12-04-2017, 04:23 PM
Rekon
Tellarite
Sicuro, i famosissimi e temutissimi Pirati Binari, il terrore delle rotte commerciali della Federazione... commentò caustico il vecchio Tellarite, ascoltando solo in parte l'Umano che aveva fatto un commento sull'essere inseguiti.
Si trovavano in pieno territorio Federale, quindi non era così probabile che qualcosa li minacciasse direttamente, ma... con uno sbuffo il vecchio ingegnere ricordò a sé stesso che non erano poi così lontani dal confine Cardassiano e lì di cose brutte ce n'erano decisamente tante.
Paranoia, sei solo un vecchio paranoico... si disse, prima di aggiungere a voce alta Magari stanno rispondendo ad un SOS di qualche cretino che si è andato a schiantare col suo costosissimo yacht da riporto su di un fo**uto asteroide...
Ciò detto si diresse ad uno dei terminali della nave, afferrando per una spalla l'esile Benzite che lo stava utilizzando per una partita a Stratagema contro il computer di bordo, e gli diede uno scossone per farlo spostare, dicendo Scusa eh...te lo ridò tra cinque minuti...
Fatto ciò mise in pausa la partita e digitò una serie di stringhe di comando, cercando di superare le impostazioni standard di quella macchina di gioco per richiamare l'interfaccia di lavoro ed utilizzarla come ua finestra sui sistemi di bordo. Era un po' arrugginito e non conosceva i codici di sicurezza più moderni, ma quella nave aveva almeno cinquant'anni e - da metà di essi - era stata riconvertita all'uso civile. Da come il personale di bordo aveva trascurato la manutenzione dei motori dubitava che qualcuno si fosse preso la briga di aggiornare i codici di comando dai tempi in cui Rekon era uscito dell'Accademia o giù di lì...e in quegli anni lui si era ritrovato a decrittare sistemi ben più aggiornati e complessi dei diari dei sensori, della navigazione e delle comunicazioni di una bagnarola come la Hari Seldon!
Si trovavano in pieno territorio Federale, quindi non era così probabile che qualcosa li minacciasse direttamente, ma... con uno sbuffo il vecchio ingegnere ricordò a sé stesso che non erano poi così lontani dal confine Cardassiano e lì di cose brutte ce n'erano decisamente tante.
Paranoia, sei solo un vecchio paranoico... si disse, prima di aggiungere a voce alta Magari stanno rispondendo ad un SOS di qualche cretino che si è andato a schiantare col suo costosissimo yacht da riporto su di un fo**uto asteroide...
Ciò detto si diresse ad uno dei terminali della nave, afferrando per una spalla l'esile Benzite che lo stava utilizzando per una partita a Stratagema contro il computer di bordo, e gli diede uno scossone per farlo spostare, dicendo Scusa eh...te lo ridò tra cinque minuti...
Fatto ciò mise in pausa la partita e digitò una serie di stringhe di comando, cercando di superare le impostazioni standard di quella macchina di gioco per richiamare l'interfaccia di lavoro ed utilizzarla come ua finestra sui sistemi di bordo. Era un po' arrugginito e non conosceva i codici di sicurezza più moderni, ma quella nave aveva almeno cinquant'anni e - da metà di essi - era stata riconvertita all'uso civile. Da come il personale di bordo aveva trascurato la manutenzione dei motori dubitava che qualcuno si fosse preso la briga di aggiornare i codici di comando dai tempi in cui Rekon era uscito dell'Accademia o giù di lì...e in quegli anni lui si era ritrovato a decrittare sistemi ben più aggiornati e complessi dei diari dei sensori, della navigazione e delle comunicazioni di una bagnarola come la Hari Seldon!