15-03-2023, 06:59 PM
Logic is the cement of our civilization, with which we ascend from chaos, using reason as our guide.
T’Mihn K'vek Vulcaniana
La musica di una ka'athyra accolse il suo ingresso in sala mensa. T'Mihn si fermò sulla soglia, la sua attenzione tutta sulla melodia. Il suono chiaro dello strumento le ricordò la musicalità dello stormire del vento tra gli alberi o dello scrosciare d'un ruscello tra le rocce rosse del pianeta Vulcano. Le ricordò casa. La casa che aveva perduto e la casa che aveva ritrovato, per quanto su un differente pianeta. Spostatasi leggermente di lato per evitare di intralciare chiunque volesse entrare, lo sguardo della giovane vagò brevemente per la sala e i suoi silenziosi occupanti prima di ricadere sulla fonte di quella melodia. T'Dal, il capitano della Saratoga, stava suonando in solitario, quasi rapita dalla sua stessa esibizione. Era la prima volta, da quando era stata trasferita su quella nave, che T'Mihn la sentiva suonare. Non era detto però che fosse la prima volta che il capitano si esibiva in quel modo, per il benessere proprio e del suo equipaggio.
Il più silenziosamente possibile, la vulcaniana si mosse attraverso la sala mensa e si sedette non troppo distante dal punto in cui il capitano si stava esibendo. Il cibo poteva attendere, al momento l'unica cosa che desiderava era rilassarsi al suono dell'arpa vulcaniana. Le sarebbe piaciuto dire che la sua competenza nella Logica la rendeva sufficientemente immune da certe emozioni, ma la verità era ben diversa. Ultimamente si sentiva leggermente stressata. Non tanto per il lavoro in sé ma per la novità nell'ambiente: aver imparato la mappa della Saratoga a memoria non rendeva necessariamente la nave un posto familiare, come aver già fatto esperienza sull'Enterprise non le rendeva più facile interagire con colleghi che ancora non conosceva a sufficienza. Così quella musica le stava facendo bene, aiutandola a riordinare pensieri ed emozioni quasi quanto la meditazione.
Il più silenziosamente possibile, la vulcaniana si mosse attraverso la sala mensa e si sedette non troppo distante dal punto in cui il capitano si stava esibendo. Il cibo poteva attendere, al momento l'unica cosa che desiderava era rilassarsi al suono dell'arpa vulcaniana. Le sarebbe piaciuto dire che la sua competenza nella Logica la rendeva sufficientemente immune da certe emozioni, ma la verità era ben diversa. Ultimamente si sentiva leggermente stressata. Non tanto per il lavoro in sé ma per la novità nell'ambiente: aver imparato la mappa della Saratoga a memoria non rendeva necessariamente la nave un posto familiare, come aver già fatto esperienza sull'Enterprise non le rendeva più facile interagire con colleghi che ancora non conosceva a sufficienza. Così quella musica le stava facendo bene, aiutandola a riordinare pensieri ed emozioni quasi quanto la meditazione.