09-07-2017, 01:39 PM
Let's make a deal: I'll spare you the 'ends justify the means'-speech and you spare me the 'we must do what's right'-speech. You and I are not going to see eye to eye on this subject, so I suggest we stop discussing it.
Sai Fujiwara | Human
La ricerca nel database della nave non stava dando grandi risultati. C'erano informazioni mediche ed indicazioni riguardanti il regime alimentare di alcuni passeggeri, ma nulla che potesse essergli utile. Magari avrebbe potuto trovare qualche indizio tra le informazioni protette, tipo un metodo di pagamento sospetto o che passava attraverso qualche organizzazione o azienda che svolgeva un ruolo da prestanome, ma prima doveva riuscire ad accedervi.
Visto che la Hari Seldon era un trasporto passeggeri, il sistema crittografico di certo non era militare ma commerciale. Questo, però, non significava che fosse arretrato o semplice da 'bucare', quanto meno non per Sai. Le sue competenze informatiche, infatti, non erano così elevate da poter hackerare un sistema di quel tipo. Ed era altamente improbabile che il codice di accesso che gli aveva fornito Trentuno potesse venir accettato. L'avrebbe provato lo stesso ma il risultato era prevedibile.
Cosa doveva fare? Aspettare il ritorno di Rekon nella speranza che il tellarite riuscisse ad accedere ai quei dati? O era meglio farsi dare una mano - volontariamente o meno - dalla scimmia numero uno? Sicuramente il capitano aveva accesso a quei dati, ma bisognava capire se fidarsi di lui: con una probabile spia romulana a bordo tutti i presenti - tranne lui stesso e Rekon - erano possibili sospetti. Il tellarite, ovviamente, era escluso dalla lista dei sospetti in quanto causa principale del fallimento (almeno fino a quel momento) dei piani romulani.
Mentre rifletteva sulla cosa, mise da parte il database e la sua ricerca e interrogò silenziosamente il computer sulla posizione dell'ufficiale comandante. Non sapeva ancora cosa fare una volta (e se) l'avesse localizzato, ma richiedere la sua collaborazione era qualcosa che avrebbe potuto prendere in considerazione. Forse.
Anche se, in effetti, Sai si stupiva che il capitano non si fosse più visto. Sì, Rekon aveva preso il comando e, se non si ricordava male, in tutto quel trambusto romulano il capitano era rimasto ferito. Non si era ancora ripreso dalle ferite? O era l'orgoglio quello più sanguinante?
Visto che la Hari Seldon era un trasporto passeggeri, il sistema crittografico di certo non era militare ma commerciale. Questo, però, non significava che fosse arretrato o semplice da 'bucare', quanto meno non per Sai. Le sue competenze informatiche, infatti, non erano così elevate da poter hackerare un sistema di quel tipo. Ed era altamente improbabile che il codice di accesso che gli aveva fornito Trentuno potesse venir accettato. L'avrebbe provato lo stesso ma il risultato era prevedibile.
Cosa doveva fare? Aspettare il ritorno di Rekon nella speranza che il tellarite riuscisse ad accedere ai quei dati? O era meglio farsi dare una mano - volontariamente o meno - dalla scimmia numero uno? Sicuramente il capitano aveva accesso a quei dati, ma bisognava capire se fidarsi di lui: con una probabile spia romulana a bordo tutti i presenti - tranne lui stesso e Rekon - erano possibili sospetti. Il tellarite, ovviamente, era escluso dalla lista dei sospetti in quanto causa principale del fallimento (almeno fino a quel momento) dei piani romulani.
Mentre rifletteva sulla cosa, mise da parte il database e la sua ricerca e interrogò silenziosamente il computer sulla posizione dell'ufficiale comandante. Non sapeva ancora cosa fare una volta (e se) l'avesse localizzato, ma richiedere la sua collaborazione era qualcosa che avrebbe potuto prendere in considerazione. Forse.
Anche se, in effetti, Sai si stupiva che il capitano non si fosse più visto. Sì, Rekon aveva preso il comando e, se non si ricordava male, in tutto quel trambusto romulano il capitano era rimasto ferito. Non si era ancora ripreso dalle ferite? O era l'orgoglio quello più sanguinante?