03-09-2010, 05:06 PM
Kareel Fryden
Trill
Sono stata assegnata all'U.S.S. Eternity. Sono quasi sicura anch'io di non averla incontrta prima, ho una memoria abbastanza buona. risposi a T'Dal, prima che l'umano appena arrivato si presentasse.
Piacere di conoscerla. dissi al marinaio di prima classe che a quanto pareva si chiamava Regal Dorn. Non mi sembrava di aver mai conosciuto nessuno di loro, prima, quindi era una buona occasione per conoscere ben tre persone nuove. Questo avrebbe decisamente aiutato la mia reputazione, e in ogni caso mi piaceva fare nuove conoscenza.
Poi mi voltai, per rivolgere un sorriso ad Elina Dax; senza aspettare che Regal Dorn ricevesse una risposta, dato che era stato lui ad interrompere me, dissi alla mia compatriota: In realtà, le dirò che personalmente non mi sono mai trovata a disagio riguardo al teletrasporto. Voglio dire, so che la maggior parte dei nostri simili preferisce tenersene a distanza, ma è una tradizione che non mi è mai… interessata. Intendo che in quanto capitano è mio dovere essere il più efficiente possibile, e se questo significa dovermi teletrasportare, lo accetto. E poi… ecco, diciamo che io non ho mai sofferto delle “fobia” che affligge molti di noi.
Naturalmente non intendevo disonorare alcuna nostra tradizione, dato che suddetta tradizione non esisteva essendo soltanto un espediente per nascondere la presenza di un simbionte. Ma questo potevamo saperlo solo noi Trill, quindi di fronte ad individui proveniente da altri mondi era necessario mentire.
Speravo che Elina cogliesse il significato implicito delle mie parole: volevo che lei capisse che ciò che avevo detto intendevo che io non avevo mai avuto problemi per riguardo al teletrasporto poiché ero una Trill non impiantata, ma ovviamente non potevo dirlo chiaro e tondo di fronte all’umano e alla Vulcaniana. Se questi ultimi l’avessero interpretato come un ribellarsi alle tradizioni Trill, non potevo farci nulla; ma dopotutto dubitavo che ai due importasse se rispettavo o no la mentalità tipica del nostro pianeta.
Invece Elina doveva ospitare un simbionte, a giudicare dal “cognome”. Mi ripromessi che, quando fossimo state sole, le avrei posto qualche domanda su come ci si sentisse effettivamente dopo aver effettuato la simbiosi. Io non ero risultata idonea ed era anche stato un sollievo, ma provavo comunque un pizzico di curiosità: chissà com’era unire la propria personalità a quella di qualcun altro…
Mi rivolsi a T’Dal, cercando di essere più cortese che potevo: spesso dicevano che ero troppo irruenta, e sempre per il discorso di dare una buoni impressione al mio equipaggio dovevo stare attenta a non alimentare certe voci riguardanti me.
Chiedo scusa per l’interruzione; le disse, nonostante effettivamente fosse stato Dorn a parlare quando stavo per rispondere ad Elina. Ma la Vulcaniana non c'entrava, ed era quindi buona educazione che ora lasciassi parlare lei.
Sono curiosa anch’io di sapere cos’è successo sulla Constellation, sempre che possiate parlarne. Ho sentito certi pettegolezzi riguardo ad una missione andata male, ma non do mai credito alle voci. Sarei curiosa di sentire cos’è successo davvero, sempre che sia veramente successo qualcosa.
Piacere di conoscerla. dissi al marinaio di prima classe che a quanto pareva si chiamava Regal Dorn. Non mi sembrava di aver mai conosciuto nessuno di loro, prima, quindi era una buona occasione per conoscere ben tre persone nuove. Questo avrebbe decisamente aiutato la mia reputazione, e in ogni caso mi piaceva fare nuove conoscenza.
Poi mi voltai, per rivolgere un sorriso ad Elina Dax; senza aspettare che Regal Dorn ricevesse una risposta, dato che era stato lui ad interrompere me, dissi alla mia compatriota: In realtà, le dirò che personalmente non mi sono mai trovata a disagio riguardo al teletrasporto. Voglio dire, so che la maggior parte dei nostri simili preferisce tenersene a distanza, ma è una tradizione che non mi è mai… interessata. Intendo che in quanto capitano è mio dovere essere il più efficiente possibile, e se questo significa dovermi teletrasportare, lo accetto. E poi… ecco, diciamo che io non ho mai sofferto delle “fobia” che affligge molti di noi.
Naturalmente non intendevo disonorare alcuna nostra tradizione, dato che suddetta tradizione non esisteva essendo soltanto un espediente per nascondere la presenza di un simbionte. Ma questo potevamo saperlo solo noi Trill, quindi di fronte ad individui proveniente da altri mondi era necessario mentire.
Speravo che Elina cogliesse il significato implicito delle mie parole: volevo che lei capisse che ciò che avevo detto intendevo che io non avevo mai avuto problemi per riguardo al teletrasporto poiché ero una Trill non impiantata, ma ovviamente non potevo dirlo chiaro e tondo di fronte all’umano e alla Vulcaniana. Se questi ultimi l’avessero interpretato come un ribellarsi alle tradizioni Trill, non potevo farci nulla; ma dopotutto dubitavo che ai due importasse se rispettavo o no la mentalità tipica del nostro pianeta.
Invece Elina doveva ospitare un simbionte, a giudicare dal “cognome”. Mi ripromessi che, quando fossimo state sole, le avrei posto qualche domanda su come ci si sentisse effettivamente dopo aver effettuato la simbiosi. Io non ero risultata idonea ed era anche stato un sollievo, ma provavo comunque un pizzico di curiosità: chissà com’era unire la propria personalità a quella di qualcun altro…
Mi rivolsi a T’Dal, cercando di essere più cortese che potevo: spesso dicevano che ero troppo irruenta, e sempre per il discorso di dare una buoni impressione al mio equipaggio dovevo stare attenta a non alimentare certe voci riguardanti me.
Chiedo scusa per l’interruzione; le disse, nonostante effettivamente fosse stato Dorn a parlare quando stavo per rispondere ad Elina. Ma la Vulcaniana non c'entrava, ed era quindi buona educazione che ora lasciassi parlare lei.
Sono curiosa anch’io di sapere cos’è successo sulla Constellation, sempre che possiate parlarne. Ho sentito certi pettegolezzi riguardo ad una missione andata male, ma non do mai credito alle voci. Sarei curiosa di sentire cos’è successo davvero, sempre che sia veramente successo qualcosa.