14-05-2012, 02:58 PM
* Avviso: questa scena è stata scritta al suono di queste due canzoni www.youtube.com/watch?v=Cbenhxn8Xwo
www.youtube.com/watch?v=VmDWHLDRM8k
Potete ascoltarle mentre leggete, tanto per rendere meglio l'idea dell'atmosfera che si respira *
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www.youtube.com/watch?v=VmDWHLDRM8k
Potete ascoltarle mentre leggete, tanto per rendere meglio l'idea dell'atmosfera che si respira *
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Tan-Kantlya Heparel
Human/Betazoid
In una frazione di secondo, senza ben comprendere chi l’avesse spinta, Tan-Kantlya si ritrova con la schiena premuta contro il petto del vulcaniano, impedendole di cadere a terra come un sacco di patate. A poco servono le parole del ragazzo che, se non fosse per l’atona inflessione della voce, sembrerebbero addirittura gentili. Ora è veramente incazzata nera. Lo sguardo corrucciato punta verso uno degli umani che erano insieme all’andoriano: un tipo alto e di robusta corporatura, dal viso tutt’altro che intelligente, che assisteva alla scena divertito.
Improvvisamente, si sente folgorato da un irresistibile impulso di guardare negli occhi la betazoide. Il sorriso ebete che aveva qualche attimo prima, cede il posto ad una bocca spalancata mentre gli occhi dal taglio all’ingiù, si aprono per lo stupore. Una serie di piccole scariche di adrenalina si propagano per tutto il corpo, mentre un formicolio comincia a tormentargli le grosse mani che, chiudendosi in due pugni, fanno scricchiolare rumorosamente le nocche. Il petto gli brucia, come se avesse inspirato aria calda che fuoriesce violentemente dalle narici tremanti. Il cuore, accelerando i battiti, aumenta la circolazione del sangue alla testa e ben presto il volto assume un colore paonazzo. E’ rabbia! Una rabbia per lui inspiegabile perché non sua: la rabbia di Tan-Kantlya.
Tutto avviene in pochi istanti. Il cadetto che aveva spinto la betazoide si vede letteralmente caricato da quello che sembra un bufalo inferocito, che prima lo atterra, poi lo colpisce ripetutamente in faccia. La testa del malcapitato oscilla come un punching ball, gli occhi roteano alla disperata ricerca di un qualsiasi elemento che gli permetta di capire cosa stia accadendo. Ma la vista è offuscata e i suoni ovattati gli impediscono di distinguere il rumore delle nocche che gli martoriano il viso, dalle voci delle persone intorno a lui. Grida di incitamento si innalzano tra i commensali: << Fallo a pezzi!!! Mi deve dei soldi!!>>, << Sangue!! Sangue!!>>, << C***o fratello. Glieli stai cambiando i connotati, eh? >>. I flebili lamenti del ragazzo, non impietosiscono l’aggressore che ora ha preso a tirargli calci all’addome urlando << Non ti azzardare più a chiamarla T***a. Hai capito sacco di M***a? >>.
Sanders sorpreso dall’improvvisa reazione del suo compagno, e sconvolto dall’ inaspettata presenza della professoressa Yeerum, tenta di porre fine alla rissa. Si avvicina all’amico parando d’innanzi le mani come a voler calmare un cavallo imbizzarrito e si rivolge in tono fermo <<harvey!! Che accidenti ti prende?!! Buono bello, ho detto buono!!>>. Lo afferra per il braccio destro, ma questi si libera in un attimo dalla presa e usando lo stesso, con la violenza di una mazza che fende l’aria, colpisce in pieno torace Sanders che viene scaraventato mezzo metro indietro. Harvey si alza lentamente dal torace del cadetto sul quale era seduto lasciandolo con la faccia ridotta ad una maschera di sangue. Se non fosse stato per i singhiozzi che il ragazzo emetteva, molti avrebbero scommesso che fosse morto.
