07-03-2017, 10:25 PM
I'm a perfectionist, so my bossiness definitely comes out.
Saff | Zaldan
Si penso anche io lo fosse dissi annuendo con un mezzo sorriso. All'epoca ero una persona molto discreta, come cadetto avevo la sana abitudine di farmi i fatti miei che ad alcune specie non era una qualità che avevano ereditato dai genitori, ma non era il momento pre fare una disquisizione del genere, tuttavia un romulano nella federazione era sempre stato un evento piuttosto raro.
Ascoltando le sue parole, annuii comprensiva. Si, lo capisco. Probabilmente riderai, ma più il tempo passa più mi rendo conto di essere una di quei Zaldan anomali. Insomma, hai visto quanti Zaldan ci sono nella federazione? Per di più donne? Si contano sulle dita di una mano, forse due. Nemmeno io sono una persona canonica, casa, famiglia e lavoro, non del tutto. Ho un marito e due gemelle, ma più il tempo passa e più penso che non sarei riuscita a rimanere su Zalda un minuto di più. Tuttavia, sarei una bugiarda se non ammettessi che vorrei la mia famiglia qui con me, ma non era possibile ammisi con un mezzo sorriso. Mi mancavano terribilmente, non avere la mia famiglia con me era una momento di enorme sconforto, insomma vedevo le gemelle crescere lontano da me, ma facevo sempre il possibile per ritagliarmi più tempo possibile per parlare con loro.
Mi hai chiesto perché mi sono arruolata e posso dire che non ne ho idea dissi con tono scherzoso per poi aggiungere guardandola sto scherzando, tutto si può racchiudere nel fatto che Zalda obiettivamente è un luogo in cui se sei un'anima libera ti senti in una gabbia dorata. Amo il mio pianeta, infatti iniziai a studiare medicina veterinaria, Zalda e la fauna sono due cose molto correlate dato che il mio pianeta è composto dalla maggior parte di acqua. In ogni caso più il tempo passava e meno mi piaceva quello che stavo studiando, avevo vent'anni e mi sentivo come bloccata lì, su un pianeta che non mi offriva nulla. Un giorno incontrai alcune persone che erano venuti a Dimdar per conto della ferazione, non ricordo i gradi, ma ero persa nei discorsi che facevano. Tornai a casa e parlai con la mia famiglia e partii, il resto eccomi qui. E ancora mi chiedo come io abbia fatto a trovare un uomo che abbia voluto sposarmi, a parte che lo avevo letteralmente travolto il giorno che lasciai l'università, ti lascio immaginare com'è andata. ridacchiai ripensando a quando lo incontrai, per poi aggiungere Ho parlato troppo, spero di non averti annoiata
Ascoltando le sue parole, annuii comprensiva. Si, lo capisco. Probabilmente riderai, ma più il tempo passa più mi rendo conto di essere una di quei Zaldan anomali. Insomma, hai visto quanti Zaldan ci sono nella federazione? Per di più donne? Si contano sulle dita di una mano, forse due. Nemmeno io sono una persona canonica, casa, famiglia e lavoro, non del tutto. Ho un marito e due gemelle, ma più il tempo passa e più penso che non sarei riuscita a rimanere su Zalda un minuto di più. Tuttavia, sarei una bugiarda se non ammettessi che vorrei la mia famiglia qui con me, ma non era possibile ammisi con un mezzo sorriso. Mi mancavano terribilmente, non avere la mia famiglia con me era una momento di enorme sconforto, insomma vedevo le gemelle crescere lontano da me, ma facevo sempre il possibile per ritagliarmi più tempo possibile per parlare con loro.
Mi hai chiesto perché mi sono arruolata e posso dire che non ne ho idea dissi con tono scherzoso per poi aggiungere guardandola sto scherzando, tutto si può racchiudere nel fatto che Zalda obiettivamente è un luogo in cui se sei un'anima libera ti senti in una gabbia dorata. Amo il mio pianeta, infatti iniziai a studiare medicina veterinaria, Zalda e la fauna sono due cose molto correlate dato che il mio pianeta è composto dalla maggior parte di acqua. In ogni caso più il tempo passava e meno mi piaceva quello che stavo studiando, avevo vent'anni e mi sentivo come bloccata lì, su un pianeta che non mi offriva nulla. Un giorno incontrai alcune persone che erano venuti a Dimdar per conto della ferazione, non ricordo i gradi, ma ero persa nei discorsi che facevano. Tornai a casa e parlai con la mia famiglia e partii, il resto eccomi qui. E ancora mi chiedo come io abbia fatto a trovare un uomo che abbia voluto sposarmi, a parte che lo avevo letteralmente travolto il giorno che lasciai l'università, ti lascio immaginare com'è andata. ridacchiai ripensando a quando lo incontrai, per poi aggiungere Ho parlato troppo, spero di non averti annoiata