10-04-2012, 03:28 PM
Shiarrael Logan Volskiar
Human/Romulan
"Tenente, lo so che mi sente. Risponda subito o giuro che stavolta si ritroverà a doversi giustificare davanti alla corte marziale."
La voce seccata risuonò nel buio insieme a un rumore di passi felpati che lo risalivano. Un sospiro svanì nell'oscurità.
"Te-nen-te." scandì di nuovo la voce.
"Ammiraglio." le fece eco una seconda voce profonda, femminile e lievemente sarcastica. Una constatazione più che una risposta.
Non mi dirà che c'erano problemi di linea, spero. la voce maschile poteva risultare pacata, ma orecchie esperte potevano carpire una velata minaccia in quelle parole.
"Io non l'ho detto. Lei lo ha fatto." disse prontamente la voce della figura che si stava districando dalle ombre con una noncuranza tale da risultare -volutamente- irritante.
Ne seguì il silenzio di chi non voleva complicare ulteriormente la situazione. La donna ne approfittò per poggiare la schiena al muro e spostarsi la falda dal viso con un fluido movimento della mano, facendo scorrere le dita affusolate tra i capelli corvini.
"Tenente Volskiar, lei..."
"Sì, presente."
"... E' stata assegnata alla USS Eternity in veste di Navigatore e addetto alle armi." L'Ammiraglio evitò accuratamente di commentare l'intervento della donna. Aveva un grande potenziale da sfruttare, peccato che, come il vento, andasse dove le pareva.
"Sa, Ammiraglio, parla come un documento prestampato. Sta leggendone uno, per caso?" osservò arcuando appena le sopracciglia.
"Tenente, il suo comportamento è del tutto fuori luogo. Farebbe bene a tenersi per sè i suoi commenti ogni tanto. Non tolleriamo teste calde alla Federazione." disse con una voce che voleva risultare diplomatica.
Una leggera risata scosse l'aria mentre due occhi grigi, pungenti come strali, si illuminarono nella penombra. "Se fosse così mi avreste sbattuta fuori già da tempo, Ammiraglio." ribattè seccamente posando il suo sguardo argentato verso la nave stellare attraccata poco lontano da lei.
La USS Eternity attendeva là, in tutta la sua gloriosa mole.
"Non è mai troppo tardi per farlo, se ne ricordi."
Come se importasse qualcosa. pensò la donna, che nel mentre aveva già identificato il gruppetto ai piedi della nave. Che fossero anche loro parte dell'equipaggio?
"Si rechi immediatamente sulla Deep Sp..."
"Già fatto."
Silenzio dall'altra parte. "Ma... Come...?"
"E poi si chiedeva perchè non le rispondevo." disse con un certo tono di trionfo, completando il tutto con un'altra risata sommessa. "Arrisentirla, Ammiraglio."
"..." Quella volta, l'alto ufficiale non ebbe nemmeno la forza di rispondere prima che il Tenente chiudesse la comunicazione. Era sempre un'impresa parlare con lei, e si chiese chi avesse già avuto il coraggio di farlo, e -soprattutto- perchè questo qualcuno non lo avesse avvertito, così da evitare la bile che lei adorava versare addosso ai superiori.
Nel mentre, Logan si incamminò lentamente verso la Eternity. Ogni suo passo sembrava calibrato, come se lo ponderasse nei minimi dettagli per non lasciare nulla al caso. Le braccia erano conserte, la testa appena inclinata: stava limitandosi ad osservare, circospetta, e ad ascoltare cosa avessero da dirsi quei tre. Non si annunciò, ne fece in modo che qualcuno si accorgesse di lei.
La voce seccata risuonò nel buio insieme a un rumore di passi felpati che lo risalivano. Un sospiro svanì nell'oscurità.
"Te-nen-te." scandì di nuovo la voce.
"Ammiraglio." le fece eco una seconda voce profonda, femminile e lievemente sarcastica. Una constatazione più che una risposta.
Non mi dirà che c'erano problemi di linea, spero. la voce maschile poteva risultare pacata, ma orecchie esperte potevano carpire una velata minaccia in quelle parole.
"Io non l'ho detto. Lei lo ha fatto." disse prontamente la voce della figura che si stava districando dalle ombre con una noncuranza tale da risultare -volutamente- irritante.
Ne seguì il silenzio di chi non voleva complicare ulteriormente la situazione. La donna ne approfittò per poggiare la schiena al muro e spostarsi la falda dal viso con un fluido movimento della mano, facendo scorrere le dita affusolate tra i capelli corvini.
"Tenente Volskiar, lei..."
"Sì, presente."
"... E' stata assegnata alla USS Eternity in veste di Navigatore e addetto alle armi." L'Ammiraglio evitò accuratamente di commentare l'intervento della donna. Aveva un grande potenziale da sfruttare, peccato che, come il vento, andasse dove le pareva.
"Sa, Ammiraglio, parla come un documento prestampato. Sta leggendone uno, per caso?" osservò arcuando appena le sopracciglia.
"Tenente, il suo comportamento è del tutto fuori luogo. Farebbe bene a tenersi per sè i suoi commenti ogni tanto. Non tolleriamo teste calde alla Federazione." disse con una voce che voleva risultare diplomatica.
Una leggera risata scosse l'aria mentre due occhi grigi, pungenti come strali, si illuminarono nella penombra. "Se fosse così mi avreste sbattuta fuori già da tempo, Ammiraglio." ribattè seccamente posando il suo sguardo argentato verso la nave stellare attraccata poco lontano da lei.
La USS Eternity attendeva là, in tutta la sua gloriosa mole.
"Non è mai troppo tardi per farlo, se ne ricordi."
Come se importasse qualcosa. pensò la donna, che nel mentre aveva già identificato il gruppetto ai piedi della nave. Che fossero anche loro parte dell'equipaggio?
"Si rechi immediatamente sulla Deep Sp..."
"Già fatto."
Silenzio dall'altra parte. "Ma... Come...?"
"E poi si chiedeva perchè non le rispondevo." disse con un certo tono di trionfo, completando il tutto con un'altra risata sommessa. "Arrisentirla, Ammiraglio."
"..." Quella volta, l'alto ufficiale non ebbe nemmeno la forza di rispondere prima che il Tenente chiudesse la comunicazione. Era sempre un'impresa parlare con lei, e si chiese chi avesse già avuto il coraggio di farlo, e -soprattutto- perchè questo qualcuno non lo avesse avvertito, così da evitare la bile che lei adorava versare addosso ai superiori.
Nel mentre, Logan si incamminò lentamente verso la Eternity. Ogni suo passo sembrava calibrato, come se lo ponderasse nei minimi dettagli per non lasciare nulla al caso. Le braccia erano conserte, la testa appena inclinata: stava limitandosi ad osservare, circospetta, e ad ascoltare cosa avessero da dirsi quei tre. Non si annunciò, ne fece in modo che qualcuno si accorgesse di lei.