L’andoriano rialzatosi guarda con astio l’amico, deciso a non far passare liscia un affronto simile subito in pubblico. << Te la sei cercata brutto r*******o. Ti farò ingoiare i C******i.>> Harvey è fermo e fissa il pavimento. La carica di rabbia che aveva dentro è di colpo sparita lasciandolo vuoto e confuso. I fili invisibili che un attimo prima lo manovravano, recisi. Gli occhi cadono sulle mani sporche di sangue. Un << Oooh …>> di stupore è l’unico suono che riesce ad emettere mentre contempla le chiazze lasciate sulla pelle dal fluido vermiglio << Questa qui sembra un coniglietto>> sussurra abbozzando un sorriso d’incredulità nello scoprire che le macchie di sangue possano formare delle graziose figure dalla vaga forma di coniglio. Un vassoio va a colpire violentemente il lato sinistro del volto facendo finalmente sparire quell'espressione idiota. Barcollando indietreggia di qualche passo scuotendo la testa, ma subito riacquista l’equilibrio. Si dice che più sono grossi e più fanno rumore quando cadono, ma il problema è che ce ne vuole per farli cadere. Harvey preferisce non mettersi contro Sanders, e poiché averlo scaraventato via poc’anzi non era dipeso direttamente da lui, cerca di discolparsi. Tuttavia, non ha il tempo di profferire parola che il compagno è già tornato alla carica e lo colpisce ripetutamente con il vassoio impugnato saldamente, che a ogni colpo si deforma sempre di più. Il ragazzo non ha alternativa se non quella di contrattaccare. In pochi istanti i due si trovano a rotolare sul pavimento dandosi pugni calci e morsi e nessuno risparmia forza in ogni colpo che infligge.
Tan-Kantlya, assiste alla scena con un velo di compiacimento, complimentandosi per l’ottimo lavoro. I betazoidi sono pacifici di natura e non posseggono la forza fisica adeguata per resistere ai colpi di una rissa, ma il controllo mentale può rivelarsi un’ottima tecnica di difesa. Mandare qualcun altro a fare il “lavoro sporco” uscendone fuori immacolati era un espediente che la ragazza aveva usato in altre due precedenti occasioni per scampare ai bulli, senza comunque privarsi della soddisfazione personale di vederli gemere a terra. Ora però, la situazione si è fatta incontrollabile poiché gli amici del cadetto picchiato da Harvey sono corsi in suo aiuto gettandosi nella mischia. Si affretta ad afferrare il vulcaniano per un braccio << Andiamo via mentre se le danno di santa ragione!>> . Fa per dirigersi verso l’uscita della sala mensa, portando con sé il ragazzo, ma la figura di una donna, ferma di fronte a lei, la paralizza dal terrore. Gli occhi spalancati si incrociano con quelli della Yeerum. Un senso angosciante di smarrimento inghiotte qualsiasi flebile speranza di farla franca. La mente improvvisamente si oscura e le labbra tremanti farfugliano a malapena una frase : << Siamo nella m***a>>.
Improvvisamente, si sente folgorato da un irresistibile impulso di guardare negli occhi la betazoide. Il sorriso ebete che aveva qualche attimo prima, cede il posto ad una bocca spalancata mentre gli occhi dal taglio all’ingiù, si aprono per lo stupore. Una serie di piccole scariche di adrenalina si propagano per tutto il corpo, mentre un formicolio comincia a tormentargli le grosse mani che, chiudendosi in due pugni, fanno scricchiolare rumorosamente le nocche. Il petto gli brucia, come se avesse inspirato aria calda che fuoriesce violentemente dalle narici tremanti. Il cuore, accelerando i battiti, aumenta la circolazione del sangue alla testa e ben presto il volto assume un colore paonazzo. E’ rabbia! Una rabbia per lui inspiegabile perché non sua: la rabbia di Tan-Kantlya.
Tutto avviene in pochi istanti. Il cadetto che aveva spinto la betazoide si vede letteralmente caricato da quello che sembra un bufalo inferocito, che prima lo atterra, poi lo colpisce ripetutamente in faccia. La testa del malcapitato oscilla come un punching ball, gli occhi roteano alla disperata ricerca di un qualsiasi elemento che gli permetta di capire cosa stia accadendo. Ma la vista è offuscata e i suoni ovattati gli impediscono di distinguere il rumore delle nocche che gli martoriano il viso, dalle voci delle persone intorno a lui. Grida di incitamento si innalzano tra i commensali: << Fallo a pezzi!!! Mi deve dei soldi!!>>, << Sangue!! Sangue!!>>, << C***o fratello. Glieli stai cambiando i connotati, eh? >>. I flebili lamenti del ragazzo, non impietosiscono l’aggressore che ora ha preso a tirargli calci all’addome urlando << Non ti azzardare più a chiamarla T***a. Hai capito sacco di M***a? >>.
