15-03-2018, 03:04 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-03-2018, 03:10 PM da Neris.)
For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.
Elina Milayn Dax | Joined Trill
Virò, seguita immediatamente dalla seconda navetta. Quando era giunta al campo, ancora non c’era nessuno. Una decina di minuti dopo che lei aveva preso il volo, però, era giunto un secondo cliente. Lo staff l’aveva subito contattata, chiedendole se era interessata ad un’esercitazione a coppia. Avrebbe potuto dir di no e ognuno avrebbe volato per conto proprio in un diverso settore ma, dopo un attimo di indecisione, aveva deciso di accettare l’offerta.
Essendo arrivata per prima, il pilota dell’altra navetta l’aveva accettata senza indugio come leader e aveva assunto il ruolo di wingman, di gregario. Era quindi lei a decidere quali acrobazie compiere e stava usando quel privilegio per testare il suo ignaro compagno di volo, aumentando pian piano la difficoltà degli esercizi. Doveva ammettere che era rimasta sorpresa dall’abilità dell’altro pilota. Non era ancora convinta che lui fosse al suo livello ma sicuramente era bravo abbastanza per stuzzicare la sua curiosità.
Chi era? Le navette monoposto del campo non erano attrezzate con un buon sistema di comunicazione, così non aveva potuto vedere il suo volto ma si era limitata a sentire la sua voce. Era di certo un uomo e, per quanto conoscesse molto bene la lingua trill, non sembrava essere un membro della sua specie. Se lo fosse stato, non avrebbe avuto quel forte accento straniero.
Ti va di provare un looping? Provò a domandargli, scacciando quei pensieri dalla sua mente. Chi fosse lo avrebbe scoperto presto, una volta che fossero scesi a terra.
Certo. Obbedisco, leader! Fu l’immediata risposta. Dal tono di voce dell’uomo, Leena si rese conto che si stava divertendo.
Perfetto, allora. Iniziamo! Esclamò la trill, acquistando immediatamente quota. Appena raggiunse l’altezza desiderata, ruotò la navetta di 180°, entrando in volo rovesciato. Poi scese, rallentando un poco e facendo compiere un cerchio alla sua navetta, e ritornò alla sua quota iniziale, completando con successo il giro della morte. Il suo gregario la completò un attimo dopo di lei, a qualche metro di distanza, in modo altrettanto brillante, tanto che Elina non poté fare a meno di dire: Bravo!
Bravo!? Quindi… mi merito un premio?
Dipende da che premio stai pensando.
Andiamo a prendere qualcosa? C’è un bar, qui vicino, che non è male. Ovviamente, offro io.
Le parole dell’uomo la fecero sorridere. Che ci stesse provando con lei? Ebbe qualche attimo di esitazione ma alla fine prese la sua decisione.
Ok, ok. Borbottò, iniziando a prepararsi per la manovra di atterraggio.
Essendo arrivata per prima, il pilota dell’altra navetta l’aveva accettata senza indugio come leader e aveva assunto il ruolo di wingman, di gregario. Era quindi lei a decidere quali acrobazie compiere e stava usando quel privilegio per testare il suo ignaro compagno di volo, aumentando pian piano la difficoltà degli esercizi. Doveva ammettere che era rimasta sorpresa dall’abilità dell’altro pilota. Non era ancora convinta che lui fosse al suo livello ma sicuramente era bravo abbastanza per stuzzicare la sua curiosità.
Chi era? Le navette monoposto del campo non erano attrezzate con un buon sistema di comunicazione, così non aveva potuto vedere il suo volto ma si era limitata a sentire la sua voce. Era di certo un uomo e, per quanto conoscesse molto bene la lingua trill, non sembrava essere un membro della sua specie. Se lo fosse stato, non avrebbe avuto quel forte accento straniero.
Ti va di provare un looping? Provò a domandargli, scacciando quei pensieri dalla sua mente. Chi fosse lo avrebbe scoperto presto, una volta che fossero scesi a terra.
Certo. Obbedisco, leader! Fu l’immediata risposta. Dal tono di voce dell’uomo, Leena si rese conto che si stava divertendo.
Perfetto, allora. Iniziamo! Esclamò la trill, acquistando immediatamente quota. Appena raggiunse l’altezza desiderata, ruotò la navetta di 180°, entrando in volo rovesciato. Poi scese, rallentando un poco e facendo compiere un cerchio alla sua navetta, e ritornò alla sua quota iniziale, completando con successo il giro della morte. Il suo gregario la completò un attimo dopo di lei, a qualche metro di distanza, in modo altrettanto brillante, tanto che Elina non poté fare a meno di dire: Bravo!
Bravo!? Quindi… mi merito un premio?
Dipende da che premio stai pensando.
Andiamo a prendere qualcosa? C’è un bar, qui vicino, che non è male. Ovviamente, offro io.
Le parole dell’uomo la fecero sorridere. Che ci stesse provando con lei? Ebbe qualche attimo di esitazione ma alla fine prese la sua decisione.
Ok, ok. Borbottò, iniziando a prepararsi per la manovra di atterraggio.