05-05-2011, 12:58 AM
T'Eleijha Hilda Usher
Human/Romulan
Ricambiai con un mezzo sorriso, vagamente ironico, abbassando la testa. Preferii riprendere a compilare, dal momento che avevo il vago sentore che la discussione non sarebbe terminata... non prima che io avessi terminato i miei compiti.
-Ci proverò- feci, lanciandogli un'occhiata con la coda dell'occhio, sempre il sorrisetto sardonico in volto; non ero certo famosa per il mio ampio sorriso solare, da nessuna parte del Pianeta, tantomeno nello spazio profondo.
Questa volta, come previsto, non ebbi occasione di tacere troppo a lungo.
-In realtà, sì e no- replicai, fermandomi a fare due calcoli al volo, -Dipende dalla situazione, innanzitutto: con tutte le probabilità, si tratterebbe di un nemico, ma non è detto che l'incontro avvenga per forza nel mezzo di una battaglia-. Erano ipotesi a cui avevo dedicato del tempo, ma, sorprendentemente, non tanto come si poteva immaginare: da bambina, immaginavo sempre che un giorno sarei riuscita a visitare Romulus, ma, anche allora, ero piuttosto pragmatica, e la mia fantasia non era mai stata completata a dovere. Solo recentemente avevo realizzato che avrei avuto concrete possibilità di realizzarla, ma era come se Romulus fosse sempre troppo lontano, così come i suoi abitanti.
-Se riuscissi ad incontrarne uno in una situazione relativamente tranquilla, credo che lo osserverei. A lungo, se ne avessi la possibilità. Poi, probabilmente, gli parlerei, ma certamente non di qualche assurdità romantica sul genere "Ti prego, parlami della tua casa", o "Come si vive tra la tua gente?"- aggiunsi, cancellando anche il penultimo documento dalla lista.
-In sincerità, preferirei abbandonarmi ancora una volta alla deformazione professionale e rivolgergli la parola solo per un colloquio o qualche tipo di visita, di test-. Avvertii il mio entusiasmo salire; sarebbe stato meraviglioso avere un'opportunità di quel genere... Mi sentii fremere.
-Ci proverò- feci, lanciandogli un'occhiata con la coda dell'occhio, sempre il sorrisetto sardonico in volto; non ero certo famosa per il mio ampio sorriso solare, da nessuna parte del Pianeta, tantomeno nello spazio profondo.
Questa volta, come previsto, non ebbi occasione di tacere troppo a lungo.
-In realtà, sì e no- replicai, fermandomi a fare due calcoli al volo, -Dipende dalla situazione, innanzitutto: con tutte le probabilità, si tratterebbe di un nemico, ma non è detto che l'incontro avvenga per forza nel mezzo di una battaglia-. Erano ipotesi a cui avevo dedicato del tempo, ma, sorprendentemente, non tanto come si poteva immaginare: da bambina, immaginavo sempre che un giorno sarei riuscita a visitare Romulus, ma, anche allora, ero piuttosto pragmatica, e la mia fantasia non era mai stata completata a dovere. Solo recentemente avevo realizzato che avrei avuto concrete possibilità di realizzarla, ma era come se Romulus fosse sempre troppo lontano, così come i suoi abitanti.
-Se riuscissi ad incontrarne uno in una situazione relativamente tranquilla, credo che lo osserverei. A lungo, se ne avessi la possibilità. Poi, probabilmente, gli parlerei, ma certamente non di qualche assurdità romantica sul genere "Ti prego, parlami della tua casa", o "Come si vive tra la tua gente?"- aggiunsi, cancellando anche il penultimo documento dalla lista.
-In sincerità, preferirei abbandonarmi ancora una volta alla deformazione professionale e rivolgergli la parola solo per un colloquio o qualche tipo di visita, di test-. Avvertii il mio entusiasmo salire; sarebbe stato meraviglioso avere un'opportunità di quel genere... Mi sentii fremere.