24-03-2017, 04:38 PM
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
Le parole di Joanna erano sensate: a quell'ora erano pochi i cadetti e i professori che sceglievano di passare il loro tempo in biblioteca, quindi probabilmente avrebbero trovato con facilità una sala privata libera. Il fatto che erano praticamente sole in quel locale era anche il motivo per cui, fino a quel momento, nessuno era arrivato a ricordare loro che - in effetti - in biblioteca non si dovrebbe parlare. T’Mihn non sapeva bene perché si era fermata a parlare con la collega... sì, l'aveva aiutata coi libri, ma se era per quello avrebbe potuto semplicemente accettare i suoi ringraziamenti, salutarla e dirigersi immediatamente nella sezione di informatica della libreria. Eppure si trovava ancora lì, a conversare amabilmente - seppure a bassa voce - con Joanna. C'era qualcosa che l'attirava in quell'umana? O aveva straordinariamente bisogno di compagnia?
Min era un nome carino? Personalmente non ci aveva mai pensato. Per lei era solo l'abbreviazione del suo nome, una storpiatura a cui era stata costretta per il bene degli altri cadetti e, in un certo senso, del proprio: era decisamente stancante cercare di insegnare la pronuncia del suo nome ad un non vulcaniano. Stancante e in diversi casi inutile.
La mia compagna di stanza ha detto che Min è un nome terrestre. Cinese e coreano, se non erro. Ma non so se sia proprio corretto: la trascrizione in federale standard è la stessa, ma la pronuncia forse è diversa.
Se doveva essere sincera non si era preoccupata troppo di scoprirlo, in quanto le antiche lingue terrestri non erano esattamente entro l'ambito di suo interesse. Visto il suo QI, se solo si fosse impegnata, avrebbe potuto studiare le lingue antiche o straniere senza problemi, ma il suo interesse era relegato all'ambito scientifico, soprattutto a quello informatico. Quindi, si sentiva soddisfatta della sua ottima conoscenza del federale standard e non era interessata ad imparare altre lingue straniere. Soprattutto quelle che si parlavano solo in certi settori della Terra e di qualche colonia.
Al commento sul fatto che non chiunque l'avrebbe aiutata a recuperare i libri, T’Mihn si limitò ad annuire. Per quanto per lei fosse stato naturale dare una mano più per il bene dei libri che della stessa Joanna, non tutti i cadetti avrebbero seguito quella via di pensiero per lei così logica. Ma, probabilmente, era meglio non esternare il fatto che aveva compito quel gesto per assicurarsi che il materiale accademico non si rovinasse, più che per uno slancio emotivo di solidarietà.
Se vuoi, appena ho scelto cosa leggere, ti posso far vedere dove si trovano le sale private. Si propose d'un tratto, quasi senza rendersene conto. Insomma, prima Joanna aveva mostrato un interesse nei confronti di esse e... no, un attimo, non è che così sembrava che la stesse invitando a stare con lei in una di quelle sale?
Min era un nome carino? Personalmente non ci aveva mai pensato. Per lei era solo l'abbreviazione del suo nome, una storpiatura a cui era stata costretta per il bene degli altri cadetti e, in un certo senso, del proprio: era decisamente stancante cercare di insegnare la pronuncia del suo nome ad un non vulcaniano. Stancante e in diversi casi inutile.
La mia compagna di stanza ha detto che Min è un nome terrestre. Cinese e coreano, se non erro. Ma non so se sia proprio corretto: la trascrizione in federale standard è la stessa, ma la pronuncia forse è diversa.
Se doveva essere sincera non si era preoccupata troppo di scoprirlo, in quanto le antiche lingue terrestri non erano esattamente entro l'ambito di suo interesse. Visto il suo QI, se solo si fosse impegnata, avrebbe potuto studiare le lingue antiche o straniere senza problemi, ma il suo interesse era relegato all'ambito scientifico, soprattutto a quello informatico. Quindi, si sentiva soddisfatta della sua ottima conoscenza del federale standard e non era interessata ad imparare altre lingue straniere. Soprattutto quelle che si parlavano solo in certi settori della Terra e di qualche colonia.
Al commento sul fatto che non chiunque l'avrebbe aiutata a recuperare i libri, T’Mihn si limitò ad annuire. Per quanto per lei fosse stato naturale dare una mano più per il bene dei libri che della stessa Joanna, non tutti i cadetti avrebbero seguito quella via di pensiero per lei così logica. Ma, probabilmente, era meglio non esternare il fatto che aveva compito quel gesto per assicurarsi che il materiale accademico non si rovinasse, più che per uno slancio emotivo di solidarietà.
Se vuoi, appena ho scelto cosa leggere, ti posso far vedere dove si trovano le sale private. Si propose d'un tratto, quasi senza rendersene conto. Insomma, prima Joanna aveva mostrato un interesse nei confronti di esse e... no, un attimo, non è che così sembrava che la stesse invitando a stare con lei in una di quelle sale?