09-08-2010, 09:02 AM
Korinna Suder
Betazoid
La fiducia è un sentimento che si conquista lentamente, con mesi, se non anni, di conoscenza reciproca. Io e l'ammiraglio ci conosciamo sì e no da un quarto d'ora, tutte le nostre precedenti relazioni limitate alla lettura dei rispettivi profili. So di non poter pretendere di più, e che ha già infranto un buon numero di regolamenti rivelandomi, almeno in parte, il contenuto di un SECLAR 9... ma non mi basta per svolgere il mio lavoro. Come può pretendere che io sia in grado di aiutarlo a comandare questa nave, e a intervenire in caso di problemi, se non so nemmeno come siamo venuti a conoscenza di questa base occultata? Senza sapere chi ci ha passato queste informazioni? Su chi possiamo contare? E, soprattutto... cosa pensa di fare, una volta arrivati? Sparare alla cieca contro la luna?
Tuttavia mi è chiaro che con la sua reticenza serviranno ore per raccogliere tutte queste informazioni e che, più che una chiacchierata informale, minaccia di diventare un interrogatorio logorante per entrambi: l'ultima cosa della quale abbiamo bisogno in questo momento. Credo che mi guadagnerò la sua fiducia in un altro momento, in un altro modo. Adesso la cosa più importante è la riuscita di questa missione, e la salvaguardia della nave e dell'equipaggio... cosa che non posso garantire con le mezze frasi di Sheppard. So che non è corretto nei confronti dell'ammiraglio, ma mi hanno sempre insegnato che la sicurezza della Federazione viene al primo posto e così annuisco, risparmiandogli tutte le domande che mi ronzano nella testa, mentre permetto ai suoi pensieri di raggiungermi.
Credo lo faccia di proposito, ma tutto quello che riesco a cogliere è un insieme confuso di frasi sconnesse... farneticazioni su un sistema di occultamento illegale, una "sezione 31" che non ho mai sentito nominare e qualcosa a proposito di trapassare la luna. Ne so esattamente quanto prima, ma non mi scoraggio: il viaggio verso la Terra sarà lungo, anche a velocità curvatura.
Ignoro di proposito il brusco cambiamento di discorso, e l'imbarazzo dell'ammiraglio alla mia domanda, e mi affretto a rispondergli: "credo che ormai sia questione di minuti, non appena avrà riattivato le comunicazioni potrò chiedere direttamente al capo ingegnere".
Tuttavia mi è chiaro che con la sua reticenza serviranno ore per raccogliere tutte queste informazioni e che, più che una chiacchierata informale, minaccia di diventare un interrogatorio logorante per entrambi: l'ultima cosa della quale abbiamo bisogno in questo momento. Credo che mi guadagnerò la sua fiducia in un altro momento, in un altro modo. Adesso la cosa più importante è la riuscita di questa missione, e la salvaguardia della nave e dell'equipaggio... cosa che non posso garantire con le mezze frasi di Sheppard. So che non è corretto nei confronti dell'ammiraglio, ma mi hanno sempre insegnato che la sicurezza della Federazione viene al primo posto e così annuisco, risparmiandogli tutte le domande che mi ronzano nella testa, mentre permetto ai suoi pensieri di raggiungermi.
Credo lo faccia di proposito, ma tutto quello che riesco a cogliere è un insieme confuso di frasi sconnesse... farneticazioni su un sistema di occultamento illegale, una "sezione 31" che non ho mai sentito nominare e qualcosa a proposito di trapassare la luna. Ne so esattamente quanto prima, ma non mi scoraggio: il viaggio verso la Terra sarà lungo, anche a velocità curvatura.
Ignoro di proposito il brusco cambiamento di discorso, e l'imbarazzo dell'ammiraglio alla mia domanda, e mi affretto a rispondergli: "credo che ormai sia questione di minuti, non appena avrà riattivato le comunicazioni potrò chiedere direttamente al capo ingegnere".