15-11-2010, 10:29 PM
Korinna Suder
Betazoid
Mi piacerebbe molto sapere quali sono i buoni motivi per perdere la concentrazione in un momento critico, come nemmeno un cadetto si azzarderebbe a fare, ma non è mia abitudine polemizzare. Quetesh sembra una persona più equilibrata dell'ammiraglio e del ragazzino e finché non inizierà a dire o fare qualcosa di insano sono disposta a darle la mia fiducia. Ammettiamo per un istante che la reazione dell'ammiraglio fosse comprensibile. Forse eravamo molto più in pericolo di quanto sembrasse... provo a convincermi di questa teoria, eppure... ho supervisionato personalmente le riparazioni. A parte i sistemi danneggiati e lo strano dispositivo di occultamento non c'era niente che facesse presagire una tale catastrofe.
Ascolto la relazione della donna su quella che sarà la nostra missione: niente di nuovo, a grandi linee è quello che l'ammiraglio mi ha già spiegato, oserei azzardare che ne so più di lei al riguardo... Sheppard però non sembra gradire quel riassunto e per l'ennesima volta comincia a sragionare. "Sedare una rivolta dell'equipaggio!? E perché mai l'equipaggio dovrebbe rivoltarsi?" mi chiedo, sorpresa quanto infastidita da quell'uscita. Non mi piace l'idea che un computer sia lì per controllare il mio operato. Se il Capitano Fryden è disposta a condurre una missione con queste premesse... beh, è tutta sua.
"Quetesh, mi rendo conto della gravità della situazione, ma sarò più esplicita: al momento l'equipaggio della Constellation non nutre una grande stima nei confronti dell'ammiraglio. Allo stesso tempo l'ammiraglio ritiene di avere bisogno di un'intelligenza artificiale che ci tenga sotto controllo... al di là della questione su chi abbia ragione, per me non siamo nelle condizioni di operare, ma è l'ammiraglio che decide" rispondo in tono pacato, rivolgendomi alla donna; poi mi volto verso l'ammiraglio. E' davvero un tipo bizzarro: se non fosse al comando della mia nave so bene che troverei divertenti le sue uscite. "Sheppard, se intende accusarmi di qualcosa gradirei che lo facesse formalmente" lo invito, sapendo di non aver sabotato la sua intelligenza artificiale. So come deve comportarsi un primo ufficiale ed è quello che ho fatto, ma se l'ammiraglio nutre dei dubbi è meglio risolverli il prima possibile.
Ascolto la relazione della donna su quella che sarà la nostra missione: niente di nuovo, a grandi linee è quello che l'ammiraglio mi ha già spiegato, oserei azzardare che ne so più di lei al riguardo... Sheppard però non sembra gradire quel riassunto e per l'ennesima volta comincia a sragionare. "Sedare una rivolta dell'equipaggio!? E perché mai l'equipaggio dovrebbe rivoltarsi?" mi chiedo, sorpresa quanto infastidita da quell'uscita. Non mi piace l'idea che un computer sia lì per controllare il mio operato. Se il Capitano Fryden è disposta a condurre una missione con queste premesse... beh, è tutta sua.
"Quetesh, mi rendo conto della gravità della situazione, ma sarò più esplicita: al momento l'equipaggio della Constellation non nutre una grande stima nei confronti dell'ammiraglio. Allo stesso tempo l'ammiraglio ritiene di avere bisogno di un'intelligenza artificiale che ci tenga sotto controllo... al di là della questione su chi abbia ragione, per me non siamo nelle condizioni di operare, ma è l'ammiraglio che decide" rispondo in tono pacato, rivolgendomi alla donna; poi mi volto verso l'ammiraglio. E' davvero un tipo bizzarro: se non fosse al comando della mia nave so bene che troverei divertenti le sue uscite. "Sheppard, se intende accusarmi di qualcosa gradirei che lo facesse formalmente" lo invito, sapendo di non aver sabotato la sua intelligenza artificiale. So come deve comportarsi un primo ufficiale ed è quello che ho fatto, ma se l'ammiraglio nutre dei dubbi è meglio risolverli il prima possibile.