06-08-2010, 11:31 AM
Korinna Suder
Betazoid
Ho appena finito di parlare quando l'ammiraglio decide improvvisamente di disattivare tutti i sistemi di sorveglianza e registrazione... rimango un po' sorpresa, teme forse che ci sia qualche spia a bordo della nave? Qualcuno che potrebbe compromettere la riuscita della nostra missione? Non posso dire che tutta questa segretezza non mi metta un po' a disagio... è la prima volta che mi trovo coinvolta in una situazione del genere, la prima volta che devo affrontare un incarico con il grado di capitano, e quest'atmosfera non è certo delle più rilassanti.
L'ammiraglio mi rivolse un'occhiata, e subito riassunse la situazione. Non c'è da meravigliarsi se è tanto nervoso. "Ah" è l'unica cosa che riesco a borbottare, confusa. Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, e mi sento girare la testa... un attacco diretto alla Terra... l'Impero Klingon deve essere impazzito, significherebbe entrare in pieno territorio federale, con chissà quante navi, come pensano...?
Cerco di riprendere la calma, sicuramente c'è qualcos'altro, la Flotta non manderebbe mai una nave in una missione del genere se non avessimo qualche possibilità di successo: "Non capisco: stiamo cercando una base occultata che potrebbe trovarsi in qualsiasi punto del quadrante? E... dobbiamo cercarla da soli? Che mezzi abbiamo a disposizione per rintracciarla?" chiedo, sorpresa. Capisco perfettamente che mobilitare l'intera flotta significherebbe far sapere a mezza galassia che stiamo cercando qualcosa, e che così facendo i Klingon potrebbero decidere di affrettare il loro attacco... ma cercare una base senza sapere dove si trova è un compito molto al di là delle nostre possibilità.
"E' per questo che sono stata assegnata alla missione?" chiedo, riflettendo sulla situazione: grazie alle mie abilità empatiche ero già riuscita ad individuare una nave occultata, ma era stata una questione di pura fortuna... l'idea di dover servire da rilevatore in una situazione tanto tesa non mi tranquillizzava affatto.
L'ammiraglio mi rivolse un'occhiata, e subito riassunse la situazione. Non c'è da meravigliarsi se è tanto nervoso. "Ah" è l'unica cosa che riesco a borbottare, confusa. Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, e mi sento girare la testa... un attacco diretto alla Terra... l'Impero Klingon deve essere impazzito, significherebbe entrare in pieno territorio federale, con chissà quante navi, come pensano...?
Cerco di riprendere la calma, sicuramente c'è qualcos'altro, la Flotta non manderebbe mai una nave in una missione del genere se non avessimo qualche possibilità di successo: "Non capisco: stiamo cercando una base occultata che potrebbe trovarsi in qualsiasi punto del quadrante? E... dobbiamo cercarla da soli? Che mezzi abbiamo a disposizione per rintracciarla?" chiedo, sorpresa. Capisco perfettamente che mobilitare l'intera flotta significherebbe far sapere a mezza galassia che stiamo cercando qualcosa, e che così facendo i Klingon potrebbero decidere di affrettare il loro attacco... ma cercare una base senza sapere dove si trova è un compito molto al di là delle nostre possibilità.
"E' per questo che sono stata assegnata alla missione?" chiedo, riflettendo sulla situazione: grazie alle mie abilità empatiche ero già riuscita ad individuare una nave occultata, ma era stata una questione di pura fortuna... l'idea di dover servire da rilevatore in una situazione tanto tesa non mi tranquillizzava affatto.