05-09-2010, 07:04 PM
Korinna Suder
Betazoid
Alla richiesta di T'Dal di verificare personalmente lo stato della curvatura lancio un'occhiata all'ammiraglio, in fondo spetta a lui decidere. Impiega qualche secondo di troppo per i miei gusti, e considerando che non si tratta di questioni di importanza vitale mi intrometto scuotendo la testa in segno di dissenso "non sarà necessario" rispondo alla mia amica, incaricando un giovane guardiamarina di recarsi in sala macchine per un rapporto più dettagliato sulla situazione.
Una rabbia intensa, improvvisa, è l'unica risposta che Sheppard concede al mio discorso. Subito inizia ad ignorarmi, insistendo per riparare il suo giocattolo come farebbe un bambino offeso. Non lo capisco, e non è un problema da poco vista la situazione. Sono tentata di annullare quell'ordine assurdo, sapendo che gran parte dell'equipaggio ne sarebbe felice, ma mi è stato insegnato a rispettare sempre e comunque i miei superiori, per quanto le loro idee possano essere diverse dalle mie. Forse ha un'idea, forse c'è un senso che non riesco a cogliere in quello che fa. "Ammiraglio, l'occultamento ci servirà solo se arriveremo a destinazione. La nave è appena uscita dal cantiere, non ha affrontato nessun tipo di combattimento... il guasto che si è verificato non è normale, non sappiamo a cosa sia dovuto, né se si ripeterà. A cosa ci servirà l'occultamento se nel bel mezzo di un combattimento ci ritroviamo senza energia alle armi, o senza supporto vitale?" insisto, decisa. So che quello che sto per dire gli piacerà ancora meno, ma è mio dovere ricordarglielo: "mi rendo conto che l'occultamento ci aiuterebbe, ma non è fondamentale quanto un computer funzionante per il successo della nostra missione".
Non faccio in tempo ad aggiungere altro che subito l'interfono trilla con la voce di T'Dal, annunciando tra l'altro che le comunicazioni sono state ripristinate. Forse i guasti sono meno seri di quanto sembri, anche se un blocco del genere non mi lascia del tutto tranquilla. Non rispondo alla vulcaniana, so che spetta a Sheppard decidere e che gli ho già rubato anche troppo il comando... se solo si decidesse a comportarsi come il suo grado pretende renderebbe a tutti le cose molto più facili. Stiracchio un sorriso cordiale, dopotutto almeno questa volta credo che saremo d'accordo: non possiamo tornare indietro, non quando i klingon minacciano la Terra, sempre che sia vero...
Una rabbia intensa, improvvisa, è l'unica risposta che Sheppard concede al mio discorso. Subito inizia ad ignorarmi, insistendo per riparare il suo giocattolo come farebbe un bambino offeso. Non lo capisco, e non è un problema da poco vista la situazione. Sono tentata di annullare quell'ordine assurdo, sapendo che gran parte dell'equipaggio ne sarebbe felice, ma mi è stato insegnato a rispettare sempre e comunque i miei superiori, per quanto le loro idee possano essere diverse dalle mie. Forse ha un'idea, forse c'è un senso che non riesco a cogliere in quello che fa. "Ammiraglio, l'occultamento ci servirà solo se arriveremo a destinazione. La nave è appena uscita dal cantiere, non ha affrontato nessun tipo di combattimento... il guasto che si è verificato non è normale, non sappiamo a cosa sia dovuto, né se si ripeterà. A cosa ci servirà l'occultamento se nel bel mezzo di un combattimento ci ritroviamo senza energia alle armi, o senza supporto vitale?" insisto, decisa. So che quello che sto per dire gli piacerà ancora meno, ma è mio dovere ricordarglielo: "mi rendo conto che l'occultamento ci aiuterebbe, ma non è fondamentale quanto un computer funzionante per il successo della nostra missione".
Non faccio in tempo ad aggiungere altro che subito l'interfono trilla con la voce di T'Dal, annunciando tra l'altro che le comunicazioni sono state ripristinate. Forse i guasti sono meno seri di quanto sembri, anche se un blocco del genere non mi lascia del tutto tranquilla. Non rispondo alla vulcaniana, so che spetta a Sheppard decidere e che gli ho già rubato anche troppo il comando... se solo si decidesse a comportarsi come il suo grado pretende renderebbe a tutti le cose molto più facili. Stiracchio un sorriso cordiale, dopotutto almeno questa volta credo che saremo d'accordo: non possiamo tornare indietro, non quando i klingon minacciano la Terra, sempre che sia vero...