14-03-2017, 10:30 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-03-2017, 10:32 PM da Sara Petrelli.)
Joanna McCoy
Human
La vulcaniana aveva preso uno dei libri dalla pila, Joanna sistemò meglio i rimanenti nelle sue braccia e si incamminò verso il tavolo che aveva scelto poco prima. Rimase piacevolmente sorpresa nel sentire la ragazza che parlava senza limitarsi a risposte troppo concise, magari poteva davvero sperare di poter scoprire cose nuove sulla sua specie.
Non è facile abituarsi alla temperatura di un altro pianeta.
In realtà non è facile abituarsi e basta, ho vissuto qualche anno su Centaurus e non è stato facile all'inizio. Non è molto diverso dalla Terra, ma non è la stessa cosa.
Joanna fissò un punto indeterminato davanti a sé, la mente che la riportava ad un brutto periodo della sua vita. Era stato davvero difficile cambiare pianeta, soprattutto dopo aver scoperto che non avrebbe più rivisto suo padre. Certo erano rimasti in contatto, ma poterlo vedere di persona era un'altra cosa.
Si sentiva una stupida ad aver distrutto quel poco che rimaneva tra di loro.
Il padre era ormai un medico di bordo, questo voleva dire che rischiava la vita di continuo. Voleva davvero che l'ultimo ricordo tra di loro fosse un litigio?
Si morse il labbro nervosa al pensiero, sentiva una fitta al petto per il dispiacere, crescendo aveva finto che la lontananza dal genitore non l'avesse toccata minimamente, invece le faceva male. Si era chiusa in se stessa riguardo all'argomento, non l'aveva mai affrontato con nessuno e non voleva farlo. A volte era così arrabbiata che avrebbe voluto chiamare i suoi genitori e urlare loro contro tutto quello che sentiva, quando si calmava però riusciva a ragionare e a capire che non era la cosa giusta da fare.
Non era di certo quello il momento di pensare a tutte quelle cose, aveva un esame da preparare e in più non era sola.
Doveva davvero smetterla di perdersi tra i suoi pensieri.
Non so se c'è un modo per alzarla manualmente, non mi intendo molto di queste cose. Non sono particolarmente brava con la tecnologia. Le mie conoscenze si limitano solo al PADD e agli strumenti medici.
Arrivata finalmente davanti al tavolo posò i libri su di esso, si voltò a osservare la vulcaniana continuando a sorridere. Solo in quel momento le venne in mente che Centaurus era un pianeta popolato anche da vulcaniani, nonostante questo però non ne aveva mai incontrato uno.
Poteva forse sembrare strano, ma alla fine non aveva girato molto, era rimasta più che altro nella città dove abitava e lì aveva visitato pochi luoghi.
Ti ho chiesto di aiutarmi e non mi sono nemmeno presentata, scusami, mi chiamo Joanna McCoy e ti ringrazio per avermi dato una mano con i libri.
Non è facile abituarsi alla temperatura di un altro pianeta.
In realtà non è facile abituarsi e basta, ho vissuto qualche anno su Centaurus e non è stato facile all'inizio. Non è molto diverso dalla Terra, ma non è la stessa cosa.
Joanna fissò un punto indeterminato davanti a sé, la mente che la riportava ad un brutto periodo della sua vita. Era stato davvero difficile cambiare pianeta, soprattutto dopo aver scoperto che non avrebbe più rivisto suo padre. Certo erano rimasti in contatto, ma poterlo vedere di persona era un'altra cosa.
Si sentiva una stupida ad aver distrutto quel poco che rimaneva tra di loro.
Il padre era ormai un medico di bordo, questo voleva dire che rischiava la vita di continuo. Voleva davvero che l'ultimo ricordo tra di loro fosse un litigio?
Si morse il labbro nervosa al pensiero, sentiva una fitta al petto per il dispiacere, crescendo aveva finto che la lontananza dal genitore non l'avesse toccata minimamente, invece le faceva male. Si era chiusa in se stessa riguardo all'argomento, non l'aveva mai affrontato con nessuno e non voleva farlo. A volte era così arrabbiata che avrebbe voluto chiamare i suoi genitori e urlare loro contro tutto quello che sentiva, quando si calmava però riusciva a ragionare e a capire che non era la cosa giusta da fare.
Non era di certo quello il momento di pensare a tutte quelle cose, aveva un esame da preparare e in più non era sola.
Doveva davvero smetterla di perdersi tra i suoi pensieri.
Non so se c'è un modo per alzarla manualmente, non mi intendo molto di queste cose. Non sono particolarmente brava con la tecnologia. Le mie conoscenze si limitano solo al PADD e agli strumenti medici.
Arrivata finalmente davanti al tavolo posò i libri su di esso, si voltò a osservare la vulcaniana continuando a sorridere. Solo in quel momento le venne in mente che Centaurus era un pianeta popolato anche da vulcaniani, nonostante questo però non ne aveva mai incontrato uno.
Poteva forse sembrare strano, ma alla fine non aveva girato molto, era rimasta più che altro nella città dove abitava e lì aveva visitato pochi luoghi.
Ti ho chiesto di aiutarmi e non mi sono nemmeno presentata, scusami, mi chiamo Joanna McCoy e ti ringrazio per avermi dato una mano con i libri.
È'questa la maledizione dell'essere me.Èe
Sapere che il libero arbitrio è una barzelletta e io sono la battuta finale. (Layla Rose Miller/X-Factor)