30-07-2017, 09:14 AM
Rekon
Tellarite
La porta si aprì dopo pochi secondi dall'arrivo di Sai nel raggio del sensore di attivazione del campanello e la donna, una Risiana di forse trentacinque anni dai lunghi capelli color miele un po' rovinati - probabilmente a causa degli scossoni subiti dalla nave - sollevò rapidamente lo sguardo dalla montagna di DiPadd che stava consultando con aria afflitta e disse In cosa posso esserle utile, signor...?
Il tono era interrogativo ed anche leggermente perplesso, come se la donna, oltre a non conoscere il nome dell'Umano di fronte a lei, non capisse neppure che diavolo ci facesse un civile lì.
A rafforzare questa ipotesi, aggiunse Mi perdoni per il tono forse scortese, ma in questo momento tutto l'equipaggio è piuttosto preso a risolvere i problemi dovuti alla tempesta ionica che ci ha colpiti. Se desidera richiedere un rimborso, le verrà inviato un modulo nel suo alloggio...
Era ovvio che stesse ripetendo delle indicazioni ricevute da qualcun altro, volte a mantenere tranquilli i passeggeri. Probabilmente tutto l'equipaggio stava facendo lo stesso nel resto della nave...
Nel frattempo, Rekon aveva finito di sistemare quattro dei cinque amplificatori e stava bestemmiando in una lingua che il traduttore universale si rifiutava di riportare in Standard per innestare il quinto nonostante un'interfaccia bruciata.
Gli altri ingegneri avevano ben presto capito che il modo migliore per lavorare col rissoso Tellarite era quello di assecondarlo nei suoi apparentemente folli progetti e stavano lavorando alacremente, quando uno di loro disse Signore...credo sia arrivata la nostra tempesta...
L'Andoriano aveva infatti notato una sorta di lampo nel buio dello spazio e, subito, lo aveva associato all'uscita dalla Curvatura di una nave.
Calma, Ragazzo...non farti venire la sudarella. Fa tutto parte del piano... rispose Rekon, mentre nel suo casco la voce di Resed lo informava che un incrociatore di Classe Galor era apoena uscito dalla Curvatura.
In risposta Rekon ordinò di spegnere tutto quello che non serviva a tenerli vivi e in orbita e di "dirlo all'antropologo", dopodiché tornò a bestemmiare liberamente sui riottosi circuiti di interfaccia che stava riparando.
Il tono era interrogativo ed anche leggermente perplesso, come se la donna, oltre a non conoscere il nome dell'Umano di fronte a lei, non capisse neppure che diavolo ci facesse un civile lì.
A rafforzare questa ipotesi, aggiunse Mi perdoni per il tono forse scortese, ma in questo momento tutto l'equipaggio è piuttosto preso a risolvere i problemi dovuti alla tempesta ionica che ci ha colpiti. Se desidera richiedere un rimborso, le verrà inviato un modulo nel suo alloggio...
Era ovvio che stesse ripetendo delle indicazioni ricevute da qualcun altro, volte a mantenere tranquilli i passeggeri. Probabilmente tutto l'equipaggio stava facendo lo stesso nel resto della nave...
Nel frattempo, Rekon aveva finito di sistemare quattro dei cinque amplificatori e stava bestemmiando in una lingua che il traduttore universale si rifiutava di riportare in Standard per innestare il quinto nonostante un'interfaccia bruciata.
Gli altri ingegneri avevano ben presto capito che il modo migliore per lavorare col rissoso Tellarite era quello di assecondarlo nei suoi apparentemente folli progetti e stavano lavorando alacremente, quando uno di loro disse Signore...credo sia arrivata la nostra tempesta...
L'Andoriano aveva infatti notato una sorta di lampo nel buio dello spazio e, subito, lo aveva associato all'uscita dalla Curvatura di una nave.
Calma, Ragazzo...non farti venire la sudarella. Fa tutto parte del piano... rispose Rekon, mentre nel suo casco la voce di Resed lo informava che un incrociatore di Classe Galor era apoena uscito dalla Curvatura.
In risposta Rekon ordinò di spegnere tutto quello che non serviva a tenerli vivi e in orbita e di "dirlo all'antropologo", dopodiché tornò a bestemmiare liberamente sui riottosi circuiti di interfaccia che stava riparando.