
Le parole della giapponese colpirono Jim forse più di quanto avrebbero dovuto. Non era stata una decisione difficile o particolarmente sofferta: lei era evidentemente compromessa dopo l'incontro con i romulani e vista la situazione aveva preferito non correre rischi inutili inserendo una variabile potenzialmente pericolosa nella missione. Il fine ultimo era stato garantire la vittoria che avevano poi ottenuto, almeno sulla carta. Ma il costo era stato rinunciare a una fonte potenzialmente valida di informazioni e soprattutto non permetterle di affrontare direttamente quella situazione che poi aveva trascinato per mesi con i consiglieri di bordo. Se da un lato gli faceva piacere sapere che quella sua decisione era stata perdonata e probabilmente era anche la cosa più sensata che potesse fare data la situazione, parte di lui sapeva che se i ruoli fossero stati invertiti non l'avrebbe presa altrettanto bene. Anzi. Con buona probabilità avrebbe trovato il modo per infiltrarsi comunque in quella missione da cui era stato estromesso, certo di poter fare la differenza. "Le sono grato che lei non sia me" avrebbe voluto risponderle, ma si limitò ad un cordiale cenno di assenso Quando siamo qui fuori, spesso lontani da ogni forma di civiltà per come la conosciamo, il migliore modo che abbiamo per tenere la giusta strada è affidarci l'uno all'altro. Ai ponti inferiori la gente va e viene e non arrivo sempre a conoscere tutti, ma mi piace pensare che il principio valga per tutti a bordo confessò, fermandosi un attimo per piegare i rami di un arbusto che ostruiva la via, in modo che chi lo seguiva potesse proseguire più agevolmente. Attenzione... avvertì Haruka prima di rilasciare i rami, per evitare che la frustassero a tradimento.
L'affermazione sul non dover salvare la galassia strappò al capitano una risata divertita shht! Non parli prima che la missione sia conclusa, con la fortuna che mi ritrovo rischiamo che ci sia in agguato qualche essere semidivino pronto a distruggere la nave, una tecnologia aliena decisa ad ucciderci o segni di qualche complotto intergalattico in grado di causare la fine dell'umanità... disse cercando Morozov con lo sguardo. Per tutta risposta l'ufficiale della sicurezza si strinse nelle spalle: non sembrava aver niente in grado di smentire il fatto che quello, davvero, sembrava un pianeta idilliaco. In fondo alla comunicazione dell'Enterprise riguardo alle anomalie nei sensori non era poi seguito alcun ulteriore avvertimento. Chissà. Magari poteva essere la volta buona… Meglio così! rispose all'uomo, che sembrava quasi dispiaciuto di non aver potuto fornire cattive notizie.
Non mi ha ancora raccontato come è iniziata la sua passione per l'antropologia riprese, più interessato a fare quattro chiacchiere con Haruka che a potenziali minacce in agguato. In fondo, se lì fuori ci fosse stato qualcosa, prima o poi si sarebbe comunque presentata. Perché non godersi la passeggiata, nel frattempo? Liepmann era talmente concentrato su ciò che aveva scoperto e sul pensiero di ciò che a breve avrebbero trovato, che non sembrava nemmeno ascoltare la conversazione. Davies, al contrario, sembrava non aver considerato fino a quel momento i potenziali rischi di un pianeta sconosciuto e dopo quelle parole cominciò a guardarsi attorno con fare circospetto: era la prima volta che usciva dal territorio federale e sebbene l'ultima frontiera fosse una fonte inesauribile di scoperte e il desiderio di prendere parte a qualche impresa che potesse entrare nella storia era forte… si rese improvvisamente conto che, forse, fino a quel momento aveva avuto un'idea fin troppo romantica della cosa. Il capitano comunque sembrava tranquillo, come se quella non fosse null'altro che ordinaria amministrazione. Forse si stava solo divertendo a spaventarli: quell'uomo gli dava la netta impressione di essere uno di quelli che non trovano di meglio da fare che raccontare storie di fantasmi di fronte a qualche antico maniero…
L'affermazione sul non dover salvare la galassia strappò al capitano una risata divertita shht! Non parli prima che la missione sia conclusa, con la fortuna che mi ritrovo rischiamo che ci sia in agguato qualche essere semidivino pronto a distruggere la nave, una tecnologia aliena decisa ad ucciderci o segni di qualche complotto intergalattico in grado di causare la fine dell'umanità... disse cercando Morozov con lo sguardo. Per tutta risposta l'ufficiale della sicurezza si strinse nelle spalle: non sembrava aver niente in grado di smentire il fatto che quello, davvero, sembrava un pianeta idilliaco. In fondo alla comunicazione dell'Enterprise riguardo alle anomalie nei sensori non era poi seguito alcun ulteriore avvertimento. Chissà. Magari poteva essere la volta buona… Meglio così! rispose all'uomo, che sembrava quasi dispiaciuto di non aver potuto fornire cattive notizie.
Non mi ha ancora raccontato come è iniziata la sua passione per l'antropologia riprese, più interessato a fare quattro chiacchiere con Haruka che a potenziali minacce in agguato. In fondo, se lì fuori ci fosse stato qualcosa, prima o poi si sarebbe comunque presentata. Perché non godersi la passeggiata, nel frattempo? Liepmann era talmente concentrato su ciò che aveva scoperto e sul pensiero di ciò che a breve avrebbero trovato, che non sembrava nemmeno ascoltare la conversazione. Davies, al contrario, sembrava non aver considerato fino a quel momento i potenziali rischi di un pianeta sconosciuto e dopo quelle parole cominciò a guardarsi attorno con fare circospetto: era la prima volta che usciva dal territorio federale e sebbene l'ultima frontiera fosse una fonte inesauribile di scoperte e il desiderio di prendere parte a qualche impresa che potesse entrare nella storia era forte… si rese improvvisamente conto che, forse, fino a quel momento aveva avuto un'idea fin troppo romantica della cosa. Il capitano comunque sembrava tranquillo, come se quella non fosse null'altro che ordinaria amministrazione. Forse si stava solo divertendo a spaventarli: quell'uomo gli dava la netta impressione di essere uno di quelli che non trovano di meglio da fare che raccontare storie di fantasmi di fronte a qualche antico maniero…