13-03-2019, 03:10 PM
For a joined Trill, nothing is more important than to protect the life of the symbiont. Nothing.
Elina Milayn Dax | Joined Trill
Earth Spacedock.
Per molti anni, quella stazione era stata per Leena quasi il simbolo del ritorno a casa. Per quanto la trill non fosse una terrestre e il suo pianeta natale non si trovasse nel Settore 001, tornare a Earth Spacedock solitamente significava l'inizio di un periodo di riposo. Negli ultimi mesi, però, la Constellation aveva passato molto, troppo, tempo ad andare avanti e indietro da quella stazione alla zona neutrale romulana. Dopotutto, era molto il materiale necessario per ricostruire gli avamposti distrutti durante la guerra e ogni astronave, anche la sua, era stata costretta a fare la sua parte.
Così, nonostante sapesse che quel lavoro era finalmente finito e che a lei e al suo equipaggio era stato dato un periodo di licenza, Leena non poteva far a meno di sentirsi non molto ben disposta nei confronti di quella struttura. Provare rabbia e disagio nei confronti di un oggetto inanimato era assurdo, ne era ben consapevole, ma non poteva farci molto. Non senza fare una visita ad un consigliere, almeno. Ma dove trovare il tempo? Praticamente, da quando aveva messo piede in quella stazione, Leena non aveva avuto un attimo di tregua.
Finire di stilare gli ultimi rapporti, parlare col comandante di Earth Spacedock, organizzare la manutenzione della nave. Per alcune cose aveva potuto farsi aiutare dai suoi sottoposti, soprattutto dal suo fidato primo ufficiale, ma del resto aveva dovuto occuparsene personalmente. Così, ora che aveva finalmente finito ed era ufficialmente in licenza, con ogni probabilità il consigliere della Constellation si era già imbarcato nel primo volo disponibile verso il suo pianeta natale.
In realtà, se proprio avesse voluto parlare con qualcuno, c'erano ancora delle opzioni a sua disposizione. Avrebbe potuto, ad esempio, andare nel ponte ologrammi della Constellation e attivare il POL Alessa. Uno psicologo olografico poteva sembrare un'assurdità ma era da tempo che l'equipaggio della sua nave si affidava ad esso. Oppure avrebbe potuto affidarsi al consigliere presente sulla stazione. Ma avrebbe avuto veramente senso? Non era meglio prendere il primo volo per il pianeta Trill? Un po' di riposo e la compagnia dei suoi famigliari avrebbero fatto di certo miracoli.
Presa la sua decisione, Leena portò la mano alla sua borsa per estrarre il PADD. La sua idea era quella di collegarsi al sistema della stazione e informarsi sulle partenze per Trill ma, prima ancora che potesse estrarre il PADD, una voce attirò la sua attenzione.
Buongiorno, Aroya. Quando la donna si voltò verso il suo primo ufficiale, un sincero sorriso comparve sul suo volto. Per quanto non potesse paragonare il rapporto tra loro con quello che aveva instaurato con T'Dal, la trill si fidava ciecamente della bajoriana. Non ancora, purtroppo. Trattenuta dal dovere, potrei dire. Alle volte, affrontare i romulani sembra quasi più facile che affrontare la burocrazia della flotta. È solo una manutenzione, perché tutti questi problemi? Un sospiro le sfuggì dalle labbra. Tu, invece? Come mai ancora qui?
Per molti anni, quella stazione era stata per Leena quasi il simbolo del ritorno a casa. Per quanto la trill non fosse una terrestre e il suo pianeta natale non si trovasse nel Settore 001, tornare a Earth Spacedock solitamente significava l'inizio di un periodo di riposo. Negli ultimi mesi, però, la Constellation aveva passato molto, troppo, tempo ad andare avanti e indietro da quella stazione alla zona neutrale romulana. Dopotutto, era molto il materiale necessario per ricostruire gli avamposti distrutti durante la guerra e ogni astronave, anche la sua, era stata costretta a fare la sua parte.
Così, nonostante sapesse che quel lavoro era finalmente finito e che a lei e al suo equipaggio era stato dato un periodo di licenza, Leena non poteva far a meno di sentirsi non molto ben disposta nei confronti di quella struttura. Provare rabbia e disagio nei confronti di un oggetto inanimato era assurdo, ne era ben consapevole, ma non poteva farci molto. Non senza fare una visita ad un consigliere, almeno. Ma dove trovare il tempo? Praticamente, da quando aveva messo piede in quella stazione, Leena non aveva avuto un attimo di tregua.
Finire di stilare gli ultimi rapporti, parlare col comandante di Earth Spacedock, organizzare la manutenzione della nave. Per alcune cose aveva potuto farsi aiutare dai suoi sottoposti, soprattutto dal suo fidato primo ufficiale, ma del resto aveva dovuto occuparsene personalmente. Così, ora che aveva finalmente finito ed era ufficialmente in licenza, con ogni probabilità il consigliere della Constellation si era già imbarcato nel primo volo disponibile verso il suo pianeta natale.
In realtà, se proprio avesse voluto parlare con qualcuno, c'erano ancora delle opzioni a sua disposizione. Avrebbe potuto, ad esempio, andare nel ponte ologrammi della Constellation e attivare il POL Alessa. Uno psicologo olografico poteva sembrare un'assurdità ma era da tempo che l'equipaggio della sua nave si affidava ad esso. Oppure avrebbe potuto affidarsi al consigliere presente sulla stazione. Ma avrebbe avuto veramente senso? Non era meglio prendere il primo volo per il pianeta Trill? Un po' di riposo e la compagnia dei suoi famigliari avrebbero fatto di certo miracoli.
Presa la sua decisione, Leena portò la mano alla sua borsa per estrarre il PADD. La sua idea era quella di collegarsi al sistema della stazione e informarsi sulle partenze per Trill ma, prima ancora che potesse estrarre il PADD, una voce attirò la sua attenzione.
Buongiorno, Aroya. Quando la donna si voltò verso il suo primo ufficiale, un sincero sorriso comparve sul suo volto. Per quanto non potesse paragonare il rapporto tra loro con quello che aveva instaurato con T'Dal, la trill si fidava ciecamente della bajoriana. Non ancora, purtroppo. Trattenuta dal dovere, potrei dire. Alle volte, affrontare i romulani sembra quasi più facile che affrontare la burocrazia della flotta. È solo una manutenzione, perché tutti questi problemi? Un sospiro le sfuggì dalle labbra. Tu, invece? Come mai ancora qui?