14-08-2010, 04:05 PM
Korinna Suder
Betazoid
Colgo involontariamente il pensiero di Elina, che mi riporta alla realtà: ha ragione. Il mio compito qui non è comandare, e predermela con il computer non migliorerà certo la situazione... quello che serve a Sheppard e a questa missione è un abile primo ufficiale, e io lo sono, con o senza gli schemi tecnici dell'intelligenza artificiale, le informazioni sulla rotta o i dati sugli armamenti. Alzo lo sguardo sul nostro comandante, aspettando che sia lui a dare l'ordine di partire... è già tanto se so cosa stiamo andando a fare: tutti gli altri, qui, non sanno nemmeno dove ci porterà questa missione, né i rischi ai quali stiamo andando incontro. Fosse per me li avrei già avvertiti, ma questa è un'altra delle decisioni che spettano all'ammiraglio.
Sondo di nuovo i pensieri dell'uomo, mentre ordina di fare rotta per la Terra a massima velocità. Per un istante mi chiedo se lo stress della missione non lo abbia fatto impazzire... tutto quell'entusiasmo all'idea di distruggere la luna, diventare capo di questa fantomatica sezione 31 e il farneticare di occultamenti illegali. Certo sarebbe comodo se anche noi avessimo un sistema di occultamento, ma ho studiato abbastanza da sapere che la Federazione non ha mai sviluppato una tecnologia del genere e che installarlo su una nave significherebbe infrangere più trattati di quanti l'ammiragliato sia disposto a discutere. E' evidente che fa tutto questo di proposito... sa che sono in grado di leggergli nel pensiero e infarcisce la verità di assurdità, a tal punto che mi è difficile distinguere quello a cui posso credere.
Inutile dire che capisco il perché di tanta diffidenza nei miei confronti e lo ammiro per l'abilità che sta dimostrando; non è una cosa comune, e spiega il perché del suo grado, nonostante l'età. Torno a schermare i suoi pensieri, ormai mi è chiaro che è inutile tentare di scoprire qualcosa di più, e che avrò bisogno di tutta la mia concentrazione per poter essere d'aiuto.
Il sibilo del turboascensore attira la mia attenzione, lancio un'occhiata in direzione della porta in tempo per vederne uscire una vulcaniana. T'Dal: finalmente un punto fermo in mezzo a tutta questa confusione di mezzi segreti. La accolgo con un sorriso sincero, lasciando che sia Sheppard ad occuparsi del benvenuto ufficiale.
Sondo di nuovo i pensieri dell'uomo, mentre ordina di fare rotta per la Terra a massima velocità. Per un istante mi chiedo se lo stress della missione non lo abbia fatto impazzire... tutto quell'entusiasmo all'idea di distruggere la luna, diventare capo di questa fantomatica sezione 31 e il farneticare di occultamenti illegali. Certo sarebbe comodo se anche noi avessimo un sistema di occultamento, ma ho studiato abbastanza da sapere che la Federazione non ha mai sviluppato una tecnologia del genere e che installarlo su una nave significherebbe infrangere più trattati di quanti l'ammiragliato sia disposto a discutere. E' evidente che fa tutto questo di proposito... sa che sono in grado di leggergli nel pensiero e infarcisce la verità di assurdità, a tal punto che mi è difficile distinguere quello a cui posso credere.
Inutile dire che capisco il perché di tanta diffidenza nei miei confronti e lo ammiro per l'abilità che sta dimostrando; non è una cosa comune, e spiega il perché del suo grado, nonostante l'età. Torno a schermare i suoi pensieri, ormai mi è chiaro che è inutile tentare di scoprire qualcosa di più, e che avrò bisogno di tutta la mia concentrazione per poter essere d'aiuto.
Il sibilo del turboascensore attira la mia attenzione, lancio un'occhiata in direzione della porta in tempo per vederne uscire una vulcaniana. T'Dal: finalmente un punto fermo in mezzo a tutta questa confusione di mezzi segreti. La accolgo con un sorriso sincero, lasciando che sia Sheppard ad occuparsi del benvenuto ufficiale.