Sanders sorpreso dall’improvvisa reazione del suo compagno, e sconvolto dall’ inaspettata presenza della professoressa Yeerum, tenta di porre fine alla rissa. Si avvicina all’amico parando d’innanzi le mani come a voler calmare un cavallo imbizzarrito e si rivolge in tono fermo <<harvey!! Che accidenti ti prende?!! Buono bello, ho detto buono!!>>. Lo afferra per il braccio destro, ma questi si libera in un attimo dalla presa e usando lo stesso, con la violenza di una mazza che fende l’aria, colpisce in pieno torace Sanders che viene scaraventato mezzo metro indietro. Harvey si alza lentamente dal torace del cadetto sul quale era seduto lasciandolo con la faccia ridotta ad una maschera di sangue. Se non fosse stato per i singhiozzi che il ragazzo emetteva, molti avrebbero scommesso che fosse morto.
L’andoriano rialzatosi guarda con astio l’amico, deciso a non far passare liscia un affronto simile subito in pubblico. << Te la sei cercata brutto r*******o. Ti farò ingoiare i C******i.>> Harvey è fermo e fissa il pavimento. La carica di rabbia che aveva dentro è di colpo sparita lasciandolo vuoto e confuso. I fili invisibili che un attimo prima lo manovravano, recisi. Gli occhi cadono sulle mani sporche di sangue. Un << Oooh …>> di stupore è l’unico suono che riesce ad emettere mentre contempla le chiazze lasciate sulla pelle dal fluido vermiglio << Questa qui sembra un coniglietto>> sussurra abbozzando un sorriso d’incredulità nello scoprire che le macchie di sangue possano formare delle graziose figure dalla vaga forma di coniglio. Un vassoio va a colpire violentemente il lato sinistro del volto facendo finalmente sparire quell'espressione idiota. Barcollando indietreggia di qualche passo scuotendo la testa, ma subito riacquista l’equilibrio. Si dice che più sono grossi e più fanno rumore quando cadono, ma il problema è che ce ne vuole per farli cadere. Harvey preferisce non mettersi contro Sanders, e poiché averlo scaraventato via poc’anzi non era dipeso direttamente da lui, cerca di discolparsi. Tuttavia, non ha il tempo di profferire parola che il compagno è già tornato alla carica e lo colpisce ripetutamente con il vassoio impugnato saldamente, che a ogni colpo si deforma sempre di più. Il ragazzo non ha alternativa se non quella di contrattaccare. In pochi istanti i due si trovano a rotolare sul pavimento dandosi pugni calci e morsi e nessuno risparmia forza in ogni colpo che infligge.
Tan-Kantlya, assiste alla scena con un velo di compiacimento, complimentandosi per l’ottimo lavoro. I betazoidi sono pacifici di natura e non posseggono la forza fisica adeguata per resistere ai colpi di una rissa, ma il controllo mentale può rivelarsi un’ottima tecnica di difesa. Mandare qualcun altro a fare il “lavoro sporco” uscendone fuori immacolati era un espediente che la ragazza aveva usato in altre due precedenti occasioni per scampare ai bulli, senza comunque privarsi della soddisfazione personale di vederli gemere a terra. Ora però, la situazione si è fatta incontrollabile poiché gli amici del cadetto picchiato da Harvey sono corsi in suo aiuto gettandosi nella mischia. Si affretta ad afferrare il vulcaniano per un braccio << Andiamo via mentre se le danno di santa ragione!>> . Fa per dirigersi verso l’uscita della sala mensa, portando con sé il ragazzo, ma la figura di una donna, ferma di fronte a lei, la paralizza dal terrore. Gli occhi spalancati si incrociano con quelli della Yeerum. Un senso angosciante di smarrimento inghiotte qualsiasi flebile speranza di farla franca. La mente improvvisamente si oscura e le labbra tremanti farfugliano a malapena una frase : << Siamo nella m***a>>.