10-06-2017, 11:00 AM
Let's make a deal: I'll spare you the 'ends justify the means'-speech and you spare me the 'we must do what's right'-speech. You and I are not going to see eye to eye on this subject, so I suggest we stop discussing it.
Sai Fujiwara | Human
A quanto sembrava, costruire un trasmettitore non era poi così impossibile con le attrezzature a bordo. Sai avrebbe voluto poter dare una mano in proposito, ma semplicemente non si intendeva di ingegneria. L'unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stato proporsi per fare una passeggiata fuori bordo, ma per farlo avrebbe dovuto trovare una buona motivazione per cui un antropologo si intendesse di camminate a gravità zero e, soprattutto, avrebbe dovuto passare in infermeria a farsi sistemare quel dannato polso.
Ti accompagno in infermeria. Affermò, quando Rekon accennò a voler andare a farsi dare una rattoppata. A Sai non piaceva l'idea di lasciare la plancia, allontanandosi così dalla sua fonte di informazioni. In realtà, non aveva nemmeno idea se l'avrebbero fatto rientrare in plancia una volta tornato dall'infermeria, ma ormai sarebbe stato ridicolo rimandare oltre la visita medica. Quello era un momento di tranquillità, per quanto si trattasse solamente della calma prima della tempesta. Se avesse aspettato ancora avrebbe rischiato di perdere l'unica possibilità di farsi sistemare quella dannata distorsione. Per non parlare del fatto che non era detto che avrebbe potuto evitare di fare un giretto fuori bordo per installare gli amplificatori di segnale.
Fino a quel momento, in un modo o nell'altro, era riuscito ad evitare domande sulla sua identità e professione, ma era ben consapevole di essersi esposto troppo. I presenti erano troppo impegnati a trovare il modo di sopravvivere per fare domande, ma una volta in salvo cosa sarebbe successo? Dubitava che Rekon non avesse notato le anomalie nella sua recita. Da quando aveva seguito il tellarite in plancia, Sai aveva cominciato ad uscire - più o meno consapevolmente - dalla sua parte. In caso fosse stato necessario, come avrebbe potuto spiegare la cosa? Sicuramente non rivelando per chi lavorava, non aveva semplicemente l'autorizzazione per farlo.
Ti accompagno in infermeria. Affermò, quando Rekon accennò a voler andare a farsi dare una rattoppata. A Sai non piaceva l'idea di lasciare la plancia, allontanandosi così dalla sua fonte di informazioni. In realtà, non aveva nemmeno idea se l'avrebbero fatto rientrare in plancia una volta tornato dall'infermeria, ma ormai sarebbe stato ridicolo rimandare oltre la visita medica. Quello era un momento di tranquillità, per quanto si trattasse solamente della calma prima della tempesta. Se avesse aspettato ancora avrebbe rischiato di perdere l'unica possibilità di farsi sistemare quella dannata distorsione. Per non parlare del fatto che non era detto che avrebbe potuto evitare di fare un giretto fuori bordo per installare gli amplificatori di segnale.
Fino a quel momento, in un modo o nell'altro, era riuscito ad evitare domande sulla sua identità e professione, ma era ben consapevole di essersi esposto troppo. I presenti erano troppo impegnati a trovare il modo di sopravvivere per fare domande, ma una volta in salvo cosa sarebbe successo? Dubitava che Rekon non avesse notato le anomalie nella sua recita. Da quando aveva seguito il tellarite in plancia, Sai aveva cominciato ad uscire - più o meno consapevolmente - dalla sua parte. In caso fosse stato necessario, come avrebbe potuto spiegare la cosa? Sicuramente non rivelando per chi lavorava, non aveva semplicemente l'autorizzazione per farlo.