12-03-2017, 01:58 PM
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
L'umana sembrava essersi persa nei suoi pensieri. Che fosse imbarazzata per quello che era successo poco prima? Non che T’Mihn potesse comprendere pienamente cosa significasse provare imbarazzo. La vulcaniana era ben lungi dall'eliminare tutte le sue emozioni, ma le aveva soppresse abbastanza bene grazie alla meditazione e la disciplina tanto che non era sicura di riuscire a comprenderle. Cos'era l'imbarazzo? In che occasioni poteva aver provato qualcosa di simile? Magari quando la V'Shar l'aveva rapita dall'Accademia delle Scienze Vulcaniana per sottoporla ad interrogatorio? In quel momento era imbarazzata per il fatto di essere stata scoperta? O, quantomeno, era rimasta sollevata nel constatare che i tecnici informatici dell'agenzia di intelligence vulcaniana fossero più abili di lei nelle operazioni di hackeraggio? Se fosse stata umana avrebbe potuto dire che, in quel periodo, lei era stata arrogante... ma quel termine si poteva applicare ad una vulcaniana? Era entrata all'accademia delle scienze in giovanissima età, ed era riuscita ad intrufolarsi in un server della V'Shar. Le sue azioni in quel periodo erano state basate sulla logica o su qualche emozione non correttamente soppressa? E la sua iscrizione alla meno prestigiosa Accademia della Flotta Stellare era seguita ad un percorso di pensieri logico o al desiderio puramente emotivo di allontanarsi il più possibile dalla V'Shar? Erano delle domande che T’Mihn si faceva spesso, ma a cui non aveva trovato ancora risposta.
Alle parole della collega, T’Mihn si limitò ad annuire. Avrebbe potuto commentare qualcosa sul fatto che sarebbe stato più logico fare due giri, ma non aveva idea di come avrebbe potuto reagire un'umana a quelle parole. Un vulcaniano, teoricamente parlando, si sarebbe limitato a dirsi d'accordo, un umano avrebbe potuto anche offendersi. Quindi era più logico evitare di commentare, anche perché la collega si era già accorta di aver fatto un errore.
Senza parlare, la vulcaniana allungò le mani per afferrare il libro in cima alla piccola pila, alleggerendo così il carico della ragazza. Avendo il pesante volume in mano, non riuscì ad evitare di lanciare una veloce occhiata al suo titolo, comprendendone di conseguenza l'argomento, per quanto solo in modo vago. Biochimica? È della sezione medica? Si domandò, e stava per riportare a voce i suoi pensieri, facendo una domanda in proposito, quando l'umana tornò a parlare.
Sì, oggi la temperatura non è molto alta, ma sta già cominciando a salire rispetto i mesi scorsi. Commentò. Ammetto che non mi aspettavo che la Terra fosse così fredda: avevo letto qualcosa in proposito, ma solo provandolo sulla mia pelle ho compreso quanto fosse diversa da... New Vulcano. Per un attimo aveva rischiato di dire 'Vulcano', nome che - nonostante gli anni passati - ancora poteva collegare ad una condizione mentale non propriamente ideale. I ricordi su Vulcano si portavano dietro spettri di alcune emozioni che non era ancora riuscita a rimuovere dalla sua mente. Durante l'attacco di Nero aveva provato paura? Ripensare a quanto aveva perso la faceva sentire triste e malinconica? Possibile, per quanto una parte di lei avrebbe voluto negarlo.
Scacciò quei pensieri con la forza, tentando di scacciarli e sopprimerli dalla sua mente, mentre rifletteva sulla teoria dell'umana sulla regolazione sbagliata della temperatura all'interno della biblioteca. Arrivando dall'esterno, esterno spazzato da un vento gelido inusuale, di primo acchito la biblioteca le era sembrata quasi calda, ma ora che si era abituata alla temperatura interna si poteva rendere conto che l'ambiente era più freddo del solito. Hai ragione, la temperatura della biblioteca sembra essere più bassa del normale.
Alle parole della collega, T’Mihn si limitò ad annuire. Avrebbe potuto commentare qualcosa sul fatto che sarebbe stato più logico fare due giri, ma non aveva idea di come avrebbe potuto reagire un'umana a quelle parole. Un vulcaniano, teoricamente parlando, si sarebbe limitato a dirsi d'accordo, un umano avrebbe potuto anche offendersi. Quindi era più logico evitare di commentare, anche perché la collega si era già accorta di aver fatto un errore.
Senza parlare, la vulcaniana allungò le mani per afferrare il libro in cima alla piccola pila, alleggerendo così il carico della ragazza. Avendo il pesante volume in mano, non riuscì ad evitare di lanciare una veloce occhiata al suo titolo, comprendendone di conseguenza l'argomento, per quanto solo in modo vago. Biochimica? È della sezione medica? Si domandò, e stava per riportare a voce i suoi pensieri, facendo una domanda in proposito, quando l'umana tornò a parlare.
Sì, oggi la temperatura non è molto alta, ma sta già cominciando a salire rispetto i mesi scorsi. Commentò. Ammetto che non mi aspettavo che la Terra fosse così fredda: avevo letto qualcosa in proposito, ma solo provandolo sulla mia pelle ho compreso quanto fosse diversa da... New Vulcano. Per un attimo aveva rischiato di dire 'Vulcano', nome che - nonostante gli anni passati - ancora poteva collegare ad una condizione mentale non propriamente ideale. I ricordi su Vulcano si portavano dietro spettri di alcune emozioni che non era ancora riuscita a rimuovere dalla sua mente. Durante l'attacco di Nero aveva provato paura? Ripensare a quanto aveva perso la faceva sentire triste e malinconica? Possibile, per quanto una parte di lei avrebbe voluto negarlo.
Scacciò quei pensieri con la forza, tentando di scacciarli e sopprimerli dalla sua mente, mentre rifletteva sulla teoria dell'umana sulla regolazione sbagliata della temperatura all'interno della biblioteca. Arrivando dall'esterno, esterno spazzato da un vento gelido inusuale, di primo acchito la biblioteca le era sembrata quasi calda, ma ora che si era abituata alla temperatura interna si poteva rendere conto che l'ambiente era più freddo del solito. Hai ragione, la temperatura della biblioteca sembra essere più bassa del normale.