27-03-2023, 03:14 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-03-2023, 05:03 PM da T'Dal.)
Logic is the beginning of wisdom, not the end of it
T'Dal Zayrus | Vulcan
Continuai a tenere la mia ka'athyra con delicatezza, accarezzando le corde con le dita mentre T'Mihn si sedeva. Sentivo la sua presenza non troppo distante da dove sedevo, mi chiesi se il mio stesso stato d'animo rifletteva il suo, la necessità di calma in un periodo complicato.
La vita a bordo di una nave stellare poteva essere estenuante, trovare modi per mantenere la salute mentale e il benessere personale era fondamentale e l'avevo capito a mio discapito, il burnout era dietro l'angolo e prendeva tutti. Io non ero esente in quanto essere il capitano di una nave stellare richiedeva di mantenere un livello di razionalità e autocontrollo costante, ma nonostante la mia logica vulcaniana, anche io avevo bisogno di momenti di rilassamento e di sfogo emotivo. Riscoprii che suonare l'arpa vulcaniana era una pratica che mi aiutava a mantenere il controllo delle mie emozioni e a centrarmi sul momento presente.
C'era da dire che ero sempre stata piuttosto riservata riguardo ai miei pensieri e alle mie emozioni, quando suonavo la ka'athyra mi sentivo esposta, quasi nuda di fronte agli altri; ma in quel momento era un rischio che volevo e dovevo correre, perché pensavo che la mia musica potesse avere un effetto positivo sul mio equipaggio. Se potevo aiutare qualcuno a trovare un po' di tranquillità ne sarei stata segretamente lieta.
"Forse dovrei approfittare di questa occasione per conoscere meglio la mia nuova ufficiale, chiederle della sua esperienza a bordo della nave e di come sta gestendo il cambiamento dalla sua precedente assegnazione." pensai.
Decisi, così di terminare e guardare T'Mihn, dicendo «Sei la prima persona che assiste ad una mia... esibizione e spero sia stato di tuo gradimento.».
La mia voce era calma e pacata, come sempre, ma speravo che le mie parole potessero trasmettere una piccola dose di conforto alla giovane vulcaniana. Pensai che in un certo senso la mia esibizione potesse essere anche un modo per comunicare con il mio equipaggio, senza usare necessariamente parole, ma come capitano ero pronta ad ascoltare chiunque avesse qualcosa da dirmi e ad offrire il mio supporto, se necessario. Sapevo che la mia responsabilità non era solo quella di guidare la nave, ma anche quella di prendermi cura del benessere dei miei sottoposti. Era importante che T'Mihn sapesse che la Saratoga era una nave accogliente e speravo che la ragazza si sarebbe integrata presto con tutti i suoi colleghi, ma fino ad allora avrei fatto del mio meglio per farla sentire a casa, su questa nave che ormai consideravo davvero la mia casa.
La vita a bordo di una nave stellare poteva essere estenuante, trovare modi per mantenere la salute mentale e il benessere personale era fondamentale e l'avevo capito a mio discapito, il burnout era dietro l'angolo e prendeva tutti. Io non ero esente in quanto essere il capitano di una nave stellare richiedeva di mantenere un livello di razionalità e autocontrollo costante, ma nonostante la mia logica vulcaniana, anche io avevo bisogno di momenti di rilassamento e di sfogo emotivo. Riscoprii che suonare l'arpa vulcaniana era una pratica che mi aiutava a mantenere il controllo delle mie emozioni e a centrarmi sul momento presente.
C'era da dire che ero sempre stata piuttosto riservata riguardo ai miei pensieri e alle mie emozioni, quando suonavo la ka'athyra mi sentivo esposta, quasi nuda di fronte agli altri; ma in quel momento era un rischio che volevo e dovevo correre, perché pensavo che la mia musica potesse avere un effetto positivo sul mio equipaggio. Se potevo aiutare qualcuno a trovare un po' di tranquillità ne sarei stata segretamente lieta.
"Forse dovrei approfittare di questa occasione per conoscere meglio la mia nuova ufficiale, chiederle della sua esperienza a bordo della nave e di come sta gestendo il cambiamento dalla sua precedente assegnazione." pensai.
Decisi, così di terminare e guardare T'Mihn, dicendo «Sei la prima persona che assiste ad una mia... esibizione e spero sia stato di tuo gradimento.».
La mia voce era calma e pacata, come sempre, ma speravo che le mie parole potessero trasmettere una piccola dose di conforto alla giovane vulcaniana. Pensai che in un certo senso la mia esibizione potesse essere anche un modo per comunicare con il mio equipaggio, senza usare necessariamente parole, ma come capitano ero pronta ad ascoltare chiunque avesse qualcosa da dirmi e ad offrire il mio supporto, se necessario. Sapevo che la mia responsabilità non era solo quella di guidare la nave, ma anche quella di prendermi cura del benessere dei miei sottoposti. Era importante che T'Mihn sapesse che la Saratoga era una nave accogliente e speravo che la ragazza si sarebbe integrata presto con tutti i suoi colleghi, ma fino ad allora avrei fatto del mio meglio per farla sentire a casa, su questa nave che ormai consideravo davvero la mia casa.