19-09-2010, 02:42 PM
Korinna Suder
Betazoid
Osservo i dati sul tricorder del vulcaniano: questa faccenda mi piace ancora meno... e dire che pensavo di aver toccato il fondo con l'ammiraglio che dava in escandescenze! Effettivamente l'ipotesi di un sabotaggio non è del tutto campata in aria, c'è qualcosa di troppo preciso nelle interferenze che hanno scatenato il guasto alla nave... ma abbiamo direttive ben precise da seguire. "Dopo quello che ho visto, dipendesse da me, staccherei quell'affare dai nostri sistemi" rispondo, ricontrollando di nuovo i dati del tricorder. Scuoto la testa con rassegnazione "cercherò di convincere Sheppard ad indagare, ma al momento i nostri ordini sono di riattivare tutto il più rapidamente possibile, ed è quello che faremo" taglio corto. Mi sento davvero con le mani legate, il mio istinto mi dice che c'è qualcosa di poco chiaro in questa faccenda e che Sheppard è l'ultima persona alla quale dovrei rivolgermi per avere spiegazioni... ma che alternative ho? Ignorare le procedure, senza uno straccio di prova tangibile che qualcosa non va?
Anche T'Dal sembra poco convinta dell'idea di coinvolgere l'ammiraglio, ma è lui al comando e non si può ignorarlo. Tutto l'equipaggio è sconcertato: nessuno ha preso bene questa partenza anticipata, gli strani guasti, l'estrema segretezza della missione, né le voci che circolano su quanto accaduto in plancia. Come biasimarli? Ma il fatto che Sheppard non sia un genio della comunicazione non implica automaticamente che sia coinvolto in qualcosa di losco, né che i suoi ordini siano discutibili. Da parte mia non posso fare altro che confidare nel dottore, certa che se qualcosa non va avrà l'autorità e la competenza per risolvere...
"T'Dal, credevo che i vulcaniani non avessero problemi di simpatie" la riprendo con un sorriso. Di tutte le persone presenti lei è l'ultima con la quale vorrei litigare, ma per quanto non le condivida è mio dovere appoggiare le decisioni di Sheppard. Spero solo che se ne renda conto... non faccio in tempo a scoprirlo perché veniamo interrotti da un ragazzo che sull'uniforme porta i gradi di comandante. Lo osservo un po' stupita, in parte per la sua giovane età, in parte per le sue parole. "Che genere di dispositivo? Quando è stato rilevato?" chiedo, ma sono una sintesi deplorevole delle domande che mi ronzano per la testa. "Che ce ne facciamo di una squadra di sorveglianza, adesso?" non posso fare a meno di chiedermi. T'Dal, al solito, è molto più precisa e razionale nell'esprimere le sue perplessità.
Intanto non posso fare a meno di notare che, grado a parte, il modo di fare di quel ragazzino è degno della sua età. "Signor Uchiha, posso ricordarle che esiste una catena di comando nella Flotta?" chiedo in tono molto più cortese di quanto meriterebbe: se gli addetti alle comunicazioni iniziano a pretendere di dare ordini comincio seriamente a valutare di andarmene prima che la situazione finisca nel caos più completo. "I dati sull'intelligenza artificiale sono secretati con un seclar 9, le dispiace dirmi chi vi autorizza ad accedervi?" chiedo, cercando con lo sguardo qualche ufficiale della sicurezza, sperando che il loro aiuto non sia necessario.
Anche T'Dal sembra poco convinta dell'idea di coinvolgere l'ammiraglio, ma è lui al comando e non si può ignorarlo. Tutto l'equipaggio è sconcertato: nessuno ha preso bene questa partenza anticipata, gli strani guasti, l'estrema segretezza della missione, né le voci che circolano su quanto accaduto in plancia. Come biasimarli? Ma il fatto che Sheppard non sia un genio della comunicazione non implica automaticamente che sia coinvolto in qualcosa di losco, né che i suoi ordini siano discutibili. Da parte mia non posso fare altro che confidare nel dottore, certa che se qualcosa non va avrà l'autorità e la competenza per risolvere...
"T'Dal, credevo che i vulcaniani non avessero problemi di simpatie" la riprendo con un sorriso. Di tutte le persone presenti lei è l'ultima con la quale vorrei litigare, ma per quanto non le condivida è mio dovere appoggiare le decisioni di Sheppard. Spero solo che se ne renda conto... non faccio in tempo a scoprirlo perché veniamo interrotti da un ragazzo che sull'uniforme porta i gradi di comandante. Lo osservo un po' stupita, in parte per la sua giovane età, in parte per le sue parole. "Che genere di dispositivo? Quando è stato rilevato?" chiedo, ma sono una sintesi deplorevole delle domande che mi ronzano per la testa. "Che ce ne facciamo di una squadra di sorveglianza, adesso?" non posso fare a meno di chiedermi. T'Dal, al solito, è molto più precisa e razionale nell'esprimere le sue perplessità.
Intanto non posso fare a meno di notare che, grado a parte, il modo di fare di quel ragazzino è degno della sua età. "Signor Uchiha, posso ricordarle che esiste una catena di comando nella Flotta?" chiedo in tono molto più cortese di quanto meriterebbe: se gli addetti alle comunicazioni iniziano a pretendere di dare ordini comincio seriamente a valutare di andarmene prima che la situazione finisca nel caos più completo. "I dati sull'intelligenza artificiale sono secretati con un seclar 9, le dispiace dirmi chi vi autorizza ad accedervi?" chiedo, cercando con lo sguardo qualche ufficiale della sicurezza, sperando che il loro aiuto non sia necessario.