18-03-2017, 05:39 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-03-2017, 05:41 PM da Neris.)
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
A quanto sembrava, la sua collega di studi poteva comprendere almeno in parte le sue difficoltà nel ritrovarsi su di un pianeta estraneo. Insomma, essere un umana a Centaurus era diverso da essere una vulcaniana sulla Terra, e non solo a causa della diversa specie, ma poteva dire che c'era una certa affinità tra lei e l'umana. Centaurus, se non ricordava male, era in buona parte abitato da umani e vulcaniani. T’Mihn non l'aveva mai visitato, ma vista l'alta concentrazione di umani, la civiltà sul pianeta doveva avere caratteristiche legate a quelle terrestri. Sulla Terra, invece, erano ben pochi i vulcaniani, quindi T’Mihn si sentiva quasi spaesata... lontana dai suoi valori e le sue abitudini. Insomma, le differenze fisiche tra umani terrestri e centauriani, dovute a secoli di vita in un diverso pianeta, dovevano essere grandi, forse paragonabili a quelle presenti tra vulcaniani e romulani... ma le differenze culturali non dovevano essere eccessive. O forse non era così? Magari l'esperienza di quella ragazza poteva veramente paragonarsi alla propria, magari si era trovata anche lei immersa in una cultura diversa e circondata da individui simili ma differenti.
Le successive parole della collega scacciarono quei pensieri dalla sua mente, riportandola alla realtà. Che senso aveva perdersi in speculazioni sulla somiglianza dell'esperienza che loro due avevano avuto? Senza dati certi non poteva raggiungere un risultato logico, quindi si sarebbe persa nell'emotività delle ipotesi più assurde.
Ci sono delle sale private, lì è possibile modificare i parametri ambientali. Sempre che non siano già tutte occupate. Spiegò, consapevole di come quell'informazione non fosse così ovvia. Insomma, lo era per lei, abituata a rifugiarsi in quelle sale per ottimizzare la sua esperienza di lettura e per stare il più possibile alla larga dagli altri cadetti, ma non necessariamente lo era per il resto dell'accademia.
Seguì l'umana fino al tavolo da lei scelto, posando il libro accanto agli altri due.
Io sono T’Mihn K'vek, ma puoi chiamarmi Min. Rispose, quando Joanna si presentò, ringraziò e si scusò in contemporanea. Non ti preoccupare, era logic... Si interruppe un secondo, rendendosi conto di quanto quello che stava per dire avrebbe potuto sembrare freddo ad un non vulcaniano, quindi si corresse: mi ha fatto piacere dare una mano.
Le successive parole della collega scacciarono quei pensieri dalla sua mente, riportandola alla realtà. Che senso aveva perdersi in speculazioni sulla somiglianza dell'esperienza che loro due avevano avuto? Senza dati certi non poteva raggiungere un risultato logico, quindi si sarebbe persa nell'emotività delle ipotesi più assurde.
Ci sono delle sale private, lì è possibile modificare i parametri ambientali. Sempre che non siano già tutte occupate. Spiegò, consapevole di come quell'informazione non fosse così ovvia. Insomma, lo era per lei, abituata a rifugiarsi in quelle sale per ottimizzare la sua esperienza di lettura e per stare il più possibile alla larga dagli altri cadetti, ma non necessariamente lo era per il resto dell'accademia.
Seguì l'umana fino al tavolo da lei scelto, posando il libro accanto agli altri due.
Io sono T’Mihn K'vek, ma puoi chiamarmi Min. Rispose, quando Joanna si presentò, ringraziò e si scusò in contemporanea. Non ti preoccupare, era logic... Si interruppe un secondo, rendendosi conto di quanto quello che stava per dire avrebbe potuto sembrare freddo ad un non vulcaniano, quindi si corresse: mi ha fatto piacere dare una mano.