20-05-2017, 11:00 AM
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek | Vulcan
Era così facile per gli umani aprirsi agli altri? O forse non era una questione di specie ma di carattere. T’Mihn era una persona più introversa, che preferiva starsene per conto suo più che in mezzo agli altri, mentre Joanna probabilmente era estroversa. O, quantomeno, più aperta di lei.
In ogni caso, le parole di Joanna erano interessanti. La sua passione arrivava dall'infanzia. T’Mihn poteva dire altrettanto? I vulcaniani e la scienza erano strettamente interconnessi, tanto che la maggior parte dei membri di quella specie che entravano nella flotta stellare sceglievano la sezione scientifica. Lei, sin da piccola, si era appassionata all'informatica, ma era stata una sua scelta o una conseguenza dell'ambiente culturale in cui era nata e cresciuta? Non che avesse molta importanza, anche perché non sarebbe riuscita ad immaginarsi a fare qualcosa che non centrasse con l'informatica.
Ventisette gradi vanno bene, grazie. Rispose alla domanda di Joanna, considerando prima di parlare anche il poco che sapeva sulla tolleranza umana alle alte temperature. Per quello che la riguardava, l'importante era che la temperatura fosse più alta del gelo esterno e della ventina di gradi presenti in biblioteca, poi era disposta ad andare incontro alla nuova... amica? conoscente? compagna di studi?
Comunque, c'era una cosa che l'aveva colpita delle parole di Joanna, ossia l'accenno al padre. Non era così anomalo che la figlia di un dottore decidesse di studiare medicina, eppure quella frase le aveva fatto scattare una specie di campanello mentale. Qual era il cognome di Joanna? Le ci volle un attimo per recuperare quel frammento di informazione dalla propria mente in quanto, quando l'umana si era presentata, lei non aveva dato grande importanza al suo cognome. McCoy, era McCoy. Si ricordò infine.
Per caso, sei figlia o parente di Leonard McCoy? Si ritrovò a domandare prima di rendersene conto, a causa del collegamento mentale che aveva fatto tra Joanna e l'ormai famoso ufficiale medico capo della USS Enterprise. Solo dopo aver pronunciato la domanda si rese conto che una frase simile avrebbe potuto dar fastidio, ma ormai il danno era fatto.
Mentre ancora rifletteva sulla possibile gaffe e sulla logicità del domandare o meno informazioni sui famigliari ad una persona appena conosciuta, T’Mihn poté sentire un leggero vociare provenire oltre alla porta ormai chiusa. Non riusciva a comprendere cosa veniva detto, ma il fatto che le voci - per quanto indistinte - si sentissero dall'interno della saletta dimostrava che chiunque stesse passando per il corridoio stava chiacchierando senza preoccuparsi minimamente di abbassare la voce in quanto si trovava in una biblioteca.
In ogni caso, le parole di Joanna erano interessanti. La sua passione arrivava dall'infanzia. T’Mihn poteva dire altrettanto? I vulcaniani e la scienza erano strettamente interconnessi, tanto che la maggior parte dei membri di quella specie che entravano nella flotta stellare sceglievano la sezione scientifica. Lei, sin da piccola, si era appassionata all'informatica, ma era stata una sua scelta o una conseguenza dell'ambiente culturale in cui era nata e cresciuta? Non che avesse molta importanza, anche perché non sarebbe riuscita ad immaginarsi a fare qualcosa che non centrasse con l'informatica.
Ventisette gradi vanno bene, grazie. Rispose alla domanda di Joanna, considerando prima di parlare anche il poco che sapeva sulla tolleranza umana alle alte temperature. Per quello che la riguardava, l'importante era che la temperatura fosse più alta del gelo esterno e della ventina di gradi presenti in biblioteca, poi era disposta ad andare incontro alla nuova... amica? conoscente? compagna di studi?
Comunque, c'era una cosa che l'aveva colpita delle parole di Joanna, ossia l'accenno al padre. Non era così anomalo che la figlia di un dottore decidesse di studiare medicina, eppure quella frase le aveva fatto scattare una specie di campanello mentale. Qual era il cognome di Joanna? Le ci volle un attimo per recuperare quel frammento di informazione dalla propria mente in quanto, quando l'umana si era presentata, lei non aveva dato grande importanza al suo cognome. McCoy, era McCoy. Si ricordò infine.
Per caso, sei figlia o parente di Leonard McCoy? Si ritrovò a domandare prima di rendersene conto, a causa del collegamento mentale che aveva fatto tra Joanna e l'ormai famoso ufficiale medico capo della USS Enterprise. Solo dopo aver pronunciato la domanda si rese conto che una frase simile avrebbe potuto dar fastidio, ma ormai il danno era fatto.
Mentre ancora rifletteva sulla possibile gaffe e sulla logicità del domandare o meno informazioni sui famigliari ad una persona appena conosciuta, T’Mihn poté sentire un leggero vociare provenire oltre alla porta ormai chiusa. Non riusciva a comprendere cosa veniva detto, ma il fatto che le voci - per quanto indistinte - si sentissero dall'interno della saletta dimostrava che chiunque stesse passando per il corridoio stava chiacchierando senza preoccuparsi minimamente di abbassare la voce in quanto si trovava in una biblioteca.