10-03-2017, 05:43 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-03-2017, 05:46 PM da Neris.)
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
Raggiunta la scalinata in marmo, T’Mihn avanzò gradino per gradino, lo sguardo puntato sulla sua destinazione: la porta della biblioteca. Una volta superata la soglia si sentì subito meglio. Insomma, la temperatura non era ancora abbastanza alta per i suoi gusti e la luce era eccessiva, ma era sicuramente meglio rispetto all'esterno. E, una volta scelto cosa leggere e/o studiare, avrebbe potuto rifugiarsi in una delle piccole sale private disponibili, e allora avrebbe potuto settare la temperatura e la luminosità a livelli più adatti ad una vulcaniana.
Rincuorata all'idea di una sala privata tutta per sé (o divisa con qualche collega vulcaniano), T’Mihn si diresse verso l'ala scientifica. Una volta arrivata, si fermò un attimo titubante. Dove dirigersi? Ogni ala della biblioteca era composta da due settori non nettamente divisi. Nel primo erano presenti diversi terminali del computer, da cui si poteva accedere alla versione digitale di tutti i libri presenti nella biblioteca. Una volta scelto il libro da leggere, avrebbe anche potuto prenderlo in prestito scaricandolo temporaneamente sul suo PADD. Nel secondo settore, invece, era presente la versione cartacea replicata di diversi libri, pensata apposta per chi amava ancora la sensazione di tenere la carta tra le mani. Ovviamente all'interno della biblioteca erano presenti anche libri antichi, non replicati, ma per poterli consultare era necessario un permesso speciale.
Dopo un attimo di attenta riflessione, T’Mihn decise di optare per la versione cartacea. Non avendo ben chiaro cosa leggere - qualcosa per uno dei corsi che seguiva? o qualcosa di legato alle sue passioni e ai suoi hobby (informatica, quindi)? - poteva essere una buona idea vagare per gli scaffali alla ricerca di qualche titolo interessante. Stava passando nelle vicinanze della lettura, facendo una scorciatoia per raggiungere gli scaffali sull'informatica, quando un rumore attirò la sua attenzione. A una ragazza erano caduti alcuni libri. La cosa sinceramente non le faceva piacere - replicati o meno, quei libri erano proprietà dell'accademia e quindi dovevano essere trattati con rispetto - ma non era logico prendersela per quello che era stato evidentemente un incidente, come dimostrava la reazione non troppo felice della collega. Così T’Mihn si avvicinò alla ragazza con quella che sperava essere un'espressione cordiale, e le chiese: Posso darti una mano? Magari la sua proposta non sarebbe stata accolta con piacere, e in parte era in contrasto con la sua natura solitaria, ma sarebbe stato illogico non proporsi di aiutare in quelle condizioni. Insomma, era illogico anche caricarsi di tutti quei libri, ma non poteva aspettarsi altrimenti da una collega umana, no!?
Rincuorata all'idea di una sala privata tutta per sé (o divisa con qualche collega vulcaniano), T’Mihn si diresse verso l'ala scientifica. Una volta arrivata, si fermò un attimo titubante. Dove dirigersi? Ogni ala della biblioteca era composta da due settori non nettamente divisi. Nel primo erano presenti diversi terminali del computer, da cui si poteva accedere alla versione digitale di tutti i libri presenti nella biblioteca. Una volta scelto il libro da leggere, avrebbe anche potuto prenderlo in prestito scaricandolo temporaneamente sul suo PADD. Nel secondo settore, invece, era presente la versione cartacea replicata di diversi libri, pensata apposta per chi amava ancora la sensazione di tenere la carta tra le mani. Ovviamente all'interno della biblioteca erano presenti anche libri antichi, non replicati, ma per poterli consultare era necessario un permesso speciale.
Dopo un attimo di attenta riflessione, T’Mihn decise di optare per la versione cartacea. Non avendo ben chiaro cosa leggere - qualcosa per uno dei corsi che seguiva? o qualcosa di legato alle sue passioni e ai suoi hobby (informatica, quindi)? - poteva essere una buona idea vagare per gli scaffali alla ricerca di qualche titolo interessante. Stava passando nelle vicinanze della lettura, facendo una scorciatoia per raggiungere gli scaffali sull'informatica, quando un rumore attirò la sua attenzione. A una ragazza erano caduti alcuni libri. La cosa sinceramente non le faceva piacere - replicati o meno, quei libri erano proprietà dell'accademia e quindi dovevano essere trattati con rispetto - ma non era logico prendersela per quello che era stato evidentemente un incidente, come dimostrava la reazione non troppo felice della collega. Così T’Mihn si avvicinò alla ragazza con quella che sperava essere un'espressione cordiale, e le chiese: Posso darti una mano? Magari la sua proposta non sarebbe stata accolta con piacere, e in parte era in contrasto con la sua natura solitaria, ma sarebbe stato illogico non proporsi di aiutare in quelle condizioni. Insomma, era illogico anche caricarsi di tutti quei libri, ma non poteva aspettarsi altrimenti da una collega umana, no!?